C’è da rimanere perlomeno stupiti nel leggere le dichiarazioni del ministro del Turismo Michela Brambilla a Rimini: "Dobbiamo mettere mano al provvedimento che vieta la vendita di alcolici dopo le 2, altrimenti i giovani e i turisti andranno da altre parti". Il ministro garantisce poi che farà di tutto per togliere il blocco: "Serve una soluzione in tempi brevi", ma sottolinea la necessità di maggiori controlli sulle strade e di una maggiore attenzione alla sicurezza. Siamo del parere che un ministro, anche del Turismo, debba tenere nella debita considerazione anche la tutela della vita e della salute di tanti giovani frequentatori dei locali della notte. Non capiamo il rischio dei giovani e i turisti che andranno da altre parti. Dove dovrebbero andare? Se tutti i locali osserveranno il divieto e se questo verrà esteso semmai anche ai bar e agli ambulanti degli alcolici, la situazione sarebbe di una omogenea maggiore tranquillità. C’è finalmente una nuova presa di coscienza sul consumo degli alcolici. Appare quantomeno contraddittorio una scelta che ci riporti indietro proprio quando alcuni sindaci di importanti comuni italiani vietano o stanno per vietare, 24 ore su 24, con proprie ordinanze, non solo la somministrazione ma anche la vendita di alcolici ai minori di anni 16. Il pallone delicato del consumo di alcol e della sicurezza sulle strade non può essere rilanciato sempre e solo nella metà campo delle forze di polizia. E’ pur vero che più frequenti controlli sarebbero certamente utili. Ma il problema si affronta con un complesso di misure, non solo con soffi sull’etilometro Sappiamo perfettamente che i provvedimenti che stanno dando risultati sono molteplici e vanno dall’aumento dei controlli con l’etilometro, alla confisca dell’auto per i valori over 1,5, fino al divieto di somministrazione dopo le 2. Nei fine settimana di questi primi 6 mesi si sono salvate già 163 vite di cui 73 nelle ore notturne. Vuol dire che è stato costruito un efficace muro per la sicurezza. Non ci intriga più di tanto sapere quale mattone di questo muro è più o meno efficace. Nessuno però dovrebbe azzardarsi a sfilarne uno qualsiasi senza informare l’opinione pubblica e le famiglie, senza un dibattito fra addetti ai lavori, comprese le associazioni di settore e quelle dei familiari e vittime della strada. Il turismo non riteniamo che guadagni molto dall’apertura dei rubinetti dell’alcol 24 ore al giorno. Giordano Biserni Presidente Asaps
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