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News 13/09/2010

…esiste un caso Adrano? Intanto si continuano a pikkiare gli sbirri per strada!

Aridanghete!!! …e ci risiamo, potrebbe essere l’espressione spiritosa da adottare laddove da ridere ci fosse qualcosa. Da ridere, invece, c’è veramente poco, anzi, proprio niente! Tutti quanti conoscete lo speciale osservatorio Sbirri Pikkiati, proprio nell’ambito della ricerca delle notizie che afferiscono a questo osservatorio abbiamo notato come da un po’ di tempo a questa parte, riprendendo fedelmente le cronache dal quotidiano LA SICILIA, abbiamo scoperto (?) e registrato nei nostri conteggi una serie di episodi di aggressioni alle divise, con la spiccata preferenza per quelle impegnate, per così dire, specificamente nei servizi di polizia stradale. Già in un brevissimo inciso di fine agosto, avevamo narrato delle gesta eroiche di un centinaio di facinorosi scesi in piazza per protestare contro un agente della Polizia Stradale considerato “troppo severo” che, solo il giorno prima visto l’evolversi degli eventi in danno suo e del collega con cui si trovava, aveva tratto in arresto il suo iracondo aggressore, e denunciato a piede libero la degna consorte intervenuta in loco a difesa del marito, a causa del fatto che questi circolava alla guida di un ciclomotore privo di casco protettivo. Meglio non è certo andata agli agenti del locale Commissariato che qualche sera dopo, fermata una vettura con a bordo ben otto, avete letto bene, otto persone, nel momento in cui si è proceduto alla contestazione delle violazioni sono volate parole grosse, ed una volta in ufficio per la stesura dei verbali, come d’uopo, dalle parole si è passati alle vie di fatto conclusesi con l’arresto di un facinoroso e la denuncia a piede libero di una rappresentante del gentil sesso! A distanza di pochi giorni leggiamo di un’aggressione ad una donna che, nel contesto, è da considerare “colpevole” di far parte del Corpo di Polizia Municipale  della ridente cittadina, e sol (?) per questo presa a calci da una diciassettenne cui stava sequestrando il motorino poiché, insieme ad un passeggero circolavano “orgogliosamente” senza casco protettivo… giunto in loco il genitore della minorenne questa, presa a ceffoni, è stata ricondotta a più miti consigli, per la vigilessa, invece, si sono spalancate le porte del pronto soccorso, e ne avrà per sette giorni almeno!  Ad onor del vero già il sindaco di Adrano ed alcune associazioni del luogo, all’indomani della sfilata in piazza contro il poliziotto troppo severo, si sono schierate a favore della legalità e delle Forze di Polizia condannando fermamente l’iniziativa di coloro che erano andati a manifestare; quindi sono stati invocati consigli comunali straordinari ed imminenti riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ferma condanna e tolleranza zero, è stata espressa dal primo cittadino di Adrano per l’episodio in danno della vigilessa e per coloro che guidano senza casco. Certo è, da quanto si legge nelle cronache locali, che a qualcuno non va proprio giù il rispetto delle regole, ed intanto gli Sbirri continuano ad essere Pikkiati! Non sappiamo se esiste un caso Adrano, né è nostra intenzione montarne uno… onde per cui, dalla lettura degli articoli di stampa tratti dal quotidiano LA SICILIA che per onor di cronaca di seguito si propongono, con spirito manzoniano lasciamo ai posteri l’ardua (?) sentenza!

 

*Consigliere Nazionale Asaps – responsabile Rassegna Stampa 


«Non mi sequestrate lo scooter» dranita picchia agenti della Stradale

di Vittorio Fiorenza

RANDAZZO 22.08.2010 - Aveva capito che avrebbe pagato soltanto la multa per guida di ciclomotore senza indossare il casco protettivo. Quando, però, ha visto arrivare il carro attrezzi, ha compreso che il suo scooter stava per essere posto sotto sequestro ed è andato su tutte le furie. "La contravvenzione la prendo, ma guai a portare via il mezzo". Così è scattata l’aggressione sulla Strada Statale 284, che collega Randazzo a Paternò, nel tratto di contrada Naviccia di Adrano: calci, pugni, spintoni ai due agenti della Polizia Stradale di Randazzo. "Non ha gradito - racconta uno dei due poliziotti - che gli togliessimo il ciclomotore, dandoci calci e pugni: in trent’anni di servizio un episodio simile non mi era mai capitato. E poi si è aggiunta pure la moglie dell’uomo che ci ha rivolto minacce e insulti". Già, perché l’uomo ha contattato la consorte per portargli dei documenti. La donna è arrivata con altri familiari, bersagliando i due agenti con una serie di epiteti, "colpevoli" di avere fermato, in un normale servizio di vigilanza, il motociclista che non indossava il casco. Nonostante gli scatti violenti dell’uomo, la Polstrada, affiancata poi dai colleghi del Commissariato, ha portato a termine l’intervento. Quanto all’aggressore, Pietro Sciortino, un bracciante agricolo di 45enne di Adrano, che ha precedenti specifici, per lui sono scattate le manette per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, per poi essere trasferito nel carcere catanese di piazza Lanza. La moglie si è beccata pure una denuncia a piede libero per oltraggio. I due poliziotti, dal loro canto, sono stati costretti a ricorrere alle medicazioni dei pronto soccorso degli ospedali di Bronte e Biancavilla. 
Fonte della notizia: LA SICILIA 22 AGO 2010


PROTESTA AD ADRANO
«Quel poliziotto è troppo severo»

ADRANO 24.08.2010 - Manifestazione di protesta, ieri sera, in piazza Umberto ad Adrano, contro un agente della Stradale di Randazzo che secondo i manifestanti (circa un centinaio) sarebbe troppo "pignolo nell’applicare le leggi". La protesta è scaturita dopo l’arresto, nei giorni scorsi, di un bracciante agricolo adranita di 45 anni che ha aggredito il poliziotto in questione, dopo che l’agente gli aveva sequestrato lo scooter per guida senza casco. «Non ce l’abbiamo con la polizia, ma solo con questo poliziotto - dicono i manifestanti - non lo vogliamo ad Adrano perché lui ce l’ha con gli adraniti. Non vuole mai sentire ragioni e fa sempre multe salate». La sezione di Catania della Polizia Stradale ha preferito non commentare la notizia.

Fonte della notizia: LA SICILIA 24 AGO 2010


 Accuse a poliziotto, sindaco indignato «In piazza si scende per la legalità»
di Salvo Sidoti
ADRANO 25.08.2010 - Prime reazioni di condanna dopo la manifestazione di lunedì sera in piazza Umberto ad Adrano, contro il poliziotto della Stradale di Randazzo, accusato di essere troppo severo nei posti di blocco. Ieri è intervenuta, con una nota, l’associazione "Obbiettivo Adrano". «Nell’esprimere solidarietà alle forze dell’ordine ed in particolare alla Polstrada di Randazzo, - si legge - condanniamo fermamente la manifestazione. E’ vergognoso che si faccia una protesta in favore dell’illegalità e che nessuno, nemmeno da rappresentante delle istituzioni, si sia mosso per condannare tale gesto o per difendere un poliziotto che ha avuto la sola "colpa" di agire per far rispettare la legge». L’associazione invita tutti a «scendere in piazza uniti per manifestare solidarietà alle forze di Polizia". Ieri è intervenuto anche il sindaco Ferrante. «Condanno questo tipo di manifestazioni - scrive in una nota il primo cittadino - la città non può che schierarsi dalla parte delle forze dell’ordine che devono poter espletare il loro servizio con il conforto delle istituzioni e della gente perbene. Nelle piazze si scende per difendere le forze dell’ordine e per manifestare a favore della legalità». L’Associazione Symmachia, con una nota della presidente Angela Anzalone «esprime solidarietà alla polizia stradale di Randazzo e piena condanna nei confronti di quei cittadini che solidarizzando con l’illegalità oltraggiano l’immagine di Adrano. Di fronte a fatti così gravi, si invoca la convocazione di un Consiglio comunale straordinario».
Fonte della notizia: LA SICILIA 25 AGO 2010

Fermati in otto su una”Punto”. Adrano diventa fonte di ispirazione per vignettisti… E c’è chi si sveglia dal torpore

di Salvo Sidoti

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ADRANO 04.09.2010 - In otto dentro una Fiat «Punto». Gli agenti del commissariato di Polizia di Adrano li hanno contati bene: erano appunto in otto (cinque adulti, tre minori) dentro un’utilitaria. Girovagavano intorno alla mezzanotte di ieri nelle campagne di Adrano, lungo la strada di contrada Contrasto nei pressi dell’ex centrale solare. Avrebbero dato ai poliziotti spiegazioni poco credibili sulla loro "massiccia" presenza in auto in quella specifica zona, la situazione è poi degenerata quando gli agenti hanno contestato al conducente infrazioni al codice della strada e quando, in commissariato, due degli otto passeggeri, si sono rivolti violentemente contro i poliziotti: alla fine il bilancio è di un arresto e di una denuncia a piede libero per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di edificio pubblico. L’episodio è scaturito da una segnalazione relativa ad un furto di cavi elettrici. Giunta sul posto, una Volante ha incrociato la «Punto» che è stata poi bloccata: "liberata" dagli 8 occupanti, l’auto è stata perquisita ma con esito negativo: nessuna presenza di cavi elettrici. Accertate invece infrazioni al codice della strada, tra cui l’assenza della copertura assicurativa del veicolo. Ma quando il conducente è stato informato delle sanzioni previste, la passeggera, una 30enne, ha protestato vivacemente. Poi in commissariato, durante la stesura dei verbali, è accaduto che un altro passeggero, un 23enne, ha inveito contro i poliziotti con gravissime minacce e, avanzando provocatoriamente verso i poliziotti. Non sarebbero mancati spintoni. La donna ha danneggiato, con violenti calci, la porta dell’ufficio. Per il 23enne è scattato l’arresto, per la donna la denuncia. L’auto è stata sequestrata. Intanto ieri sera, durante il consiglio comunale, mentre tutti i consiglieri di maggioranza hanno, mediante un documento comune, condannato gli ormai tristemente noti fatti della scorsa settimana, il gruppo di minoranza del Pdl ha chiesto ufficialmente, anche a nome di chi si era espresso a favore dei manifestanti (dichiarando di farsene portavoce!), di convocare "il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza", organo deputato ad occuparsi della situazione di "costante e straordinaria emergenza" in cui versa Adrano. C’era bisogno di questa ennesima dimostrazione per accorgersene? Sperando che non si tratti di una posizione strumentale, finalmente TUTTI riconoscono che c’è un’emergenza legalità ad Adrano. Questo, considerato il contesto, è già un successo e può rappresentare un punto di partenza per riaffermare la più semplici nozioni di legalità nella nostra comunità.
Fonte della notizia: LA SICILIA 04 SET 2010


Vigilessa sequestra scooter presa a calci da una 17enne
di Salvo Sidoti

ADRANO 08.09.2010 - Nuovo preoccupante caso di aggressione nei confronti di rappresentanti delle forze dell’ordine, questa volta ai danni di una
vigilessa adranita. L’ultimo episodio è accaduto nella serata di lunedì, a seguito di un normale controllo del territorio da parte dei vigili urbani. Una pattuglia stava effettuando il servizio in via Madonna della Grazie, quando gli agenti hanno fermato uno scooter con a bordo due passeggere senza casco: alla guida una 17enne con la madre. Accertata l’infrazione, i vigili hanno multato il centauro e sequestrato il mezzo. Ma le due donne hanno contestano in modo piuttosto vibrato l’operato dei vigili urbani; sono partite cosi le prime invettive contro i vigili. La situazione, poi, è degenerata nel palazzo comunale di via Aurelio Spampinato dove, nel frattempo, si era spostata la vigilessa che aveva partecipato al posto di blocco. Madre e figlia si erano recate in Municipio nella speranza di ottenere il dissequestro dello scooter, ma al rifiuto si sono scagliate contro la vigilessa, che sarebbe stata anche colpita dalla 17enne con un calcio ad un ginocchio. Successivamente è giunto anche il padre della ragazza che ha riportato alla calma la figlia, richiamata all’ordine con sonori ceffoni. La vigilessa è stata, invece, soccorsa e trasportata all’ospedale di Biancavilla. Guarirà in sette giorni! . La ragazza è stata denunciata per oltraggio e violenza
Fonte della notizia: LA SICILIA 08 SET 2010


«Fare quadrato attorno alle forze dell’ordine»
Tra le varie reazioni all’aggressione della vigilessa, quella del sindaco: «Tolleranza zero per chi non usa il casco»
di Salvo Sidoti
ADRANO 09.09.2010 - Ancora reazioni dopo la nuova aggressione ai danni di un rappresentante delle forze dell’ordine, l’ultima quella di lunedì ai danni di una vigilessa. In una nota, la segreteria provinciale degli autonomi di polizia (Adp), «esprime solidarietà ai colleghi del commissariato di Adrano. Del problema verrà investito il ministero dell’Interno, al quale verrà chiesto il ripristino del progetto dei commissariati distrettuali». Sull’aggressione alla vigilessa, il sindaco Ferrante dice: «Questo nuovo caso dimostra che l’azione di repressione deve continuare. La città faccia quadrato attorno alle forze dell’ordine. Rafforzeremo i presidi della legalità e per coloro che non faranno uso del casco tolleranza zero». La segreteria provinciale del sindacato di polizia locale (Csa) esprime solidarietà alla vigilessa e, in una nota, scrive «auspichiamo che le Amministrazioni nei casi di aggressione fisica si costituiscano parte civile; che assicurino il patrocinio legale e che stipulino polizze assicurative per il risarcimento danni». Il capogruppo consiliare del Pdl, Giousè Gullotta, «ribadisce con forza la convocazione ad Adrano del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza». In una nota congiunta il consigliere Giuseppe Palazzotto e le associazioni Symmachia e Obbiettivo Adrano «ribadisco! no la necessità di un Consiglio comunale straordinario».  Solidarietà alle forze di polizia anche dal coordinatore del Mpa adranita Vincenzo Calambrogio.
Fonte della notizia: LA SICILIA 09 SET 2010 

 

 


di Gianluca Fazzolari*

Lunedì, 13 Settembre 2010
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