Un fotogramma del filmato acquisito dai Carabinieri –foto da APCom
(ASAPS), 16 luglio 2010 – Sono bastati pochi fotogrammi raccolti dalle telecamere poste lungo la strada che da Alcamo porta ad Alcamo Marina, per permettere agli investigatori dei Carabinieri di identificare il responsabile del terribile incidente in cui, la notte dello scorso 11 giugno, ha perso la vita un giovane padre di famiglia falciato da un automobile che non si è fermata a prestare soccorso. Si è così scoperto che alla guida dell’auto pirata si trovava una giovane donna finita ora in manette, con l’accusa di omicidio colposo aggravato e omissione di soccorso. Con lei, sono state denunciate altre quattro persone, con le quali quella notte, dopo essersi ubriacata, aveva improvvisato una folle gara di velocità e un carrozziere, che la notte stessa dell’incidente mortale, aveva provveduto a ripararle l’utilitaria danneggiata nel sinistro. Infatti gli accertamenti di natura tecnica effettuati sul mezzo, che è stato posto sotto sequestro, hanno già confermato l’avvenuta sostituzione di alcune parti a seguito dell’incidente, mentre ulteriori indagini di natura scientifica saranno condotte dai Ris alla ricerca di eventuali tracce ematiche. La vittima stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici quando, mentre attraversava la strada, è stato travolto dalla macchina della donna che procedeva a folle velocità. L’impatto è stato devastante e non gli ha lasciato scampo. Per un mese gli investigatori dei carabinieri della Compagnia di Alcamo, dopo avere individuato l’automobile e il proprietario, e ricostruito percorso e dinamica hanno monitorato la ragazza e il gruppetto di amici che in più occasioni si sono incontrati in luoghi isolati per concordare meglio una comune versione dei fatti. Interrogati più volte dagli investigatori hanno tutti cercato di ostacolare le indagini, ma le prove raccolte dai Carabinieri hanno consentito di procedere ugualmente con l’arresto e le denunce. (ASAPS)
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