Un incidente con un ambulanza - foto dalla rete (ASAPS) TORINO, 29 novembre 2010 – Una volta dicevano di non sparare sulla croce rossa. Il perché è ovvio: l’adagio intendeva ricordare a tutti che non ci si accanisce sulle persone buone e indifese come possono esserlo i soccorritori. Negli ultimi scampoli d’estate, sulla riviera lucchese, ha suscitato molto scalpore il fatto che orde di giovani tendessero vere e proprie trappole ai volontari della Misericordia, mentre in numerosi eventi censiti nell’ambito dell’osservatorio Sbirri Pikkiati sono proprio loro, i soccorritori, a fare le spese dell’ira di tossicodipendenti o ubriachi. Rischi del mestiere. Ma andare a sbattere su un’ambulanza e poi scappare è davvero una delle azioni più basse che un pirata della strada possa fare. È quanto accaduto a Torino, in via Accademia Albertina, dove un’ambulanza del 118, che stava trasportando un paziente verso l’ospedale, è stata letteralmente speronata da un’utilitaria il cui conducente è subito scappato. Per fortuna, nonostante la gravità dell’impatto, le conseguenze fisiche per il personale sanitario e l’uomo trasportato sulla lettiga sono state minime, ma la gravità del fatto resta. Sul posto si è subito recata la Polizia Municipale, che ha raccolto le prime testimonianze e diramato, a tutte le forze dell’ordine, una dettagliata nota di ricerca. Il veicolo in fuga è stato intercettato in via Calandra da una pattuglia della Polizia Stradale, che ha consegnato il giovane pirata ai Civich: si tratta di un 18enne neopatentato, denunciato per omissione di soccorso. Nei primi 10 mesi del 2010, parlando di pirati della strada, l’osservatorio dell’Asaps ha osservato 472 delitti di fuga, 358 dei quali conclusi con l’identificazione dei responsabili (154 arresti e 204 denunce a piede libero). In 101 casi gli autori sono risultati in stato di ebbrezza, con 17 episodi narco-correlati. Il lato terribile di questo nostro bollettino, però, è il numero di episodi mortali, ben 77, e quello delle vittime, in tutto 79, con 606 feriti. Gli anziani che hanno subito attacchi da parte di pirati sono stati 71, con 100 minorenni, di cui 26 under 14 (3 morti e 31 feriti). Pedoni e ciclisti sono le vittime preferite: in 168 casi si è registrato il coinvolgimento di persone a piedi (39 vittime e 154 feriti), mentre in altri 55 casi è toccato ai ciclisti (11 morti e 54 feriti). (ASAPS)
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