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Russia, iniziativa choc della polizia stradale contro la vodka
Gigantesche bottiglie di ferro riempite con le carcasse di auto coinvolte in incidenti mortali
Le coscienze in ebollizione e la tante bevande adulterate

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Nell’immagine sopra, una delle gigantesche bottiglie riempite coi rottami di incidenti mortali avvenuti a causa dell’alcol e, sotto,un agente della polizia russa esamina bevande adulterate. (Foto dalla rete)

(ASAPS) MOSCA (RUSSIA), 21 luglio 2010 – La guida in stato di ebbrezza resta uno dei fattori di letalità più evidenti in tutti gli scenari infortunistici del pianeta. In Russia, però, i problemi legati al consumo di superalcolici sembrano maggiori che altrove: addirittura, secondo le ultime notizie che arrivano dall’immenso paese degli zar, a mietere vittime ci sarebbe anche un particolare tipo di vodka adulterata, che – rispetto a quella genuina, se così si può dire – uccide in tempi assai più rapidi, anche sulla strada. Infatti chi fa uso della bevanda alcolica nazionale sofisticata, oltre che provocare maggiori danni alla salute, anticiperebbe la soglia dell’ebbrezza, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Le coscienze si stanno però svegliando e uno dei simboli distintivi della “cultura” russa sta decisamente diventando rappresentazione choc della violenza stradale, grazie all’iniziativa della polizia stradale di quel paese, in continua lotta con corruzione e malcostume. Nei blog che imperversano sulla rete la notizia ha rapidamente conquistato la hit parade dei post: lungo le strade più pericolose, in quelle dove l’alcol ha mietuto più vittime che altrove, sono state piazzate delle gigantesche bottiglie, alte 12 metri e del peso complessivo di oltre 8 tonnellate, riempite con carcasse di auto accartocciate al posto del distillato: la particolarità dell’iniziativa, che molti media hanno definito scioccante, consiste nel fatto che ad ogni incidente mortale alcol-correlato, nella gigantesca boccia saranno aggiunti i rottami dei veicoli coinvolti. La scommessa pedagogica è forte, dobbiamo ammetterlo, e lo spirito di molti benpensanti dovrà in qualche modo confrontarsi con questa coraggiosa (e impopolare) iniziativa. (ASAPS)

Mercoledì, 21 Luglio 2010
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