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Animali 16/08/2010

Spagna: ma Fido, in auto, deve mettersi le cinture?
Una campagna dell’automobil club iberico è l’occasione per uno studio unico nel suo genere: 13.900 incidenti con animali nel solo 2009

(ASAPS) MADRID, 16 agosto 2010 –  In Italia, statistiche come questa sono un sogno: incidenti stradali con il coinvolgimento di animali. Per trovare qualche notizia, bisogna arrangiarsi: trovare una provincia che tenga aggiornati i dati (un ago nel pagliaio) è già una bella fortuna. Per il resto, niente da fare.
In Europa esempi di ricerche di questo tipo ce ne sono molti: in Germania, nei paesi del Nord o in Inghilterra esistono precisi protocolli. Tuttavia, almeno finora, le ricerche più approfondite sono quelle australiane, dove canguri e wallabies seminano letteralmente il panico sulle desolate strade del Nuovo Mondo. Nel solo stato del New South Wales, tra il 1996 e il 2005, 1.700 persone sono rimaste gravemente ferite in incidenti di questo tipo, con un bilancio di 22 vittime.
In Spagna, ci ha pensato il RACE, il Real Automovil Club, e Royal Canin, azienda specializzata nella produzione di cibo per cani. Il risultato di questa ricerca, unica nel suo genere, è da far rabbrividire: anche perché non parla di investimenti, ma di animali trasportati
Nel solo 2009, oltre i Pirenei, gli incidenti stradali che hanno visto il coinvolgimento di animali sono stati oltre 13.900, il 23,7% dei quali provocati da cani o gatti. I dati sono stati resi noti a Madrid qualche giorno fa, in occasione del lancio della campagna “la sua sicurezza parte da te”, destinata a prevenire incidenti di questo tipo. Un bel problema, a giudicare dai numeri: il 51% dei conducenti intervistati ha affermato di aver vissuto, nella propria esperienza, almeno una situazione di rischio a causa di animali; il 6% ha invece avuto un incidente per questo motivo, mentre il 94% ha dichiarato di aver visto in più occasioni animali circolare allo stato brado sulla strada. Tomàs Santa Cecilia, coordinatrice del RACE per la sicurezza stradale, ha spiegato che il 70% dei conducenti e il 54% dei padroni di animali da compagnia, sono perfettamente a conoscenza delle leggi vigenti in materia di trasporto di animali, dando prova di grande dimestichezza anche nell’elencare le modalità con cui caricare Fido o Silvestro in macchina.
Tuttavia, ogni anno vengono abbandonati oltre 100mila cani (senza contare i gatti), con rischi enormi per la circolazione. Negli ultimi tre anni le uccisioni sulla strada del miglior amico dell’uomo sono aumentate del 57%, con punte  del 90% nelle zone urbane.
Secondo il Reale Automobil Club, quelle norme così conosciute dal target di conducenti intervistati, si fa ancora poca informazione sull’argomento e le leggi che disciplinano la materia sono ormai superate. In sostanza è stabilito soltanto che gli animali debbano stare separati dal conducente, pena una sanzione amministrativa da 100 euro.
Se l’animale fa parte del nucleo familiare, deve – secondo il RACE – divenire parte integrante anche della sua sicurezza: in Spagna 6 famiglie su 10 hanno un animale da compagnia: alcuni attribuiscono il crescente numero di abbandoni alla grave crisi economica, ma questo non esime il padrone dal doversi assumere le proprie responsabilità, civili e penali, in caso di incidente provocato dalla bestiola lasciata a sé stessa.
Ma anche quando il cane resta in famiglia, il suo trasporto in auto è affar serio: secondo l’Associación Nacional de Amigos de los Animales, l’82% degli animali domestici viaggia in auto da turismo: nel 64% si tratta di cani, nel 18% gatti, mentre un 16% di veicoli ha a bordo un cane e un gatto insieme.
Il 24% delle bestiole pesa meno di 6 kg, il 23% tra i 18 e i 30 chili: tanto per fare un esempio, un cane di 20 kg, in caso di incidente a 50 orari, assume una velocità d’impatto pari a 700 km/h. Meglio premunirsi, dunque… (ASAPS)

 

Lunedì, 16 Agosto 2010
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