Organizzavano gare clandestine su due ruote, promuovendole attraverso un forum dove lasciavano luoghi e orari per gli appuntamenti. E qualche video delle loro prodezze, in cui si vedevano anche motorini intenti a impennare, incuranti delle auto che arrivavano dalla direzione opposta, era anche finito su YouTube. Nei guai sono finiti quattro ragazzi, due dei quali ancora minorenni, residenti fra Novara e San Pietro Mosezzo. I quattro sono stati denunciati e ora rischiano da due a cinque anni di carcere e una multa fino a 25 mila euro ciascuno. La Polizia Stradale di Novara e gli agenti della Polizia Municipale di San Pietro li hanno bloccati domenica scorsa, prima che potessero dare il via a una nuova gara in via Rossini, nella zona industriale di San Pietro. Attorno a loro si erano già radunati numerosi spettatori e una decina di altri aspiranti partecipanti alla competizione clandestina. Le identificazioni sono ancora in corso e, con il passare del tempo, il numero dei ragazzi denunciati potrebbe crescere ulteriormente. “L’indagine ha preso il via dopo che abbiamo notato alcuni segni di burn out (sgommate che disegnano dei circoli sull’asfalto, ndr) in via Rossini – ha spiegato il comandante della Polizia Municipale di San Pietro Mosezzo, Natalino Griggio – Volevamo capire se si trattasse di un fatto isolato. Ma la svolta è arrivata con la scoperta del sito web, gestito dai quattro ragazzi, che faceva comprendere che c’erano state altre gare, probabilmente ai margini di Novara e nella Bassa”. “L’intervento, scattato in seguito all’indagine congiunta – ha aggiunto la comandante della Polstrada di Novara, Luciana Giorgi – è servito a scongiurare che qualcuno potesse farsi male seriamente. Il comportamento che assumevano i ragazzi in sella era di guida estremamente pericolosa”. In realtà qualcuno si era già fatto male durante le evoluzioni e aveva ritratto le proprie ferite sul sito, quasi come “trofei” di cui vantarsi.
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