Le
migliori Auto di Nicola Aganti * |
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Alcune
società autostradali italiane, hanno investito molto oggi sulle
forniture delle auto per la Polizia Stradale (autostradale) e sui rispettivi
allestimenti.
L’utilizzo di nuove e singolari autovetture, migliora il lavoro degli operatori in servizio sia per il confort di bordo che per le prestazioni che queste auto offrono in velocità e in tenuta di strada. Andava da tempo tenuto presente che sulle nostre autostrade sfrecciano numerosi "razzi", auto di grossa cilindrata dalle elevate prestazioni in ripresa e in velocità, come ultima passiamo citare, fra le altre, l’Audi RS6 che con un motore 4200 di cilindrata, sviluppa ben 450 Cv di potenza per una velocità di circa 250 Kmh autolimitati, e questa non la si raggiunge certo facilmente se ci sfreccia davanti. L’utilizzo di queste macchine, vale in primis per l’immagine della Polizia Stradale stessa per l’adeguamento e l’evoluzione del proprio parco auto, ma allo stesso tempo anche per l’immagine concessionaria dell’autostrada fornitrice di questi veicoli. Mai come oggi si è potuto disporre di un così moderno e prestazionale autoparco suddiviso tra automobili di fabbricazione italiana come la tanto desiderata e storica Alfa Romeo che da qualche anno non veniva più assegnata, e automobili di fabbricazione tedesca come le prestigiose Audi e BMW. Dalla scorsa estate si sono viste le prime Alfa Romeo 156 sportwagon 2.4 jtd da 150 cv, allestite per Fiat spa da Maggiora spa per un totale di 147 unità già consegnate, si raggiungeranno presto le 200 unità. La 156 è considerata ufficialmente la prima auto della Polizia Stradale voluta ministerialmente con motore diesel dalla linea certo moderna e sportiva. Dall’ aprile scorso invece, e a sorpresa, sono state consegnate alcune AUDI A4 Avant 2.5 Td con cambio a 6 marce e motore da 180 cv allestite per Autogerma da CITA Seconda srl per un totale di 5 unità (queste vanno a sostituire le precedenti 17 Audi A4 2.5 Td Avant da 150 cv ancor oggi in uso), nonché BMW 320 D Touring da 150 cv commissionate da BMW Italia alla Binz GmbH direttamente in Germania per un totale di circa 65 unità, consegna che ha avuto inizio nel mese di marzo scorso, a queste vanno aggiunte ulteriori 7 BMW 330 XD touring da 184 cv con sospensioni autolivellanti e controllo della stabilità, veri e propri gioielli della strada, super confortevoli e senza dubbio affidabili. Sia le Alfa Romeo che le BMW, si presentano con allestimenti studiati nei particolari e ben curati, sinonimo di attenzione e cura per veicoli che verranno utilizzati per esigenze specifiche di lavoro e non semplicemente veicoli originali riadattati per l’occasione come spesso in passato accadeva con berline riverniciate solo esternamente e accomodate in semplicità. La 156 sportwagon, presenta una plancia comandi personalizzata di semplice utilizzo, porte laterali con porta paletta, porta-coni e portacenere inseriti, leggi-mappa lato passeggero e portalampade centrale, manette inserite sul sedile posteriore, bagagliaio porta-attrezzatura sfruttato al millimetro ma soprattutto stroboflash posteriori incassati a perfezione nel portellone posteriore e non applicati in superficie. L’allestimento della BMW 330 si presenta senza dubbio ottimale visto che è stato curato da un’azienda tedesca che da anni sforna auto per la polizia del suo paese e per quella austriaca di tutto rispetto, perché certe versioni vengono completamente riviste ed elaborate. La consolle anteriore è ben dotata di pulsanti comando, ben visibile e di facile contatto, la pulsantiera suoni è stata come per la 156 applicata a ridosso delle altre, quindi tutto è di rapido utilizzo, alcuni allestimenti montano la doppia radio e l’impianto vivavoce per il telefono di servizio. Le finiture nel complesso sono buone. Il vano porta attrezzatura mediamente ampio e ben sfruttato, luci stroboflash posteriori incassate sul portellone, bianche a luce blu, manette agganciate al sedile posteriore. Diversamente dalle altre, l’Audi A4, si presenta con paraurti anteriore e posteriore non in tinta con i colori della carrozzeria ma bensì grezzo, la plancia comandi interna è del tipo standard e non personalizzata, con cablaggi non ben nascosti nel cruscotto, microfoni radio appesi sul "cielo" e non di rapida estrazione, comando suoni applicato sul lato passeggero a ridosso del tunnel centrale ma non visibile e utilizzabile dall’autista, di facile accensione al semplice urto che ad esempio può avvenire con la gamba del capo pattuglia. L’abitacolo interno è rimasto originale a parte i porta-paletta ricavati sulle portiere anteriori, non vi sono manette applicate al sedile posteriore e le luci stroboflash sul portellone posteriore risultano applicate superficialmente quindi facilmente danneggiabili. La barra lampeggiante del tipo americano, modello tra i più validi affidabili oggi sul mercato mondiale, prodotta però in Spagna da una società USA è standard su tutte le auto attualmente in uso, come l’attrezzatura di bordo e quella alloggiata nel bagagliaio. Il sistema supplementare di emergenza visiva, è composto da ben 4 luci stroboflash ognuna produce ben 125 doppi flash al minuto, ottimali per essere visibili in ore notturne e in presenza di nebbia, risultato maggiore, con un minore consumo energetico. Incredibile, si è passati in poco tempo da una semplice luce centrale rotante a ben 4 luci di moderna concezione. La barra è composta inoltre da 2 potenti luci frontali da ricerca e 2 di eguale potenza laterali chiamate "guarda-civico". Posteriormente vi è inserito un pannello a messaggistica variabile a ledl rossi non ben visibile però come quello montato sulle auto delle altre forze di polizia italiane (156 carabinieri) che è a cristalli liquidi. La sirena bitonale perde in acustica perché a differenza delle Fiat Marea delle volanti, che montano la stessa barra luminosa priva di pannello a messaggi con però inserita la sirena esterna a 100 W, la stessa sirena viene montata all’interno del cofano motore quindi il suono risulta soffocato e non espanso (differenza notevole). Per essere maggiormente visibili in corsa le nostre auto di servizio dovrebbero montare anche luci strombo incassate sulla mascherina anteriore sistemi già adottati per le automediche, le ambulanze, i mezzi dei vigili del fuoco o la conosciutissima safety-car della F1. Nel caso in cui si chieda strada ad una ridottissima distanza dal veicolo che ci precede non sentendo questo, come spesso capita, la sirena bitonale e non vedendo più dal retrovisore i lampeggianti sul tetto, potrebbe essere utilizzato un lampeggiatore stroboflash da cruscotto dello stesso tipo oggi montato sulle Subaru Impreza impiegate per il servizio ProVida. Va tenuto ben presente, che incrementando il sistema visivo di emergenza, si nota meglio il veicolo di polizia in corsa o in sosta quindi si aumenta lo standard di sicurezza degli operatori e questo sia il 118 che i Vigili del Fuoco lo hanno voluto e lo insegnano da tempo. |
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Toccando
il tasto della sicurezza degli operatori, vediamo il punto debole di questi
allestimenti richiesti per queste validissime vetture. Aprendo il portellone
posteriore, ci si può subito accorgere che tutta la segnaletica
è ben riposta all’interno di un portacartelli a valigione, mentre
arnesi da scasso, maschere antigas, tute, guanti, coperte termiche ed
ignifughe, occhiali, cassetta pronto soccorso, taglia cintura di sicurezza,
rompi cristalli, corda da traino e altro sono riposti all’interno di un
grande sacco blu marchiato Polizia di Stato. All’apparenza sembra tutto
ordinato, ma vediamo un esempio pratico. In caso di rapido intervento,
il poliziotto una volta sceso dalla macchina ed aperto il portellone posteriore,
se deve estrarre ad esempio il taglia cintura di sicurezza, deve aprire
le zip del saccone blu, rovistare all’interno del saccone stesso per ricercare
il dispositivo visto che non può sapere l’esatta posizione, ciò
comporta che il poliziotto rimane per lungo tempo con le spalle al traffico
perché quel tipo di porta attrezzatura non risulta essere di facile
consultazione e rapida estrazione, quindi aumenta di molto il rischio
per l’operatore pur avendo azionato le luci stroboflash posteriori ed
avendo indossato la casacca retroriflettente gialla. Perché quindi
non riporre tutta l’utilissima attrezzatura da soccorso all’interno di
cassetti e cassettoni esternamente marchiati con il tipo di attrezzatura
riposta? Sarà molto più semplice così ricordare,
localizzare e prelevare quanto verrà richiesto per ogni singolo
e specifico intervento.
BERLINE
o STATION WAGON
All’arrivo delle prime Fiat Marea sw, vi è stata una generale lamentela perché non si poteva più utilizzate il baule posteriore della berlina come ripiano per scrivere o appoggio per il Mael o l’ etilometro, per scrivere atti non si poteva utilizzare nemmeno la parte anteriore superiore del tetto per la presenza delle barra portatutto, quindi si può scrivere solamente sul cofano motore, all’interno dell’abitacolo o posteriormente servendosi del tavolino applicato a tergo del sedile del capo-pattuglia. Analizzando bene, viene utilizzata una vettura stationwagon, sfruttando però solo la parte sottostante del bagagliaio, quindi perché se viene utilizzata solamente questa parte non può essere utilizzata una vettura berlina? Ma questo come sempre è e rimarrà un mistero. A questo punto se si è scelto di impiegare solo vetture stationwagon perché non allestirle come le vecchie Fiat Panda concepite per la Telecom e l’Enel? Chiudendo così i cristalli laterali e il lunotto posteriore si potrà ricavare delle aperture utili a riporre per esempio torce a vento, l’etilometro estraibile a scorrimento, praticamente vani supplementari portaoggetti, e allora sì che verrebbe utilizzato tutto il volume offerto da una stationwagon e questo avrebbe un senso. VEICOLI DELLA POLIZIA STRADALE NON BLINDATI Non si spiega nemmeno però il fatto che le Volanti in servizio urbano sono blindate anche se anteriormente e con una blindatura del tipo leggero e le auto sempre della Polizia però utilizzate dalla Stradale non sono state volute blindate ( i cristalli della 156 sportwagon montati sulle quattro porte sono antisfondamento ), gli agenti della Stradale sono forse non soggetti a sparatorie? Certo non si chiede una blindatura di tipo 5 come per il Presidente della repubblica o del Papa, nemmeno del tipo 9 con auto anti-bomba come per il Presidente Bush, magari però vetrature anteriori e laterali e paratie paracolpi, perché no con pneumatici protetti come per le auto dei ministri, presidenziali, papali o dei furgoni portavalori. |
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LE VETTURE
DIESEL SONO CONSIGLIATE PER I SERVIZI *Agente Scelto della Polizia Stradale |
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