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Belgio, un morto su due in incidenti autonomi e il rischio di morire in autostrada è due volte più alto che nel resto delle arterie

Automobilisti e motociclisti le vittime più frequenti, soprattutto di notte o in caso di precipitazione

(ASAPS) BRUXELLES (BELGIO), 18 ottobre 2010) – Una vittima della strada su due, sulle autostrade del Belgio, perde la vita in incidenti autonomi, quelli che vedono il coinvolgimento di un solo veicolo. Lo rivela un rapporto dell’Osservatorio per la Sicurezza Stradale ripreso nei giorni scorsi dal quotidiano belga la Dernière Heure (clicca qui), secondo il quale il rischio di restare uccisi in autostrada è due volte più alto rispetto ad altri tipi di arterie. Nel corso del 2008, su un totale di 3.750 incidenti con feriti rilevati dalla polizia stradale sulle autostrade del regno del Belgio, si sono registrati 139 morti, 1.050 feriti gravi e 4.450 feriti leggeri. Nel complesso, il rapporto evidenzia che l’8% degli incidenti stradali e il 15% dei morti hanno come scenario quello autostradale. La proporzione tra vittime e incidenti stradali è in forte aumento dal 1991, passando rispettivamente dal 5 all’8% e dall’11 al 15%: il 42% degli incidenti che vedono coinvolti un solo veicolo ha come dinamica culminante l’urto con un ostacolo posto lungo la carreggiata; se aggiungiamo agli incidenti nei quali gli utenti della strada vedono il loro veicolo urtare contro un ostacolo quelli nei quali l’utente è vittima di una caduta motociclistica, si arriva alla conclusione che un incidente su due implica il coinvolgimento di un solo utente. Il rapporto, visto in questa prospettiva, lascia poco spazio alla discussione: la gravità degli incidenti autostradali è più rilevante, perché è in questo contesto che si registra il 56% dei decessi. E le vittime più frequenti sono motociclisti o conducenti di autovetture, piuttosto che conducenti di veicoli con portata superiore. Secondo i dati prodotti dalla polizia federale, la maggior parte di eventi mortali avviene di notte o in condizioni climatiche ostili. (ASAPS)

 

 

Lunedì, 25 Ottobre 2010
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