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(ASAPS), 9 novembre 2010 - E’ ancora troppo alto il numero delle vittime sulle strade anche se, ogni anno si assiste ad un progressivo calo.’’Nonostante il lavoro di tanti governi in tutto il mondo, la battaglia non e’ ancora vinta’’. Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, che ha affrontando il tema della sicurezza stradale all’interno della seconda conferenza ministeriale su ambiente ed energia nei trasporti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i morti sulle strade sono ogni anno un milione e 200mila e questa cifra potrebbe raddoppiare nel 2020. L’impegno profuso dall’Italia nel settore della sicurezza stradale, ha permesso di far raggiungere al nostro Paese risultati importanti. Alla fine del 2009 la riduzione stimata di incidenti è stata di circa il 40% rispetto al 2001. Tuttavia i morti per sinistri stradali sono ancora troppi e troppe sono le invalidità gravi, senza contare l’alto costo sociale provocato dall’incidentalità stradale, che e’ pari a 30 miliardi di euro l’anno, equivalenti al 2% del nostro pil. Per Matteoli, è ’’indispensabile lavorare senza sosta e con azioni mirate in questo settore’’. Le principali azioni avviate, vanno dalle nuove norme per situazioni di massimo rischio ad un maggiore coordinamento tra il Governo nazionale e gli enti locali che comprenda maggiori controlli di Polizia con l’ausilio di nuove tecnologie, una maggiore attenzione agli utenti deboli e più attenzione all’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. (ASAPS) |
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