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Rassegna alcol e guida del 31 ottobre e 1 novembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

L’ADIGE
Bere senza limiti a 25 euro? «Spesso ci rimettiamo»
TRENTO 31/10/2010 - L’iniziativa, non è passata inosservata. E non solo perché a proporla è stato un locale che si affaccia su via Verdi, una delle più «trafficate» nel passeggio del centro. A colpire, è stata soprattutto la proposta in sé: pagamento cash subito, per poi bere quanto si vuole. Lanciata la settimana scorsa dal Line Bar, non ha mancato di sollevare anche polemiche da parte di qualche cittadino, sorpreso dal fatto che un bar «punti - come ci ha segnalato qualche lettore con una missiva, con tanto di foto - sul far ubriacare i propri clienti». Ma a pensarci bene, il fatto che deve sorprendere davvero, è che ci riesca.
Come ci ha confermato Koli, uno dei baristi dell’esercizio che ha aperto i battenti da poco meno di due anni, prendendo il posto della storica cartoleria e copisteria Nonsolocarta di Claudio Dallemule: «Avevamo già proposto altrove questa formula, e ci guadagnavamo - spiega Koli - ma qui a Trento, riuscire a guadagnarci è molto più difficile». L’obiettivo dei gestori è infatti quello di assicurarsi un incasso garantito, puntando proprio sulla speranza che poi il cliente riesca a consumare meno - in beni liquidi - di quanto sborsato. Una speranza in linea teorica suffragata dai limiti fisiologici medi di un bevitore, seppur appassionato. Perchè la somma anticipata che viene richiesta è di 25 euro. Una «soglia d’ingresso» da mettere sul tavolo (come si direbbe nel poker, che va tanto di moda) mica da niente. Per guadagnarci, l’«investitore» dovrebbe scolarsi almeno una dozzina di birre piccole o sei-sette medie, o almeno cinque cocktail. In due ore: la promozione dura, solo in determinate giornate, dalle 20 alle 22.
Certo, qualcuno potrebbe pagare da solo e poi bere in compagnia, ma il sorriso di Koli ci fa capire che da dietro il bancone, sono attenti a controllare che beva solo chi ha pagato. E chi ha pagato, lo fa eccome: «Su dieci clienti, qui, ci guadagniamo solo con tre. Gli altri sette consumano per un valore di 25 euro e più». Insomma, di spazio per moralismi, qua pare non essercene: se per gli happy hour, l’«accusa» di istigazione all’ubriachezza ci può stare, qui... 25 euro, proprio un invito non sono. (*)
(*) Nota: l’aspetto morale non sta nel guadagno degli esercenti, ma nell’invito a bere per oltre 25 euro. Ammettere che sette clienti su dieci ci riescano può servire a mettere a posto l’elastica coscienza dei baristi, ma conferma che questa iniziativa è una pessima idea. 


LETTERA ALL’ADIGE
La vergognosa offerta promozionale di alcolici in un bar del centro storico (presumo di Trento) ha sollevato la malinconia di Linnea, una ragazza di ventisette anni.  Ieri dalle sue righe pubblicate su questo giornale trasparivano anche altre emozioni come la preoccupazione per una comunità allo sbando. Ma non da parte di una bigotta o di una persona che non consuma alcolici, bensì da una ragazza che, per sua ammissione, ne consuma. L’’assurdità dell’offerta è riuscita a creare anche in lei  una triste inquietudine. In poche parole  con venticinque euro uno può bere a dismisura qualsiasi quantità di alcol! Sono diversi gli aspetti da poter considerare. Anzitutto la  trasgressione etica e la dubbia legalità della cosa, l’irresponsabilità del gestore che arriva a proporre quantità enormi  giocando (lui crede) sulla sprovvedutezza di tutta la sua clientela. Lasciare impunito questo tipo di offerta significa lasciare che un gestore compia un atto di coercizione inducendo il cliente (vale la pena di ricordare che è giovane) a consumare pur di andare al coperto di quanto ha speso. In pratica una licenza per bere oltre misura (problema già di per sé) per poi inforcare un’automobile (sicurezza sua e degli altri), essere fermati (per fortuna) e mettere in campo tutta una serie di disgrazie economiche e giudiziarie assieme a molte bestemmie indirizzate, non al proprio bere ma alle forze dell’ordine, alla sfiga, al governo e altre amenità di cui solo i “fermati” sono capaci. Nessuno che faccia mea culpa e nessuno che pensi a chi ha indotto al bere con strategie astute. Ma questo della liceità dell’offerta dovrebbe essere competenza del comune, del maresciallo, dell’assessore alle politiche sociali della Provincia, del sindaco, dal momento che il gestore non ci arriva di suo (o meglio, ci arriva ma si sa che  pecunia non olet). L’altro aspetto della faccenda è strano e interessante nello stesso tempo. Linnea ammette di bere ma è infastidita da questa offerta.  Probabilmente si sta sensibilizzando al problema alcol in generale se arriva a mettere in dubbio questo tipo di promozione. Quindi una ragazza sensibile, probabilmente in grado anche di mettere in discussione il proprio bere. E mi piace l’alternativa che propone, una cosa che potrebbe mettere in secondo piano l’obiettivo principe della serata e cioè quello del consumo ad ogni costo (è il caso proprio di dirlo) buttando lì delle opportunità ricreative e culturali assai variegate.  Mi piace pensare che Linnea è già di per sé un’ottima risorsa per il cambiamento della cultura che comincia proprio dal mettere in discussione i propri comportamenti. Ma magari  queste mie considerazioni rimangono un sogno. Linnea ha comunque già fatto molto. Ha segnalato un’incongruenza sociale, una forma di sopruso degli adulti che ancora una volta inducono i giovani al bere.
Mi piacerebbe contattare Linnea, poter parlare con lei di questi argomenti dato che lei cerca risposte in qualcuno che rappresenta istituzioni, politiche sociali. Semplicemente mi occupo di problemi di alcol delle famiglie e collaboro con l’Azienda Sanitaria per il recupero delle patenti tolte per alcolemie oltre il limite. Certo, io ho poche risposte, forse nemmeno una ma so ascoltare le domande. La redazione può mettere a disposizione mail e cellulare perché credo che il cambiamento della cultura alcolica passi anche attraverso lo scambio di conoscenze. Se affermiamo che i giovani sono la risorsa e che il cambiamento della società passa sicuramente da loro, dobbiamo facilitare ogni percorso in tal senso.
Franco Baldo - Servitore insegnante di club delle famiglie con problemi di alcol .Mori


CORRIERE ADRIATICO
Camerano, una mostra dopo il concorso
Stop ad alcol e fumo Fotografie per prevenire
Camerano Si è tenuta ieri nella sala consiliare del Comune di Camerano la premiazione del Concorso Fotografico “Fumo e Salute, Alcol e Salute: promuoviamo la salute attraverso la salvaguardia dal fumo e dal “bere a rischio” . Il Concorso è stato indetto a cura dell’Asur – Zona territoriale 7 in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia di Ancona e il Comune di Camerano per sensibilizzare ai temi della prevenzione dalle dipendenze da fumo e da alcol. Il Bando, rivolto a tutti gli interessati, ha riscontrato l’adesione di 25 partecipanti provenienti da tutta la Regione Marche che hanno inviato complessivamente 50 fotografie a tema. Una Commissione ha selezionato le fotografie giudicando le tre destinate ai premi disponibili. E’ stato assegnato anche il premio speciale riservato agli autori under 25 anni.
Una mostra permanente allestita nel Centro Didattico Multimediale “Percorsi di Salute in piazza Roma accoglierà tutte le opere presentate in concorso per illustrare, attraverso le varie sensibilità e le diverse proposte creative un percorso didattico rivolto alla prevenzione dei comportamenti a rischio nei giovani.


LA REPUBBLICA
TORINO
Medici ubriachi? Pochi test in corsia
28 ottobre 2010 - DOPO la battaglia con le compagnie aeree, per far sì che rispettassero la legge e controllassero l’ eventuale consumo di alcool e droghe da parte dei piloti, ora tocca a medici e infermieri. Il procuratore Raffaele Guariniello ha infatti puntato la sua attenzione su ospedali e cliniche private torinesi. Perché anche chi opera o mette flebo, o guida veicoli per il trasporto di pazienti, rientra tra le categorie di mestieri che devono essere sottoposti a verifiche obbligatorie: i test dovrebbero essere fatti a sorpresa. Dovrebbero. Perché nella realtà dei fatti il rapporto sulla situazione giunto sulla scrivania dei pm non è dei più rosei. Gli ospedali controllati dagli ispettori dell’ Asl To1, ovvero Molinette, Mauriziano, Sant’ Anna, e tutte le cliniche private ispezionate, Villa Maria Pia, Cellini e Koelliker, sono risultate carenti: i test sui dipendenti non erano ancora partiti nei modi indicati dalla legge, tanto che il pm ha deciso di indagare tutti i direttori generali e tutti i "medici competenti" addetti alla sorveglianza, per violazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Solo l’ ospedale di corso Bramante ha provveduto a mettersi in regola: «Qui alle Molinette era quasi tutto pronto per partire, quando gli ispettori sono tornati 20 giorni dopo eravamo in regola». Dalle altre strutture però il pm attende risposta. In particolare gli ispettori hanno constatato che nei documenti di valutazione dei rischi non erano presi in considerazione droga e alcol, e se sì, non in maniera adeguata. Al Mauriziano ad esempio è risultato che «la sorveglianza mirata non era eseguita». Al Sant’ Anna non sono state invece trovate categorie di lavoratori a rischio droga, ma solo per quello dell’ alcool che però non era preso in considerazione. «Il problema è che i due elenchi di mestieri da testare non sono omogenei- spiegano in procura - i medici ad esempio non rientrano nella lista del rischio droga, ma solo in quella per il consumo di alcool, la nuova legge dovrebbe risolvere presto il problema».
SARAH MARTINENGHI


IL POPOLO
Don Claudio Burgio: Non esistono ragazzi cattivi  
di Simonetta Venturin
Ne è convinto: non esistono ragazzi cattivi. Tanto che ne ha fatto un libro, tanto che di quel libro ne ha fatto il titolo (Non esistono ragazzi cattivi, edizioni Paoline). Don Claudio Burgio, giovane sacerdote milanese, cappellano al carcere minorile Beccaria di Milano, Fondatore di Kairòs (associazione no profit che lavora nell’ambito del disagio minorile), Maestro di cappella al duomo di Milano, sabato 23 ottobre è a Pordenone (palazzo Montereale Mantica, ore 10): con la sua carica instancabile e le sue convinzioni, fondate sull’esperienza.
Quanti ragazzi ha incontrato in questi anni?
Al Beccaria una settantina al giorno, in comunità un’altra quarantina.
Quindi lo dice con cognizione di causa che "Non esistono ragazzi cattivi".
Assolutamente sì. La cattivera non è una questione ontologica, piuttosto una maschera che indossano per necessità. Per certo sono fragili, deboli e soprattutto inconsapevoli.
Di che reati si macchiano?
Spaccio, furto, violenze, anche omicidio.
E li dice inconsapevoli?
Sì, i reati vengono portati avanti per motivi futili. Sono ragazzi poco pensanti. Non si rendono conto e comprendono dopo. Più grave è il reato prima si ravvedono, come nel caso dell’omicidio. Per altri, come lo spaccio, non sentono neanche di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ma va considerato che molto spesso il reato è frutto di uno stato di non piena coscienza.
Ci spieghi.
Il reato oggi più frequente è la violenza sessuale. Una violenza commessa in un momento in cui il ragazzo aveva bevuto o si era fatto di qualcosa. Nel 95 per cento dei casi alcol, cocaina e reati vanno a braccetto.
Socialmente che ragazzi sono?
Normali, vengono da famiglie che li hanno protetti, esauditi nei desideri, ma che hanno anche molte aspettative su di loro. Non potevano sbagliare, non potevano non essere i primi della classe. L’adolescenza è un’età difficile: per non sbagliare hanno cercato un sostegno in più, un sostegno diverso.
Addio al cliché che famiglie disagiate producono figli disagiati.
Assolutamente sì. Fino a qualche anno fa in carcere minorile arrivavano soprattutto ragazzi stranieri, allo sbando, che spacciavano. Negli ultimi cinque - sei anni, invece, arrivano ragazzi italiani, delle famiglie normali; a volte da quartieri più difficili, ma non necessariamente. Arrivano anche i ragazzi dell’oratorio.
Che a un certo punto cambiano?
Più che cambiare, direi che a un certo punto cominciano una doppia vita. In casa sono ancora, come si definiscono loro stessi nei colloqui con me, "bravi bambini"; fuori devono essere vincenti, cercano qualcosa che li faccia sentire forti, come temono di non essere. E arriva l’alcol, la droga. In casa neanche li chiedono i soldi, si arrangiano, li cercano da sè. E arrivano al furto e allo spaccio.
Che cosa stanno dando gli adulti, se i ragazzi reagiscono così?
Nella nostra società, nel nostro modo di fare, nelle nostre famiglie, ormai conta solo il successo. Questo fa sì che i genitori carichino i figli di un profondo senso di inadeguatezza. Perché alla prima partita di pallone i genitori sognano la serie A, che poi non arriva. Allora? Duro accettare di deludere quella affettuosa famiglia e anche se stessi.
La musica, lo sport di solito salvano i ragazzi da certi percorsi.
Sì, ma anche qui conta lo spirito con cui ci si dedica. Se prevale la passione pura, se gioco per giocare, non per scalare le classifiche sognando i soldi che verranno. Siccome queste carriere sfolgoranti sono di pochi, restano dei vuoti da riempire, una delusione da colmare. Alcol e droga sono lì.
Bisogna rieducare più i grandi allora.
Nel mondo degli adulti ci sono troppe deleghe riguardo l’educazione. La si aspetta sempre dagli altri: dalla scuola, dai mister, dagli operatori a vario titolo. Invece ogni adulto deve farsi portatore del senso del vivere.
Come si getta questo ponte tra le generazioni?
Senza creare nè false simmetrie (ovvero, cercando di assimilarsi a loro nel linguaggio, comportamento, modi), nè asimmetrie incolmabili (staccarsi a tal
punto da non comprendere cosa utilizzano). I genitori spesso non sanno cosa i figli fanno con il computer, che musica ascoltano. Bisogna conoscerli i figli, i ragazzi che ci stanno accanto.
E come si riformano i giovani?
Educando i loro desideri. Se uno è soddisfatto di tutto non sa che cercare, non sa i tempi dell’attesa della realizzazione, non assapora con gusto ogni tappa. L’idea è far ritrovare i desideri.
Come?
Parlare con loro è importante. Ma bisogna anche camminare verso di loro: oggi le idee e i pensieri comunicati tal quali non passano. Sappiamo che per queste generazioni contano le immagini, le emozioni.


IL GAZZETTINO
Pordenone. Travolto e ucciso da un’auto mentre è a piedi: il conducente era ubriaco
L’incidente alle 5.30 sulla statale 13 nel comune di Zoppola Il 34enne di Cordenons è morto sul colpo per le ferite riportate
PORDENONE (31 ottobre) - Andrea Iacucci, di 34 anni, originario di Cernusco sul Naviglio (Milano) e residente a Cordenons (Pordenone), è morto la scorsa notte in un incidente avvenuto lungo la strada statale 13, nel comune di Zoppola (Pordenone). L’uomo - a quanto si è saputo - stava procedendo a piedi quando, intorno alle 5.30, per cause in corso di accertamento, è stato travolto da un’automobile Alfa Romeo, condotta da D.L., di Varmo (Udine), che viaggiava in direzione di Pordenone. Iacucci è morto sul colpo, a causa delle gravi ferite riportate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pordenone. Il conducente dell’auto è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica e omicidio colposo. La vettura, gravemente danneggiata, è stata sequestrata.


BRESCIA OGGI
Travolto da un automobilista ubriaco
È ricoverato in prognosi riservata a Brescia l’operaio di 44 anni sbalzato dalla sua bici ieri mattina.
COCCAGLIO, 31/10/2010 - Investito ieri mattina alle 6 a Coccaglio in via Palazzolo, mentre si recava in bici al lavoro: C. R.G., 44 enne del paese è ricoverato in prognosi riservata alla Poliambulanza di Brescia. Il coccagliese, che lavora alla Rivetti, in sella alla sua mountain bike stava percorrendo il tratto di rettilineo della 573 che collega Coccaglio a Cologne, quando a poca distanza dall’innesto di via Madonnella, è sopraggiunta alle sue spalle una Audi A6, condotta da P.M., 34 enne di Coccaglio, che lo ha tamponato facendolo ricadere all’indietro sul parabrezza. Sul posto è arrivata quasi subito l’ambulanza del 118 che lo ha trasportato immediatamente all’ospedale di Chiari, mentre la pattuglia delle Polizia stradale di Chiari ha dato il via ai rilievi.
Mentre il 44enne veniva stabilizzato in ospedale, le analisi sull’autista hanno accertato un tasso alcolemico di oltre 1,3; per il giovane è scattato il ritiro della patente, l’Audi, di proprietà dell’azienda per cui lavora e la bicicletta distrutta sono state sottoposte a sequestro all’Aci di Chiari che le ha recuperate. G.C.C.


LA NAZIONE
Rissa da saloon al pub
Quattro finiscono in manette Furiosa scazzottata con protagonisti cinque trentenni, la notte scorsa, in un locale in Santa Croce. Nello scontro, a uno di loro è stato rotto un braccio.
Firenze, 31 ottobre 2010 - L’abuso di alcool tra le cause di una serie di gravi episodi di violenza gratuita. Ferito al volto anche un poliziotto intervenuto per ristabilire l’ordine e la sicurezza pubblica.ù
La scorsa notte verso le 2,30 le volanti sono intervenute in via de’Benci a seguito di una segnalazione pervenuta al 113 che informava di una violenta rissa in atto all’interno di un frequentatissimo locale in Santa Croce. I primi agenti intervenuti, nel cercare di riportare la calma, sono stati aggrediti violentemente. Uno di essi ha riportato una ferita al volto, poi suturata in ospedale.
Il noto pub è sembrato ai poliziotti un piccolo campo da battaglia, con vetri infranti, mobili in frantumi, sedie, tavoli, bicchieri e bottiglie e tre persone ferite vistosamente alle braccia ed alla testa, come in un saloon di un film western. Con l’ausilio di altre volanti immediatamente giunte sul posto si sono prontamente ristabiliti l’ordine e la sicurezza pubblica, allontanando quattro dei cinque responsabili di tanta violenza, poi arrestati.


IL TIRRENO
DOMENICA, 31 OTTOBRE 2010
Ubriaco prende a calci le auto in sosta 
PISTOIA. La telefonata al 113 è arrivata attorno alle 23: «C’è un ubriaco che prende a calci le auto in sosta». Ed è così che, venerdì, la serata troppo arzilla del 47enne pregiudicato pistoiese si è conclusa con una denuncia a piede libero per ubriachezza in luogo pubblico. Ad intervenire in via Antonelli dopo la segnalazione da parte di un residente della strada è stata una volante della questura. I poliziotti sono riusciti a bloccare l’ubriaco - che abita poco lontano, in via Gentile - e a portarlo in questura per l’identificazione.

 


AGENFAX
Incidente ieri sulla A26: camion si rovescia in una scarpata
31 ottobre 2010. Incidente ieri all’imbocco dell’autostrada A26, la Torino - Piacenza, in direzione di provenienza Genova - Gravellona.
Un camion, guidato da il casalese Z.S., si è rovesciato in una scarpata che costeggiava la carreggiata dell’autostrada. Il conducente è rimasto lievemente ferito e a seguito dei controlli del caso, è risultato positivo all’alcol test.
Ritiro immediato della patente di guida per il camionista ad opera degli agenti della Polstrada di Casale.
G.B.


LA NAZIONE
Quel nemico nel bicchiere
Quindici patenti ritirate Tutte fra i 20 e i 27 anni le persone trovate con un tasso superiore al limite consentito
Firenze, 31 ottobre 2010 - Venerdì notte di controlli sulle strade di Firenze. Otto pattuglie della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Firenze hanno allestito posti di blocco ai caselli autostradali, in Piazza Gaddi e in via Pratese allo scopo di contrastare la guida in stato di ebbrezza in particolare delle persone uscite dai locali notturni cittadini.
193 automobilisti sono stati sottoposti al test preventivo antialcol: per 15 persone è scattato il ritiro della patente. Di queste, 9 sono state denunciate). I conducenti positivi all’alcoltest (di età compresa tra i 20 ed 27 anni) sono tutte risultati aver un tasso alcolemico nel sangue compreso tra 0,5 g/l e 1,3 g/l. Una ragazza di 20 anni, neo patentata, in piazza Gaddi è stata sanzionata amministrativamente per la guida dopo avere assunto sostanze alcoliche pur con tassi inferiori a quelli previsti dalla legge sulla base delle recenti modifiche normative all’art. 186 del codice della strada.


CORRIERE DI MAREMMA
Pitigliano - Ubriachi alla guida, ritirate quattro patenti.
Vasta operazione di controllo dei carabinieri lungo le strade. Decine le persone fermate nella notte tra giovedì e venerdì.
PITIGLIANO, 31.10.2010 - Anche questo fine settimana, come consuetudine per il territorio delle colline del Fiora e dell’Albegna, i carabinieri della compagnia di Pitigliano sono impegnati in servizi straordinari di controllo della circolazione stradale al fine di contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica. Proprio i controlli, che sono partiti con la giornata di giovedì, in particolare nei comuni di Scansano e Manciano ma anche sul territorio comunale di Castell’Azzara, hanno permesso ai carabinieri del nucleo radiomobile di Pitigliano e ai colleghi della stazione di Scansano, di ritirare complessivamente quattro patenti già nelle notti tra giovedì e venerdì. Infatti durante l’arco serale - notturno, sono state sottoposte al test preliminare alcune decine automobilisti in transito, ma solo quattro conducenti sono risultati positivi. Si tratta di quattro uomini, di età compresa tra i venticinque e i quarantadue anni, residenti nelle province di Grosseto (Scansano e Manciano) Siena e Latina, che nel corso delle due prove con l’etilometro, hanno fatto registrare valori compresi tra 0,83 e 1,54 g/l. Ma al termine dei primi due giorni di controlli il livello più alto è stato rilevato a R. A. un 42enne agente di commercio, originario della Lombardia, ma domiciliato in Maremma, che, sottoposto all’accertamento, ha fatto registrare valori di alcool nel sangue di 1,54 g/l. proprio il valore elevato, superiore alla soglia di 1,50 g/l, ha comportato anche il sequestro dell’auto, che potrebbe essere confiscata. A fattor comune, per tutti i guidatori vi è stato il ritiro della patente da parte delle pattuglie


CORRIERE ADRIATICO
Da Commissariato e Polizia stradale
Troppo alcol al volante Ritirate cinque patenti
Urbino Operazione di controllo contro la guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, da parte degli agenti del distaccamento della Polizia stradale e del Commissariato. Durante il servizio sono state fermati 101 veicoli e sottoposti a controllo 111 persone, tra cui 38 sottoposte al controllo del tasso alcolemico mediante l’etilometro. Tra i conducenti fermati, sette sono risultati sotto l’effetto di alcol, cinque dei quali in stato di ebbrezza con tassi alcolemici in percentuali diverse; due violazioni amministrative hanno riguardato altrettanti neopatentati. Il bilancio è stato di cinque patenti di guida ritirate.
Da sottolineare che tutti gli automobilisti multati sono giovani tra i 20 e i trent’anni; uno di loro era stato denunciato dalla Polizia stradale di Urbino già l’anno scorso, per cui questa volta si è vista revocata la patente di guida.
Movimentato il fermo di un giovane di 26 anni, transitato a tutta velocità davanti al posto di controllo degli agenti. E’ stato inseguito e bloccato. A bordo dell’auto anche due ragazze di venti anni. Al controllo con l’etilometro gli uomini della Polizia stradale hanno registrato un tasso alcolemico di 1,86 grammi litro, notevolmente superiore al limite massimo di 0,50 permesso dal Codice della strada. Un fattore che condizionerà pesantemente i provvedimenti sanzionatori a carico del giovane,


BLOGOSFERE
Absolut Vodka e il suo infernale cocktail di Halloween 
Il cocktail perfetto per la notte delle streghe? Ecco qui una ricetta un po’ piccante e color rosso sangue: Absolut Bloody Mary ! Con una bella dose di Absolut Peppar e l’aroma del pepe sono gli ingredienti principali di questo "infernale"...
Il cocktail perfetto per la notte delle streghe? Ecco qui una ricetta un po’ piccante e color rosso sangue: Absolut Bloody Mary ! Con una bella dose di Absolut Peppar e l’aroma del pepe sono gli ingredienti principali di questo "infernale" cocktail! Qui la ricetta per prepararlo alle vostre feste di Halloween 5 parti di Absolut Peppar , 3 parti di succo di pomodoro , 2 gocce di salsa Worcestershire , 2 gocce di salsa piccante , 1 parte di succo di limone e un gambo di sedano! Fonte: Absolut Vodka e il suo infernale cocktail di Halloween


LA REPUBBLICA
LA RICERCA
"Alcol più pericoloso dell’eroina dà dipendenza e effetti passivi nocivi"
L’ex consigliere del governo per le droghe e le sostanze nocive insieme ad altri studiosi pubblica su Lancet uno studio dirompente. E chiede ai politici di riclassificare gli alcolici, aumentarne il costo e adottare misure dissuasive simili a quelle usate per il fumo
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - 01 novembre 2010 - Bere alcolici è socialmente più dannoso che prendere eroina, cocaina o altre droghe. Lo afferma, dati alla mano, un eminente studioso britannico, che fino allo scorso anno presiedeva il gruppo di consiglieri governativi su droghe e sostanze nocive. In una nazione come il Regno Unito, dove l’alcolismo è un problema diffuso ed evidente (basta mettersi fuori da un pub il sabato sera per rendersene conto), l’allarme lanciato dal professor David Nutt, in un articolo per l’autorevole rivisita scientifica Lancet, non dovrebbe rimanere inascoltato. (*) Lo studioso chiede al governo di riclassificare l’alcol tenendo conto della sua maggiore pericolosità sociale, suggerisce di aumentare il costo degli alcolici per dissuadere almeno i più giovani dall’abuso e propone misure per considerare gli effetti dell’alcolismo "passivo", così come è stato già fatto per il "fumo passivo".
(**) Non tutti concorderanno con le sue tesi, perché il professor Nutt è uno scienziato che ha già creato controversie e polemiche nel recente passato. Lo scorso anno fu licenziato dal suo ruolo di capo dei consiglieri governativi sulle droghe dopo avere criticato il governo per la decisione di riclassificare la marijuana da droga di livello C a droga di livello B, ovvero più pericolosa. Secondo Nutt, presentarla come una sostanza più dannosa e potente avrebbe avuto l’effetto di attirare un maggiore consumo, mentre di fatto vari studi la descrivevano come non particolarmente nociva, con l’eccezione di un tipo particolare di erba. In un’altra occasione, lo studioso si era attirato critiche per avere scritto in un articolo che la probabilità di morire di ecstasy era pari a quella di morire per una caduta da cavallo, mettendo sullo stesso piano le droghe chimiche e l’equitazione. I maligni ironizzarono all’epoca sul suo nome, Nutt, che in inglese suona come la parola "matto".
Le credenziali scientifiche di David Nutt, tuttavia, sono ineccepibili. E all’articolo su Lancet hanno collaborato anche un noto farmacologo, Leslie King, e l’economista Lawrence Philips. Il loro studio afferma che l’alcol è tre volte più dannoso della cocaina o del tabacco e cinque volte più dannoso del mefedrone. (***) Recenti rapporti del National Institute for Health e di altri organismi condividono sostanzialmente questa tesi. Su un massimo di 100 punti, lo studio del professor Nutt ne assegna 72 all’alcol, 55 all’eroina, 54 alla cocaina. In termini di danno individuale, l’alcol è classificato al quarto posto, ma balza al primo quando si tiene conto del danno sociale, ossia non solo del rischio di morte e malattie per chi ne fa uso, ma pure  delle implicazioni sociali come conflitti familiari, costi economici, declino della coesione comunitaria. Crimini e disordini sociali legati all’abuso di alcolici costano al contribuente britannico 13 miliardi di sterline (circa 15 miliardi di euro) ogni anno.
(*) Nota: sicuramente non passerà inosservato. Qui di seguito un elenco di alcune delle testate, solo di oggi, che hanno rilanciato la notizia. La rivista Lancet è una delle più prestigiose nel panorama della editoria scientifica, ma è probabile cha a questa valutazione scientifica della pericolosità degli alcolici verranno contrapposti proverbi, citazioni di filosofi vissuti duemila anni fa, aneddoti su centenari e l’immancabile elogio al “buon bicchier di vino”.      
(**) Nota: l’aumento del prezzo degli alcolici si sta evidenziando come uno dei più efficaci strumenti di prevenzione. Nel supplemento alla rassegna del lunedì, oggi verrà presentato uno studio inglese (un po’ lungo e di non facile lettura) che parla appunto del presunto impatto di un prezzo minimo per unità alcolica sui consumi.  
(***) Nota: il mephedrone, nome completo méthylmethcathinone, è una droga sintetica nata come fertilizzante. Ha effetti empatici, esilaranti e anoressizzanti simili a quelli dell’ecstasy e delle anfetamine.

CORRIERE DELLA SERA
Alcol la droga più dannosa per la società


QUOTIDIANO.NET
L’alcol è la droga più pericolosa Fa più danni di eroina e crack


RAINEWS24
L’alcol fa più danni di eroina e crack


PANORAMA
Lancet, alcol piu’ dannoso di droga


APCOM
Studio inglese: l’alcool è più pericoloso di eroina e crack


ASCA
SALUTE: STUDIO, ALCOOL PIU’ PERICOLOSO DI EROINA E CRACK.


YAHOO NOTIZIE
Droga: Lancet, Alcool Fa Piu’ Danni a Societa’ Dell’Eroina


WALLSTREET ITALIA

"Alcol più pericoloso dell’eroina dá dipendenza e effetti passivi nocivi"
Alcol, la droga più dannosa per la società


AGI SALUTE -
STUDIO GB, ALCOOL PIU’ DANNOSO DI CRACK E COCAINA


JULIENEWS
L’alcol fa più danni alla salute della cocaina


LIBERO NOTIZIE
Lancet, alcol piu’ dannoso di droga


VIRGILIO NOTIZIE
Gb/ Studio: alcool più pericoloso di eroina e crack


LA GAZZETTA DI MANTOVAù
Teatro delle Arti: dopo l’Officina arriva il cabaret
In via Oberdan, al posto dell’ex cinema, viene proposto uno spazio di aggregazione. Sarà bandito l’alcol
30 ottobre 2010 - Via schermo e poltrone, sono rimaste le scalinate per la pancia buia della sala e il banco della biglietteria. L’impronta indelebile di cinema sotto il legno del pavimento, nel riflesso degli specchi che rincorrono la sbarra, sul palco, nella teoria di tavolini. Posto interessante, stratificato, l’Officina delle Arti di via Oberdan che, sopravvissuta al trasloco della scuola di danza negli spazi extralarge di via Bonomi, è pronta per la successiva metamorfosi in Teatro delle Arti.
Feste private, compleanni, ricorrenze, serate a tema. La sala di via Oberdan non ha mai chiuso i battenti, offrendosi come spazio aperto nel cuore della città (unico imperativo, niente alcolici).
In attesa di una nuova identità, un’altra mano di colore da aggiungere alle pennellate del cinema e della scuola di danza. Che poi - informa Simone Visentini - la sala manterrà comunque il suo carattere libero. Detto altrimenti, resterà affittabile. Ma a certe condizioni.
Il Galiardo lamenta l’assenza di un locale a misura di studenti universitari (orfani del Ludas. stessa via altro cinema)? «Parliamone», interviene Manuela Binco, tendendo la mano. A patto però che la voglia di divertirsi non anneghi nell’eccesso. Largo a spunti, proposte, collaborazioni che esaltino la creatività. Anche dopo gennaio, quando si alzerà il sipario sul Teatro dell’Arti con i suoi 99 posti.
L’idea è quella di smorzare le luci tra i tavolini e accendere l’occhio di bue sul palcoscenico, immergendo la sala in un’atmosfera da cabaret, pianobar, café chantant. In una parola, da varietà. La programmazione? «Surprise», sorridono Simone e Manuela facendosi scudo dell’inglese.
Intanto il 13 novembre in via Oberdan si festeggerà la serata disco "Ragazzi in ballo": l’ingresso è riservato a chi ha un’età compresa tra i 12 e i 15 anni. Si ballerà dalle 20.30 a mezzanotte. Il 20 novembre, invece, il locale offrirà l’Alternativa (questo il titolo della serata) a ragazze e ragazze più grandicelli, dai 15 ai 18 anni. Anche le lancette dell’orologio verranno spostate in avanti di un’ora, dalle 21.30 all’1.
Bandito l’alcol, la Binco insiste sull’opportunità di recuperare un divertimento sano, senza stordimenti né sbavature. Proprio niente per gli adulti? «Magari una serata lounge, tipo Buddha Bar». E vai con un’altra pennellata. (ig.cip)


IL TIRRENO
LUNEDÌ, 01 NOVEMBRE 2010
STATO D’EBBREZZA 
Festeggia la patente ma gliela ritirano subito 
PRATO. Il fatto di poter andare in giro da soli senza l’accompagnamento dei genitori ha dato alla testa a due giovani pratesi, di cui il conducente appena patentato.
Una Fiat Bravo ha seminato attimi di panico in via Leonardo da Vinci quando all’altezza della Questura l’auto ha cominciato a sbandare sfiorando le auto che transitavano nella corsia opposta e i margini della carreggiata. Gli altri automobilisti, fortunatamente era mattina presto (le 5), hanno subito dato l’allarme e una volante della polizia ha intercettato l’auto.
Non appena l’ha fermata la situazione ne è stata subito ovvia: i due ragazzi, entrambi ventiduenni, avevano bevuto troppo. Il conducente è stato accompagnato in questura e qui ha visto sfumare tutta la felicità per la patente appena presa che, dopo l’accertamento con l’etilometro, gli è stata ritirata. Aveva un tasso alcolico due volte superiore a quanto consentito per legge.
L’auto intestata a uno dei genitori è stata affidata al Soccorso stradale ed è scattata subito una denuncia per guida in stato d’ebbrezza.
I.R. 


AGRIGENTO NOTIZIE
Guida ubriaco ed inveisce contro i carabinieri, arrestato marocchino 
Un marocchino di 27 anni, A.B., è stato arrestato da carabinieri di Agrigento per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza. L’uomo è stato fermato a bordo della sua autovettura dai militari del Nucleo operativo e radiomobile mentre procedeva in evidente stato di alterazione alcolica. Il marocchino al momento del controllo ha iniziato ad inveire contro i militari. All’arrestato è stata anche ritirata la patente di guida.


CORRIERE DELL’UMBRIA
Pregiudicato si schianta a tutta velocità.
Poi rifiuta di sottoporsi all’alcoltest e viene denunciato.
TERNI0, 1.11.2010 - Ha perso il controllo dell’auto, finendo la sua folle corsa contro il guard rail. Un impatto violento, che viste le condizioni della Mini Cooper ha fatto in un primo momento temere il peggio. A bordo c’era un 47enne napoletano che, subito trasportato in ospedale, ha riportato la frattura della clavicola con una prognosi di trenta giorni. L’incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di ieri e precisamente intorno alle ore 16 lungo il raccordo Terni-Orte, in prossimità di Montoro. Il mezzo, forse a causa dell’alta velocità, si è schiantato dopo aver sbandato a più riprese. Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto dell’accaduto gli agenti della polizia stradale di Terni, i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. Dopo i primi accertamenti, si è riscontrato che le cause del sinistro non riguardavano esclusivamente il fondo stradale, reso comunque viscido dalla pioggia. Gli uomini del comandante Francesco Falciola hanno interrogato il napoletano, che non ha mai perso conoscenza, che dai primi controlli è risultato un pregiudicato. E poco dopo hanno ricevuto un secco rifiuto dallo stesso a sottoporsi all’alcol test. Da qui è scattata la denuncia, con la Mini Couper subito confiscata. Pochi minuti dopo (alle 16,32) si è verificato un altro incidente e questa volta nell’Amerino. Due le auto coinvolte nel frontale. Per fortuna solo lievi contusioni per un giovane residente nella zona

CORRIERE ADRIATICO
Fugge e semina il panico in centro
Ubriaco non si ferma all’alt, inseguito dalla polizia finisce contro il bar Terzana
Civitanova Notte di paura a Civitanova. A seminare il panico in centro è stato un civitanovese di 41 anni, P.B. le sue iniziali, che dopo essere stato inseguito dalla polizia, ha finito la sua folle corsa schiantandosi contro i sostegni della tettoia esterna del bar pasticceria Ternana, tra via Duca degli Abruzzi e via Giacomo Matteotti.
Il controllo Erano all’incirca le 5.20 quando l’uomo, che probabilmente aveva trascorso una serata all’insegna del divertimento, è stato fermato sulla strada statale 16, all’altezza della rotatoria che porta allo stadio. Ma il civitanovese, alla vista della paletta degli agenti della polizia stradale di Camerino, che gli intimavano l’alt, invece di accostare, ha pigiato sull’acceleratore, fuggendo a tutto gas. A quel punto i poliziotti sono entrati in macchina e hanno inseguito l’automobilista, che era alla guida di una Ford Fiesta nuovo modello.
La folle corsa Il conducente dell’utilitaria, accortosi di avere la Polstrada alle calcagna, si è trasformato in una sorta di pilota di Formula Uno, raggiungendo i 160 chilometri orari. Si è reso protagonista di una serie di sorpassi azzardati, cercando di seminare le forze dell’ordine. Ma i suoi tentativi sono stati vani. L’uomo infatti, una volta arrivato nella zona di via Duca degli Abruzzi e via Giacomo Matteotti, ha perso il controllo dell’auto, finendo la sua corsa schiantandosi all’altezza del bar Ternana. Fortunatamente, in quell’istante non c’erano clienti all’esterno del locale, altrimenti si sarebbe potuta verificare una strage.
I soccorsi L’auto ha subito danni ma il conducente, fortunatamente, nonostante la violenza dell’impatto è rimasto illeso. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 e gli operatori dell’emergenza sanitaria hanno accertato che P.B. non aveva riportato lesioni. Sono stati chiamati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza l’auto e a liberare la carreggiata. A quel punto gli agenti della polizia stradale hanno sottoposto il quarantunenne al test dell’etilometro, al quale è risultato positivo. L’uomo aveva un tasso di alcol nel sangue di 0,8 g/l. Il limite è di 0,5 g/l, ragion per cui, come da prassi in questi casi, è scattata la denuncia a piede libero alla procura della Repubblica di Macerata. Ma non è tutto. La polizia ha elevato una serie di contravvenzioni, a cominciare dal mancato rispetto dei limiti di velocità ai sorpassi azzardati. Complessivamente all’automobilista sono stati tolti 38 punti dalla patente di guida, che è stata ritirata. Se non è un record, poco ci manca. E pensare che, visto il tasso alcolico comunque non altissimo, il civitanovese se la sarebbe cavata con conseguenze ben meno gravi. L’uomo ha messo in pericolo la sua incolumità e quella di altre persone.
Daniel Fermanelli

CORRIERE ADRIATICO
Danneggiati muretti e ringhiere, il conducente rintracciato dai vigili grazie all’aiuto dei cittadini
Ubriaco finisce con l’auto nei giardini
Monte Urano Giardini pubblici seriamente danneggiati da un’auto guidata da un giovane di origine marocchina che, non rispettando i segnali e il divieto di accesso, ha sfondato muretti e divelto una ringhiera. Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini che hanno fornito il numero di targa del veicolo, gli uomini della Polizia Municipale sono intervenuti riuscendo a ricostruire l’accaduto e ad individuare il colpevole. Ecco la ricostruzione dei fatti: era circa l’una di ieri quando una Mercedes classe B ha cominciato a sbandare in via Matteotti. Senza rispettare il divieto di accesso, l’auto ha proseguito la sua corsa all’interno dei giardini pubblici, tra lo stupore e la paura di alcuni monturanesi presenti che hanno assistito a tutta la scena. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto, come in un videogame, ha cominciato prima ad urtare contro i muretti e poi ha praticamente divelto la ringhiera in ferro che delimita lo spazio di verde pubblico. Alla fine della scorribanda, si è allontanata non prima che qualche cittadino avesse memorizzato o annotato i numeri della targa per poi rivolgersi all’autorità competente. Sono infatti tempestivamente avvertiti gli agenti della Polizia Municipale che hanno immediatamente avviato le indagini fino a risalire che alla guida dell’autovettura sedeva, probabilmente in stato di ebbrezza, L.M., 20 anni, di origine marocchina e residente a Monte San Giusto. All’interno del veicolo anche un altro giovane connazionale e una ragazza italiana. L’auto è risultata essere stata noleggiata da un’azienda di Corridonia. Un’indagine lampo quella dei vigili che, grazie alla collaborazione della gente, è riuscita prima a ricostruire l’accaduto e poi ad individuare il colpevole. Da una prima sommaria i danni provocati sia in via Matteotti e sia all’interno dei giardini pubblici ammonterebbero a circa cinquemila euro mentre verrà avviato il procedimento di rito a carico del giovane. Già da domani verranno avviati i lavori per riparare i danni.
mas.vi

CORRIERE ADRIATICO
Nei guai altri cinque automobilisti
Civitanova La polizia stradale, come ogni fine settimana, è stata impegnata negli appositi servizi finalizzati a reprimere le cosiddette stragi del sabato sera. Gli agenti sono stati impegnati con etilometro e precursore, sottoponendo al test dell’alcol numerosi automobilisti. I controlli sono stati messi a segno in particolare nei pressi dei locali notturni maggiormente gettonati dai giovani. Sono state sei le persone pizzicate con un tasso alcolemico superiore a quello previsto dalla legge (tra questi sei c’è anche il civitanovese che si è schiantato contro una recinzione dopo essere stato inseguito, come riportato nel servizio a fianco).
Come detto è stato utilizzato il precursore, uno strumento simile a una torcia che stabilisce in forma empirica se l’automobilista ha assunto alcolici, segnando la strada delle forze dell’ordine verso un accertamento più approfondito con l’etilometro.

Supplemento alla rassegna stampa vino, birra e altri alcolici del 1 novembre 2010

Martedì, 02 Novembre 2010
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