ALIA scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente della Camera Gianfranco Fini, al presidente del Senato Renato Schifani, per evitare che venga soppressa la Consulta nazionale sull’alcol e i problemi alcolcorrelati, in quanto non prevista tra gli organismi collegiali prorogati ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 agosto 2010. Lancia, inoltre, una campagna per l’invio di e-mail agli stessi destinatari. Di seguito si pubblicano: il testo della lettera, il testo dell’e- mail e le modalità di invio.
Testo della lettera (PDF)
Testo dell’e-mail
Illustrissimo presidente
Con la presente Le chiedo di intervenire per impedire la soppressione della “Consulta Nazionale sull’alcol e i problemi alcol correlati”, attualmente non inserita tra gli organismi collegiali prorogati ai sensi della direttiva del presidente del consiglio dei Ministri (4/8/2010). La consulta, prevista dalla legge 125/2001 (Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcol correlati) è stato uno strumento fondamentale in quanto è l’organismo in cui la società civile, la comunità scientifica, i rappresentanti dell’industria e dei produttori, i decisori politico amministrativi (regioni e governo), hanno potuto confrontarsi, lavorare insieme e produrre linee guida importanti che hanno ispirato alcuni provvedimenti governativi in tema di protezione e promozione della salute in campo alcologico. La sua soppressione non è assolutamente motivata da risparmi o eliminazione di sprechi visto che non vi sono gettoni ma il solo rimborso del viaggio per i pochi membri che vengono da fuori Roma (che in molti casi provvedono anche autonomamente a pagarsi il viaggio). L’alcol è per il mondo occidentale la droga più pericolosa e il terzo fattore di rischio per la salute della popolazione generale (con una spesa socio-sanitaria in Italia pari a oltre 45 miliardi di Euro). Chiediamo pertanto il Suo intervento, certi della Sua sensibilità, visto che i problemi e le patologie alcol correlate rappresentano una reale piaga per le famiglie e un costo per la collettività. Sarebbe un segnale di arretramento culturale verificare che, oltre alla mancata sensibilità dei ministri competenti che avrebbero potuto e dovuto evitare questa incresciosa situazione, si giungesse a penalizzare la società privandola di un rilevante strumento di concertazione utile alla costruzione di buone pratiche di governo, di riflessione e di impegno di tutti i cittadini mirati a ridurre l’impatto negativo dell’alcol sulla persona e sulla collettività. La soppressione della consulta nazionale alcol non può passare sotto silenzio né è accettabile che per presunti e immotivate ragioni di tagli della spesa pubblica si contribuisca ad infliggere un forte colpo ad una storia di valori e di azioni che hanno creato un modello esportato nel mondo come esempio da seguire. Distinti saluti FIRMA Modalità di invio * Presidente della Camera: http://presidente.camera.it/760 * Presidente Repubblica: https://servizi.quirinale.it/webmail/
Per questi due destinatari occorre cliccare sul link e compilare i campi obbligatori indicati nella mascherina. Il testo va incollato nell’apposito spazio. Presidente del Senato: renato.schifani@senato.it
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