ALCOL E CANCRO
La dottoressa Graziella Caraffa ci ha cortesemente indicato il link dell’importante studio su alcol e cancro (“A meta-analysis of alcohol drinking and oral and pharyngeal cancers”) di cui abbiamo trattato nella rassegna stampa di ieri, oggetto anche del prossimo articolo oggi in rassegna: http://www.sciencedirect.com/science?_AFFARITALIANI.IT Vino e alcol “i diavoli” del tumore alla faringe L’alcol aumenta di 7 volte il rischio di cancro alla faringe. L’intervista http://www.affaritaliani.it/cronache/alcol-studio-tumore-faringe261010.html Bere quattro bicchieri al giorno di vino fa male, molto male. Tanto da aumentare il rischio di tumore alla faringe di sette volte. Lo dimostra uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano (il più completo degli ultimi anni su questo tipo di tumore) che ha preso in esame un totale di 12.083 casi. Dal risultato è emerso che i soggetti che consumavano quattro o più bicchieri di bevande alcoliche (oltre al vino anche birra e superalcolici) hanno avuto un rischio elevato di sviluppare il tumore. "Dallo studio è emerso un dato importante. E cioè che l’uso di alcol favorisce il rischio di tumore alla faringe più che al cavo orale, quindi la bocca e la lingua - spiega ad Affaritaliani.it Federica Turati, che ha condotto la ricerca". Che vuol dire questo? "Significa che l’alcol ha un contatto con gli epiteli della faringe che con quelli del cavo orale, dove il contatto con il fumo risulta quello principale". Il che vuol dire, ci spiega l’esperta del Mario Negri, che il rischio di cancro aumenta con il mix alcol fumo. Ogni anno in Italia si registrano circa 2.000 decessi per tumore del cavo orale e faringe negli uomini e 700 nelle donne, e un totale di oltre 5.000 nuovi casi, con tassi di incidenza particolarmente elevati nel Nord Est. Questo eccesso di tumore del cavo-orale/faringe nelle regioni del Nord Est è riconducibile a un passato di elevato consumo di alcol e tabacco. Ma è vero che chi consuma quattro o più bicchieri al giorno di vino o di alcol rischia grosso? "Sì, esatto. Nel nostro studio abbiamo calcolato una quantità di alcol di 12,5 grammi di etanolo, che si possono avere in un bicchiere di vino, o in una birra da 33cl o in un bicchierino di superalcolico". Sta dicendo che il vino e il superalcolico portano gli stessi rischi? "Bè direi di no. E’ ovvio che con il superalcolico il rischio è maggiore rispetto a un bicchiere di vino. Ma comunque anche il vino è pericoloso". Ma si può continuare a bere un paio di bicchieri al giorno di vino? O questo comporta un rischio? "Io dico sempre - dice ad Affari l’esperta - che già i due fanno male. E per chi non riesce a farne a meno ridurre un po’ è un gran consiglio. E anche un bicchiere non è il massimo". Sfatato dunque il mito che un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno: "Direi di sì, io non direi proprio che fa bene". Si tratta di fatto di uno degli studi più importanti degli ultimi anni che riguarda il tumore alla faringe. "Il punto di forza di questo studio - spiega Turati - sta nell’aver incluso tutti gli studi pubblicati sull’argomento nel mondo e di averli analizzati in modo sistematico e trasparente, ottenendo in tal modo stime di rischio basate su una casistica di dimensioni uniche. Ciò ha reso possibile l’analisi dettagliata di sottogruppi di soggetti". Ma anche perché la casistica è molto alta: "Abbiamo analizzato oltre 12mila casi di tumore del cavo orale e della faringe, che per uno studio sono tantissimi. Sono numeri enormi. Abbiamo raggruppato i vari studi sull’argomento fatti in tutto il mondo su popolazioni diverse. E l’evidenza scientifica è molto alta".
E mentre vengono fuori periodicamente studi sull’uso di alcol in età sempre più giovane (i primi bicchieri di alcol si bevono già a undici anni) la dott.ssa Turati ricorda: "Dobbiamo considerare che il rischio di tumore aumenta con l’esposizione prolungata all’alcol, più che rispetto alla quantità".
Benedetta Sangirardi Lo studio è stato condotto, oltre che da Federica Turati, da 10 colleghi del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri". Hanno partecipato ricercatori del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Milano, del Dipartimento di Statistica dell’Università di Milano Bicocca, dell’ IARC/OMS, e della Mount Sinai School of Medicine di New York.
L’ARENA di Verona VILLAFRANCA. Inaugurato l’altro ieri il locale controllato e con divieto di trasgressioni. L’orario è dalle 14 alle 19 Il Comune apre una discoteca Ragazzi a ballare in sicurezza Si chiama Galaxy disco club e la domenica pomeriggio accoglie giovani dai 14 ai 18 anni È allestita dentro il Palacover Si chiama Galaxy disco club ed è la nuova discoteca per ragazzi che ha aperto l’altro ieri al palacover di via Fantoni, a Villafranca. Quasi un tuffo nel passato, ai tempi della discomusic: tutte le domeniche pomeriggio i ragazzi tra i 14 e i 18 anni potranno godere di uno spazio controllato con musica dal vivo e dj, nella struttura coperta che ospita già da qualche stagione, nei mesi invernali, eventi musicali e spettacoli. «Siamo partiti in via sperimentale con un’iniziativa che stiamo studiando da tempo», spiega l’assessore alle manifestazioni Gianni Faccioli, che sin dall’inizio del mandato della giunta di Mario Faccioli, aveva messo le carte sul tavolo per concretizzare questo progetto. Prima aveva abbozzato una discoteca analcolica in un palatenda al castello, poi ha proseguito sulla strada della discoteca per ragazzi. Ieri è andata non c’è male, con 250 ragazzi che hanno partecipato alla prima assoluta della discoteca. Forse se ne aspettavano di più, comunque in Comune c’è soddisfazione per la riuscita del pomeriggio di balli e musica perché i ragazzi sono andati via quando il locale ha chiuso. «L’obiettivo», continua, «è realizzare concretamente un contenitore discoteca dove i più giovani possano divertirsi senza eccessi e trasgressioni. È un appuntamento ricreativo musicale, che supplisce alla carenza di punti di aggregazione nel capoluogo». La discoteca aprirà tutte le domeniche per l’intero inverno, dalle 14 alle 19 circa. Sono state realizzate due piste da ballo all’interno, una per la musica dal vivo e una per quella commerciale. All’esterno il pala cover è dotato di un ampio parcheggio. La discoteca non disturberà il vicinato, poiché il pala cover è collocato nell’area del mercato ortofrutticolo, fuori dal centro abitato. L’amministrazione comunale intende coinvolgere i ragazzi in questo progetto e invita i giovani aspiranti disc-jockey villafranchesi ad esibirsi sulle piste della Galaxy disco club. «Se qualcuno è interessato», spiega Diego Cordioli, organizzatore dell’evento, «può rivolgersi agli uffici dell’assessorato alle manifestazioni e sarà certamente accolto». L’organizzazione ha previsto anche la costituzione di uno staff, composto da giovani, che monitorerà il pala cover durante le ore di discoteca. Vi sarà, inoltre, un servizio d’ordine e di sicurezza. Ai giovani minori di 16 anni non saranno serviti alcolici. (*) «Riteniamo sia un’opportunità in più per i ragazzi», conclude Faccioli, «e per i genitori, che potranno condurre i loro figli in un luogo vicino a casa, senza affrontare trasferte. Anche il biglietto di ingresso è stato fissato ad una cifra conveniente, che non incida eccessivamente e che sia da stimolo a partecipare all’iniziativa». L’ingresso è di 10 euro utili per la copertura di spese quali assicurazione, riscaldamento, service, pubblicità, sicurezza e organizzazione artistica. (*) Nota: il timore è che la mancanza di coraggio di chi ha organizzato questo evento possa essere la premessa per il suo fallimento. Dire che non saranno serviti alcolici ai minori di 16 anni è come dire che in quel locale non sarà consentito rubare o infrangere altre norme del codice penale: è ovvio che la legge vada rispettata. Ma, da quanto risulta in questo articolo, gli alcolici, in un locale riservato ai giovani tra i 14 e i 18 anni, ci saranno, e questo è un insulto alla sicurezza e al benessere di questi giovani. A pochi chilometri da Villafranca di Verona , a Goito (MN), organizzatori molto più audaci, sotto lo slogan “Noi non seguiamo la moda, la creiamo”, da anni stanno riscuotendo un successo straordinario con una discoteca, anch’essa riservata a ragazzi tra i 14 e i 18 anni, ma del tutto analcolica.
Le resistenze a cambiare la cultura alcolica che ci pervade sono degli adulti, più che dei giovani.
ANSA Ubriaco riduce la moglie in fin di vita Arrestato a Fiumicino, l’ha presa a calci e pugni (ANSA) - ROMA, 26 OTT - Un cittadino romeno di 46 anni e’ stato arrestato dai carabinieri a Fiumicino, vicino Roma, dopo aver preso a calci e pugni la moglie, riducendola in fin di vita. I militari sono intervenuti dopo una segnalazione, riuscendo a fermare l’aggressore trovato in evidente stato d’ebbrezza e con le mani sporche di sangue. La donna e’ ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma, in prognosi riservata, in pericolo di vita.
IL TIRRENO Ubriaco aggredisce una ragazza in un bar Lo fermano gli agenti della penitenziaria CAMPO NELL’ELBA. Si aggirava all’interno di un locale di Marina di Campo, nella notte tra sabato e domenica, completamente ubriaco, importunando gli avventori. Tra questi una delle ragazze che lavora nel locale intervenuta per calmare l’uomo, un cinquantenne elbano. Ma la situazione è degenerata e così sono dovuti entrare in azione tre agenti della polizia penitenziaria di Porto Azzurro, che in quel momento si trovavano all’interno del locale, fuori servizio, per passare una serata con gli amici. Un intervento provvidenziale che l’uomo, in stato confusionale, evidentemente non ha gradito. Gli agenti si sono qualificati, hanno invitato l’uomo a stare calmo e a uscire dal locale. Ma il cinquantenne ha reagito con violenza colpendo con calci due degli agenti, il primo in pieno visto e l’altro ad una mano. I poliziotti sono comunque riusciti ad avere ragione del cinquantenne e, una volta fermato, hanno allertato sia il 112, per avere un maggiore supporto sul posto da parte dei carabinieri, che il 118 per le successive cure in ospedale. L’aggressore dovrà probabilmente rispondere dei reati di lesioni, resistenza ed oltraggio al pubblico ufficiale.
SENZACOLONNE.IT Ubriaco, se la prende con la madre: in cella BRINDISI – Botte alla madre, una reazione scomposta che a un quarantunenne brindisino, incensurato e mai violento prima di sabato sera, è costata la perdita della libertà. E’ finito in carcere con l’accusa di lesioni e violenza privata Roberto Romano, padre di due figli, residente al Sant’Elia. A pesare più del resto è stato il suo stato di ubriachezza per il quale andrà valutata l’ipotesi di trasferire l’uomo in un centro terapeutico specializzato. Ma anche la razione di colpi riservati alla madre, dinanzi agli occhi della sua famiglia per intero, figlie incluse, è stata rilevante per gli agenti della sezione Volanti della questura che dal quartiere in cui è avvenuta la lite famigliare hanno accompagnato il quarantunenne presso la casa circondariale di via Appia, una volta espletate le formalità di rito in questura. Ad attirare l’attenzione dei poliziotti, diretti dal vicequestore Alberto D’Alessandro, sono state le grida di una donna che provenivano da un appartamento del Sant’Elia. Anche i vicini, preoccupati, avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, ma la pattuglia che si trovava sul posto ha deciso di fermarsi e cercare di comprendere cosa stesse accadendo a prescindere dalle segnalazioni, nel timore che ci fosse qualcuno in difficoltà da aiutare o ancor peggio da trarre in salvo. I rumori erano piuttosto forti tanto che si udivano dalla strada. Gli agenti hanno citofonato e sono entrati nell’abitazione di Romano. Neppure dinanzi agli uomini in divisa, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, l’ira del quarantunenne si è placata. Era fuori di sé. Ed era evidentemente preda dei fumi dell’alcol. Aveva esagerato un po’, dandoci dentro con qualche bicchierino di troppo. Lo hanno accertato gli agenti di polizia che non hanno potuto fare a meno di annotare, oltre al resto, anche il suo stato di ebbrezza.
TRENTINO Finisce in carcere la serata di un uomo di Ala sorpreso a guidare in stato di ebbrezza Aggredisce i carabinieri: in cella Implacabile il responso dell’etilometro: 2,4. Confiscata l’auto ROVERETO. Non c’è dubbio: ha esagerato. Prima con l’alcol, poi con i carabinieri aggredendoli e prendendoli a pugni. Risultato? Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. E’ finita davvero male la serata per E. S., 39 anni di Ala, una serata iniziata in allegria con un amico e conclusasi in una cella del carcere di via Prati. Inoltre, come se non bastasse, è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e la confisca dell’auto.Tutto è accaduto sabato sera. Una prima segnalazione al centralino dei carabinieri era arrivata verso le 19.30. Una telefonata da un bar sulla statale del Brennero per lamentarsi della presenza di due persone ubriache che disturbavano i clienti. I due, dopo un po’, sono usciti e sono saliti in auto. Nella zona del Millennium la macchina, una Toyota Corolla, è stata fermata da una pattuglia di carabinieri che al guidatore hanno chiesto i documenti. Dopo aver consegnato la patente E. S. ha dato in escandescenze lanciando insulti e aggredendo i carabinieri. L’uomo poi, visibilmente alterato dall’alcol, è stato sottoposto all’esame dell’etilometro che ha dato un responso senza scampo: 2,41 quando il limite è fissato in 0,5. Inevitabile la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il sequestro dell’auto ai fini della confisca. Ben poca cosa, rispetto all’arresto per resistenza.
ILSOLE24ORE
Firenze, un codice contro gli abusi Un patto tra Comune, Fiepet e Fipe prevede iniziative per educare i clienti al bere intelligente. E suggerisce qualche regola per migliorare la convivenza Le regole più restrittive sul consumo di alcol, appena introdotte dal nuovo Codice della strada, hanno importanti ricadute anche sull’attività degli esercenti di locali pubblici. A qualche settimana dall’introduzione delle nuove norme, entrate in vigore il 13 agosto scorso, sono scattate anche alcune iniziative a livello locale che ribadiscono il nuovo clima di severità e che contestualmente cercano di creare un clima di collaborazione tra le istituzioni e i gestori di locali pubblici. L’esempio più articolato arriva da Firenze, dove il Comune ha coinvolto gli esercizi associati a Fiepet-Confesercenti e a Fipe-Confcommercio in un “codice di autoregolamentazione” contro l’abuso di alcol e droga. Il documento, sottoscritto ad agosto, introduce una serie di norme comportamentali a cui tutti i gestori sono invitati ad attenersi. Con il documento tutti i firmatari si impegnano a rispettare le nuove norme del Codice della strada, a non somministrare alcol ai minori di 16 anni, a rispettare gli orari di chiusura, i limiti di emissione di rumori, le ordinanze comunali sulla vendita di alcolici e superalcolici e a non somministrare bevande alcoliche a chi mostra evidenti segni di ebbrezza o comportamenti alterati. (*) Questo impegno si accompagna anche l’impegno all’assunzione di una serie di comportamenti virtuosi. Per esempio non vanno promosse offerte o sconti sulla vendita di alcolici, i prodotti somministrati devono essere di qualità certificata e il personale va formato allo scopo di mantenere serenità e tranquillità nel locale. In alcuni casi i punti sottoscritti diventano anche suggerimenti operativi. Suggerimenti di servizio
Per esempio si consiglia di incentivare la somministrazione al bicchiere invece della vendita di bottiglie. Oppure si invita il personale a suggerire ai gruppi di avventori di individuare un guidatore designato, cosa che può avvenire anche attraverso la promozione di bevande analcoliche o altre iniziative. Grande rilievo è posto sulla comunicazione e sulla pulizia della zona pubblica in prossimità dei bar: si sollecitano gli esercenti ad adottare una cartellonistica interna ed esterna che inviti i consumatori ad attenersi alle norme elementari di comportamento. E si chiede espressamente un impegno nel mantenere in ordine l’area esterna prospiciente il locale. Ogni esercizio, inoltre, deve prevedere la nomina di un supervisore che verifichi il rispetto delle norme di autoregolamentazione. Infine si chiede, come prova tangibile di buona volontà, che i locali mettano in pratica almeno due iniziative tra cinque proposte. Di fronte all’impegno degli esercenti, il comune di Firenze a sua volta si adopererà per promuovere i locali aderenti al codice. Un’iniziativa interessante, quindi, replicabile probabilmente in altre città che vivono il problema di una vita notturna che si protrae fino a tarda ora. Anche Roma per esempio potrebbe dotarsi di una soluzione simile. Per il momento la capitale si distingue soprattutto per un’intensa attività repressiva nei confronti dei locali che aderiscono alla moda del “pub crawl”, cioè i tour alcolici organizzati di notte, che hanno molta presa su un pubblico giovane. Il fenomeno si diffonde con il passaparola e con un “viral marketing” basato su Internet e Facebook e ha portato, lo scorso settembre, alla formulazione di sei denunce da parte della Polizia nei confronti di altrettanti gestori. A Trento alcol vietato ai minori
Più organica invece l’iniziativa presa dalla provincia autonoma di Trento, che il 25 agosto ha emanato una nuova legge provinciale (Lp 19/2010) con cui vieta la mescita o distribuzione di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. I titolari dei bar dovranno esporre un cartello e avranno anche la facoltà di chiedere l’esibizione di un documento in caso di dubbio. Le sanzioni per gli esercenti vanno da 500 a 5.000 euro e provvedimenti sono previsti anche per i maggiorenni che comprino alcol ai minori. Inutile dire che la misura ha aperto un’accesa discussione con i gestori, che si vedono appioppare funzioni di vigilanza e controllo non facili da applicare. (**)(*) Nota: fin qui l’articolo decsrive un codice di autoregolamentazione in cui semplicemente ci si impegna a rispettare la legge, da qui in poi c’è qualcosa in più. L’esperienza del passato ha mostrato come analoghi codici di autoregolamentazione fossero strumenti di facciata utili solo per poter dire che si era fatto qualcosa nel senso della prevenzione. Speriamo non sia così anche questa volta.
Certo che questa iniziativa, in una Firenze che sì è appena vestita a festa per promuovere il vino in una manifestazione denominata “Wine Town”, puzza un po’ di ipocrisia. (**) Nota: l’iniziativa di Trento appare molto più seria e concreta rispetto a quella di Firenza.
LA PROVINCIA DI VARESE «Qui manca la cultura. Anche dei genitori» Il comandante della Polstrada: «Molti difendono i figli pure quando sbagliano» «Ce la stiamo mettendo tutta, sa?». Ed è vero. Nelle scuole gli agenti della Polstrada entrano da tempo, e informano circa 4-5mila studenti ogni anno sui rischi d’una guida distratta (telefonino all’orecchio, per esempio) o scellerata (tasso alcolemico alto o sotto l’effetto di stupefacenti). Ma i problemi restano:«Colpa anche della mentalità italiana» ammette il comandante della polizia stradale di Varese, Alfredo Magliozzi. Il Codice della Strada tenta l’ultima carta: etilometri nei locali aperti dopo la mezzanotte. Sarà la volta buona per non far più multe per guida in stato d’ebbrezza? Vede, noi tentiamo tutti i possibili strumenti informativi e di prevenzione, poi passiamo alla repressione dura. L’etilometro all’interno del locale è stato ntrodotto perché molti, quando venivano fermati con tasso alcolemico alto, dicevano: "Ma io non sapevo di averlo così alto".Ecco, ora potranno informarsi. Ma il problema è un altro. Il problema è che in Italia manca una cultura che all’estero è ben radicata. All’estero non si sgarra, giusto? E i primi a non sgarrare sono gli italiani che, per esempio, quando vanno in Svizzera non bevono perché hanno paura di prendersi una bella multa. Qui in molti non si comportano allo stesso modo. La colpa non è delle leggi, che ora ci sono. Né delle multe che, quando scattano, sono belle salate. Quindi di chi è la responsabilità? Un fattore da non sottovalutare è l’educazione dei genitori, che spesso si fanno scivolare il problema, pensando di delegarlo alla scuola e alle altre agenzie formative. Capita, quando ritiriamo la patente e fermiamo il veicolo, che arrivino genitori che difendono a spada tratta i figli: "È la prima volta...", li giustificano, invece di ringraziare le forze dell’ordine che hanno evitato loro di andarseli a riprendere in ben altri contesti. All’estero bevono come spugne ma al volante si mette chi, a turno, sceglie di rimanere lucido: questa pratica qui non funziona? No, qui tutti ragionano come se certe cose possano accadere solo agli altri. E sono pochi quelli che "sacrificano" una serata pur di guidare sicuri. Risultato, linea sempre più dura? Noi continuiamo con la prevenzione, che con le nuove generazioni funziona. Il problema principale restano i 35-40enni, che faticano ad accettare in toto le nuove regole. Per quanto ci riguarda, comunque, i controlli continuano e sono sempre mirati alle strade considerate a più alto rischio o a maggior convergenza di traffico:Busto Arsizio, Ponte di Vedano e strada provinciale 1.
SICILIANEWS24 Siracusa: ubriaco e armato di coltello aggredisce la moglie, arrestato SIRACUSA - Arrestato dalla polizia un cittadino tunisino che, armato di coltello, ha aggredito e minacciato di morte la moglie che lo aveva respinto. E’ accaduto a Siracusa. In manette per tentato omicidio e’ finito Nouredine Ben Ali’ Rezgui, di 55 anni. L’uomo, la notte scorsa, rientrato a casa ubriaco, si e’ recato nella camera da letto, dove si trovavano i due figli minori e la moglie. Ha tentato di avvicinarsi alla donna, ma al suo rifiuto e’ andato in escandescenza. Dopo averla presa per i capelli, l’ha trascinava in un’altra stanza dell’appartamento. Poi l’ha presa a calci e pugni, sbattendole la testa ripetutamente contro un tavolo. Infine, armato di coltello, ha iniziato a minacciare la donna di morte. Disarmato da un’altra persona, che vive nello stesso appartamento, il tunisino e’ riuscito ad impossessarsi di un martello, cercando di colpirla. Ma la vittima e’ riuscita a fuggire e ad informare la polizia. Gli agenti sono intervenuti sul posto e hanno arrestato l’uomo, che e’ stato condotto nel carcere di contrada Cavadonna.
IL MESSAGGERO VENETO Tasso zero, ovvero come evitare l abuso di sostanze alcoliche Al Kulturni dom di via Brass si è svolta, la settimana scorsa, un’interessante manifestazione con la partecipazione del gruppo Nula–nula di Lubiana che vuole significare Tasso zero di alcol nel sangue. Anche il titolo (tradotto) dello spettacolo è significativo: “Con la testa alla festa”. In un’ora di interazione tra palcoscenico e sala, gremita dagli alunni e studenti delle scuole con lingua d’insegnamento slovena di Gorizia, Doberdò e San Pietro al Natisone, si sono esibiti alcuni gruppi musicali e soprattutto il conduttore che ha coinvolto ragazzi, insegnanti e le proprie animatrici. Il tutto a dimostrazione ben riuscita – è giusto sottolinearlo – di un intrattenimento allegro, brioso e spensierato con una serie di messaggi intenti a scoraggiare l’abuso di alcol, anzi l’assenza totale. Tasso zero, insomma. Lo spettacolo è stato presentato per la prima volta fuori dei confini della Slovenia, dove invece è in repertorio ormai da un anno sotto il patrocinio del presidente della Repubblica. A Gorizia, invece, le organizzazioni e gli enti che hanno contribuito alla realizzazione sono stati l’Unione dei circoli culturali sloveni, l’Unione economico culturale slovena, il Kbcenter, il Kulturni dom, la Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e, naturalmente, le presidenze delle scuole interessate.
CORRIERE DEL VENETO L’INCIDENTE NEL PADOVANO Denuncia depositata dopo la morte Caldaras fu fermato già quattro mesi fa Il ragazzo era stato bloccato in giugno dai carabinieri per guida senza patente. Ma la comunicazione arriva dopo la strage
PADOVA – La denuncia contro di lui per il reato di guida in stato di ebbrezza è stata depositata in Procura solo il 20 ottobre. Tre giorni prima però Paolo Caldaras, il 22enne sinti che ha ucciso in un incidente d’auto sulla Piovese due giovani 19enni, era già morto proprio in quello schianto. Una folle corsa a 190 all’ora che è costata la vita a due persone, oltre che a lui stesso. Ma un episodio simile, senza però nessuna conseguenza tragica, gli era già successo il 24 giugno scorso quando in piena notte alle 3.15 era stato fermato dai carabinieri dell’aliquota Radiomobile dei carabinieri di Piove di Sacco. Che lo avevano bloccato a Legnaro a bordo di una Alfa 147 di proprietà di una ragazza di Legnaro di 20 anni. Nel rapporto fatto arrivare in Procura quasi quattro mesi dopo di dice che Caldaras viaggiava in stato fisico molto alterato, conducendo l’auto con testacoda, causando rumori molesti e sbandamenti. Ai carabinieri aveva raccontato di essersi dimenticato la patente a casa. Da un controllo però era risultato senza patente dal marzo 2009. Dall’episodio sono scaturite due denunce distinte: una in giugno per guida senza patente e una in agosto per guida in stato di ebbrezza. Notizie di reato che però sono state comunicate alla magistratura solo dopo mesi. Nonostante, è bene dirlo, non ci fosse possibilità per le forze dell’ordine di impedire a Paolo Caldaras di guidare. La patente gli era già stata ritirata un anno e mezzo prima, e il reato per cui è stato denunciato non prevede nessuna misura di limitazione della libertà. Di fatto quindi, nessuno poteva impedire quanto successo domenica 17 ottobre. Per il ritardo nella segnalazione però il pm Sergio Dini sta valutando i perché del ritardo e se ci siano responsabilità da parte dei sottufficiali dell’Arma di Piove, incaricati di redigere la notizia di reato. Compilata a fine settembre e fatta arrivare in Procura il 20 ottobre.
Nicola Munaro
L’ARENA di Verona Festa di Halloween, aumentano i controlli SICUREZZA. Controlli anti alcol e droga dei vigili sui conducenti Ogni anno in questo periodo aumentano gli incidenti stradali
Questo fine settimana sarà a rischio incidenti, soprattutto tra i giovanissimi. Ci sono grandi preparativi per festeggiare la notte di Halloween, una festa anglosassone che sta sempre più prendendo piede anche da noi. In città ci sono almeno una trentina di feste organizzate, a queste si aggiungo bar e discobar che organizzano intrattenimenti per la notte delle zucche. I maggiori frequentatori e organizzatori di queste feste sono soprattutto giovani dai 14 ai 25 anni, ma alcuni comportamenti irresponsabili possono però rovinare rapidamente la festa. Sono le condizioni ambientali e la guida irresponsabile in stato di alterazione, stanchezza, le principali cause degli incidenti stradali che accadono in queste circostanze, uno dei comportamenti più pericolosi alla guida, che causa ogni anno migliaia di incidenti e decine di decessi. Da inizio dell’anno in città sono stati rilevati dalla polizia locale 1.648 incidenti, di questi 55 con feriti gravi e 17 mortali. Per la sicurezza stradale Halloween è una notte «terrificante», visto che negli ultimi anni la polizia municipale ha notato un aumento del numero di incidenti con feriti, in particolare per auto che escono di strada o con conducenti ubriachi. (*) Quest’anno poi Halloween arriva nel week-end: un sabato a doppio rischio. Per questo motivo la polizia municipale di Verona intensifica i servizi: etilometri, drug-test e telelaser al servizio della sicurezza stradale in questo week end a doppio rischio, per controllare conducenti ubriachi, guida aggressiva e comportamenti pericolosi. La polizia locale raccomanda ai ragazzi e ai loro genitori quali comportamenti sarebbe bene tenere e soprattutto che i ragazzi una volta alle feste, prima di bere, individuino tra gli amici un conducente sobrio, che riporterà tutti a casa. Se non si è certi del proprio stato meglio chiamare un taxi, in questo modo si evita di passare la notte in ospedale o peggio, i mesi successivi dopo lo scontro. E si evita di mettere in pericolo la vita altrui e anche di restare senza patente, o di vedersi confiscare l’automobile perchè trovati al volante ubriachi o drogati.
Alessandra Vaccari (*) Nota: speriamo bene, ma purtroppo questo allarme appare giustificatissimo. Staremo a vedere.
LEGGO (Roma)
Gli avevano ritirato la patente per guida in stato d’ebbrezza… Gli avevano ritirato la patente per guida in stato d’ebbrezza, lui un ragazzo romano di 20 anni, insofferente ai controlli, ha reagito aggredendo un agente della polizia stradale. L’episodio che ha visto come vittima un poliziotto, finito in ospedale (prognosi di 10 giorni), è accaduto sul Raccordo, la scorsa notte. P. D., classe 1990, era a bordo della sua Ford, fermato da agenti delle stradale e delle volanti, aveva un tasso alcolico era pari a 2,00, (limite 0,5). Dopo il controllo con l’etilometro, si è scagliato - aggredendolo con un pugno - contro un agente. Bloccato, portato alla calma, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Aveva in auto un accetta ed un coltello. Nel corso del servizio, coordinato dal questore Francesco Tagliente, sono state ritirate 36 patenti in meno di tre ore e elevate numerose contravvenzioni.(P. D. R.)
IL GAZZETTINO (Vicenza)
NOVE Stasera in sala De Fabris
Disagio giovanile: il triste primato di alcol e droghe
NOVE - Fa parte del ciclo di incontri gratuiti «Gestione efficiente d’impresa», la serata organizzata dal mandamento di Marostica dell’Associazione artigiani della provincia di Vicenza, questa sera, martedì 26 ottobre, alle 20.30, in sala De Fabris adiacente il Museo civico della ceramica.
L’incontro dal titolo «Il disagio giovanile legato all’abuso di alcool e droghe e le implicazioni con il mondo del lavoro», vedrà intervenire quale relatore il dottor Giovanni Greco, vice presidente della Società italiana di alcologia e responsabile dello stesso settore all’Usl di Ravenna. Il dottor Greco è già stato presente in diverse occasioni sia a Nove che nel territorio, chiarendo da subito quali sono i rischi e i luoghi comuni legati al consumo dell’alcol.In Italia, paese che vanta il triste primato del più precoce avvio al consumo di alcol, le cifre sul consumo di alcolici sono allarmanti: si parla di 800 mila giovani (età 14 / 16 anni) che li consumano senza essere consci delle conseguenze.
Non si tratta di eventi episodici legati alla sola bravata dell’adolescente, ma di un fenomeno più allargato che coinvolge un numero crescente di minorenni e le cui ripercussioni, in ambito scolastico lavorativo e sociale, si fanno sentire con sempre maggior forza. Ingresso libero. Marco Maria Polloniato
CORRIERE ADRIATICO La soddisfazione della Claretti Una festa della birra da mille e una notte Montottone “È stata una manifestazione riuscitissima, con un’affluenza unica e straordinaria per il Comune di Montottone”. Parole chiare che non hanno bisogno di ulteriori commenti per spiegare la soddisfazione degli organizzatori della festa della birra. Parole di Francesca Claretti, sindaco del centro fermano. Venerdì e sabato scorso il palasport è stato letteralmente preso d’assalto per la quarta edizione della ‘Montoktober fest’. “Siamo molto contenti di come sia andata e già stiamo pensando ad altre iniziative che facciano crescere il nostro gemellaggio, nato nel lontano 1998, con la cittadina sassone di Kohren-Sahlis, realtà con la quale è stata ideata pure questa festa della birra. Nello scorso mese di settembre ci siamo incontrati a Bressanone, praticamente a metà strada, per abbozzare dei progetti futuri”.
IL GAZZETTINO (Treviso) Troppi processi per spaccio e ubriachezza: aule intasate TREVISO - (Ro) Tra processi per droga, Bossi-Fini e guide in stato d’ebbrezza il calendari dei processi in Tribunale a Treviso sono ingessati. Sempre più spesso si assistono a rinvii alle calende greche di processi, anche importanti, perché i giudici non possono celebrarli. A lanciare l’allarme, a denti stretti, sono alcuni magistrati, ma il problema è ben evidente anche agli avvocati. Certamente a monte c’è il problema degli organici, sempre più ridotti all’osso, che paralizzano l’attività giudiziaria. In Tribunale a Treviso, dopo gli ultimi trasferimenti, mancano giudici, pubblici ministeri, ma soprattutto cancellieri. L’informatizzazione degli uffici cammina a passo di lumaca. La crisi economica ha inoltre costretto il Governo a bloccare, almeno in parte il turn over dei dipendenti, ma anche a stanziare meno soldi, con evidenti ripercussioni sul cittadino pretende risposte veloci dalla macchina del sistema giudizio. A valle c’è però un’altra questione scottante. L’aumento a dismisura dei reati legati all’immigrazione clandestina e allo spaccio di sostanze stupefacenti (visto che l’uso di droga è alle stelle). Le opposizioni ai decreti penali di condanna per guida in stati d’ebbrezza sono poi all’ordine del giorno. Si tratta di tre tipologie di reato che, per ragione diverse, occupano molto tempo. Per questo, sia magistrati che avvocati, chiedono un intervento del legislatore per snellire procedimenti che mettono a rischio lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione.
L’ECO DI BERGAMO Ubriaco, picchia la compagna Operaio in cella Alcol alla guida I carabinieri ritirano otto patenti
IL GIORNO (Bergamo-Brescia) Ragazza picchiata dal fidanzato ubriaco: fugge dalla finestra e lo fa arrestare
IL MESSAGGERO VENETO ubriaco in mezzo a viale marconi si scaglia contro la polizia: in cella
LA NAZIONE (Siena) Ubriaco coinvolto in un incidente: denunciato e auto sequestrata
IL RESTO DEL CARLINO (Modena) «Spacciatori e ubriaconi, via Nardi è stata rovinata»
LA NAZIONE (La Spezia) Cinque marittimi ubriachi ’bivaccano’ davanti a un bar Arriva la polizia
IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia) «Grazie ai nostri controlli niente più incidenti mortali»
LA NAZIONE (Pistoia) Superalcolici, dati allarmanti Bere è diventato una moda Il primo spinello a soli 14 anni «E nessuno ne comprende i rischi»
LA PROVINCIA PAVESE troppo alcol, otto denunciati - adriano agatti
LA GAZZETTA DI MANTOVA ubriachi alla guida nel fine settimana ritirate otto patenti
L’UNIONE SARDA Guidava ubriaco e senza casco: fermato, si scaglia contro gli agenti
LA STAMPA Ritirate dieci patenti per abuso di alcolici Vanno all’asta 24 auto confiscate agli ubriachi
L’ADIGE Anche il sindaco Andrea Miorandi «confratello» del Recioto La confraternita della vite discute sul «caso Trentino»
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