(ASAPS), 16 ottobre 2010 - Si terrà a Bologna, a villa Pallavicini, in collaborazione con l’Università di Bologna, il convegno annuale organizzato dall’ASAIS (Associazione per lo Studio e l’Analisi degli Incidenti Stradali) su temi di notevole interesse sia per gli analisti ricostruttori, che ai fini della prevenzione, che ai fini del risarcimento. L’incontro sarà occasione per proporre i risultati delle prove sperimentali di frenata che i gruppi di lavoro di ASAIS hanno realizzato sul territorio nazionale. Le sperimentazioni sono state realizzate sulla base di un protocollo comune certificato, che ha anche verificato ed omologato i risultati importanti sia per la prevenzione che per le ipotesi normative, l’argomento relativo alle conseguenze di certe patologie sulla guida. In particolare verrà proposta, la problematica della OSAS (sindrome da apnee ostruttive nel sonno) una patologia colpevole di produrre un sonno mai ristoratore che determina una sonnolenza diurna nelle varie fasi della vita quotidiana e frequentemente anche nella guida. Le statistiche hanno dimostrato che ben 1.600.000 italiani soffrono di questa malattia e sono potenziali portatori di enormi rischi sulle strade, tuttavia il dato è fortemente sottostimato in quanto riguarda solo i casi di vera e propria patologia infatti gli episodi sporadici di sonnolenza per apnee ostruttive nel sonno interessano il 15% della popolazione. L’alta incidenza di questa sindrome sul territorio nazionale, renderebbe secondo ASAIS, opportuno proporre di verificare l’inesistenza di questa problematica almeno nel rilascio dei certificati di abilitazione alla conduzione di veicoli destinati ad attività professionale di guida. All’interno della sessione informativa verrà inoltre proposta un’analisi giuridica in merito alla corretta interpretazione dell’art. 2043 del Codice Civile, con riferimento alla risarcibilità dei danni a seconda della classificazione dell’evento che li ha prodotti. Obiettivo dell’ASAIS è quello di lanciare un messaggio importante per la prevenzione poiché 1.600.000 malati di OSAS sono 1.600.000 potenziali responsabili inconsapevoli di incidenti gravi. Dare a tutti, anche attraverso coloro che si occupano di ricostruire le dinamiche a incidente ormai avvenuto, la coscienza del rischio che una perdita di attenzione comporta durante la guida indurrebbe molti ad approfondire quei sintomi che hanno spesso verificato ma sottovalutato e mettere, loro e gli altri utenti che con la loro strada interferiranno, in condizioni di minor rischio possibile. (ASAPS) |
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