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Rassegna alcol e guida del 25 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

AGI NEWS

PESTA A SANGUE MOGLIE, BAMBINI LA SALVANO: UN ARRESTO NEL MILANESE

(AGI) - Milano, 25 ott. - E’ tornato a casa ubriaco e dopo una lite con la moglie ha iniziato a picchiarla, prendendola a calci e pugni e sbattendole la testa contro il muro. I figli della coppia di 9 e 12 anni spaventati sono corsi fuori a chiedere aiuto ma visto che loro padre non si fermava si sono gettati sul corpo della madre per evitare che l’uomo continuasse a colpirla. (*) In manette e’ finito alla fine un ecuadoriano di 35 anni, operaio, arrestato dai carabinieri di Rho, provincia di Milano. L’episodio e’ avvenuto ieri pomeriggio nella periferia della cittadina. L’uomo, secondo quanto riferiscono i carabinieri, e’ ritornato a casa ubriaco e non era la prima volta che picchiava la donna, connazionale di 33 anni, operaia. Gli abusi, secondo il racconto della vittima duravano da anni e spesso avvenivano davanti ai bambini. Ieri il picco di violenza. Le invocazioni di aiuto dei figli hanno fatto si’ che i vicini chiamassero il 112. I militari sono arrivati mentre l’aggressore ancora infieriva sulla moglie. E’ stato arrestato e condotto nel carcere di San Vittore. La donna e’ stata ricoverata in ospedale e ha riportato un trauma cranico con perdita di conoscenza, ematosi e contusioni varie.

 Guarira’ in un mese. (AGI)

(*) Nota: le bevande alcoliche sono anche questo.


IL TIRRENO

Gravissima dopo il testacoda 

Fuori strada con l’auto, il conducente aveva bevuto 

La quindicenne è stata trasferita in rianimazione a Pisa

I quattro giovani stavano tornando a casa dopo una serata fuori 

FRA.GO. 

ROCCASTRADA. L’auto che sbanda, fa un testacoda e si ferma in mezzo alla strada. E una ragazzina di appena 15 anni che lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pisa, dove è stata trasferita ieri mattina con Pegaso dal Misericordia. Alla guida, un ragazzo che aveva alzato un po’ il gomito. (*)

 Stavano viaggiando sulla provinciale delle Collacchie, in direzione Ribolla, dove la quindicenne avrebbe dovuto scendere per tornare a casa dopo una serata passata con gli amici. In auto con lei c’erano Andrea Bigazzi e Luca Fabbri.

 Alla guida della Seat Alambra di suo padre, Sandro Cinci, 21 anni di Ribolla. Il ragazzo, che è risultato poi positivo all’alcoltest con un livello di alcol nel sangue di 1,99, ha perso il controllo dell’auto su una curva.

 Con la fiancata ha urtato il guard rail che corre lungo la provinciale. Un testacoda, poi un altro. E l’auto è andata a fermarsi sul lato opposto della carreggiata.

 Era l’una e trentacinque circa. Sulla provinciale della Collacchia è passata un’altra auto. Un passante che ha visto lo schianto e ha chiamato subito il 118.

 Due ragazzi sono stati ricoverati al Misericordia di Grosseto, insieme alla giovanissima che era in auto con loro. Un altro invece è stato portato all’ospedale di Massa Marittima, perché le sue condizioni non destavano alcuna preoccupazione.

La ragazzina, che vive a Ribolla e studia all’istituto alberghiero è arrivata al pronto soccorso di Grosseto con un trauma cranico serio, ma non da suscitare preoccupazioni particolari. È stata ricoverata, ma durante la notte le sue condizioni sono peggiorate. E ieri mattina è stata trasferita con l’elisoccorso all’ospedale di Pisa, dove è stata ricoverata in Rianimazione, in un reparto vicino alla neurochirurgia. La ragazza, nello schianto di domenica notte, ha riportato un trauma cranico importante. I medici hanno anche valutato la possibilità di intervenire chirurgicamente. Valutazione che per ora, però, hanno dovuto abbandonare. Saranno necessari alcuni giorni prima di capire l’evoluzione del trauma della giovane e sapere appunto se sarà necessario un intervento chirurgico o meno.

 I ragazzi avevano passato la serata insieme fuori da Ribolla dove stavano tornando. Un sabato sera come tanti, condito però da qualche bicchiere di troppo. Sulla provinciale sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Massa Marittima che hanno cercato di capire la dinamica dell’incidente. Ed hanno anche richiesto l’alcoltest sul giovane conducente. Alcoltest che è risultato positivo. Il ragazzo aveva superato il limite di quattro volte. E quando si è trovato, al volante della Seat Alambra del padre, ad affrontare quella curva a sinistra, ha perso il controllo della macchina e si è andato a schiantare sul guard rail prima di fare un testacoda e finire dall’altra parte della strada.

(*) Nota: come si fa, a fronte di un’alcolemia di 1,99, a scrivere “aveva alzato un po’ il gomito”?


WINENEWS.IT

I DECESSI CAUSATI DALLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA SONO STATI PARI AL 2,19% DEI DECESSI TOTALI; I FERITI SONO AL 1,52% DEL TOTALE. (*)

LO DICE FIEPET (FEDERAZIONE ITALIANA DEGLI ESERCENTI PUBBLICI E TURISTICI) A COMMENTO DEI DATI ISTAT 2008

Nel 2008 i decessi causati dalla guida in stato di ebbrezza sono stati 121 su 5.515 tra conducenti di auto, passeggeri e pedoni, pari al 2,19% dei decessi totali, mentre i feriti sono 4.731 su 310.739, pari al 1,52% del totale. Il dato, rilevato dell’Istat, è stato il punto di partenza del convegno “Alcol e giovani: educare per prevenire”, organizzato dalla Fiepet, la federazione dei pubblici esercizi della Confesercenti, ieri a Torino.

“Il problema del bere consapevole - spiegano Antonio Gobbato e Stefano Papini, vice presidente nazionale e presidente provinciale di Fiepet Torino - riguarda ovviamente tutte le fasce della popolazione, ma in modo particolare i giovani e giovanissimi: sempre l’Istat ci dice che il fenomeno assolutamente più grave nella fascia giovanile è il “binge drinking” , ossia il consumo compulsivo di alcolici fino a ubriacarsi”.

“Basti pensare - proseguono - che, tra gli 11 e i 15 anni, ci sono 27.000 ragazzi che fanno consumo non moderato di alcol e 46.000 a rischio “binge drinking”; tra i 16 e i 17 anni, sono 42.000 quelli che fanno consumo non moderato di alcol e 93.000 a rischio “binge drinking””.

 

(*) Nota: sono noti i motivi per cui i dati ISTAT sono molto lontani dal fotografare l’effettiva incidenza dell’alcol sulla sinistrosità stradale nel nostro paese.

Purtroppo per qualcuno forse è meglio continuare ad avere numeridati sottostimati, e non risolvere questo che è un banale problema tecnico di rilevazione dei dati.


VITA.IT

Alcol: più rischi al cavo orale e alla faringe

Sulla base di 31 studi epidemiologici chi consuma 4 e più bicchieri di bevande alcoliche corre rischi più elevati

I forti bevitori hanno un importante rischio di sviluppare il tumore del cavo orale e della faringe. Questi sono i risultati che emergono da una ri-analisi sistematica di tutti i dati disponibili sull’argomento in Europa, Asia e Americhe, pubblicata sulla rivista scientifica, Oral Oncology, condotta dalla dottoressa Federica Turati e colleghi del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Milano, il Dipartimento di Statistica dell’Università di Milano Bicocca, la IARC/OMS, e la Mount Sinai School of Medicine di New York.

Sulla base di un’analisi combinata di 31 studi epidemiologici, per un totale di 12.083 casi, i soggetti che consumavano 4 o più bicchieri di bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici) hanno avuto un rischio di tumore della faringe (orofaringe ed ipofaringe) pari a quasi 7 volte quello dei non consumatori / consumatori occasionali. Per quanto riguarda il tumore del cavo orale, il rischio dei forti bevitori era invece quasi quintuplicato. Tra le localizzazioni tumorali considerate (lingua, orofaringe e ipofaringe), l’alcol è risultato essere particolarmente associato al tumore dell’ipofaringe, dove il contatto con gli epiteli è più prolungato. (*)

«Il punto di forza di questo studio – ha dichiarato Turati - sta nell’aver incluso tutti gli studi pubblicati sull’argomento nel mondo e di averli analizzati in modo sistematico e trasparente, ottenendo in tal modo stime di rischio basate su una casistica di dimensioni uniche. Ciò ha reso possibile l’analisi dettagliata di sottogruppi di soggetti”.

Ogni anno in Italia si registrano circa 2.000 decessi per tumore del cavo orale e faringe negli uomini e 700 nelle donne, e un totale di oltre 5.000 nuovi casi, con tassi di incidenza particolarmente elevati nel Nord Est. Questo eccesso di tumore del cavo-orale/faringe nelle regioni del Nord Est è riconducibile a un passato di elevato consumo di alcol e tabacco.

(*) Nota: siamo ad un consumo vicino a quei 3 bicchieri al giorno che purtroppo ancora oggi molti medici suggeriscono come utile per la salute.

Purtroppo in questo campo l’informazione è carente, a volte – lo dice l’OMS - proprio manipolata per motivi commerciali.



CORRIERE DELL’UMBRIA

Matrimonio tra vino e sigaro

Esperimento al Salone del Gusto col toscano al sagrantino

Un “ matrimonio ” tutto umbro fra tabacco e vino all’insegna del “ toscano ” : è quello che si è celebrato al Salone del Gusto di Torino fra il celebre sigaro, nella sua varietà “ extravecchio ” (confezionato, com’è noto, con le foglie del tabacco “ Kentucky ” proveniente anche dall’Altotevere umbro) e l’altrettanto celebre Sagrantino di Montefalco. Complice Terry Nesti, responsabile della Formazione clienti delle “ Manifatture Sigari Toscani ” , l’evento è stato officiato da Stefano Fanticelli, presidente di “ Maledetto Toscano ” (il club che raccoglie in Italia gli “ Amici del Toscano ” ) e Marco Caprai, produttore di Sagrantino di Montefalco, in uno dei “ Laboratori del Gusto ” allestito dalle Manifatture all’interno del Salone del Gusto di Torino. Per un mese - riferisce un comunicato della Regione - i sigari extravecchi sono stati collocati alle Cantine Caprai di Montefalco in recipienti chiusi ermeticamente insieme alle “ vinacce ” di Sagrantino non ancora completamente fermentate, ricche di zucchero. Quindi sono stati asciugati, pronti per essere presentati in anteprima agli appassionati, uomini e donne, soprattutto giovani, del “ toscano ” e del vino da meditazione, che sabato sera hanno affollato il laboratorio. Il nuovo sigaro, tutto sperimentale, è stato abbinato ad una degustazione di tre vini, fra cui anche il Sagrantino Passito. Sviluppi commerciali? E’ prematuro dirlo. “E’ tutto nato per gioco - si schermisce Marco Caprai -, da una serata passata insieme con Nesti e i fratelli Fanticelli: è un esperimento, un’idea nata dal piacere dell’amicizia e dal gusto di fare qualcosa insieme ”.

CORRIERE DI SIENA

“Sono finita nelle grinfie del branco Quei ragazzini erano tutti ubriachi”

“Sono senese e contradaiola, abituata quindi a saper distinguere quando lo schiamazzo è frutto di una serata un po’ più arzilla maturata nel rione e quando invece è la degenerazione del branco che sfugge al controllo e diventa un fiume in piena. Questa volta la situazione è davvero sfuggita di mano, il centro storico sabato sera è stato ostaggio di un gruppo di scalmanati, fuori di testa”. Abbiamo raccolto lo sfogo amaro di una giovane donna senese che sabato sera intorno alle 22,30 si è trovata circondata da un orda di ragazzini e ragazzine, tutti fra i 15 e i 18 anni, usciti da cene e feste cittadine, alcune di queste organizzate in contrada. Non era notte fonda, eppure erano quasi tutti in preda ai fumi dell’alcool, racconta la donna che sabato sera, per ragioni professionali, ha percorso via Banchi di Sopra, per poi deviare in piazza Tolomei, cercando, ma con estrema difficoltà, di raggiungere Provenzano. “In piazza Tolomei c’era una concentrazione di ragazzi davvero straordinaria, tutti vestiti bene, tutti di buona famiglia quindi. Pantaloni e giubbotti di marca, pettinatura fashion. Sono passata in mezzo a loro con estrema sicurezza, certa che si trattasse solo di un assembramento tipico del sabato sera, mai avrei immaginato ciò che ho visto e subito in via del Moro e Refe nero. Alcuni, certamente tutti minorenni, si sono incamminati in via del Moro - racconta la nostra testimone - E qui è cominciato lo show: erano tutti ubriachi, appena stavano sulle gambe, quelli fra loro un po’ più moderati sostenevano gli altri, imbenzinati fino alla punta dei capelli, che nel frattempo urlavano e inveivano contro chi si trovava a transitare di lì. Purtroppo sono stata io una delle vittime, ho subìto offese e molestie di ogni tipo che per educazione evito di ripetere. Qualcuno si è abbassato i pantaloni e si è messo tranquillamente a fare i suoi bisogni a cielo aperto, mi sono trovata davanti uno sballo collettivo, dal quale ho pensato di scappare via, prima che tutto degenerasse”. E’ molto turbata la nostra testimone nel raccontare l’esperienza vissuta sabato sera. Ha avuto paura. Era sola e senza armi di fronte a una schiera di ragazzini senza freni. Si rammarica per quanto ha dovuto subire, ma soprattutto per aver assistito a manifestazioni così eclatanti di degrado e abbrutimento delle nuove generazioni senesi. Scene simili lasciano senza parole e impongono una riflessione, se possibile collettiva. “Così ho deciso di cambiare strada, l’atteggiamento dei ragazzi nei miei confronti si era fatto troppo arrogante - racconta ancora - Ho provato a fare un giro largo, entrando da via Lucherini, ma una volta in piazza Provenzano mi sono trovata nuovamente circondata dal branco, le scene erano le stesse, le parole e i gesti indicibili erano ancora più pesanti. Sono scappata ancora, mentre c’era chi vomitava da una parte e chi spingeva verso il muretto una ragazzina che urlava e si dimenava. Sembrava una scena tipica di un sobborgo di una grande metropoli e invece no, eravamo a Siena e in pieno centro. Mi piange il cuore nel ripercorrere questa esperienza, mi dispiace più per i ragazzi che per me, non credo che siano felici in questa dimensione, sono dispiaciuta soprattutto perchè in quel caos che poi ho saputo essere andato avanti per ore, non si è vista una divisa, a protezione dei ragazzi stessi e di chi ha ancora il piacere di passeggiare per le vie del centro, dopo cena”. L’emergenza del sabato sera esiste. Non bastano le misure assunte dalle contrade per contenere uso e abuso di alcool, il problema è che i ragazzi, quando escono dai rioni si riversano per le strade e quando sono in gruppo, spesso superano il limite.

Gaia Tancredi


AGI NEWS

PRENDE LA CONVIVENTE A CALCI E PUGNI: BERGAMO, ARRESTATO

(AGI) - bergamo, 25 ott. - Ubriaco, ha rinchiuso la convivente e l’ha picchiata rompendole due denti. Per questo un operaio rumeno di 27 anni di Treviglio e’ stato arrestato. I reati sono maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. La scorsa notte l’uomo e’ rincasato ubriaco e ha e si e’ scagliato contro la ragazza, una connazionale di 22 anni, prendendola a calci e pugni tanto violenti da spezzarle due denti. Finche’ la donna e’ riuscita a chiamare il 112 e far intervenire i carabinieri.

  La ferita e’ stata poi medicata in ospedale: la prognosi e’ di dieci giorni.



IL MESSAGGERO VENETO del 24 ottobre 2010

Dipendenze da alcol, fumo e droga: progetto comunale per sconfiggerle

REANA DEL ROJALE. È ai nastri di partenza a Reana del Rojale il progetto «Qualcosa in comune dipende da te! Fumo... alcol... droga più sai, meno rischi. Conoscere per evitare». Si tratta dell’atteso percorso ideato dal consigliere Fabiola Lozer, professionalmente impegnata nel campo socio-educativo all’Ass 4 Medio Friuli e promosso dall’amministrazione comunale. Il progetto è patrocinato dalla Provincia (assessorato alle politiche sociali, attraverso l’assessore Piuzzi), da Confindustria, Confartigianato e Camera di Commercio. La presentazione ufficiale è fissata per l’11 novembre, alle 18, nell’auditorium comunale Pigani (a Remugnano), e a illustrarlo sarà il sindaco Edi Colaoni. Annunciata la partecipazione del professor Luigi Cancrini (psichiatra e psicoterapeuta, fondatore del Centro studi di terapia Familiare e relazionale, considerata una delle più importanti scuole di psicoterapia italiane) e per l’Ass 4 ci saranno il direttore Giorgio Ros e il responsabile del Dipartimento delle dipendenze Francesco Piani. «Il progetto - spiega Fabiola Lozer -, che durerà più di un anno, contribuirà a creare una mentalità solidaristica e favorirà i processi di emancipazione di giovani e adulti dalla dipendenza da droghe legali e illegali, facilitando l’autonomia della persona e l’autodeterminazione delle scelte, raggiungere una capacità di protagonismo nella impostazione della relazione con gli altri, di “star bene” con se stessi». Il progetto, inoltre, «vedrà la collaborazione attiva con il Centro solidarietà giovani, presente nel Rojale da 12 anni, presieduto da don Davide Larice che ha un’esperienza ultratrentennale nel campo della tossicodipendenza, nel recupero e reinserimento sociale dei ragazzi caduti nel tunnel della droga». «La nostra amministrazione - evidenzia il sindaco Edi Colaoni - ha voluto predisporre e realizzare con forza questo progetto che intende promuovere azioni positive per individuare e intervenire nelle situazioni di disagio e marginalità sociale presenti sul territorio, in stretta sinergia con le famiglie, le associazioni, le parrocchie. Questo in un sistema integrato di interventi e servizi necessari per rispondere alle diverse esigenze delle persone e delle famiglie, garantendo le migliori condizioni di vita individuali e sociali, secondo un’ottica di solidarietà e promozione del benessere sociale. L’amministrazione comunale - aggiunge - svolge un ruolo importante nella prevenzione, attraverso la promozione del benessere individuale e di sane relazioni interpersonali. La realizzazione di questo progetto vuole dunque porsi come obiettivo l’individuazione di un percorso, o meglio più percorsi, di cui sia condivisibile la meta. Una sorta di bussola da seguire per non smarrirsi e non fermarsi».

Mariarosa Rigotti


CORRIERE DEL VENETO

Parolacce ai carabinieri

denunciata per oltraggio

Brutta avventura per Perla Mazzolini, un tempo in Galderisi. Alla guida l’ex rugbista Rampazzo: patente ritirata.

Solo sabato sera sono state ritirate 20 patenti

PADOVA — Lei non più giovane, ma ancora bella, lui atletico e negli anni ’90 una colonna del Petrarca rugby. Una bella coppia, finita in caserma dai carabinieri e nei guai con la giustizia. Sono in ottima compagnia, dato che sono stati 20 i padovani a perdere la patente per guida in stato di ebbrezza da alcool o da droga.

Coppia eccellente Ma loro due non sono due qualsiasi: lei si chiama Perla Mazzolini, un tempo in Galderisi, prima del divorzio dal calciatore che tra Verona e Padova ha segnato una stagione di gol e passioni nel Veneto del pallone. Perla Mazzolini, quarant’anni abbondanti ma ancora ammiratissima animatrice delle notti padovane, con il suo metro e settanta ampilificato da tacchi sempre vertiginosi, ha un passato da conduttrice di programmi sul sesso sulle reti private ed una amicizia profonda con un altro idolo delle folle del pallone, quello ovale. L’altra sera infatti, poco dopo le due di notte, era in Largo Europa in auto con Roberto Rampazzo, 37 anni, giocatore di punta del Petrarca negli anni ’90 e del Verona rugby di cui è stato l’anima ed il leader indiscusso la scorsa stagione. Numero 8 sulla maglia, carisma e potenza, il «Rampa» fuori dal campo evidentemente ama divertirsi, visto che l’altra sera quando è stato fermato dai carabinieri aveva un tasso alcolico nel sangue ben più alto del limite consentito.

Fuga e denuncia D’altro canto con gli allenamenti e la preparazione atletica Roberto Rampazzo ha finito da qualche mese di dover fare i conti, ma quando ha visto la paletta dei carabinieri abbassarsi davanti al muso della sua Audi, ha cercato l’ultima fuga: ha lasciato Perla Galderisi da sola con i carabinieri, giustificandosi mentre trotterellava via con una improvvisa impellenza fisiologica. E’ tornato sul posto giusto per assistere ad un monologo da parte dell’ex soubrette televisiva, che però usava altri termini rispetto a quelli che si usano in tv. Parole che le sono valse una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Il rugbista invece è stato sanzionato con il massimo della multa per essersi allontanato dal posto del controllo: tremila euro di sanzione e patente sospesa per almeno 12 mesi. Ieri a mezzogiorno Giuseppe «Nanu» Galderisi era in caserma dai carabinieri di Padova per provare a mettere una pezza su quanto combinato dall’ex consorte. Per Beppe Galderisi, eletto pochi mesi fa giocatore del secolo dal popolo biancoscudato l’unico risultato sortito è stato quello di scoprire che è ancora tanto amato a Padova, ma non abbastanza da poter far recedere il corso della giustizia.

Una notte di controlli I controlli effettuati dalla Polstrada e dai carabinieri hanno portato al ritiro di 20 patenti. Tra le 12 ritirate dagli agenti, spicca una donna di 34 anni, A.L. impiegata di Saonara. E’ stata trovata positiva all’alcol (1.12 g/lt) e alla cocaina. Nella Lancia Y a fianco a lei era seduto un amico con la patente ritirata il mese scorso. Mentre a Padova città ed immediata periferia nessuna delle persone alla guida ha rischiato di vedersi confiscata l’auto, perderà oltre alla patente anche il possesso della vettura il «recordman» della serata: una 31enne di Cittadella fermata poco dopo le 21 con un tasso alcolico di 2,85, quasi sei volte il limite consentito. Ubriaca fradicia alle 21.

Alberto Gottardo


LA NAZIONE (Firenze)

VIA SAN GALLO

Ubriachi in strada prendono a calci auto in sosta

HANNO VISTO due ragazzi ubriachi, che prendevano a calci e pugni quattro auto in sosta e hanno cercato di farli smettere, prima invitandoli al buon senso, poi minacciando di chiamare la polizia. E’ successo sabato notte in via San Gallo. Protagonisti del singolare “richiamo alla civicità”, tre egiziani che sono stati costretti a chiamare la polizia per evitare guai. I due ubriachi, un 28enne e un29enne entrambi fiorentini, invece di smettere hanno continuato a danneggiare le auto in sosta e aggredito verbalmente i tre stranieri. Prima che la discussione potesse degenerare in rissa, sono intervenuti gli agenti delle volanti, diretti dal vice questore aggiunto Roberto Sbenaglia, che hanno denunciato i due per danneggiamento e li hanno sanzionati per ubriachezza molesta.



LA NAZIONE

Ubriaco aggredisce agente

Arrestato per violenza

Un 48enne è stato tratto in arresto per  violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiali

Arezzo, 25 ottobre 2010 -  Un aretino 48enne  è stato arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali. L’uomo dopo essere uscito di strada, ieri sera con la sua auto, alle ore 23.30 sulla S.S.71 al km.155, è stato trasportato da un’ambulanza del 118 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Donato.

Gli agenti, dopo aver  accertato che l’uomo presentava evidenti sintomi legati all’assunzione di sostanze alcoliche, hanno  chiesto accertamenti sanitari urgenti mirati ad accertare il tasso alcolemico.

L’uomo, pur avendo firmato il consenso agli esami, ha iniziato ad agitarsi e ad opporre resistenza agli interveti dei medici.  Uscito velocemente dall’ambulatorio ha incontrato il personale operante della Polizia Municipale aggredendo, con percosse e spintoni, un agente.

<>L’aggressione è poi continuata anche su una seconda pattuglia all’uscita dell’ospedale. Gli agenti aggrediti saranno guaribili con prognosi variabili tra i 5 e i 10 giorni.

CORRIERE.IT

Aggredito ristoratore
“Non ci faceva entrare”

Raid punitivo

Responsabili quattro ragazzi marocchini. Hanno lanciato contro. l’uomo pietre e bottiglie. Non li aveva voluti nel suo locale perché sbronzi

Notte di follia per quattro ragazzi marocchini, che hanno improvvisato una spedizione punitiva nei confronti di un ristoratore “colpevole” di avere rifiutato di farli entrare nel suo locale. Il motivo del rifiuto? Erano troppo ubriachi. L’episodio, iniziato nel quartiere Borgo Dora, si è concluso in ospedale con l’arresto di due dei giovani e la denuncia di un terzo. Il quarto, invece, è fuggito. I quattro si erano presentati ubriachi al ristorante etnico “El Karam” di via Reggio. Il gestore li ha allontanati perché troppo ubriachi e loro si sono diretti in un locale dove hanno continuato a bere. (*) Lo “sgarbo” però non è passato inosservato. Il gruppo è infatti tornato nel ristorante per vendicarsi. Immediato è scattato il lancio di bottiglie, pietre e perfino di una padella di metallo contro la porta e le finestre del locale. Il ristoratore è stato anche picchiato e alcune auto sono state danneggiate.

(*) Nota: chissà se il gestore di quest’altro locale, avendo somministrato alcolici a persone già ubriache, verrà indagato.


IL MESSAGGERO VENETO

tasso zero, ovvero come evitare l’abuso di sostanze alcoliche

BRESCIAOGGI

Ubriachi alla guida La Stradale ritira altre sedici patenti

LIBERTA’

Giovane ubriaco insulta gli agenti e viene multato

Al.anon, per i familiari di alcolisti che hanno bisogno di aiuto

IL PICCOLO DI TRIESTE

musica e divertimento per dire no all’alcol

IL CITTADINO

Sembrava vittima di un’aggressione, ma era solo svenuto dopo una sbornia

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Martedì, 26 Ottobre 2010
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