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Rassegna alcol e guida del 2 dicembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

UNA DELLE STRATEGIE SUGGERITE DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ PER RIDURRE IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE E’ PROPRIO QUELLA DI AUMENTARNE IL COSTO.

PANORAMA ECONOMIA

Inghilterra: aumentano le tasse per le birre più pesanti

claudia astarita
Giovedì 2 Dicembre 2010
Una confezione di quattro birre potrebbe presto costare in Inghilterra almeno due euro in più. Ad annunciarlo è stato il Ministro dell’Economia George Osborne, appoggiato da una coalizione che vuole combattere ”l’eccessiva disponibilità nel paese di bevande alcoliche che sta danneggiando la salute della popolazione e, contemporaneamente, alimentando comportamenti anti-sociali”.
La strategia di Londra prende spunto da regolamenti simili già adottati da Berlino e Canberra, dove il consumo di bevande ad elevato tasso alcolico si è recentemente ridotto del 50%. In Inghilterra la nuova tassa dovrebbe colpire tutte le bevande con un tasso alcolico superiore al 7,5%, quindi anche birre come la Tennets Super e la Carlsberg Special Brew. Al contrario, le birre con un tasso inferiore al 2,8% dovrebbero diventare progressivamente più economiche, per invogliare gli inglesi a sostituirle alle birre più pesanti.(*)
L’opposizione ha dichiarato di non essere assolutamente soddisfatta da questo tipo di misura(**). ”Sarebbe stato più opportuno studiare un aumento fiscale più consistente per il settore, del 5-6%, visto che, in termini reali, gli alcolici costano oggi quasi il 70% in meno rispetto agli anni ‘80“. Ma Osborne si difende: l’obiettivo del regolamento è duplice, serve a educare “bevitori” responsabili senza mettere in crisi il settore ma lasciando il tempo ai produttori di ridurre le scorte e, eventualmente, di concentrarsi nella produzione di lager più leggere.

(*)Nota: ne bevono di più e sono pari!!!
(**)Nota: nemmeno io! Dovevano aumentare le tasse sull’alcol così aumentavano tutte le bevande alcoliche e non solo la birra: ma che prevenzione è questa!!!


ALCOL E LAVORO

ITALIANNETWORK.IT

LAVORO - SICUREZZA SUL LAVORO - A ROMA CONGRESSO SOCIETA’ ITAL.MEDICINA DEL LAVORO- PATOLOGIE DA RUMORE E STRESS, CONTRASTO ABUSO ALCOL, DONNE E IMMIGRATI TRA LE RICERCHE PRESENTATE
(2010-12-01)
Le malattie invisibili e gli infortuni evitabili nei luoghi di lavoro sono i temi principali affrontati durante il 73° Congresso nazionale della Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Simli) dal titolo "La medicina del lavoro quale elemento migliorativo per la tutela e sicurezza del lavoratore e delle attività di impresa", organizzato dalla scuola di specializzazione in Medicina del lavoro della Sapienza, diretta da Francesco Tomei che si svolge a Roma da oggi a sabato 4 dicembre.
Al congresso partecipano oltre 2000 medici del lavoro che operano sul territorio, in tutta Italia, portando oltre 500 presentazioni scientifiche e relazioni su esperienze dirette. All’incontro introduttivo, moderato da Francesco Tomei, hanno partecipato Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma, Luigi Frati, rettore della Sapienza, Giuseppe Abbritti, presidente della Simli, Oreste Tofani, presidente della Commissione parlamentare morti bianche e Giuseppe Bonifaci, sovrintendente medico generale Inail.
Esperti del settore, dirigenti aziendali e autorità istituzionali si stanno confrontando per individuare strategie più efficaci per ridurre le malattie professionali e gli incidenti sul lavoro, per migliorare le attività e la produttività delle imprese, sia pubbliche che private. I congressisti si interrogheranno, tra l’altro, sul ruolo del medico del lavoro come promotore della sicurezza e fautore dell’implementazione dell’attività delle impresa nel settore della sicurezza.
Nel corso delle 4 giornate congressuali saranno presentate alcune ricerche su focus di particolare interesse.
Tra gli altri, sarà illustrato uno studio che documenta l’incidenza del rumore presente in alcune attività lavorative nella comparsa di patologie cardiologiche; riguardo agli infortuni in edilizia sarà messo a fuoco l’effetto delle ultime normative di contrasto all’uso di droghe e alcol sul luogo di lavoro, che hanno portato a una riduzione degli incidenti mortali del 54% negli ultimi 9 anni;(*) sarà oggetto di un particolare approfondimento la salute delle donne e degli immigrati nei luoghi di lavoro.
Dalle indagini risulta che se diminuiscono gli infortuni, aumentano e cambiano però le malattie professionali Il numero degli incidenti mortali sul lavoro registra una riduzione che lascia sperare nell’avvio di una trend capace di consolidarsi: il numero delle morti è stato pari a 6.000 nel cinquennio 2004-2008, con un dato pari a circa 1200 nell’anno 2008, mentre nel 2009 il dato è sceso a circa 1050.
Per quanto riguarda gli infortuni, nel 2009 i casi denunciati all’Inail sono pari a 790000 nel 2009, in flessione del 10% rispetto al 2008 e del 30% rispetto al dato complessivo del periodo 2002-2008.
In forte aumento invece le malattie professionali denunciate: oltre 34.000 nel 2009, contro 29.000 nel 2008, con un incremento di oltre il 15%.
Le malattie professionali fanno ancora parzialmente riferimento a patologie tradizionali collegate al lavoro industriale, quali la silicosi e l’asbestosi, ma emergono disturbi completamente nuovi o non ancora rilevati. Aumentano infatti le patologie della colonna vertebrale e dell’arto superiore (spalla, braccio, tunnel carpale), soprattutto per l’esposizione a vibrazioni; grazie alla prevenzione, diminuiscono le ipoacusie dovute all’esposizione al rumore, ma questo fattore determina nuove patologie dell’apparato cardiovascolare; si registra infatti un’incidenza dell’ipertensione tripla e delle alterazione dell’ECG doppia nei lavoratori esposti a forte rumore rispetto ai lavoratori non esposti. Un caso limite è stato riscontrato in una fabbrica di materassi a molle, dove il 75% dei lavoratori risultava iperteso.
Nonostante la progressiva "emersione" della malattie professionali (aumento dei casi denunciati rispetto a quelli taciuti o sottovalutati), resta un’ampia fascia di malattie professionali non riconosciute: si calcola infatti che circa il 60% dei tumori possa essere causato da fattori ambientali presenti sul luogo di lavoro,ma i tumori denunciati come malattie professionali sono stati nel 2008 solo 1800, di cui la metà dovuti all’amianto.
In forte incremento sono anche le patologie (psichiche, cardiovascolari ecc.) collegate allo stress. Dal 2011 le aziende avranno l’obbligo di rilevare lo stress lavoro-correlato, secondo le disposizioni applicative del decreto 81 del 2008 che entrano in vigore nel prossimo anno: ciò consentirà entro breve di avere a disposizione un monitoraggio obiettivo sulla relazione tra stress da lavoro e malattie professionali (01/12/2010-ITL/ITNET)

(*)NOTA: non è solo nell’edilizia che si deve contrastare il consumo di bevande alcoliche!

ALCOL E SCUOLA

VARESENEWS.IT


Anche Dionigi sul tetto con la vodka per i ricercatori
2/12/2010 - Nel giorno della protesta dell’Insubria anche il rettore ha fatto tappa sul tetto di via Ravasi, consegnando una bottiglia e un lumino ai manifestanti.
Per poco ma c’è salito anche lui sul tetto di via Ravasi. Il rettore dell’Insubria, Renzo Dionigi, nel giorno dell’ultima protesta dell’università (martedì 30 novembre) ha incontrato la delegazione dei "ribelli" guidata dal professor Marco Cosentino. Ha ricevuto la copia della lettera aperta che i ricercatori della Rete 29 aprile e i professori del ConPass (Coordinamento nazionale dei professori associati) stanno distribuendo ai vertici degli atenei italiani e infine ha raggiunto il gruppo formato da studenti, ricercatori e professori sul tetto dell’ateneo. Per confortarli e riscaldarli ha portato della vodka e un lumino(*). Vi proponiamo la foto dell’arrivo del rettore e della "consegna" della bottiglia. (Foto dal sito http://r29ainsubria.wordpress.com/).

(*)Nota: confortarli con del veleno e riscaldarli con un lumino…. Beh!


ALCOL E GUIDA

VIRGILIO NOTIZIE

Incidenti stradali/ Fond. Ania,Salvati: sono tragedia per Paese
Per numero di morti, feriti e costo sociale
Roma, 1 dic. (Apcom) - Gli incidenti stradali sono "la prima tragedia per il Paese: è una tragedia a puntate per questo forse fa meno titoli sui giornali". Il presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, nel corso della firma del protocollo d’intesa siglato al Viminale tra la Fondazione e il ministro dell’Interno Roberto Maroni,(*) ha sottolineato l’enorme costo in termini di vite umane e sociali: il numero dell vittime ogni anno è paragonabile al bilancio di 17 terremoti dell’Abruzzo; un milione il numero degli infortunati, ventimila paraplegici. Il costo annuo per la collettività ammonta a 30 miliardi di euro, cinque miliardi in più dell’ultima Finanziaria.
Il Protocollo d’Intesa firmato oggi dal Ministro dell’Interno e dalla Fondazione Ania è finalizzato a incrementare i controlli sulle strade, dotando le forze dell’ordine di strumenti tecnologicamente avanzati per verificare l’assunzione di alcol e droghe da parte dei guidatori e il rispetto della normativa vigente sui tempi di guida e di riposo da parte degli autotrasportatori. La Fondazione Ania, in accordo con il Ministero dell’Interno, doterà le forze dell’ordine di 150 precursori digitali per l’alcol e 20 postazioni complete Police Controller per l’attività di controllo sui mezzi pesanti.
L’assunzione di alcol e droga da parte degli automobilisti e la stanchezza, dovuta al mancato rispetto dei tempi di riposo per gli autotrasportatori sono, infatti, tra le principali cause degli incidenti stradali più gravi che si consumano sulle nostre strade. Secondo una stima dell’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga corrispondono al 30% del totale dei sinistri che avvengono nel nostro Paese. Dati impressionanti, soprattutto se si considera che circa il 27% delle vittime registrate nel 2009, ovvero 1.142 su 4.237, aveva meno di 30 anni. (Fonte Istat).

(*)Nota: una buona occasione per parlare della Consulta!
VINO E MOTORI: UN MATRIMONIO CHE NON S’HA DA FARE!!!

WINENEWS

VINO & MOTORI: LA CESARI SARA’ IL VINO UFFICIALE DEL “MOTOR SHOW 2010” (BOLOGNA, 4/12 DICEMBRE), EVENTO DI GRANDE RILEVANZA INTERNAZIONALE
BOLOGNA - 01 DICEMBRE 2010, ORE 18:57
La Umberto Cesari, storica azienda vitivinicola dell’Emilia Romagna, sarà il vino ufficiale del “Motor Show” 2010, il salone internazionale dell’automobile di scena a Bologna dal 4 al 12 dicembre.
Il MotorSport Stadium metterà in scena un intenso programma di gare, con 44 eventi in 9 giorni; i vincitori brinderanno con le bollicine firmate Umberto Cesari. Per la maison di Castel San Pietro “la sponsorship vogliamo riconfermare il nostro legame con Bologna e l’Emilia Romagna, terra di motori ma anche di grandi vini”.
INIZIATIVE DI PREVENZIONE E DI INFORMAZIONE

GAZZETTA DEL SUD

Lotta all’alcolismo con informazione e sensibilizzazione
Cristina Cortese
29.11.10 REGGIO CALABRIA «La Chiesa propone la terapia dell’amore. Questo messaggio di Giovanni Paolo II viene rilanciato da don Bruno Cipro nel corso del convegno promosso dalla Fidapa Morgana «Alcolismo, piaga in espansione. La vita oltre il bicchiere», diventando traccia significativa del dibattito ospitato al Palazzo della Provincia e moderato dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino.
Dopo l’introduzione della presidente Antonella Stirparo sul significato di un’iniziativa «finalizzata a sensibilizzare e informare su un uso corretto e fatta rientrare nel tema del rispetto, promosso dalla Fidapa nazionale», le parole del parroco di San Luca Evangelista immettono nel vivo della questione. Consegnano, infatti, alla Chiesa una missione fondamentale. recuperare chi, nel suo percorso di vita influito da tante e tante variabili, finisce per abusare di alcol, stimolandolo «a riscoprire la bellezza della vita contro quella ricerca errata di felicità o di star bene che certo non può risiedere nel consumo di bicchieri uno dopo l’altro». Prende corpo, così, una chiara linea di intervento terapeutico-sociale, che va letta anche alla luce del passaggio del dott. Antonino Guarnaccia, specialista psicologo, psicoterapeuta Asp 5, «per cui i nostri tentativi falliscono laddove l’alcol diventa vera e propria malattia(*)». Quest’ultimo, sul suo intervento dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute, innesta un quadro d’insieme tutt’altro che incoraggiante; dati che fotografano l’alcolismo quale primo fattore di morte di malattie croniche tra i giovani europei, di cui uno su quattro perde la vita. «Circa 37 milioni di italiani consumano alcol; il 41% di omicidi avvengono sono l’effetto di uso di droghe o alcol e il 10% di tutte le malattie ha un correlato alcolico», aggiunge Guarnaccia, definendo il fenomeno «in netta espansione anche tra le donne, perché, nel tempo, si è perso l’associazione del bere con la ritualità del pasto, trovando, invece l’alcol, quale occasione di emancipazione, di farsi accettare dal gruppo e sempre più di moda, tanti altri modi di espansione nella vita giornaliera, con l’aggravio di non essere percepito ancora nella sua gravità e di allentare la percezione del rischio».
Cosa fare, allora? «Bisogna intervenire sulle agenzie educative, genitori e scuola, per informare, sensibilizzare e scardinare luoghi comuni», conclude Guarnaccia riprendendo la considerazione della presidente Commissione Igiene e salute Fidapa, Anna Quero legata sui problemi che nascono quando «l’uso si associa ad aspetti sociali» ed ancora, avvalorando, con riferimento ai giovani, un passaggio significativo di Giovanni Nucera. «Ciò che colpisce è che viene colpita la persona e ci troviamo di fronte al fallimento della società», sottolinea il consigliere regionale, richiamando il ruolo delle Istituzioni nel predisporre un sistema di potenziamento delle politiche di prevenzione che, sul nostro territorio, lasciano a desiderare. Anche perché – aggiunge – non sempre i Sert hanno gli strumenti adeguati per dare sostegno». Il convegno, che ha visto la presenza delle associazioni Alcolisti anonimi e Familiari degli alcolisti, ha registrato ancora gli interventi della presidente Avo della nostra città, Roberta Zehender, della referente commissione rapporti con il territorio della Fidapa, Clelia Scarano e di Irene Tripodi, che, nella sua qualità di componente della commissione nazionale progetti Fondazione Fidapa, rilancia «il sostegno della Fondazione alla Fidapa che, a sua volta, supporta le donne come nucleo fondamentale della famiglia in una visione sistemica con la società».

(*)Nota: forse falliscono proprio perché i problemi alcolcorrelati si affrontano come una malattia e non come un comportamento!
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

VIOLENZA

IL GAZZETTINO

Udine. Il barista rifiuta di servirgli alcol, lui rompe un braccio a un omosessuale
Innervosito dal diniego un trentenne se l’è presa con un altro avventore, l’ha insultato per le sue tendenze e buttato a terra
di Elena Viotto
UDINE (1 dicembre) - In preda ai fumi dell’alcol e innervosito dal diniego del barista di servirgli una bevanda, se la prende con un altro avventore del locale, un conoscente che prende di mira con offese per le sue tendenze omosessuali e che spintona a terra, rompendogli un braccio. Protagonista della sfuriata un trentenne di origini croate, da tempo residente a Udine, Radoja Karabuva, che intorno alla mezzanotte di lunedì entra in un bar di piazzale Chiavris, ormai prossimo alla chiusura, quando nel locale ci sono non più di 4-5 persone, tra gestori e avventori.
Notandolo già in condizioni alterate, il barista si rifiuta di versargli da bere e lo invita a uscire, ma qui si scatena la brutta scena. Volano epiteti offensivi nei confronti del malcapitato avventore, un omosessuale udinese di 46 anni (che poi presenterà denuncia); lo afferra per un polso e con uno spintone lo fa cadere a terra, procurandogli la frattura di un braccio con prognosi di 35 giorni. Non pago, comincia a gettare a terra tavolini e consumazioni e danneggia con una testata il tubo di rame per l’aerazione della cucina, prima che intervengano le Volanti a bloccarlo, quando è da poco passata la mezzanotte. Non senza le resistenze di Karabuva che finisce in manette per aver scalciato e strattonato gli agenti.
L’ultimo atto si svolge in questura, quando offende anche un’agente donna che lo stava identificando. Convalidato l’arresto e subito scarcerato, Karabuva è stato processato ieri per direttissima con le accuse di lesioni, ingiuria, danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Reati per cui ha chiesto e ottenuto di patteggiare 4 mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.
IL GRECALE

Molesta la ex compagna e aggredisce un poliziotto, arrestato
giovedì 2 dicembre 2010 13:51:44
di Flavia Squarcio
AVELLINO - Ancora una volta un amore finito si è trasformato in ossessione. Nella notte, un 4oenne avellinese si è recato sotto casa dell´ex compagna e ha cominciato ad inveire e a minacciarla al citofono.
La donna,impaurita, ha chiamato il 113. All´arrivo di una volante della polizia, l´uomo, ubriaco, non solo non si è calmato ma ha anche aggredito un agente con un pugno in volto. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure mediche. Per questo motivo il 40enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Bellizzi Irpino.
ROMAGNA OGGI

Rimini, picchia la moglie e dà una testata al vicino. 33enne finisce in manette
2 Dicembre 2010 - 13.03 (Ultima Modifica: 02 Dicembre 2010)
RIMINI - In preda ai fumi dell’alcol, ha insultato e picchiato con calci e pugni la moglie di 27 anni sotto lo sguardo dei figlioletti, una bambina di 2 anni ed un bimbo di 7. Proprio quest’ultimo, mentre la vittima con un coltello feriva di striscio al braccio sinistro il compagno, è andato dal vicino, il quale ha dato l’allarme al ‘113’. Un palermitano di 33 anni è stato arrestato con le accuse di lesioni
Il fatto è avvenuto mercoledì sera a Rimini, poco prima delle 23. A metter fine alla violenta discussione sono stati gli agenti della Volante della locale Questura. Prima di esser caricato sulla pattuglia, il 33enne è riuscito a colpire con una testata il vicino che nel frattempo stava parlando con le forze dell’ordine, procurandogli la frattura del setto nasale. Il siciliano era già noto alle forze dell’ordine per simili fatti avvenuti a Milano. La moglie è stata giudicata guaribile in 10 giorni.
AGRIGENTONOTIZIE

Minaccia persone con un coltello, denunciato ubriaco
2.12.10 Un canicattinese di 50 anni è stato denunciato ieri dai poliziotti del Commissariato di Canicattì, diretti da Corrado Empoli, per porto ingiustificato di arma da taglio. L’uomo, le cui iniziali sono C.F., in pesante stato di ebrezza ed armato di un coltello ha iniziato a minacciare delle persone che si trovavano per strada in largo Aosta intorno alle 18 di ieri sera. Pronto l’intervento degli agenti della Squadra Volante che lo hanno immobilizzato e disarmato, mettendolo poi su un’ambulanza in direzione dell’ospedale "Barone Lombardo" dove è stato ricoverato per consentirgli di smaltire la sbornia.
SAVONANEWS

Savona: rissa in pieno centro, 4 i giovani denunciati
2.12.10 - A solo un giorno dal fatto, verificatosi nella notte del 29 novembre in un locale a Savona, gran parte dei responsabili sono stati individuati e denunciati grazie anche alle testimonianze dei cittadini che, in pieno centro, hanno assistito all’accaduto
Sono 4 i giovani denunciati ieri alla Procura dalla squadra mobile della Polizia, con l’accusa di rissa e lesioni personali aggravate. Sono tutti di eta` compresa tra i 20 e i 28 anni, due italiani e due albanesi. A solo un giorno dal fatto, verificatosi nella notte del 29 novembre in un locale a Savona, gran parte dei responsabili sono stati individuati e denunciati grazie anche alle testimonianze dei cittadini che, in pieno centro, hanno assistito all’accaduto. Nel corso delle indagini, coordinate dal dirigente della squadra mobile Rosalba Garello con l’ausilio delle volanti, e` emerso che gli indagati, alcuni dei quali in stato di ebbrezza alcolica, hanno dato origine alla rissa all’interno del locale per motivi legati ad alcuni pesanti apprezzamenti rivolti alle ragazze. Uno di loro e` stato anche denunciato per aver utilizzato un’arma impropria, un attrezzo da giardino. La rissa e` poi proseguita all’esterno del locale, in pieno centro. Sempre per questo episodio, già il giorno successivo, è stata disposta la chiusura per 15 giorni del locale. “Non può essere tollerata nessuna forma di violenza - sottolinea il questore Vittorino Grillo - l’obiettivo di tutte le Forze dell’Ordine è quello di fornire una risposta immediata all’esigenza di sicurezza dei cittadini, stroncando sul nascere qualunque forma di violena". red.sav.
INCIDENTI STRADALI

IL PICCOLO

Ventenne entra con l’auto dentro la concessionaria
il Piccolo — 01 dicembre 2010 pagina 23 sezione: TRIESTE
MUGGIA È finita con la macchina letteralmente dentro la concessionaria Samauto di Strada delle Saline a Muggia, scavalcando il muretto che delimita il parcheggio interno e distruggendo quasi del tutto la carrozzeria della sua Peugeot 205 blu. Protagonista del rocambolesco incidente una ragazza muggesana di 20 anni - M.G. le sue iniziali -. Oltre ai danni alla macchina, la giovane si è vista anche ritirare immediatamente la patente, peraltro conseguita solo da pochi mesi. La prova dell’etilometro a cui l’automobilista è stata sottoposta dai carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Muggia, infatti, ha dato un esito chiarissimo: i valori di alcol nel sangue sono risultati tre volte superiori alla soglia limite fissata per legge in 0,5 mg/l. Una concentrazione elevata che rischia di provocare per lei conseguenze ancora peggiori. Essendo neopatentata, infatti, la ventenne potrebbe non vedersi restituire per lungo tempo il documento ed essere costretta anche a rifare completamente da zero gli esami richiesti per il rilascio. In compenso la giovane automobilista non ha riportato gravi lesioni fisiche. L’urto con il muretto del parcheggio della Samauto ha infatti bloccato la corsa della sua Peugeot 205, evitando che proseguisse fino a sfondare le vetrate della concessionaria.
IL TIRRENO

Gravemente ferito uno scooterista in un incidente
il Tirreno — 01 dicembre 2010 pagina 06 sezione: MASSA
CARRARA. Uno scooterista è rimasto gravemente ferito a un piede in un incidente in cui sono rimaste coinvolte anche due auto, ieri pomeriggio sulla provinciale Cararra-Avenza. Sul luogo dell’incidente è intervenuta un’ambulanza del 118. Il ferito, trasportato all’ospedale, sarebbe in prognosi riservata per le lesioni riportate all’arto. I rilievi di legge, per ricostruire la dinamica dell’incidente, sono stati eseguiti dai vigili urbani. Patente ritirata. Domenica scorsa un automobilista, verso le 8 del mattimo mentre percorreva la via Carriona nel centro storico è finito contro alcune auto in sosta. Sono intervenuti i vigili urbani. L’automobilista, un giovane non di Carrara, è stato poi sottoposto ad accertamenti in ospedale, ed è risultato positivo ai test dell’alcol e delle sostanze stupefacenti. Gli è stata ritirata la patente.
IL CENTRO

Ubriaco investe due auto e scappa
il Centro — 01 dicembre 2010 pagina 01 sezione: PESCARA
PESCARA. Era appena l’ora di pranzo e lui era ubriaco fradicio. Era in macchina con la compagna e i due bambini piccoli, guidava in maniera spericolata, ha azzardato un sorpasso ed è finito contro due automobili. Dopo aver combinato il disastro se n’è andato via, si è allontanato, portando con sé i bimbi. Ha fatto qualche centinaio di metri e lo ha bloccato la polizia stradale. L’uomo, che ha 57 anni, e vive nelle vicinanze di Pescara, non era assolutamente in sé, anche per via dell’alcol. Sulla circonvallazione, mentre era alla guida di una Ford Ka si sarebbe lanciato in un sorpasso subito dopo la galleria che conduce a Montesilvano. La manovra, però, non gli è riuscita al meglio e così la macchina sarebbe andata a finire contro un’altra automobile, una Audi. La Ford era ormai fuori controllo e nella corsa avrebbe travolto anche un altro mezzo, una Seat. Una carambola che ha creato non poco caos sulla circonvallazione, con il traffico in tilt. Nel momento in cui sono arrivati i soccorsi, cioè il personale del 118 e quello della Misericordia, il conducente della Ford avrebbe cominciato ad agitarsi notevolmente insultando chi gli capitava a tiro. Poi, anziché fermarsi per assistere ai rilievi dell’incidente e far medicare la moglie e i bambini feriti, l’uomo avrebbe afferrato i bimbi e si sarebbe allontanato da lì. Avrebbe addirittura bloccato una macchina, una Audi, per chiedere un passaggio e sarebbe salito sul sedile posteriore coi bambini in lacrime. Ma di lì a poco, nei pressi del cimitero di Montesilvano, è stato individuato e bloccato dalla polizia Stradale di Pescara, che lo ha costretto a tornare sui suoi passi. Dagli accertamenti successivi si è scoperto che era ubriaco, molto ubriaco. Aveva un tasso alcolemico pari a 2,16 microgrammi per litro, cioè elevatissimo, e si è anche scoperto che non aveva neppure la patente perché gli è stata revocata. Insomma, non avrebbe potuto assolutamente guidare, anche in considerazione del fatto che con lui e la compagna c’erano i bambini. Dopo aver raccolto tutti gli elementi la polizia stradale, diretta da Silvia Conti , ha denunciato l’automobilista per guida in stato di ebbrezza, guida senza patente e omissione di soccorso, considerata la fuga immotivata dal luogo dove è avvenuto lo scontro. E mentre lui era visibilmente ubriaco la moglie era sotto shock per l’accaduto, per cui è stata condotta in ospedale per gli accertamenti. Al Santo Spirito sono finiti i due bambini, che hanno 5 e 9 anni, e hanno riportato ferite lievissime. Dei rilievi dell’incidente si è occupata la polizia municipale di Montesilvano comandata da Antonella Marsiglia , che ha sequestrato la Ford priva di assicurazione. Flavia Buccilli
IL MATTINO

Ubriaco ucciso da auto pirata
02/12/2010
EBOLI. Travolto a bordo strada, ucciso da un’auto pirata. Tragedia a Santa Cecilia, alle 22,30 di martedì sera. A perdere la vita è Achiba Faikal, 40 anni, marocchino regolare. Achiba lavorava nei campi. Viveva nell’agro ebolitano con alcuni connazionali. I suoi familiari sono in Marocco. Un fratello è giunto da Modena poche ore fa. Il bracciante agricolo si ritrovava a ridosso di alcuni bar della statale 18, a pochi metri dalla farmacia del rione. Camminava sul ciglio della strada. Alcuni testimoni oculari hanno raccontato ai carabinieri che il 40enne aveva bevuto qualche birra di troppo. Il marocchino è stato sbalzato in aria. Prima l’urto con l’auto, poi l’impatto sull’asfalto hanno provocato danni letali agli organi interni. Achiba è morto dopo pochi minuti di agonia. Inutile l’arrivo sul posto del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare niente. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Eboli. Mercoledì scorso il medico legale Sandra Cornetta ha effettuato l’esame esterno sul corpo del 40enne. Le ferite gravi evidenti non hanno reso necessaria l’autopsia. Ora bisognerà individuare l’investitore fuggito. I carabinieri di Santa Cecilia, coordinati dal capitano Alessandro Cisternino e dal maresciallo Vincenzo Caravelli, sono sulle sue tracce. Le ricerche non sono semplici. Le telecamere comunali in zona non funzionano. Gli investigatori puntano su qualche testimone o sulle telecamere di qualche negozio. lu.ga.
DENUNCE

IL CENTRO

Romeno arrestato dai carabinieri
il Centro — 01 dicembre 2010 pagina 03 sezione: L’AQUILA
L’AQUILA. I carabinieri della compagnia dell’Aquila hanno arrestato Mirt Gheorghe , 37 anni, di origine romena, per istigazione alla corruzione, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. L’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, stava infastidendo i clienti presenti in un bar lungo viale Corrado IV. Così, il proprietario del locale - dopo avergli ripetutamente chiesto di smettere - si è visto costretto a richiedere l’intervento dei carabinieri ai quali il romeno ha prima offerto del denaro e poi opposto resistenza. Gheorghe è stato arrestato e portato nel carcere di Avezzano.
IL TIRRENO

Ritirate due patenti
GIOVEDÌ, 02 DICEMBRE 2010
CECINA. Ieri notte un cecinese di 44 anni è stato sorpreso dai carabinieri mentre guidava con un tasso alcolemico pari a 2,62 grammi per litro. Oltre alla sanzione, è scattato il ritiro della patente e anche il sequestro dell’auto ai fini della confisca. La scorsa settimana, la notte di mercoledì, un cittadino belga aveva battuto il record: 2,76.
RIVIERA24

Ventimiglia, Carabinieri arrestano per furto il 26enne Mohamed Abdullah già con precedenti penali
02/12/2010
Ventimiglia - All’interno del supermercato Billa di via Roma, l’uomo ha superato la barriera casse senza pagare diversi prodotti sottratti all’interno dell’esercizio ed occultati sulla persona
Nel tardo pomeriggio di ieri, 1° dicembre, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ventimiglia hanno tratto in arresto Mohamed Abdullah, 28enne sedicente, senza fissa dimora, nullafacente.
L’uomo, arrestato appena venerdì scorso poiché inottemperante al decreto di espulsione dal T.N., e liberato dopo il processo con rito direttissimo, si era già reso responsabile di atteggiamenti poco consoni in città a causa di un palese e cronico stato di ebbrezza alcolica, e pertanto più volte segnalato alle Forze dell’Ordine, che, più volte, si sono viste costrette ad intervenire.
Ieri pomeriggio, all’interno del supermercato Billa di via Roma, l’uomo ha superato la barriera casse senza pagare diversi prodotti sottratti all’interno dell’esercizio ed occultati sulla persona.
I Carabinieri, intervenuti, hanno recuperato la merce del valore complessivo di circa 100,00 euro, dichiarandolo in arresto.
L’uomo è trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma in attesa delle disposizioni della competente A.G.che lo giudicherà, ancora una volta, con un giudizio con rito direttissimo.
ECO DI SICILIA

Nizza di Sicilia (Me): pastore minaccia i passanti, arrestato
02 / 12 / 2010
Minacciava i passanti di Nizza di Sicilia, paese della costa jonica in provincia di Messina, con un coltello. Per questo il pastore Antonino Rasconà, 41 anni, già noto alle forze di polizia, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo è stato trovato in evidente stato di ebbrezza alcolica in una piazza del centro jonico mentre brandiva un coltello con cui minacciava i passanti. I carabinieri sono riusciti a disarmarlo anche se Rasconà ha cercato di opporre loro resistenza e li ha aggrediti. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, Rasconà è stato trattenuto nella camera di sicurezza della stazione in attesa del rito direttissimo odierno. Maria Chiara Ferraù
CONTINUA LA GUERRA ALL’ETILOMETRO PER SALVARE IL VINO

CORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS

Etilometro: risultati non attendibili
Caro Beppe, lo scienziato americano Michael Peter Hlastala, dell’Università di Washington, ha dimostrato che l’etilometro non è in grado di assicurare risultati attendibili e solo con le analisi del sangue è possibile valutare lo stato di ebbrezza di un individuo. In USA la sua testimonianza è già stata determinante in vari processi per scagionare automobilisti ai quali era stata ritirata la patente. Comprensibile la preoccupazione e lo sgomento con cui hanno accolto la notizia le ditte che producono e forniscono gli etilometri alle forze dell’ordine italiane; se il professore americano avesse ragione, perderebbero tutto il loro business e dovrebbero chiudere baracca. Dormano pure sonni tranquilli, la nostra pubblica amministrazione ha l’abitudine di acquistare computer fuori corso (Olivetti), flotte di auto senza mercato (Lancia Thesis), lenzuola d’oro (FS), apparecchiature ospedaliere obsolete etc... (l’elenco sarebbe davvero lungo), e certo non si formalizza nell’usare cose che non funzionano. 
Elai, elai.culturadelvino@libero.it
ORDINANZE COMUNALI

IL TIRRENO

Camel Ponce, stop agli alcolici alle 2 Il Comune frena
Mori: «Per la sera del 24 ci metteremo d’accordo con i commercianti per la pulizia e la sorveglianza»
LUCA BASILE
GIOVEDÌ, 02 DICEMBRE 2010
PIETRASANTA. «Il Camel Ponce? Si è trasformato, negli anni, in una sorta di caotico mega rione, perdendo, di fatto, la sua caratteristica paesana». Parole dell’assessore al commercio Luca Mori, che guarda alla kermesse per piazze e vie del centro, del 24 dicembre, con un certo disincanto. «E’ una manifestazione, spontanea, che il Comune “subisce” e che, di certo, non organizza. Non è nostra intenzione frenarla o contenerla, sia chiaro, ma se qualcuno mi chiede come la vivo personalmente, dico allora che non mi entusiasma e che ha perso tutto ciò che la rendeva unica. Una volta si girava di casa in casa, a brindare, facendo un salto nei bar, per un’atmosfera, di fondo, calda, accogliente. Oggi regna la confusione che va comunque gestita, in modo che non vi siano danni e disagi ulteriori». Un brulicare di migliaia di anime, quello del 24 dicembre, pronto ad invadere il centro storico cittadino, per la gioia dei bar, ma che dovrà, dunque, essere disciplinato in qualche modo. «Diciamo - continua Mori - che ricalcheremo in linea di massima le procedure adottate dalla passata amministrazione. Ci metteremo, quindi, d’accordo con gli esercenti sul fronte della pulizia e parleremo della compartecipazione alla spesa. L’ordinanza dovrebbe riproporre i dettami degli anni precedenti, niente alcol ai minorenni, utilizzo di bicchieri in plastica, mentre, per quanto riguarda lo stop alla somministrazione delle bevande, non credo che si andrà oltre le 2 del mattino. Non è nostra intenzione prolungare l’orario ulteriormente, anche se ci riserviamo di fare le opportune valutazioni». Nel frattempo, sempre sul fronte delle manifestazioni legate al Natale, queste sì ispirate dal Comune, da segnalare che è stata confermata la 3 giorni dei mercatini in piazza Duomo, dal 6 all’8 dicembre, organizzata dalla Pro Fiumetto, con le prime bancarelle che saranno già allestite nella giornata di domenica 5 dicembre, in concomitanza con lo svolgimento del tradizionale rendez-vous con il mercato dell’antiquariato. Fra le diverse iniziative in agenda, da segnalare l’appuntamento di sabato 18 dicembre, sempre in piazza Duomo, dedicato ai bambini, fra animatori in costume, stelle filanti, dolciumi ed un Babbo Natale gonfiabile, trasformato in una sorta di poltrona, dove sarà possibile sedersi e farsi scattare una foto, che sarà poi donata ai più piccoli.
L’EMANCIPAZIONE NON HA LIMITI!

IL MATTINO

Feste scatenate in convento
02/12/2010
Paolo Barbuto Feste scatenate fino al cuore della notte, musica a tutto volume, cubiste che si esibiscono e trascinano gli ospiti, alcool, fumo: nulla di drammatico se la fotografia fosse scattata in una discoteca. La vicenda assume contorni particolari, però, quando si scopre che certe cose accadono dentro al complesso di San Lorenzo Maggiore. Tutto legale, per carità, sono stati ottenuti tutti i permessi e senza dubbio le leggi vengono rispettate fino in fondo. Però scoprire che la gente balla e si sballa nel luogo dove Boccaccio incontrò per la prima volta la sua Fiammetta, è un colpo duro da digerire; vedere ragazzi in maschera, cubiste, e funamboli appesi al soffitto (dove sono legate le corde?), nel refettorio dove nel 1799 fu proclamata la Repubblica Napoletana, sembra uno schiaffo a tutta la città, non solo al mondo della cultura. L’antica insula francescana sarebbe diventata un luogo culto per gli eventi notturni più particolari e trasgressivi. Una denuncia su quel che accade è stata presentata dai genitori dei ragazzi che frequentano il luogo sacro, e rientrano a notte fonda, spesso ubriachi o alterati: la lettera è stata spedita alla Curia per chiedere un intervento «dall’alto» sui francescani che gestiscono la struttura. Si tratta di una denuncia molto precisa. Il riferimento della missiva è a una specifica festa che sarebbe stata organizzata da un club della capitale e sponsorizzata da una casa produttrice di tabacco. Ma secondo i residenti le feste notturne si susseguono a ritmo frenetico, coinvolgono sempre più giovani e portano il caos nel monastero: «L’ultima volta è stato necessario un intero pomeriggio perché i camion scaricassero le strutture per allestire la discoteca - racconta un abitante della zona che chiede l’anonimato - quando portarono giù dal tir i cubi colorati dove far esibire le ballerine, mi sono venute le lacrime». La lettera dei genitori, invece, chiede l’intervento della Curia dopo che «i nostri ragazzi sono tornati a casa alle quattro del mattino, visibilmente presi dai fumi e dall’alcool somministrato in occasione dell’evento». Che le strutture dell’insula francescana di San Lorenzo potessero essere destinate ad accogliere manifestazioni, lo ha sancito il Comune di Napoli con una delibera del 2002 (la 1546) in cui concedeva per nove anni in comodato d’uso gratuito i suoi spazi ai francescani: «perché il complesso - e scritto nel pomposo linguaggio ufficiale delle delibere - per le sue caratteristiche storiche, monumentali ed artistiche, è naturalmente destinato a finalità culturali, artistiche, sociali quali l’organizzazione di convegni, congressi, seminari, l’allestimento di esposizioni permanenti o temporanee». Chissà in quale di quelle attività rientra l’organizzazione di party notturni. E chissà quali sono i guadagni dei francescani per il fitto degli spazi se, nel rispetto della delibera, «il programma economico-finanziario presentato dalla Provincia Religiosa prevede che le entrate saranno destinate esclusivamente a coprire le uscite».
DATI DISCUTIBILI

PORDENONE OGGI

INCIDENTI STRADALI, PORDENONE PRIMA NEGLI ALCOL CORRELATI
Creata il 02/12/2010
Secondo l’Aci, in provincia i sinistri legati al consumo di alcol sono il 9,67% del totale
PORDENONE - La provincia di Pordenone è prima nella classifica nazionale degli incidenti alcol-correlati: lo ha reso noto l’Aci. Secondo l’Automobile club nella Destra Tagliamento i sinistri legati al consumo di alcol sono il 9,67% del totale, contro una media nazionale del 3,39%. Nella classifica nazionale Trieste si colloca al 16° posto, con il 5,7%, Udine al 42°, con il 4,46% e Gorizia al 79°, con 2,74%. I dati dell’indagine verranno analizzati il 3 dicembre, alle 18, nell’ex convento di San Francesco, a Pordenone, durante la presentazione del libro Sei mesi, una vita - Centottanta giorni senza patente’, di Massimo Boni (edizioni L’omino Rosso).
All’iniziativa parteciperà anche Luigi Delpino, Procuratore della Repubblica di Pordenone.
URL di origine: http://www.pordenoneoggi.it/notizie/incidenti-stradali-pordenone-prima-negli-alcol-correlati-001401
Links: [1] http://www.pordenoneoggi.it/sites/default/files/alcol.jpg

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Venerdì, 03 Dicembre 2010
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