Spagna - Pasqua di sollievo sulla strada: -27% dei morti rispetto al 2008

(ASAPS) MADRID – La settimana santa, in Spagna, è costata meno vite del previsto. Ovviamente stiamo parlando di incidenti stradali mortali, in tutto 46, nei quali hanno perso la vita 48 persone. Un imponente dispositivo di vigilanza stradale era cominciato lo scorso 3 aprile, il venerdì, per concludersi alla mezzanotte del 12. Il dato indica un netto miglioramento rispetto al 2008, quando le vittime furono 66, ben 18 in più: la statistica racchiude tutto nel segno “meno” seguito dalla ragguardevole cifra del 27%. È possibile che sull’andamento della sinistrosità abbia influito positivamente il clima, ma è fuori discussione che la Spagna è ormai tra i primi della classe in Europa e per dimostrarlo gli esperti della DGT (la Direzione Generale del Traffico) hanno riesumato le statistiche del 1990: 200 vittime. Gli esperti hanno già valutato le informazioni rilevate sul posto di ogni singolo impatto dagli agenti intervenuti, scoprendo che il 23% degli uccisi non indossava le cinture di sicurezza, senza entrare per il momento in particolari più precisi: se, per esempio, sedevano sui posti anteriori o posteriori o se la dimenticanza sia risultata poi fatale. È invece un dato certo che circa l’80% degli incidenti è avvenuto su strade a doppio senso di circolazione. Il 12,5% delle vittime erano motociclisti: 6 su 48, 4 in meno del 2008. Non male, certo, ma l’informazione deve essere valutata in relazione alle non troppo favorevoli condizioni meteo. Tuttavia, in Spagna si registra – dall’inizio dell’anno e dal 2008 ormai in archivio – una notevole diminuzione dei caduti tra i biker, segno evidente che la politica di severità e di miglioramento dell’infrastruttura comincia a dare i suoi risultati. Ma è il dato generale iberico che conforta: nei primi 3 mesi del 2009 le vittime accertate sono 516, 70 in meno del 2008. Vuol dire -12%. (ASAPS)