Polizia Stradale al lavoro (Foto Coraggio)
(ASAPS) VIAREGGIO (LUCCA), 6 dicembre 2010 – La classe non è acqua. Lo diciamo perché gli uomini di Luca Ciafro, il comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Viareggio, sono divenuti una sorta di spauracchio per i delinquenti. L’ultimo colpo sferrato alla criminalità è della notte scorsa, quando una pattuglia a tre ha dato l’alt, poco dopo le 4 del mattino, ad una Renault Twingo che era entrata nell’area di servizio “Versilia Ovest”, nel comune di Pietrasanta (Lucca), lungo l’autostrada A12 Genova-Rosignano. Il controllo è scaturito perché i due occupanti, due pregiudicati campani di 38 e 48 anni, hanno reagito nervosamente agli sguardi rivolti loro da tutti e tre i poliziotti della pattuglia. Hanno solo abbozzato il tentativo di sgattaiolare via, perché un istante dopo si sono ritrovati la strada ostruita dalla Subaru Legacy biancoceleste, costretti a scendere dall’auto e ad aprire il bagagliaio. E qui è arrivata la sorpresa: tra arnesi di ogni tipo, tutti idonei allo scasso, c’erano Anche due sacchi di plastica neri, di quelli che si usano per l’immondizia. Dentro, però, c’erano quasi quattro milioni di euro in buoni Fruttiferi del Tesoro, decine di blocchetti di assegni postali in bianco, duecento carte Postamat e Postpay e numerosi oggetti preziosi (orologi Belfort, accendini Cartier, collane di perle ed altri monili in oro e preziosi). I due venivano subito accompagnati presso gli Uffici della Sottosezione dove, messi alle strette dagli investigatori della Specialità che erano riusciti a ricostruire il percorso autostradale, rendevano piena confessione spiegando di aver perpetrato un furto presso il Centro Primario di Distribuzione di Poste Italiane di la Spezia. Alcuni uomini della Squadra di PG si recavano nella città ligure e potevano constatare che, in effetti, una finestra blindata era a terra . Sul posto veniva convocato il direttore dell’Ufficio Postale il quale presentava immediata denuncia e nei cui confronti si procedeva, previo inventario della refurtiva, alla restituzione del bottino. I due pregiudicati venivano dunque dichiarati in arresto per furto aggravato ed associati alla Casa Circondariale di Lucca su disposizione del Pubblico Ministero dr. Salvatore Giannino. Al momento gli investigatori sono sulle tracce di almeno un altro complice, che avrebbe avuto un ruolo di basista e che si sarebbe allontanato separatamente dalla scena del crimine. Se qualcuno ha ancora dei dubbi sull’opportunità di rinforzare gli organici dei nostri Reparti, farebbe bene a scorrere le statistiche di uffici come questo. (ASAPS)
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