ASAPS ASAPS, nasce il blog sulla sicurezza stradale Un nuovo modo di comunicare, almeno per noi, e di parlare di ciò che avviene attorno al fenomeno strada Di Giordano Biserni Forlì, 19 ottobre 2010 – L’ASAPS apre il suo blog. Era da tempo che ne sentivamo il bisogno, ma non abbiamo voluto forzare i tempi. Quando abbiamo aperto il nostro sito, nel 2000, gli internauti erano una specie nuova, guardata con sospetto. Nessuno poteva immaginare che in così pochi anni la rete avrebbe assunto l’estensione che ha oggi. Sconfinata, più libera di molti altri ambiti comunicativi e per questo maggiormente democratica. Qui tutti hanno oggi il potere di parlare o straparlare, mostrarsi o esibirsi. In undici anni di comunicazione attiva abbiamo esplorato così tanti percorsi da poter affermare, con assoluta certezza, di aver sfondato porte e sbarramenti di ogni tipo e di aver trovato un potenziale accesso (virtuale ovviamente) alle case di tutti. Ora cerchiamo il feedback: vogliamo sapere cosa ne pensate, inaugurando una nuova forma di comunicazione, almeno per noi: il blog, appunto. Molti referenti ASAPS, anticipando le intenzioni dello staff, si sono avventurati sui social network, Facebook in testa, facendo tamtam delle nostre notizie e dei nostri temi. Un post pubblicato su Facebook, però, non dura; non permette una discussione stabile, moderata, né consente di lasciare in alto alla pagina, e all’attenzione, un confronto su un argomento. D’altra parte, la struttura delle news o dei comunicati ufficiali pubblicati sul portale ufficiale, non permette alcuna interazione con l’utente, che non può inviare commenti o opinioni. Per questo apriamo un nostro blog: non abbiamo alcuna pretesa se non quella di conoscere gente nuova e di trasmettere ciò che riteniamo utile alla sopravvivenza sulla strada o alla crescita professionale delle nostre divise, intendendo con questo aggettivo tutto il variegato mondo delle forze di polizia, pur restando marchiato a fuoco, sulla pelle di chi scrive, il Centauro della Polizia Stradale. Detto ciò lasciamo al responsabile nazionale ASAPS della comunicazione, il nostro Lorenzo Borselli, il compito di “modellare” e moderare il blog, almeno nei suoi primi byte. Scrivere ci diverte, scambiare opinioni anche e sappiamo che nella vita reale sarebbe impossibile arrivare ad uno scambio di questo genere: il post di un blog, solo dieci anni fa parole sconosciute ai più, consente una comunicazione distesa, interattiva, e quando a interloquire ci sono persone serie ed educate il feedback è completo, con ragionamenti composti da analisi, sintesi e predisposizione al confronto. Questa sarà l’unica limitazione al libero pensiero: vogliamo evitare discussioni violente e offensive e il filtro che porremo sarà quello di un garbato dibattito. L’appuntamento è dunque sulla rete. Un apposito pulsante consentirà di accedere, dal portale www.asaps.it alla homepage del blog, mentre in fondo ad alcuni degli articoli ritenuti più interessanti dal punto di vista della comunicazione interattiva disporranno di un collegamento tutto loro, che rimanderà l’utente allo specifico post. Dunque, visitate la pagina http://ilblogdiasaps.blogspot.com, e, come si dice, buona comunicazione a tutti.
IL TIRRENO VENERDÌ, 22 OTTOBRE 2010 Seminario per le scuole a Villa Letizia I ragazzi e l’alcool: ecco perché bevono VALERIA CAPPELLETTI LIVORNO. Un’automobile accartocciata, medici che prestano soccorso, mamme che piangono a un funerale, poi una scritta: “Eppure basterebbe rispettare alcune piccole regole”. E’ il video mostrato ieri mattina ai ragazzi delle scuole Mazzini, Orlando e Iti nell’ambito del progetto “Non beviamoci la vita”. Una campagna che ha coinvolto molte città per educare i giovani delle scuole superiori e medie sul tema degli incidenti stradali legati all’abuso di alcool. Ieri a Villa Letizia, si è svolto il seminario conclusivo del progetto. Una sala colma di ragazzi tutti colpiti dal video. Un filmato che ritraeva loro coetanei costretti su una sedia a rotelle o con la faccia deturpata dopo un incidente. «Immaginate di fare un incidente grave dopo aver bevuto - ha detto Alessandro Bernini, 18 anni, dell’Orlando - sapete quante cose vi perdereste? Il concerto di un cantante, una convocazione nel vostro sport preferito, quindi pensateci bene prima di guidare quando non siete sobri». Molti i racconti degli alunni su questo tema. Schietto l’intervento di Mattia, 13 anni: «Non ho mai bevuto, non mi interessa. Bere fa molto male e non aiuta neppure con le ragazze». «L’alcool non è indispensabile - dice Lorenzo, 14 anni - non condivido chi beve per divertirsi, ci si può divertire anche senza». Presentati anche i risultati dei questionari svolti tra 900 studenti degli istituti Niccolini-Palli, Galilei, Orlando, Iti, Liceo della Comunicazione Pate, Colombo ed Enriques. Dai dati emerge che il 68,2% dei ragazzi tra i 14 e i 16 anni ha consumato alcolici e che per molti di loro la prima sbornia è arrivata proprio in questa fascia di età. La maggioranza ha dichiarato che bere non aiuta nelle relazioni sociali; poi c’è chi sostiene di bere per apparire più simpatico, specie tra i maschi, mentre le ragazze bevono per trasgredire, c’è infine chi beve per non pensare ai problemi. «Ciò che emerge - ha detto Sonia Salvini, Cnr - è che i ragazzi sanno che guidare dopo aver assunto alcool è pericoloso ma lo fanno lo stesso, sempre per quel famoso detto: tanto a me non può capitare niente».
BOLOGNA2000 ‘Obiettivo zero’: mostra di Acat alla Galleria d’arte moderna di Sassuolo Sassuolo 22 ott 10 - Domani, sabato 23 ottobre, e domenica 24 ottobre la Galleria d’arte moderna di via XX Settembre 36/A ospita la mostra fotografica “Obiettivo Zero”, a cura di Acat Sassuolo. Un’iniziativa artistica ma anche un’occasione di riflessione. “L’uva – spiega Acat presentando la mostra – è da sempre parte della cultura della nostra terra. Essa è anche un fattore importante per l’economia agricola. La sua coltivazione e trasformazione scandiscono il passare delle stagioni e il lavoro dei contadini. Ma l’alcol è stato anche troppo spesso un rifugio quando non addirittura un danno nella vita di molte persone. Da anni l’organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che l’alcol è una droga che modifica il nostro comportamento e il nostro stile di vita. Il consumo di bevande alcoliche è proporzionale al numero di problemi che si creano nell’ambito famigliare, lavorativo, sociale e personale. Sappiamo che il maggior numero di problemi per una comunità (incidenti stradali, sul lavoro, in casa, difficoltà in famiglia, ecc..) proviene dal gruppo dei bevitori “moderati” (circa 35 milioni di persone in Italia). Meno si beve alcol, più basso è il rischio di avere problemi. Tutta la comunità è coinvolta per ottenere una sempre maggiore riduzione dei consumi. Un nostro piccolo cambiamento, insieme a quello di tanti altri può diventare un grande cambiamento per la nostra comunità”. “Una mostra per riflettere- commenta l’assessore alla cultura, associazionismo e sussidiarietà Luca Cuoghi – che mette in primo piano le persone e le coinvolge in obiettivi di impegno personale”. Tra i ritratti presenti, anche quello dell’assessore Cuoghi e quello dell’assessore ai Servizi Sociali Giorgio Barbieri
RIVIERA24 Obbligo affissione tabelle alcolemiche nei locali, il pensiero di Enrico Calvi (Fipe-Confcommercio) Sanremo, 22/10/2010 - "La riduzione degli incidenti stradali è un obiettivo nobile e condivisibile ma resta il dubbio che queste misure siano sufficienti per raggiungere lo scopo. Sarebbe stato meglio se la politica si fosse concentrata più sull’aumento dei controlli" Rispetto alla vecchia riforma del codice della strada del 2007, il nuovo provvedimento approvato lo scorso mese di luglio è più pesante per gli imprenditori. L’introduzione generalizzata degli etilometri avrà sicuri effetti sui costi e sulla organizzazione del lavoro e l’obbligatorietà di cartellonistica introducono altra burocrazia inutile. Le nuove disposizioni infatti obbligano gli esercizi dotati di autorizzazione ex art. 86 del TULPS aperti dopo le ore 24 (vale a dire pubblici esercizi - bar, ristoranti, pub, pizzerie - e circoli privati con somministrazione, agriturismi, ecc.) hanno – a decorrere dal 13 novembre ed anche se non effettuano attività di spettacolo ed intrattenimento - l’obbligo di affiggere le tabelle alcolemiche all’entrata, all’uscita e all’interno del locale. Dalla stessa data scatta anche l’obbligo per i suddetti esercizi di mettere a disposizione dei clienti uno strumento “precursore” per la misurazione del tasso alcolemico. La mancata esposizione delle tabelle e la mancata messa a disposizione del precursore comportano la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 300 a euro 1.200. La riduzione degli incidenti stradali è un obiettivo nobile e condivisibile ma resta il dubbio che queste misure siano sufficienti per raggiungere lo scopo. Sarebbe stato meglio se la politica si fosse concentrata più sull’aumento dei controlli, sui percorsi educativi e di sensibilizzazione, sulla certezza e inasprimento della pena e sui dispositivi blocca motore per chi si mette al volante in stato di ebbrezza, come sta avvenendo negli Stati Uniti. Educare, prima di reprimere, anche per evitare l‘effetto contrario, l’esperienza insegna che i divieti da soli servono a poco e che anzi possono essere controproducenti. (*) Il Presidente Provinciale FIPE-Confcommercio ENRICO CALVI
(*) Nota: in attesa che qualcuno trovi la soluzione definitiva ai problemi alcol correlati potremmo stabilire che ognuno fa la sua parte. I divieti non servono quando non vengono rispettati.
LA NAZIONE Vendita di alcol nei locali, appello al prefetto: "Punire i fuorilegge" Il presidente del Quartiere 1 Marmugi chiede l’intervento drastico delle istituzioni Firenze, 22 ottobre 2010 - L’AUTOREGOLAMENTAZIONE e i richiami al senso di responsabilità dei commercianti non portano da nessuna parte. L’alcol, specialmente tra i minori, continua a fare vittime. Spesso a uccidere. Da questa convinzione nasce l’appello del presidente del Quartiere 1, Stefano Marmugi, al prefetto Paolo Padoin affinché intervenga e chiuda quei locali che non rispettano le regole. Specialmente quando ad essere infranti sono i divieti a tutela dei minori. "Apprezzo lo sforzo che sta facendo la federazione italiana pubblici esercizi per tenere sotto controllo il problema dell’alcol ai minorenni - afferma Marmugi - ma sono le istituzioni e le forze di polizia che devono intervenire con il pugno di ferro in questa lotta agli abusi. Non si può più tollerare ragazzine di quindici anni in coma etilico, così come non possiamo aspettare il prossimo giovane che si schianta in macchina dopo aver bevuto troppo. Gli strumenti legislativi per intervenire ci sono e quindi chiedo che il prefetto in persona intervenga per bloccare la vendita e somministrazione impropria di alcolici. Non si può continuare con l’impunità mentre i nostri ragazzi muoiono". UN PROBLEMA che ne tira dietro un altro: il vandalismo e la violenza nel centro storico, che molto spesso derivano proprio dal troppo bere. Ogni notte schiamazzi, danneggiamenti, aggressioni rendono il cuore della città un luogo da cui fuggire, vendere casa e attività per andare altrove. Basti pensare agli ultimi episodi di via Palazzuolo o via de’ Canacci, alle continue proteste dei residenti di Santa Croce o di Santa Maria Novella. "Siamo arrivati al punto che un mio consigliere di quartiere che ha osato protestare per gli schiamazzi di un locale si è ritrovato con la macchina fracassata - continua Marmugi -, c’è ha chi hanno tagliato il tubo del freno alla moto, a chi è stato sfondato il portone di casa. Per non dire di quel residente a cui hanno spaccato il naso con un pugno. Chi si ribella viene preso a bottigliate. Le pattuglie delle forze dell’ordine sanno tutto, perché intervengono di continuo. Ma ora serve che si prendano provvedimenti veri, per non costringere la gente a vendere casa, consegnando il centro della città alla malavita". di OLGA MUGNAINI
CORRIERE DI MAREMMA Sos derby: niente alcol e città blindata Ordinanza del sindaco e piano sicurezza della questura. La mappa delle strade chiuse. Misure straordinarie per evitare incidenti in Grosseto-Livorno. GROSSETO, 22.10.2010 - La brace degli incidenti di un anno e mezzo fa covano ancora sotto la cenere, per evitare di riattizzare il fuoco, vengono chiusi anche i rubinetti dell’alcol, che si sa, è facilmente infiammabile. Meno 1 a Grosseto-Livorno: dopo la decisione del Casms sulla limitazione dei biglietti del match alla sola Maremma, arriva pure un’ordinanza del sindaco Bonifazi che vieta gli alcolici: “Divieto di somministrazione, vendita e consumo in aree pubbliche di bevande alcoliche e di bibite in recipienti a rischio”. Non solo. Domani la città sarà blindata, con un servizio straordinario di controllo predisposto dalla questura. L’ordinanza Il provvedimento è attivo dalle 12 alle 20, vieta di somministrare e vendere bevande superalcoliche e alcoliche, nell’area compresa tra le vie Fabio Massimo, Giulio Cesare, Telamonio, Cimabue, Einaudi, Della Repubblica, Aldi e alla stazione ferroviaria, nel percorso di collegamento tra la stazione e lo stadio comunale, viale Sonnino e via Matteotti, e ancora su via Mameli e piazza Marconi. Vietata pure la vendita di bibite in recipienti di vetro, plastica o metallo; non solo: non è possibile portarsele da casa e berle in aree pubbliche se contenute in questi recipienti. Il divieto è attivo da mezzogiorno alle 19 anche all’interno del centro storico, tra le mura medicee e nell’area tra le vie Lanza, Sonnino, Piazza Lamarmora e Alfieri. Città blindata Il questore ha anche messo in piedi per l’occasione un servizio di ordine pubblico straordinario, per evitare l’arrivo di tifosi livornesi senza biglietto. La zona off limits al traffico sarà più larga del consueto. Le vie interessate dal piano sicurezza saranno rese note dalla Polizia Municipale del capoluogo con dei cartelli. In più servizi di controllo su tutte le strade di accesso al capoluogo, per intercettare i tifosi amaranto e assicurarsi che siano in regola. Le forze dell’ordine presidieranno anche le rivendite dei biglietti per i tifosi del Grosseto Mattia Cialini
IL MATTINO Diciassette locali sono stati multati dalla polizia municipale Napoli, 22/10/2010 - Diciassette locali sono stati multati dalla polizia municipale perché, nonostante il divieto, vendevano alcolici. Gli agenti guidati dal comandante Sementa hanno sequestrato oltre 10mila bibite. Sequestrati, fuori al San Paolo, cinque quintali di alimenti venduti abusivamente
CORRIERE DELLA SERA – FURUM NUTRIZIONE Giovedì, 21 Ottobre 2010 resveratrolo Egregio dott. in un recentissimo post scrive che se si potessero isolare i polifonoli dal cioccolato eliminando i grassi e gli zuccheri il cioccolato sarebbe un eccellente prodotto. Ieri sulla stampa di Torino leggo una pubblicità di un integratore che contiene resveratrolo pari a 42 bottiglie di vino. Una volta scherzando ha detto che per avere un qualche effetto positivo dovremmo bere 42 bottiglie di vino al giorno. Ora se la pillolina c’è e contiene il resveratrolo contenuto in 42 bottiglie di vino che male ci sarebbe ad assumerla? Quali cibi contengono resveratrolo ed è sufficiente assumerlo solo con l’alimentezione? grazie per tutto quello che fa per noi. Salutoni ruggero
Risponde Andrea Ghiselli Non ho detto questo. Ho detto che non è il cioccolato il responsabile degli effetti biologici, ma i suoi polifenoli. Se si levano, si peggiora un prodotto già di per sè problematico. Esistono livelli da non superare anche per il resveratrolo ed è bene non superarli. Il resveratrolo è contenuto anche nei pomodori e la dieta italiana è perfettamente in grado di apportare tutto il resveratrolo che serve, anzi, certamente decine di volte di più di quanto possa fare il vino<>
CORRIERE DELLA SERA – FURUM NUTRIZIONE Giovedì, 21 Ottobre 2010 IL paradosso francese Dottore, per oggi avrei un’altra domanda da porle. Dunque...spesso ho letto articoli ed ho sentito parlare del cosiddetto ’’paradosso francese’’. So bene che Lei sa perfettamente che cosa sia e le varie spiegazioni più o meno scientificamente fondate che si hanno dato per spiegare questo fenomeno. Ad esempio, nell’ultimo articolo che ho letto, spiegavano il paradosso francese con il fatto che i francesi bevendo molto vino consumano molti polifenoli e questi hanno funzione protettiva cardiovascolare e pertanto i francesi, pur consumando molti grassi saturi e di origine animale, hanno una delle incidenze di malattie cardiovascolare più basse in Europa (questa ipotesi mi sembra poco ragionevole). Lei il paradosso francese, sempre che esista (me lo dica Lei, io ho letto molti articoli sul paradosso francese, ma c’è davvero? ), come lo spiega???? Grazie, è da molto che volevo togliermi questa curiosità :=) Lodovicone
Risponde Andrea Ghiselli L’associazione tra bassa mortalità cardiovascolare e alto consumo di grassi saturi dei francesi è un’associazione, non più di questo, che si è tentato di spiegare col vino rosso. Ma io glielo spiego con il maggior consumo di acqua minerale Perrier. Ovviamente non ho le prove...ma non le hanno nemmeno quelli del vino rosso. C’è però un fatto molto importante associato: i francesi sono magri.
CORRIERE DELLA SERA – FURUM ITALIANS Posti da sballo Sono un ragazzo di 26 anni del Trentino, non riesco a capire come mai si accanisce con il mondo delle discoteche e affini. Perché ha condannato la Love Parade e descrive Ibiza come un posto evitare? A Ibiza non ci sono ancora stato, ma posso parlarle della Love Parade o festival simili, dove con amici facciamo i kilometri per partecipare a quelle feste. Non posso di certo negare che alcol e droga non siano presenti, ma posso dire che non è poi così difficile divertirsi solo con la musica e l’atmosfera che si respira. Fabio Dassala, florassio@hotmail.com
Risponde Beppe Severgnini Non mi accanisco: constato. Le discoteche hanno finito per diventare - indipendentemente dalla volontà dei gestori - il ricettacolo del peggio: troppo alcol, robaccia chimica, esibizionismo aggressivo. Per conoscere le ragazze, oggi, ci sono posti migliori (e diciamolo: ragazze migliori). Certo, c’è chi va ancora in discoteca per ballare: ma oggi l’attrazione non mi sembra quella. Love Parade? Stare in gruppo è bello, rischiare in un formicaio di sciroccati è sciocco. Ibiza, Ios? Posti dove lo sballo non è l’eccezione, ma la regola: patetici, prima che pericolosi. Alla larga. Ok, sono un vecchio signore che non ricorda quando era giovane blah blah. Ma dimmi, Fabio: ho mai scritto le stesse cose dei concerti rock, dei viaggi o delle feste in genere?
CORRIERE DEL VENETO Uomo accoltellato fuori dal bar Un arresto per tentato omicidio L’indagato, Luciano Vianello, sarebbe responsabile di aver colpito ripetutamente un 50enne il 13 agosto. La vittima si è salvata solo grazie a un intervento chirurgico VENEZIA - Un ordine di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio è stato eseguito dalla squadra mobile di Venezia nei confronti di un pregiudicato lagunare. L’indagato, Luciano Vianello, 53 anni, di Venezia, sarebbe il responsabile dell’accoltellamento, il 13 agosto scorso, di un cinquantenne veneziano che si salvò solo grazie ad un delicato intervento chirurgico. Il fatto avvenne la scorsa estate all’esterno di un bar. Secondo le indagini Vianello, in stato di ebbrezza alcolica, ebbe una discussione per futili motivi con un avventore. La lite poi degenerò: Vianello si tolse la camicia rimanendo a petto nudo, e poi secondo l’accusa estrasse un coltello dalla tasca dei pantaloni colpendo tre volte il cinquantenne, sotto la mandibola, al torace e ad un fianco. La vittima venne abbandonata sul selciato in gravissime condizioni. Le indagini sulla vicenda non furono facili per l’omertà da parte dei gestori del bar, di nazionalità cinese, e per questo il questore di Venezia sospese la licenza del locale per 15 giorni. La squadra mobile di Venezia riuscì comunque a dare una svolta alle indagini e ad individuare il presunto aggressore e nella notte ha eseguito il provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura lagunare. (Ansa)
CORRIERE ADRIATICO Ubriaco crea panico e caos a San Filippo Porto Sant’Elpidio - Pomeriggio di passione e di paura a S.Filippo. Mentre al primo piano del complesso di largo della Resistenza si consumava la vicenda dell’ aggressione a D’Alessio, pochi metri sotto, nel parcheggio antistante un’altra persona, un uomo della zona zona, già noto alle forze dell’ ordine, teneva impegnati carabinieri e Croce Verde con una scorribanda tra le auto. L’uomo, probabilmente ubriaco , avrebbe cominciato ad inveire con violenza verso passanti e gente del luogo. Una escalation di violenza che è proseguita con il lancio di oggetti verso le auto in sosta nel piazzale che è anche uno snodo viario vitale per la circolazione sud della cittadina rivierasca. Ci sono voluti alcuni minuti per riportarlo alla ragione e poi, caricato sull’ ambulanza, è stato spedito in ospedale.
CORRIERE ADRIATICO Malore a Stirolo Ragazzina ubriaca soccorsa nel parco Sirolo Tredicenne ubriaca alle cinque del pomeriggio viene soccorsa dal personale sanitario e ricoverata al Salesi. Paura ieri a Sirolo per un abuso di alcol da parte di una minorenne. La ragazzina si trovava in compagnia di un gruppo di coetanei quando ha avvertito un malore. La comitiva si era radunata come al solito all’interno del parco adiacente a piazza Gigli, subito dietro il Municipio. Quando la ragazzina ha iniziato a sentirsi male, gli amici si sono subito allarmati. Lei era in evidente stato confusionale, non riusciva a stare in piedi, aveva la nausea e accusava forti dolori allo stomaco. Ai primi sintomi gli amici che erano con lei, forse consapevoli della pericolosità di ciò che la ragazza aveva ingerito, hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto si è precipitata un’ambulanza della Croce Azzurra di Sirolo. I volontari del soccorso hanno subito disteso a terra la ragazzina, alla quale è stata misurata anche la pressione. La minorenne non ha mai perso conoscenza. Sul posto è accorso anche un agente della polizia municipale che ha accertato le generalità della giovane minorenne e avvertito immediatamente i familiari. La ragazzina, dopo essere stata stabilizzata. è stata trasportata in codice verde all’ospedale Salesi per accertamenti.
CORRIERE ADRIATICO Alla Palombella Donna ubriaca al volante di un Suv Ancona - Era talmente sbronza da procedere a zig zag alla guida della propria auto rischiando di causare un incidente. E la vettura non era un’auto qualsiasi, ma un Nissan Patrol, uno dei Suv più grossi in circolazione. E’ accaduto l’altra notte sulla Flaminia, poco dopo la stazione ferroviaria in direzione Torrette. Erano passate la 4 di ieri mattina quando il Nissan Patrol è stato intercettato da una pattuglia delle volanti impegnate nel consueto controllo del territorio. La donna, una ventiquattrenne originaria dell’est Europa regolarmente residente ad Ancona, stava effettuando una serie di manovre molto pericolose. In alcuni momenti accostava, in altri cambiava repentinamente direzione e velocità. Dopo aver fermato il Suv, gli agenti hanno subito capito che la conducente era in evidente stato di ebbrezza. Riusciva a malapena a stare in piedi, era quasi in coma etilico. Sottoposta all’etilometro, è emerso che il livello di alcol nel corpo della donna era di 3,42 milligrammi, sei volte tanto il limite di 0,50 previsto dalla legge. Nei suoi confronti è così scattata la disposizione più grave prevista dal nuovo decreto. Oltre alla denuncia per guida in stato di ebbrezza, sono scattati l’immediato ritiro della patente e il sequestro dell’auto.
ASAPS Catanzaro Condannato a undici anni e 4 mesi di carcere pirata della strada La condanna inflitta in appello dalla Corte di Catanzaro punisce un automobilista che, ubriaco e sotto effetto di droghe, investì lo scorso anno 6 persone uccidendone 3 e ferendone altrettante 22 ottobre 2010 – Pesante condanna inflitta dalla Corte d’appello di Catanzaro, all’automobilista che, ubriaco e drogato, investì nel giugno del 2009 sei persone uccidendone tre e ferendone altrettante. L’incidente si verificò sulla statale 106, a Rossano, sulla fascia ionica cosentina dove l’uomo alla guida della sua Bmw travolse un gruppo di persone che erano ferme sul ciglio della strada dopo che le auto sulle quali viaggiavano si erano scontrate in maniera lieve. I sei si trovavano sul ciglio della strada e stavano constatando i danni provocati dal sinistro alle loro vetture, quando, su di loro, piombò l’auto di grossa cilindrata. Gli accertamenti compiuti dalla Polizia Stradale intervenuta sul posto, portarono ad accertare che l’uomo guidava con un tasso alcolemico nel sangue superiore di tre volte rispetto a quello consentito dalla legge e che era anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In primo grado, il pirata era stato condannato dal gup di Rossano, con il rito abbreviato, a 10 anni per omicidio colposo e lesioni colpose gravi ed a quattro anni per il reato di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I giudici della Corte d’appello hanno confermato la condanna a 10 anni riducendo invece l’altra da quattro anni ad un anno e quattro mesi. La Corte d’appello ha inoltre confermato il risarcimento per le parti civili tra le quali l’Associazione italiana familiari vittime della strada. La condanna può apparire pesante, ma non è così. Ricordiamo che per l’omicidio plurimo colposo nel caso in cui il conducente guidi in stato di ebbrezza con un valore alcolemico superiore a 1,5 g/l la condanna ai sensi dell’articolo 589 CP può arrivare fino a 15 anni. Anche per le violazioni del 186 e 187 CdS la pena non è stata certo esagerata. Se non si rasentano i massimi della pena per chi falcia come birilli 6 persone ammazzandone 3 a chi si deve infliggere il top della condanna??
SETTEGIORNI Cadde ubriaco nel canale: a processo
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