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Rassegna alcol e guida del 23 novembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

IL FATTO QUOTIDIANO

Alcol zero alla guida solo per i giovani Over 65 graziati dalla legge. E dalle lobby
Dal 12 novembre scorso i titolari degli esercizi pubblici che restano aperti oltre la mezzanotte devono mettere a disposizione dei loro clienti un etilometro. Una scelta introdotta nell’ambito delle modifiche al codice della strada di quest’estate. In pochi, però, hanno raccontato che dietro le quinte si è combattuta una battaglia silenziosa che ha portato all’introduzione dell’alcol zero per i giovani, lasciando fuori oltre 3 milioni di anziani a rischio incidenti. Prima che venissero approvate le nuove norme del codice stradale chiunque si trovasse alla guida di un mezzo a 2 o 4 ruote non poteva avere nel sangue più di 0,5 g/l, pena multe salate, perdita di punti e sospensione della patente (le sanzioni variano a seconda del grado alcolemico rilevato). Una soglia abbastanza diffusa anche negli altri paesi europei e considerata compatibile con una “moderata” bevuta tra amici. Dal 30 luglio scorso è stato invece introdotto l’alcol zero dai 14 ai 21 anni, obbligo esteso a tutti i neo-patentati per i primi 3 anni di guida e ai guidatori professionali. Per tutti gli altri resta il classico 0,5.
Si scopre però che la Società italiana alcologia, durante la discussione del testo della riforma del codice, aveva presentato in commissione al Senato una proposta per estendere le disposizioni sull’alcol zero alla guida anche agli over65, specificando che “se si accetta il criterio di una maggiore vulnerabilità giovanile agli effetti di quantità pur moderate di alcol e di conseguenza si scelga di adottare il limite zero sino ai 21 anni, è allora indispensabile adottare tale livello anche al di sopra dei 65 anni di età, età in cui si riduce drasticamente la capacità di metabolizzare l’alcol”. A sostegno di questa tesi ci sono i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale Alcol-Cnesp dell’Istituto superiore di sanità, che individuano come “bevitori assidui” soprattutto giovani e anziani: sotto i 16 anni in pericolo un ragazzo su quattro e una ragazza su sette. Mentre gli ultra-65enni fanno peggio: a rischio uno su due, per un totale di 3 milioni di anziani a rischio.
Dati che non devono aver fatto breccia sui politici che, non volendo inimicarsi le già infastidite lobby dell’alcol, hanno stralciato parte della proposta portando nel disegno di legge solo l’alcol zero per i giovani. Basta leggere le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Epat (Esercizi Pubblici Associati di Torino e Provincia), Carlo Nebiolo, per capire le tensioni in atto: “Il vero freno alla ripresa del comparto del vino si chiama etilometro. Prima quattro clienti consumavano dalle due alle tre bottiglie, ora si fermano a una”. Le ragioni della sicurezza contrastano con quelle di produttori e ristoratori ma questo non può portare a demonizzare l’etilometro ministeriale che, avendo bevuto tre bottiglie in quattro persone, farà sicuramente registrare valori ben superiori a quelli di legge.
“Le proposte avanzate e sostenute dalla Sia sono basate sull’evidenza scientifica – spiega a ilfattoquotidiano.it Emanuele Scafato, presidente della Società italiana alcologia – e su quanto viene richiesto ai governi europei dall’Oms e sollecitato dal Parlamento Europeo; livelli di alcolemia media di 0,2 per tutti, livelli zero per i giovani e, aggiungiamo noi, livelli zero per gli ultra-65enni. Le ragioni sono semplici. Considerata la fisiologia degli anziani, e tenuto conto del ridotto metabolismo dell’alcol a causa della perdita quantitativa dell’enzima alcol deidrogenasi, è noto che a partire dai 65 anni, si incrementa esponenzialmente la vulnerabilità e il rischio alcolcorrelati. Gli anziani sono poi la parte di popolazione che assume più farmaci, come antidolorifici, antiinfiammatori, sedativi, antidepressivi etc. per i quali è vietato l’uso di qualunque quantità di alcol il cui effetto è assolutamente imprevedibile ma comunque rischioso in relazione all’idoneità psico-fisica alla guida, in considerazione anche della non trascurabile diminuzione dei riflessi che si accompagna all’invecchiamento”.
Evidenze rilevanti proposte dalla comunità scientifica e dagli organismi di tutela della salute che, però, il legislatore non ha considerato, scegliendo di non tutelare insieme ai giovani anche gli ultra-65enni. Resta da chiedersi come mai le due commissioni di Camera e Senato abbiano stralciato questa parte della proposta. A voler pensare male, si può immaginare che abbiano voluto “autoescludersi” dall’alcol zero (tanti politici sono over 65, primi tra tutti il ministro dei Trasporti Altero Matteoli e – tra pochi giorni – il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino), e che non abbiano voluto approvare una norma troppo impopolare.
Tuttavia i dati Istat presentati in questi giorni dicono che il 74% dei morti per incidente stradale ha più di 30 anni e che i giovani non sono i soli soggetti a rischio. Nessuno lo ha fatto notare al Parlamento, nemmeno l’unico soggetto forte che avrebbe potuto farlo, cioè il Forum nazionale dei giovani, riconosciuto con la Legge 30 dicembre 2004, n. 311, quale unica piattaforma nazionale di organizzazioni giovanili italiane che devono “impegnarsi per il coinvolgimento dei giovani alla vita sociale, civile e politica del Paese, coinvolgendoli nei processi decisionali del Paese”. Il suo presidente, Carmelo Lentino, risponde: “Sinceramente non lo sapevo, se così fosse la discriminazione sarebbe più evidente”. Contattato da ilfattoquotidiano.it, il sottosegretario ai trasporti Giachino non ha voluto rispondere alla nostre domande.
di Claudio Cangiatosi


ASCA

BOLZANO/SICUREZZA STRADALE: 25/11 SI PRESENTA CAMPAGNA ’EUREGIO’ 
Bolzano, 23 nov - La campagna di sicurezza stradale ’Don’t drink and drive - Puoi dirlo forte: se bevo non guido’ verra’ presentata il 25 novembre dagli assessori provinciali Florian Mussner, Richard Theiner e Thomas Widmann, assieme al collega tirolese Bernhard Tilg e rappresentanti dal Trentino, presso lo stand della Forst al Mercatino di Natale in piazza Walther a Bolzano.
La campagna, avviata a livello internazionale e adattata alla precipua realta’ locale, e’ un progetto congiunto a livello di Euregio delle Provincia di Bolzano e Trento e del Land austriaco del Tirolo e fa riferimento all’incarico dato dai tre enti in seguito alla seduta congiunta dei tre Consigli provinciali di Mezzocorona. L’obiettivo e’ quello di sollecitare nei cittadini un uso consapevole dell’alcol secondo il motto ’’Puoi dirlo forte: se bevo non guido’’.
res-rus/cam/bra

LA REPUBBLICA

La sicurezza stradale? La forza delle piccole iniziative
Il Moto Club "Bikers Salerno City" per tre sabati consecutivi protagonista davanti ad altrettante discoteche salernitane per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada

(23 novembre 2010) La sicurezza stradale passa anche attraverso tante piccole iniziative a carattere locale. E’ il caso dell’attività svolta dal Moto Club "Bikers Salerno City", con il patrocinio del Comune di Salerno e con la partecipazione del Comitato regionale campano della Federazione Motociclistica Italiana, che per tre sabati consecutivi (l’ultimo è in programma il 27 novembre), ha svolto attività davanti ad altrettante discoteche salernitane per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada.
I primi due appuntamenti organizzati da Bikers Salerno City hanno raccolto notevole interesse tra i frequentatori della movida salernitana e molti giovani si sono avvicinati allo stand della Federmoto allestito dai bikers salernitani per curiosità o per chiedere informazioni sulla presenza dei centauri in discoteca.
E sono stati in molti a provare l’etilometro, la cui presenza nei locali notturni è ormai obbligatoria per legge, e il risultato è stato decisamente incoraggiante poiché i ragazzi che si sono sottoposti al test sono risultati quasi tutti al di sotto del limite alcolico stabilito dalla legge per mettersi alla guida.
"Abbiamo spiegato ad alcuni ragazzi, raccontano i Bikers Salerno City, la necessita di bere consapevolmente o di delegare uno del gruppo a rimanere sobrio per poter guidare in sicurezza, senza rischiare gravi incidenti stradali. Sono state illustrate anche le sanzioni, che sono per altro piuttosto onerose, comminate in relazione al grado di tasso alcolico presente nell’organismo così come riportato nella relativa tabella  informativa. Abbiamo poi spiegato che chi guida è responsabile anche delle persone che viaggiano a bordo, segnalando altresì ai giovani i numerosi incidenti in cui hanno perso la vita persone innocenti, investite o coinvolte in incidenti causati da  conducenti di veicoli imprudenti, distratti, in stato di ebbrezza alcolica o da sostanze stupefacenti".
Da segnalare che già da sola la presenza del gruppo di bikers, che hanno esposto volantini ed altro materiale informativo sulla sicurezza stradale, e dell’etilometro,  hanno rappresentato per molti ragazzi un momento di riflessione sui pericoli della guida in stato di ebbrezza. Un bilancio positivo quindi per un’iniziativa che si è svolta serenamente con i motociclisti che hanno offerto caffè caldo, gadget e hanno dato la disponibilità, a chi ne avesse avuto bisogno, di una autovettura con un autista per accompagnare a casa eventuali persone ubriache.
Oltre alle campagne su scala nazionale, che non sono mai abbastanza, anche gli interventi come quello organizzato dai Bikers Salerno City possono contribuire a salvare tante giovani vite.
(m. r.)

CORRIERE DELLA SERA

Stop vendita alcol alle 16 in una strada a Bergamo
Comitato ’no coprifuoco’ annuncia corteo disubbidienza
BERGAMO - Negozi chiusi alle 20 e divieto di vendere alcolici gia’ alle quattro del pomeriggio in una strada a Bergamo. Fa discutere l’ordinanza del sindaco del Pdl, Franco Tentorio, presentata oggi in Comune per arginare la criminalita’ dilagante in via Quarenghi, una delle strade del centro cittadino con la piu’ alta concentrazione di residenti e commercianti extracomunitari. Il provvedimento sara’ in vigore per un periodo di prova da giovedi’ prossimo al 31 gennaio 2011. L’ordinanza imporra’ ai negozi di chiudere alle 20 (kebab compresi) e di sospendere la somministrazione di alcolici a partire dalle 16, con il divieto di consumare bevande per strada, pena una multa di 500 euro. Il comitato ’No coprifuoco’ ha gia’ annunciato per giovedi’ una manifestazione di protesta e disubbidienza.

ASAPS

Francia: dichiarazione di guerra alla guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti
Mentre in Italia si decide d’ufficio la latitanza dei dati statistici nazionali in materia di ebbrezze, Oltralpe si decide la linea dura: controlli, dati e carcere. I positivi si accolleranno i costi dei controlli e così i test non mancheranno mai.
23 Novembre 2010 - Giro di vite anche per cinquantini e baby patenti. Mentre in Italia l’Istat cancella la rilevazione dei dati relativi alle ebbrezze, senza peraltro nemmeno ipotizzare in quale modo integrare un dato che, a livello planetario, incide tra il 30 ed il 40% della mortalità stradale, in Francia si ingrana la quinta anche sul fronte del contrasto alle sostanze stupefacenti. Infatti proprio ieri mattina, le agenzie transalpine, AFP in testa, hanno rilanciato la notizia che le forze di polizia dovranno totalizzare un minimo di 100mila controlli da effettuarsi nel 2011.
Secondo gli esperti della Missione interministeriale per la lotta alla droga e alla tossicodipendenza (MILDT), il rischio di provocare un incidente stradale, quando ci si trova al volante dopo aver consumato alcol e cannabis, è moltiplicato per 15. In Francia, condurre un veicolo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti prevede fino a 2 anni di prigione: una pena considerevole, che può decuplicare se, per effetto di quella trasgressione si provoca un incidente stradale con lesioni o morte. Per questo la Missione, unitamente al Dipartimento della Sécurité Routière, ha stilato un piano operativo d’intervento che prevede un dispositivo di controlli da mettere in atto soprattutto attorno alle grandi città. Nel frattempo anche in Francia il codice della strada è stato rivisto con una serie di modifiche che entreranno in vigore proprio questa mattina (23 novembre), all’atto della pubblicazione sul Journal Officiel di alcuni articoli che prevedono nuove modalità di svolta a destra ai semafori per quanto riguarda i pedoni, l’uso della patente di guida per tutti i motoveicoli di cilindrata maggiore a 50 cc e, soprattutto, un giro di vite che prevede l’introduzione di sanzioni penali per chi trucchi i ciclomotori.
Secondo la normativa vigente, anche in Francia i motorini 50 non possono superare i 45 orari: chi sgarra e potenzia scooterini e similari, rischia sanzioni amministrative da 1.500 euro, mentre chiunque metta in vendita un motoveicolo truccato sarà passibile di reclusione fino a 6 mesi e 7.500 euro di ammenda. Se a truccare un cinquantino sarà un meccanico professionista, allora il carcere è garantito per 2 anni, mentre la sanzione pecuniaria è fissata in 30mila euro. Ma torniamo alle ebbrezze da stupefacenti: ciò che stupisce, in questo autunno caldo sul fronte della sicurezza stradale d’Oltralpe, è lo slancio con cui lo Stato ha trovato il modo di finanziare lo screening sulle strade: le ultime ricerche hanno infatti dimostrato che esiste una vera e propria emergenza droga al volante, con una crescente quota di conducenti permanentemente sotto effetto dei cannabinoidi, cocaina, eroina e anfetamine. Ebbene, ogni conducente che risulterà ebbro, dovrà corrispondere all’erario un forfait di 100 euro per sostenere le spese dell’accertamento, 10 dei quali andranno a coprire il costo dei test salivari.
In Francia, come l’Ufficio studi di ASAPS ha più volte sottolineato nel corso degli anni, prevenzione e repressione delle ebbrezze rappresentano una priorità fin dal 1958, anno in cui vennero varate le prime normative in materia. Secondo i dati relativi al 2008, 3 conducenti su 100 circolano con un alcolemia positiva, mentre 6 conducenti su 100 coinvolti in un incidente con lesioni superano la soglia legale alcolemica. Sono invece 17 su 100 i conducenti ebbri coinvolti in un sinistro mortale. La proporzione d’incidenti con conducenti ebbri sale al 10,2% per gli eventi con feriti ed al 27,9% per quelli con esito letale. Secondo gli analisti del Dipartimento interministeriale della Sicurezza Stradale, se si potesse azzerare il numero di conducenti ebbri, si salverebbero ogni anno, in Francia, 1.200 vite. Questo, i nostri cugini francesi lo ripetono più o meno da 50 anni, da quando, cioè, ogni corpo di polizia ad ordinamento nazionale o locale ha l’obbligo di contribuire in tempo reale alla statistica. Da noi, invece, non essendo ancora riusciti a creare un form telematico comune che consenta a tutti coloro che partecipano ad alimentare la banca dati della sinistrosità di fare la propria parte, abbiamo deciso di depennare voci come l’alcol o la droga dall’annuario statistico nazionale.
È, se ci permettete, un gravissimo errore, che potrebbe fornire informazioni ancora più devianti rispetto a quelle pervenute finora. Di contro, l’ordine diramato da Parigi a tutti i dipartimenti, compresi quelli d’Oltremare, è categorico: controllo rigoroso e assoluto. Da quando, nel 2003, è entrata in vigore la legge "Marilou" - in omaggio a Marilou Poinsot, una bambina di 9 anni uccisa il 24 aprile 2002 da un conducente che aveva consumato cannabis - sono più di 9.000 le condanne per guida sotto l’effetto di stupefacenti: nel 2010 ancora in corso, su 5.520 controlli salivari effettuati nella sola Parigi, ben 2.030 sono risultati positivi, con 1.425 conferme certificate dai test sul sangue. Secondo la legge, infatti, un test salivario è utilizzabile solo come precursore di un controllo ospedaliero. Da noi, evidentemente, la memoria sarà ancora più corta.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 23 NOVEMBRE 2010
Etilometro, stangata sui pub 
Multe da 400 euro a 14 esercizi che non ce l’avevano Vigili urbani in azione nel weekend Centro e Passeggiata nel mirino: «Questo è solo l’antipasto» 
MATTEO TUCCINI 
VIAREGGIO. Una stangata memorabile, di quelle che lasciano il segno. E che è destinata a scatenare un bel po’ di polemiche.
 Nell’ultimo fine settimana la polizia municipale ha eseguito un controllo a tappeto nei pubblici esercizi (bar e pub) per verificare la presenza dell’etilometro, divenuto obbligatorio nei locali da una decina di giorni. Ebbene: secondo quanto riportato dai vigili urbani, la stragrande maggioranza degli esercizi sottoposti a verifica, cioè 14 su 20, non aveva lo strumento per misurare la percentuale di alcol nel sangue. E i proprietari si sono beccati una multa di 400 euro a testa.
La mannaia dei vigili urbani ha colpito duro sia in centro città che in Passeggiata. E - assicura l’assessore alla polizia municipale Athos Pastechi - i controlli continueranno anche nei prossimi fine settimana.
 Perciò agli esercenti non resta che provvedere. A meno che non abbiano voglia di pagare.
«Garantiamo la sicurezza». «Nelle sere del 19 e 20 novembre scorsi - si legge nella nota diffusa dall’assessore Pastechi - il personale della polizia municipale ha effettuato numerosi controlli in alcuni pubblici esercizi, proprio per verificare il rispetto di quanto disposto dalla legge 120 dello scorso luglio. Più precisamente, gli agenti sono intervenuti per la parte della normativa entrata in vigore a partire dal 13 novembre, che detta - nello specifico: “i titolari e i gestori muniti di licenza ex articolo 86 Testo unico di pubblica sicurezza, che proseguono la propria attività oltre le 24, devono avere almeno un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico a disposizione dei clienti che desiderano verificare il proprio stato di idoneità alla guida. Nonché esporre apposite tabelle nei locali, che riproducono i sintomi correlati all’assunzione di alcool”».
«Venti attività di somministrazione di alimenti e bevande - prosegue la nota - sono state quindi sottoposte alle verifiche, da cui è risultato che 6 esercizi hanno rispettato le prescrizioni, mentre i restanti 14 sono stati sanzionati per non aver ottemperato a quanto disposto dalla legge in argomento».
Pastechi ha precisato poi che «ai titolari delle attività risultate non in regola con la normativa vigente è stata fatta una multa di 400 euro, come recita l’articolo 54 della legge 120, cioè un terzo della sanzione che è fissata tra 300 euro e 1.200 euro. Durante i controlli è stato anche sanzionato un circolo privato, che effettuava somministrazione senza rispettare i requisiti di sorvegliabilità».
«Già nel mese di agosto», insiste l’assessore, «personale della sezione annonaria, subito dopo l’entrata in vigore della legge, aveva sanzionato 3 pubblici esercizi che somministravano alcolici oltre le 3 del mattino, ossia in violazione del divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche oltre le 3 e per le tre ore successive».
«Non faremo mancare» ha poi concluso Pastechi, «puntuali controlli nei prossimi fine settimana. Garantire la maggior sicurezza dei cittadini richiede il massimo impegno da parte di tutti noi, amministratori e responsabili delle forze locali».
L’etilometro delle polemiche. A questo punto è lecita una domanda: che fine hanno fatto tutti gli etilometri che le associazioni di categoria avevano assicurato di aver distribuito nei locali? Sia Ascom che Confesercenti, infatti, avevano sostenuto che i loro associati erano pronti ad accogliere l’entrata in vigore della nuova legge. Che punta, ricordiamolo, a scoraggiare chi ha bevuto troppo a mettersi alla guida.
C’è da dire che i titolari di bar e ristoranti non hanno fatto salti di gioia, quando è stato comunicato loro che avrebbero dovuto installare questi apparecchi. Non tanto per il principio - ovviamente nessuno ha qualcosa in contrario all’incrementare la sicurezza stradale - ma per il fatto che veniva visto come un ulteriore vincolo. Il costo degli alcoltest, peraltro, è variabile: si va dalle migliaia di euro di macchine sofisticate a infrarossi (che nessuno comprerà mai, probabilmente) ai 60-80 euro di quelle elettrochimiche a postazione fissa. Altrimenti ci sono sempre i kit monouso, che costano dai 3 ai 5 euro. Ci sono comunque, accordi di categoria che fanno sì che gli apparecchi siano acquistabili a prezzi scontati. E quindi è il caso che bar e pub della città provvedano a rimediare quanto prima. Altrimenti, sono guai.

CORRIERE ADRIATICO

Alcol ai minorenni Multato il Komedia
Castelfidardo Fari puntati sulla prevenzione delle stragi del sabato sera. Continuano a ritmi serrati i controlli condotti sul territorio dalle forze dell’ordine sul tema della sicurezza stradale e il monitoraggio dei locali notturni nel territorio anconetano. Nello scorso weekend l’attività predisposta dal nuovo questore Arturo De Felice ha portato al sequestro di cinque grammi di marijuana e alla segnalazione alla prefettura di Ancona dei possessori della sostanza stupefacente.
Sempre nel fine settimana, gli uomini del commissariato di polizia stradale di Osimo hanno elevato una sanzione amministrativa nei confronti del titolare di una discoteca della zona per la somministrazione di bevande alcoliche oltre l’orario consentito. La sanzione, nella notte tra sabato e domenica, scattata al Komedia che ha inaugurato nelle settimane scorse la nuova stagione danzante in collaborazione dei due marchi romagnoli Peter Pan e Villa delle Rose.

I controlli sui nomadi
L’attività di controllo su tutto il territorio ha coinvolto complessivamente decine di uomini della questura, commissariati, polizia stradale, reparti cinofili, medici della polizia e reparto prevenzione crimine di Pescara. Con l’ausilio della Polizia Municipale, peraltro sono stati controllati anche alcune carovane di nomadi temporaneamente stanziatisi presso il parcheggio dello stadio del Conero nonchè alcuni esercizi pubblici in zona stazione ferroviaria. Per quanto riguarda i nomadi a Passo Varano non sono state registrate irregolarità: una parte dei caravan sono autorizzati in quanto proprietà dei giostrai, l’altra invece è di passaggio per cui le forze dell’ordine si sono limitate a ricordare che la sosta è consentita per un lasso di tempo limitato (48-72 ore).

IL GAZZETTINO (Treviso)

Allarme ubriachi al volante.

Martedì 23 Novembre 2010 - Allarme ubriachi al volante. A denunciarlo è l’ispettore capo della Polstrada di Castelfranco Fabio Viale che si è trovato a dover gestire una serie di incidenti con un unico comune denominatore: chi guidava aveva bevuto, e tanto. E sembra che gli automobilisti non siano a conoscenza delle conseguenze che li attendono, nel caso in cui venisse ritenuto responsabile di un incidente e trovato con un tasso alcolemico superiore al limite di tolleranza (1.50): revoca della patente per tre anni. Negli ultimi giorni si è verificata una sequenza di incidenti tra Castelfranco, Pederobba, Montebelluna, Lovadina, Mogliano, tutti rilevati dalla Polstrada castellana, determinati da conducenti risultati oltremodo positivi all’alcoltest. Un 25enne ha fatto segnare 1.52, una 35enne extracomunitaria 2.31, un 28enne 1.88, uno di 55 con un tasso di 2.80. e, infine, un 36enne ha toccato quota 2.85. A questi casi vanno aggiunti quelli, altrettanto gravi, rilevati dai carabinieri (a Vedelago) o dai vigili (a Borso, domenica). In definitiva, sulle strade della Castellana, negli ultimi dieci giorni, sono stati più di una ventina gli automobilisti sorpresi ubriachi al volante, causa di incidenti. «Per fortuna quelli da noi rilevati non sono stati particolarmente gravi - spiega il comandante Viale - e le macchine coinvolte hanno sempre trovato una via di fuga». Ma c’è un altro aspetto che fa riflettere. «In molti casi il bicchiere in più non era stato bevuto a pasto e l’automobilista non era a conoscenza delle conseguenze legislative. La mia preoccupazione - sottolinea Viale - riguarda tutti coloro che si mettono al volante: sappiano che se hanno bevuto e poi causano un incidente, le conseguenze sono serissime. Spero che questi dati rimangano casi isolati e non una tendenza perché, lo ripeto ancora una volta, ora ci sono pene severissime».
Gabriele Zanchin

ASCA

ROMA: UBRIACO AGGREDISCE LA MOGLIE, ARRESTATO DAI CARABINIERI 
Roma, 23 nov - E’ tornato a casa ubriaco, ha aggredito la moglie ed e’ stato arrestato dai carabinieri. E’ successo nella tarda serata di ieri, a Roma, in via di Pietralata, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 39enne filippino per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, come era accaduto gia’ in passato, e’ rientrato a casa ubriaco e ha cominciato subito ad insultare la moglie fino a metterle le mani addosso. Nella circostanza ha sfilato la cinta dai pantaloni e ha colpito piu’ volte la donna, 38enne, anche lei filippina. Il pianto della vittima e le grida del marito, che continuava a colpirla con calci e pugni, hanno allertato i vicini che hanno chiamato i Carabinieri. L’uomo e’ stato bloccato ed ammanettato dai militari. La donna, trasportata all’ospedale ’’Sandro Pertini’’, ne avra’ per 30 giorni a seguito di alcune fratture riportate al volto. Il marito sara’ processato con rito direttissimo.
res-map/cam/rob

CORRIERE ADRIATICO

Ubriaco inseguito e bloccato
Giovane di Arcevia fermato dalla Polstrada ora rischia l’arresto
Marotta Guidava ad alta velocità e sotto l’effetto di sostanze alcoliche, quando una pattuglia della Polstrada gli ha intimato l’alt; ma lui non si è fermato. Una vicenda che ha avuto pesanti conseguenze per un giovane neopatentato: patente ritirata, decurtazione di 50 punti (il massimo disponibile è di 20 punti), un’ammenda piuttosto salata e una sanzione penale di 6 mesi di carcere. Protagonista un 20enne, residente nel Comune di Arcevia, S. A. le sue iniziali, che, la notte scorsa, viaggiava a bordo di una Fiat Tempra lungo la statale Adriatica.
Erano circa le 2.20, quando a Marotta di Mondolfo, una pattuglia della Polstrada stava effettuando alcuni controlli. A richiamare l’attenzione degli agenti un’autovettura lanciata a forte velocità in direzione sud, a cui hanno immediatamente intimato di fermarsi. Il conducente, invece di accostare, ha proseguito la sua marcia, aumentando l’andatura nel tentativo di dileguarsi. Per eludere il controllo ha addirittura spento le luci del veicolo, procurando così grave pericolo per la circolazione. Gli agenti della Polstrada si sono quindi posti all’inseguimento della Fiat Tempra, riuscendo a raggiungere e a bloccare il mezzo ed il suo conducente dopo circa 3 chilometri, nei pressi del ponte sul fiume Cesano.
Il giovane che era al volante, sottoposto al controllo etilometrico, è risultato avere una concentrazione di etanolo pari a 1,40 g/l. Gli è stata, quindi, ritirata la patente di guida per la successiva sospensione, con sanzione penale prevista in sei mesi di arresto e ammenda da 800 a 3.200 euro, aumentata di un terzo per aver commesso il fatto in ore notturne, ed aumentata nuovamente da un terzo alla metà perché neopatentato. Inoltre per le varie infrazioni commesse (mancato arresto, velocità elevata, mancato utilizzo dei sistemi di illuminazione, ecc.) sono state redatte le specifiche contestazioni per un importo complessivo di circa 370 euro e una decurtazione pari a 50 punti, tra guida in stato di ebbrezza ed infrazioni. Considerato lo stato di alterazione psico-fisica del 20enne, il veicolo è stato affidato al soccorso stradale di zona.
f.g

CORRIERE ADRIATICO

L’azione di controllo dei carabinieri
Ubriachi al volante Ritirate cinque patenti
Camerino Sono cinque le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, dai carabinieri della compagnia di Camerino, di cui alcune a Matelica e altre nel circondario camerte, durante i controlli del fine settimana disposti dal capitano Domenico Calore, per prevenire il fenomeno della guida sotto l’abuso di sostanze, stupefacenti o alcool. Non gravissima la situazione dei cinque automobilisti, ma il limite di alcool nel sangue riscontrato era superiore a quanto stabilito dalla legge, così sono stati pizzicati e sanzionati dai militari. Un trentenne di origine pugliese ma da tempo residente a Matelica, di professione operaio, fermato nella sua auto per un controllo dai carabinieri. A seguito della perquisizione è stato trovato in possesso di due grammi di hashish. E’ stato segnalato quale assuntore alla Prefettura.

IL SECOLO XIX

Avvocato ubriaco alla guida
Nove persone denunciate nell’ultimo week end. Anche trentatre multe per violazioni al codice della strada. I carabinieri hanno messo in strada una task force di 40 persone
LA SPEZIA  23 novembre 2010 - C’è anche un avvocato fra le nove persone denunciate dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza durante l’ultimo fine settimana. Una volta fermato, il legale ha cercato di fare una garbata ma decisa pressione sui militari, invitandoli a redigere in maniera impeccabile il verbale perchè lo avrebbe studiato bene, virgola per virgola, alla ricerca di un cavillo per contestare multa e segnalazione alla magistratura. Non sappiamo se lo ha già trovato e se riuscirà a farsi annullare tutto, intanto l’altra notte, per tornare a casa, ha dovuto chiamare un amico perchè altrimenti la sua costosa fuoriserie sarebbe stata sequestrata.
Oltre all’avvocato i carabinieri hanno pizzicato anche due camionisti, cinque operai e un pensionato, tutti di età compresa fra i 22 e i 56 anni. Sono stati sottoposti all’alcol test che ha rilevato tassi fra l’1.1 e l’1.5 grammi/litro di etanolo nel sangue, e quindi ben superiore al limite massimo fissato dalla legge in 0.5.
Se queste nove persone - a cui è stata ritirata anche la patente e sono stati penalizzati di dieci punti dal bonus di 20 - dovranno rispondere davanti ad un giudice delle loro mancanze, leggermente meglio è andata ad altri quattro conducenti che almeno si sono salvati da una denuncia penale.
Il tasso alcolmetrico rilevato dal test, infatti, era compreso fra 0.5 e 0.8, una sorta di terra di mezzo, che implica sanzioni pecuniarie.Oltre alla sospensione della patente per un mese, i quattro dovranno sottoporsi ad una scrupolosa visita medica per poter riottenere il documento di guida.
Non ci sono stati solo ubriachi alla guida i carabinieri - una quarantina quelli impegnati nel fine settimana - hanno elevato ben 33 contravvenzioni per violazioni al codice della strada come mancato rispetto del semaforo rosso, sorpasso in curva, mancata precedenza, velocità pericolosa.
Durante le operazioni su strada del week-end sono stati controllati oltre un centinaio di veicoli e 250 persone fra conducenti e passeggeri. Fra questi ultimi - cinque studenti e due operai - sono stati trovati in possesso di piccole quantità di marijuana e hascisc. Sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti e verranno invitati ad avvalersi dei programmi terapeutici di recupero.

CORRIERE ADRIATICO

Ritirata la patente a un assessore
Teramo - Di lui si sa solo che è uno dei più giovani assessori al Comune di Teramo. E si sa anche che la polizia gli ha ritirato la patente perché durante un normale controllo stradale alla viabilità è risultato positivo all’alcol test. La notizia risale a qualche giorno fa, ma è trapelata solo nelle ultime ore, dopo che ne sono venuti a conoscenza alcuni esponenti dell’opposizione che non si sono lasciati scappare la ghiotta occasione per renderla pubblica. Una voce tira l’altra ed ecco che la notizia è diventata di dominio pubblico. Non c’è dubbio: molto meglio la bicicletta. (*)

(*) Nota: la cultura del bere è più radicata della cultura dell’auto. È più facile immaginare di rinunciare all’auto che agli alcolici. Senza contare che anche in bicicletta è prevista la sanzione per guida in stato di ebbrezza. 

SENZACOLONNE

Alcol nel sangue del papà: indagini in corso
LATIANO Martedì 23 Novembre 2010 - Un incidente dalle cause incomprensibili. Nessuna traccia di frenata, un’auto completamente distrutta. Le indagini proseguono. Dagli accertamenti eseguiti in ospedale risulterebbe che il guidatore, Giovanni Bardaro, aveva nel sangue un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. E si sta valutando, referti alla mano, se ci siano relazioni tra l’esito dei test compiuti e la dinamica dell’incidente. Così come si sta valutando se oltre al presunto stato di ebbrezza anche l’analisi sull’assunzione di oppiacei siano “positivi”. Un quadro ancora tutto da chiarire quello clinico e soprattutto quello che concerne la dinamica del sinistro, ancora tutta da chiarire.  La polizia municipale di Mesagne ha consegnato una relazione dettagliata al magistrato di turno, Miryam Iacoviello, che deciderà se e come procedere.  Un fascicolo è aperto, come da prassi, al momento senza che nessuno sia stato iscritto nel registro degli indagati. Oltre al resoconto dei rilievi compiuti sul posto dai vigili urbani ci sono anche i referti medici, a disposizione del pm, e c’è l’automobile distrutta che trasportava la giovane donna e la bimba che non ce l’hanno fatta e che era guidata da Giovanni Bardaro, padre e compagno, che si è salvato.

IL RESTO DEL CARLINO

Ubriaco cade dalla finestra

 

 

 

Mercoledì, 24 Novembre 2010
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