Venerdì 22 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Posta 16/10/2010

Il papà di Massimo Calabrese l’Assistente capo della Polizia Stradale travolto e ucciso l’11 agosto 2010 a Tivoli (RM) scrive una commovente lettera all’Asaps

L’Assistente Capo Massimo Calabrese

Gent.mo Direttore

La ringrazio per la copia de “Il Centauro” che mi ha fatto pervenire tramite il Distaccamento di Polizia Stradale di Tivoli. Nel leggere il suo commovente articolo ho asciugato le lacrime più volte, apprezzando molto la sua non comune sensibilità umana. Lei è riuscito a cogliere e sintetizzare magistralmente il senso di una manifestazione che, superando ogni formalismo, ha sancito la vittoria dell’amore, del perdono e della speranza su ogni diverso sentimento. In chiesa ho visto una moltitudine di persone, spogliate da ogni ruolo, unite da un tangibile sentimento d’amore e di pietà umana, quasi incredule di essere testimoni della dipartita di una giovane vita piena di sogni, di speranza…
Massimo, quel ragazzone dal sorriso stampato in volto, in quel momento era diventato il figlio di tutti, l’amico di tutti, il papà di tutte le bimbe del mondo.
Il mio intervento a “braccio” è stato un preciso invito a continuare ad amare, malgrado le avversità. Un invito ad amare particolarmente questi angeli custodi in divisa, orgogliosi della loro missione, che amorevolmente ci passano accanto con le loro macchine azzurre per abituarci al rispetto delle regole, per salvaguardare la nostra vita, mettendo a repentaglio la loro.
Le sono grato per aver partecipato al funerale di Massimo, dandomi così la gioia di annoverarla fra le persone indimenticabili della mia vita.
Affettuosi saluti da me e dai miei familiari.

G. Antonio Calabrese

Tivoli 25/09/2010

© asaps.it
Sabato, 16 Ottobre 2010
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK