DIPARTIMENTO DEI TRASPORTI TERRESTRI E PER I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI Immissione
in circolazione di veicoli oggetto di confisca o facenti parte di massa
fallimentare. |
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prot. n. 3575/M360 Indirizzi omessi
Com’è noto a codesti Uffici, da tempo si è posta una questione interpretativa concernente l’immissione in circolazione di veicoli oggetto di confisca o provenienti da massa fallimentare tenuto conto che, nelle more del perfezionamento dell’acquisto, in molti casi i veicoli stessi non risultano rispondenti alle direttive comunitarie vigenti al momento della richiesta di immatricolazione. Al riguardo, questa sede ha avuto modo di ribadire, anche confortata da pareri espressi dall’Avvocatura Generale dello Stato, che la questione non concerne i veicoli già immatricolati in Italia o in un altro Paese della U.E., poichÈ si tratta di veicoli già dichiarati idonei alla circolazione in base alle norme comunitarie ìillo tempore" vigenti. Il problema, invece, si è posto con riguardo ai veicoli mai immatricolati, attesa la perentorietà dei termini fissati dalle norme comunitarie in tema di prima immissione in circolazione, che non consentono l’immatricolazione di veicoli che non siano rispondenti alle direttive vigenti al momento della richiesta dell’immatricolazione stessa. A tale ultimo proposito, atteso che il decorso dei termini è normalmente riconducibile non già all’inerzia dei richiedenti l’immatricolazione bensì al protrarsi nel tempo delle procedure fallimentari o di confisca e delle successive procedure di alienazione, lo scrivente Dipartimento ha ritenuto opportuno sottoporre al Consiglio di Stato la questione interpretativa in parola. Ciò premesso, si porta a conoscenza che il Consiglio di Stato ha reso il proprio parere nell’adunanza della Sezione Seconda del 19 maggio 2004, pervenuto a questa sede il 17 agosto u.s., con il quale ha innanzitutto manifestato di condividere la posizione assunta da questo Dipartimento in merito ai veicoli che risultino già immatricolati. Pertanto, resta confermato che nulla osta alla reimmatricolazione dei veicoli già immatricolati in Italia, ovvero alla nazionalizzazione di veicoli già immatricolati in un altro Paese della U.E., che siano stati acquistati a seguito di confisca o di fallimento, rispetto ai quali risulta irrilevante la loro non rispondenza alle direttive comunitarie vigenti al momento della richiesta di reimmatricolazione o di nazionalizzazione. Viceversa, con riguardo ai veicoli mai immessi in circolazione ed anch’essi acquistati a seguito di confisca o fallimento, il Consiglio di Stato ha chiaramente evidenziato che "la peculiare forma di acquisto non appare assolutamente sufficiente, in assenza di una normativa ad hoc, per introdurre un regime speciale derogatorio della disciplina tecnica comunitaria."; conseguentemente, non ha ritenuto "ipotizzabile l’immissione in circolazione di veicoli non rispondenti alle prescrizioni vigenti al momento della richiesta di prima immatricolazione.". Si segnala quindi la necessità che gli utenti interessati verifichino preventivamente se il veicolo oggetto di acquisto non sia mai stato immesso in circolazione anteriormente alla confisca o alla acquisizione alla massa fallimentare e, conseguentemente, sia rispondente alle direttive comunitarie che ne consentono la prima immatricolazione in Italia. Al fine di assicurare la massima diffusione dei chiarimenti forniti, si fa presente che la presente circolare sarà pubblicata sul sito internet www.infrastrutturetrasporti.it.
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