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Furto del casco? Rientro a piedi

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione
L’unica possibilità quindi pertornare a casa in moto è farsene prestare uno o farselo portare da casa
 



Se vi rubano il casco, tornate a casa a piedi. Vi eravate mai posti la domanda se il furto vi autorizzasse almeno a rientrare a casa a testa scoperta? A rispondere ci ha pensato la Corte di Cassazione (sentenza 10343, sez. II, 29/4/2010), con un parere negativo inappellabile.
In altre circostanze il caso fortuito e la forza maggiore erano stati considerati attenuanti. Motivazioni che però non valgono in questo caso, perché, visto che il furto del casco è antecedente l’atto di mettersi alla guida, la Corte presume che il guidatore decida di viaggiare in moto senza casco volontariamente con la consapevolezza di violare la legge.
E non valgono attenuanti come l’estrema cautela nella guida o la bassissima velocità. Anche perché - sostiene la Cassazione - ogni incidente ha un costo sociale enorme e non si può far pesare sulla collettività il costo derivato da un comportamento in palese contrasto con la legge.
Come detto in altre occasioni, le sentenze della Corte di Cassazione non costituiscono pareri definitivi. Sono comunque interpretazioni molto importanti che vengono sempre tenute in grande considerazione da tutti i tribunali. Dunque questo pronunciamento toglie ogni dubbio.

 

di Riccardo Matesic
da Motonline.com

 

Giovedì, 02 Dicembre 2010
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