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Dopo gli incidenti stradali e le morti bianche è allarme per le "morti verdi"
L’Osservatorio il Centauro - Asaps ha monitorato il fenomeno degli incidenti con trattori agricoli

Nei soli ultimi 2 mesi di maggio e giugno 60 incidenti con 46 morti e 20 feriti
Un dato incredibile: nei campi si contano più vittime coi trattori (una ogni 32 ore) che sull’intera rete autostradale! In giugno 31 vittime in incidenti con i trattori e 29 in autostrada


Conoscevamo tutto degli incidenti stradali con 5.131 morti e 325.850 feriti, dati Istat 2007. Sappiamo delle 1.120 morti bianche del 2008, in diminuzione rispetto al 2007, secondo i dati Inail. Sapevamo, perché lo stavamo tenendo d’occhio, di una sorta di allarmante fenomeno di "morti verdi", cioè gli incidenti che coinvolgono trattori agricoli nei campi e su strada. Non pensavamo però che questo fenomeno potesse assumere connotati così allarmanti.
Dal 2007 e 2008 avevamo notato che esisteva una questione macchine agricole col ripetersi costante di incidenti per la maggior parte caratterizzati dal ribaltamento di trattori e incidenti su strada con il coinvolgimento di questa tipologia di veicoli. Tanto che nel 2009 Asaps ha stampato un manuale dato in omaggio per i propri soci intitolato "Circolazione delle macchine agricole" con tutte le regole per questa categoria di mezzi.
Il ripetersi di incidenti con trattori agricoli ci ha convinto ad aprire ufficialmente un ulteriore Osservatorio il Centauro-Asaps, dopo quelli ormai tradizionali della Pirateria stradale, dei Contromano, degli "Sbirri pikkiati", degli incidenti ai bambini e altri.
E’ emerso, con molta sorpresa, che in soli 2 mesi, dal 1° maggio al 30 giugno 2009, l’Osservatorio ha registrato 60 incidenti con trattori agricoli, nei quali hanno perso la vita 46 persone,fra questi ben 34 i conducenti di trattori, (fra le vittime inoltre 3 donne e 1 bambino) e 20 sono rimaste ferite (13 i conducenti). Una vera pandemia che ha causato in pratica un vittima al giorno e oltre una vittima mortale ogni 32 ore. Non ci intriga più di tanto sapere se si è trattato di incidenti sul lavoro o incidenti stradali. Sappiamo che 44 dei 60 casi, 73%, sono avvenuti nell’area agricola (campi, frutteti ecc.). Per altro non abbiamo neppure la pretesa di avere monitorato tutti gli episodi avendoli ricavati dalla stampa nazionale e dalle segnalazioni dei 600 referenti Asaps sparsi sul territorio italiano.
Al primo posto nel numero di incidenti mortali l’Emilia Romagna con 11 episodi, seguita dal Piemonte e Veneto e Campania con 5, Abruzzo e Puglia con 4 incidenti.
Per avere una esatta connotazione della gravità di questo fenomeno si consideri che nei due mesi di aprile e maggio nell’intera area autostradale italiana, dove circolano milioni di veicoli ogni giorno (e due ponti primaverili), con percorrenze di centinaia di milioni di chilometri, si sono contate in totale 38 vittime mortali (16 ad aprile e 22 a maggio).

Nel mese di giugno 2009 le vittime in conseguenza di incidenti con trattori sono state 31, sulle autostrade italiane sono state 29.
Insomma tenuto conto che le vittime dei trattori agricoli, con appena alcune centinaia di migliaia di veicoli, sono state 46 solo negli ultimi due mesi, sembra molto più pericoloso viaggiare con i trattori sui campi che viaggiare in autostrada dove circolano milioni di auto, camion e moto.
Certo questi numeri hanno stupito per primi gli osservatori de il Centauro - Asaps che si sono anche domandati come mai dati così macroscopici non siano emersi prima.

Pur tenendo conto che i mesi maggio e giugno sono caratterizzati da una intensa attività agricola, c’è qualcosa che non funziona nel sistema. I nostri agricoltori già al limite nei margini di guadagno, non possono rischiare la vita in questo modo. Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato. Le cause non saranno legate anche ad una esasperazione dei tempi e modalità del loro onestissimo e utilissimo lavoro nei campi?

Giordano Biserni

Presidente Asaps

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Venerdì, 03 Luglio 2009
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