Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna alcol e guida del 9 dicembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

UN INTERESSANTE ARTICOLO SU ALCOL E GRAVIDANZA

BENESSEREBLOG.IT

Se la futura mamma mangia alimenti sani, il bambino preferirà cibo sano
pubblicato: mercoledì 08 dicembre 2010 da Francesca
Quando ero incinta i medici mi hanno sempre raccomandato la dieta perchè il feto è molto sensibile agli squilibri nutrizionali nei primi mesi di gravidanza, perché questo è il momento di sviluppo più rapido.
Oggi un nuovo importante studio ci conferma quanto sia importante essere attente nel corso dei nove mesi. La ricerca, infatti, dimostra che in gravidanza la dieta della madre non solo sensibilizza il feto a quegli odori e sapori grazie al liquido amniotico, ma incide sullo sviluppo cerebrale.
“Questo sottolinea l’importanza di una dieta sana e di astenersi dal bere alcol durante la gravidanza e l’allattamento”, ha detto Josephine Todrank che ha condotto lo studio, mentre un ricercatore in visita presso la University of Colorado School of Medicine commenta: “Se la madre beve alcolici, il suo bambino può essere più attratto dall’alcol, perché il feto in via di sviluppo” prevede “che tutto ciò che proviene dalla madre deve essere sicuro. Se lei mangia cibo sano, il bambino preferirà in futuro cibo sano”.
Questo è il primo studio che affronta i cambiamenti del cervello che si verificano in seguito all’esposizione costante ai sapori, in utero, e nei primi anni di vita quando il neonato riceve il latte dalla madre. “Molte malattie che affliggono la società dipendono dal consumo eccessivo di cibo o perchè si evitano un certo tipo di alimenti”, ha detto Restrepo, un professore di biologia cellulare e dello sviluppo. “Comprendere i fattori che determinano la scelta e l’ingestione di alimenti, in particolare del feto, è importante per organizzare strategie volte a migliorare la salute del neonato, e degli adulti.”


GIUSTIZIA: SENZA PAROLE!!!

L’ADIGE

Sotto zero, patente salva. Alcoltest non attendibile.
09/12/2010 08:32
TRENTO - Il freddo pungente potrebbe «salvarvi» la patente se avete ecceduto nei brindisi (il rischio di mettere a repentaglio la vita propria e altrui, però, rimane). E non perché con l’abbassarsi della colonnina di mercurio si innalzi il limite fissato dalla legge o a fronte di «deroghe» per riscaldare l’organismo intirizzito dalle temperature polari con una grappa o un brulè. Ma perché l’accertamento condotto con l’etilometro potrebbe essere ritenuto non attendibile quando la temperatura è sotto zero, essendo l’apparecchio omologato per funzionare tra gli 0° e i 40°. E così un cittadino ha ottenuto dal giudice di pace di Borgo Valsugana l’annullamento del provvedimento di sospensione della patente per un periodo di sei mesi. Una sentenza che, nel freddo trentino, potrebbe aprire le porte a molti ricorsi. Il caso risale al 20 dicembre 2009. È l’1.58 quando l’uomo viene fermato a Levico, in Corso centrale, per un normale controllo condotto da una pattuglia dei carabinieri. Scatta l’accertamento di rito ed il conducente viene sottoposto all’alcoltest, che accerta una valore superiore allo 0.50 fissato dalla legge, ovvero 0.89 milligrammi per litro.
Uno sforamento confermato da entrambe le prove. Scatta la denuncia per guida in stato di ebbrezza e l’uomo si ritrova con la patente sospesa per sei mesi. Un provvedimento che, attraverso il legale, ha impugnato davanti al giudice di pace di Borgo Valsugana, contestando proprio la fondatezza dell’accertamento del tasso alcolico. L’etilometro utilizzato dai militari - viene ricostruito nella sentenza - funziona alla temperatura di esercizio oscillante fra gli 0° e i 40°. Questo in conformità con quanto dispone la normativa - il decreto ministeriale del 22 maggio 1990, numero 196 - relativa al «Regolamento recante individuazione degli strumenti e delle procedure per l’accertamento dello stato di ebbrezza». Al punto 6.2.2 vengono riportati in particolare i valori di riferimento ed i valori estremi delle condizioni di funzionamento assegnate da considerare per le prove sono i seguenti: alla voce temperatura si trova appunto una «forbice» da 0° a 40°. Il ricorrente ha prodotto in aula la documentazione relativa alle temperature registrate quel giorno a Levico che, al momento dell’accertamento, oscillava tra i -8,1 e il –15, a seconda delle diverse stazioni di rilevamento meteo. Fra le due e le tre di notte, in particolare, in paese la colonnina sarebbe scesa a -10°.
Per questo il giudice di pace ha rilevato che l’accertamento eseguito con l’etilometro, «in presenza di una temperatura d’esercizio al di fuori dei parametri di cui al dm 196/90 debba ritenersi non fornire rilievi (*) fidefacenti in quanto condotti al di fuori dell’omologazione dell’apparecchio». Insomma, l’etilometro non sarebbe affidabile in queste condizioni di gelo e il valore registrato non costituirebbe «prova certa ai fini dell’accertamento». Il provvedimento di sospensione della patente è stato dunque ritenuto «illegittimo», non essendo in questo caso fornita una prova sufficiente della sussistenza di «fondati elementi di una evidente responsabilità».

(*)Nota: il Giudice avrà accertato se il controllo era stato fatto all’interno o all’esterno dell’autovettura?

IL GAZZETTINO

AUTISTA RIOTTIENE LA PATENTE
Non era ubriaco, ma aveva solo preso dei farmaci
Giovedì 9 Dicembre 2010,
(c.fo.) Trovato positivo all’alcoltest durante un controllo della polizia a Lugo di Romagna,, nel maggio del 2009, un conducente di autobus di 36 anni, residente in Polesine, era rimasto senza patente e senza lavoro. Inutile il tentativo dell’uomo di spiegare agli agenti di essere astemio e di aver assunto solo dei farmaci per curare la tosse e l’asma, come da certificazione medica. Il conducente pensava a una breve sospensione, ma il 24 giugno dell’anno scorso gli era stata notificata la revoca ministeriale della patente. E per questo motivo, dopo due giorni, il datore di lavoro lo aveva lasciato a casa gettando nello sconforto una famiglia di quattro persone che a quel punto si era ritrovata senza uno stipendio. A distanza di un anno l’uomo ha riavuto la patente e il lavoro dopo il ricorso presentato al giudice di pace di Roma dai suoi legali, gli avvocati Giacinto Canzona e Anna Orecchioni. Il dramma per il 36enne era cominciato nel pomeriggio del 22 maggio dell’anno scorso quando venne fermato alla guida di un autobus da una Volante che gli aveva trovato un tasso alcolico dello 0,73 milligrammi per litro. Il giudice ha sospeso la revoca ritenendo sufficiente la spiegazione dei difensori dell’uomo: in quel periodo stava assumendo farmaci antiasmatici e un medicinale per la tosse a base di destrometorfano bromidrato con una composizione alcolica, indicata tra gli eccipienti, del 96%. Da qui la conclusione dei legali, riportata nel ricorso, secondo il quale il 36enne era in realtà «in stato di ebbrezza alcolica da farmaco».(*)

(*)Nota: se non mi sbaglio, l’alcol è sempre quello ed anche se è contenuto nelle medicine, modifica sempre il funzionamento del nostro cervello!!!

ANCHE SE L’ETILOMETRO AL FREDDO NON FUNZIONA, L’ALCOL CONTINUA AD ALIMENTARE LA VIOLENZA.

IL GAZZETTINO

Risse e pestaggi in bar e night club
Giovedì 9 Dicembre 2010,
(m.a.) Notte di pestaggi e risse. Giovani italiani e stranieri, forse alterati dall’alcol, si sono picchiati davanti alle discoteche e all’interno di bar. Intorno alle 4 una pattuglia della sezione Volanti è intervenuta all’esterno della discoteca "Bimbo" di via Montà. A chiamare la polizia è stato un padovano di 24 anni, colpito con un pugno al volto da un altro padovano di vent’anni. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del Suem 118. Gli agenti in pochi istanti hanno individuato l’aggressore, ma il ferito, almeno per il momento, non ha voluto procedere con la denuncia. Un paio d’ore prima, all’Arcella in via Callegari 16, ancora la polizia è stata chiamata al bar "Angirò Cafè" per sedare una rissa in atto. Giunti sul posto i titolari cinesi del locale, hanno raccontato che sette clienti (4 romeni, 2 italiani e un marocchino), tutti con precedenti di polizia, non hanno voluto pagare le bottiglie di vino consumate. Questo il motivo che ha scatenato la violenza, già cessata all’arrivo degli agenti. Gli uomini della sezione Volanti, una volta identificati i sette avventori, hanno intimato ai gestori di chiudere il bar considerando che erano già passate le due di notte. Nel pomeriggio, invece, in un bar di via Cresini un cliente senegalese è diventato all’improvviso molesto. Ha accusato alcuni clienti di avergli rubato alcuni orologi. La situazione è tornata alla calma solo con l’intervento della polizia.

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE

INCIDENTI FAMILIARI

IL GIORNALE DI VICENZA

Sesso e alcol: arriva la moglie
LA STORIA. Un automobilista vicentino di 60 anni è stato “pizzicato” alcune notti fa dai carabinieri a Padova. L’uomo trovato ubriaco in auto con due ragazze: i carabinieri chiamano la consorte, portate in caserma le moldave di 20 anni
09/12/2010
I carabinieri hanno fermato l’automobilista vicentino ebbro al volante con due giovani moldave
Padova. «I conti li facciamo a casa», gli ha detto la moglie, agitata quanto e più di lui. Non dev’essere stato semplice neanche per lei, andare di notte a Padova a recuperare il marito che si era messo alla guida ubriaco. E in macchina non era da solo: con lui c’erano due ragazze di 20 anni, moldave, vestite pochino in verità. «Avevano bisogno di un passaggio», ha spiegato più alla moglie che ai carabinieri. L’impressione è che la condanna più pesante la riceverà fra le mura domestiche, più che in tribunale.
Il genio in questione è un vicentino di 60 anni. Alcune notti fa, il pensionato era partito da casa con la sua Ford Fiesta; chissà cosa aveva raccontato alla moglie, e chissà come ha passato la serata. Di certo gli ha fatto compagnia il bicchierino, visto che a notte fonda, intorno alle 3, quando ha fatto l’esame del sangue in ospedale, aveva un tasso alcolico di 1.54, più del triplo del consentito. Circostanza fra l’altro che ha fatto sì che i carabinieri gli ritirassero la patente e gli sequestrassero la Fiesta, a lui intestata, e che gli sarà confiscata quando finirà a processo. Inevitabile, infatti, anche la denuncia in procura per guida in stato di ebbrezza.
I carabinieri padovani, quella sera, avevano organizzato un controllo straordinario contro la criminalità in genere e contro l’ebbrezza al volante; e avevano pizzicato parecchie persone. Quando il vicentino era transitato lungo via del Plebiscito lo avevano fermato per una normale verifica.
In primo luogo, però, i militari erano rimasti perplessi dalla sua compagnia. Quelle due ragazze avevano sì i documenti, ma parevano tanto due di quelle. Per questo avevano deciso di approfondire il controllo. Fra l’altro, l’automobilista non pareva del tutto lucido.
Pertanto, lo hanno accompagnato in ospedale per l’alcoltest che è risultato positivo. «Lei guidare non può, e la macchina la prendiamo in consegna noi. Come torna a casa? Chi chiamiamo?».
Il vicentino, non è chiaro se perché l’alcol gli aveva annebbiato la mente o perchè non aveva proprio altre possibilità (un amico, un altro parente, un ex collega...), ha chiesto ai militari se poteva avvisare la moglie. E così ha fatto, e l’ha aspettata pazientemente. Quando la donna è arrivata si è trovata davanti un quadretto poco edificante: il marito brillo, i carabinieri che lo attorniavano e quelle due ragazze straniere.
Facile immaginare cosa sia successo. Di certo la moglie, con classe, ha evitato scenate, che si sarà riservata per il ritorno a casa. Ma, a parte qualche domanda e un tono di voce non proprio dolcissimo, non ha esternato quello che provava. Bisognerebbe chiedere ai vicini di casa cosa è accaduto quella notte in famiglia.
Le due ragazze, invece, sono state portate in caserma per essere compiutamente identificate. Non essendo mai state controllate, non risultavano nella banca dati dell’Arma e quindi i carabinieri non le conoscevano come prostitute, anche se il loro look faceva balenare qualche sospetto sulla loro attività. Hanno negato di essere lucciole ed hanno spiegato di aver conosciuto il vicentino proprio quella sera e di avergli chiesto un passaggio.
Quella stessa notte, fra l’altro, i carabinieri avevano ritirato la patente anche ad un parrucchiere di 36 anni residente nel Vicentino (sobrio ma positivo alla cocaina), mentre lungo il passante di Mestre la polstrada aveva ritirato la patente ad un operaio vicentino di 32 anni, che era stato sorpreso a correre su una Volkswagen Passat ai 202 chilometri orari. Quasi un record, che gli costerà caro anche per il portafogli.
Diego Neri

REPUBBLICA

Cade nel pozzo dopo un litigio donna rischia l’assideramento
9.12.10 Salvata da due ragazzi che hanno sentito le sue grida. Era scesa dall’auto del fidanzato, e si era messa a vagare per le campagne di Monteveglio. E’ ricoverata a Bazzano, in condizioni di media gravità
E’ scesa dall’auto del fidanzato, dopo una notte di alcol e divertimento, culminata però con un litigio, ha vagato per le campagne di Monteveglio fino a cadere in un pozzo. Vi è rimasta per due ore, una donna 51enne di origine uvcraina, prima che qualcuno - due ragazzi di passaggio - sentissero le sue grida e la salvassero.
A causa del buio, e forse complice lo stato di agitazione, la donna era finita dentro il pozzo, asciutto ma profondo più di due metri e molto stretto, al punto da impedirle di risalire da sola. Quando è stata soccorsa da vigili del fuoco e sanitari del 118, chiamati verso le due e trenta dai ragazzi che avevano sentito le sue grida di aiuto, era già in uno stato di ipotermia. La donna è stata portata all’ ospedale di Bazzano, in condizioni di media gravita’.

INCIDENTI STRADALI

IL PICCOLO

Arrestato l’investitore ubriaco nell’incidente mortale di Grado
il Piccolo — 08 dicembre 2010 pagina 13 sezione: GORIZIA
di LAURA BORSANI GRADO È stato arrestato l’imprenditore aquileiese Andrea Pozzar, che l’altra sera ha investito il gradese Mario Corbatto, di 81 anni, residente in riva Ugo Foscolo 8. L’anziano è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. L’incidente era avvenuto in via Venezia, poco dopo le 18, nei pressi dell’incrocio con via Carducci e via Caprin. L’aquileiese era alla guida di un furgoncino della ditta Termo Idraulia Gradese e, si ipotizza, era uscito da via Caprin per imboccare via Venezia. L’uomo, accompagnato alla caserma dei carabinieri di Grado, è stato sottoposto al test per verificare il tasso alcolimetrico. È così risultato che i valori erano superiori al limite previsto di 0,5. Da qui, dunque, il provvedimento di arresto nei confronti dell’aquileiese. L’incidente è stato piuttosto violento. L’automobilista, secondo una prima ipotesi al vaglio degli inquirenti, i carabinieri intervenuti sul posto, aveva imboccato via Venezia quando, per cause in corso di accertamento, ha travolto l’81enne gradese che stava rientrando presumibilmente a casa a piedi. In seguito all’impatto, il furgoncino, assieme al corpo di Mario Corbatto, si sarebbero fermati qualche metro dopo, di fatto sulle strisce pedonali. Per il gradese non c’è stato nulla da fare: l’uomo, infatti, è deceduto sul luogo dell’incidente. Difficile è stata poi l’opera di identificazione del gradese. L’81enne non aveva con sè i documenti e, anche a causa del volto sfigurato dalle ferite riportate, è rimasto senza nome per un paio d’ore. C’è stato chi, anche tra la Polizia municipale, ha ripetuto di avere visto il gradese più volte in giro per l’Isola, ma di non rammentare chi fosse. Le forze dell’ordine hanno anche invitato alcuni gradesi giunti sul luogo dell’incidente a tentare di riconoscere l’anziano. Si è dunque proceduto grazie ad un elemento: sul berretto che il gradese aveva addosso, c’era il simbolo dei marinai in congedo. È stato quindi contattato il presidente Olinto Quargnali, che, tuttavia, non è stato in grado di identificare la vittima. Anche l’ex sindaco di Grado, Nicolò Reverdito, appartenente ai marinai in congedo, ha avuto difficoltà nel riconoscimento. Finchè un anziano di passaggio si è fermato e ha capito di chi si trattasse. Per l’identificazione ufficiale, a quel punto, si è atteso l’arrivo della moglie Maria, accompagnata sul posto dal fratello che, insieme alla Polizia municipale, si era recato a casa della donna. La salma è stata quindi trasferita a Monfalcone, a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’eventuale autopsia. E intanto, le verifiche inquirenti hanno appurato lo stato di ebbrezza alcolica dell’investitore, procedendo dunque all’arresto.

ROMAGNAOGGI

Ravenna, finisce nel fosso con il furgone. Era ebbro
8 Dicembre 2010 - 20.20 (Ultima Modifica: 08 Dicembre 2010)
RAVENNA - E’ l’alcol la causa di un incidente stradale avvenuto mercoledì pomeriggio in via Destra Canale Molinetto in prossimità dell’intersezione con Via Dello Scolone, fuori il centro abitato di Ravenna. Un ‘Ford Transit’, condotto da un cittadino extracomunitario di 31 anni residente a Ravenna, è finito nel fossato alla sua destra. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale per i rilievi di legge. L’uomo è risultato positivo al test dell’etilometro.
Inevitabile il ritiro della patente. Il 31enne non ha riportato lesioni. Fortunatamente nell’uscita di strada non sono rimasti coinvolti altri mezzi.

IL CORRIERE DI COMO

Ubriaco causa incidente e scappa. Doveva essere ai “domiciliari”
GIOVEDÌ 09 DICEMBRE 2010
Arrestato 35enne di Cantù
Evidentemente il dramma di Lamezia Terme della scorsa domenica non è servito a niente. I sette ciclisti travolti da un’auto condotta da uno straniero alla guida in condizioni non ideali e con una patente appena ripresa dopo un precedente ritiro per infrazioni al Codice della strada, non hanno sussurrato nulla all’orecchio di un 35enne di Cantù che nella serata di martedì si è reso protagonista, nel giro di pochi minuti, di evasione dagli arresti domiciliari, di guida in stato di ebbrezza provocando tra l’altro un incidente (per fortuna, in questo caso, senza feriti) e fuggendo poi dal luogo dello schianto. Il tutto, ovviamente, senza patente e senza assicurazione.
Lo sconfortante episodio, che per fortuna, come detto, non ha provocato feriti, ha così portato a rimettere le manette ai polsi all’uomo che questa mattina verrà processato per direttissima in Tribunale a Como.
L’incidente si è verificato intorno alle 22.30 di martedì, in via San Giuseppe a Cantù. Il 35enne, alla guida dell’auto del padre - mentre in realtà sarebbe dovuto rimanere ai “domiciliari” - finisce per scontrarsi con un furgone, poi allontanandosi senza lasciare le sue generalità.
Il numero di targa e la persona al volante vengono però indicati dal guidatore del mezzo coinvolto nel sinistro ai carabinieri della stazione di Cantù, nel frattempo allertati dell’accaduto. Così, i militari dell’Arma si sono recati a casa dell’uomo arrestandolo.
Le accuse nei suoi confronti sono diverse e vanno dall’arresto per evasione alla guida in stato di ebbrezza alcolica per finire con la guida senza patente. Questa mattina, come detto, verrà giudicato dal Tribunale di Como.

IL TIRRENO

Si schianta con l’auto contro un albero
GIOVEDÌ, 09 DICEMBRE 2010
PANCOLE. Un brutto spavento e qualche graffio per un ventitreenne di Scansano che martedì sera è finito fuoristrada con la sua auto. Il ragazzo stava viaggiando a bordo della sua Fiat Stilo da Scansano verso Pancole, sulla provinciale 159. Ha perso il controllo della sua auto, è finito fuoristrada ed è andato a schiantasri contro un albero. Il ventitreenne è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e accompagnato all’ospedale di Grosseto. Sottoposto all’alcoltest, il giovane è risultato positivo. A rilevare l’incidente e a chiarire la dinamica dello schianto di martedì sera sulla provinciale 159 i carabinieri della stazione di
Scansano.

L’ARENA

Moldavo ubriaco esce di strada
Stava sorpassando in curva
ZIMELLA. Teatro dell’incidente la semicurva prima del centro abitato dove hanno già perso la vita diversi automobilisti
Sequestrata l’auto e sospesa la patente al ventiseienne che per evitare un frontale ha sterzato finendo nel fosso
C’è mancato un soffio. Per una serie di circostanze fortunate, l’uscita di strada di una Ford Focus nera, guidata da un giovane sotto gli effetti dell’alcol, nella famigerata semicurva sull’ex statale 500, non si è trasformata nell’ennesima tragedia. Lunedì alle 16.45, D. P., cittadino moldavo di 26 anni residente a Vicenza, stava percorrendo via Stazione da Lonigo in direzione Cologna. All’altezza dello stabilimento «Bertolaso» di Zimella ha tentato un sorpasso azzardato. All’ultimo momento si è accorto che sulla corsia opposta stava sopraggiungendo un altro veicolo, ha sterzato violentemente verso destra ed è finito fuori strada. L’auto impazzita è volata sul campo sottostante e si è ribaltata. Il tettuccio si è ammaccato, il cofano si è danneggiato e i finestrini sono scoppiati, tuttavia il conducente è uscito dall’auto praticamente illeso. Non è andata così bene invece al passeggero che trasportava, D. B., rumeno 46enne. È stato trasportato in ambulanza a San Bonifacio dove gli hanno riscontrato abrasioni, traumi e contusioni: i medici gli hanno prescritto una prognosi di 10 giorni.
I vigili dell’Unione sul posto hanno sottoposto il guidatore all’alcoltest: l’esito ha confermato lo stato di alterazione. Il livello di alcol nel sangue era di 1,4 grammi per litro, quasi tre volte superiore al limite di legge. L’auto gli è stata sequestrata per 6 mesi e la patente sospesa; gli sono stati tolti 10 punti e gli verrà comminata un’ammenda che potrà essere pecuniaria oppure trasformata in attività sociali. Traffico rallentato per un paio d’ore, fino a che l’autogru è riuscita a trascinare la Focus sul ciglio stradale e a caricarla sul carro attrezzi. L’incidente porta ancora in primo piano la pericolosità della semicurva a sinistra prima del centro di Zimella. Nel 2007 ci furono quattro morti in due diversi incidenti: persero la vita la moglie dell’ex sindaco di Minerbe e tre marocchini. In questi tre anni sono stati decine i sinistri stradali. La polizia locale ha chiesto alla Provincia l’autorizzazione all’installazione di un divieto di sorpasso ma finora non ha avuto riscontri. P.B.

DENUNCE

LA GAZZETTA DI REGGIO

Correggio Alcol, ritirate tre patenti
la Gazzetta di Reggio — 08 dicembre 2010 pagina 25 sezione: PROVINCIA
CORREGGIO. Proseguono i controlli nell’ambito di «Tutti i campo per la sicurezza», finalizzati a prevenire e contrastare la guida in stato di ebbrezza. Sei agenti della Municipale dell’Unione Pianura reggiana, assieme a quattro volontari della Croce Rossa, hanno fermato 105 conducenti, sottoposti all’alcoltest. A due persone (nella fascia tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di alcol nel sangue) è stata comminata una multa di 500 euro e ritirata la patente. Un terzo (più di 0,8 g/l), ha subìto il ritiro della patente e una denuncia. Un uomo guidava senza patente (gli era stata ritirata due anni fa perché in stato di ebbrezza): rischia una multa da 1.842 a 7.369 euro.
LA NUOVA DI VENEZIA

Guida in stato di ebbrezza i carabinieri ritirano 3 patenti
la Nuova di Venezia — 07 dicembre 2010 pagina 33 sezione: PROVINCIA
PIANIGA. Continuano i controlli dei carabinieri della Compagnia di Chioggia e della Tenenza di Dolo sulle strade contro l’eccesso di alcol alla guida. Nell’ultimo weekend i carabinieri hanno controllato decine di veicoli e hanno trovato tre automobilisti con limiti di alcol superiori alla soglia consentita dalla legge di 0,5 mg per litro. Per i tre automobilisti, due di questi trovati positivi all’alcotest nel territorio comunale di Pianiga nella notte fra sabato e domenica, è scattato il ritiro del documento di guida. Un altro è stato trovato alticcio ala guida lungo via Provinciale a Sandon di Fossò. In nessuno dei tre casi è stata superata la soglia di 1,5 che prevede il sequestro del mezzo. Tutti e tre i conducenti avevano meno di 35 anni. (a.ab.)
AGI

SICUREZZA: GUIDA SOTTO EFFETTO ALCOL, 7 GIOVANI DENUNCIATI A GUBBIO
15:15 09 DIC 2010
(AGI) - Perugia, 9 dic. - Ha portato alla denuncia di sette persone per guida sotto l’effetto dell’alcol, l’attivita’ di controllo che ha visto impegnati i carabinieri di Gubbio nel presidiare le strade principali e le arterie secondarie del territorio, soprattutto all’uscita dei locali notturni. I provvedimenti hanno riguardato tre giovani di 31, 25 e 24 anni, originari di Gualdo Tadino e quattro eugubini di 20, 21 e 27 anni. Tre persone, inoltre, di 25, 19 e 21 anni, tutte di Gubbio,sono state segnalate alla Prefettura di Perugia e alla Procura della Repubblica per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.(AGI) Pg2/Bru
LA NAZIONE

DENUNCIATI DALLA POLIZIA
Un drogato, un ubriaco
Altri due folli al volante
9.12.10
ECCOLI altri pazzi al volante, che di auto o moto si tratti, poco importa. La <> è sempre quella: una guida da ubriachi, o sotto l’effetto di droga. O entrambe le cose insieme. Tanto poi, a disastri provocati, con le vittime – le loro vittime – stese sull’asfalto, magari con un lenzuolo bianco sopra, sono già pentiti, una frignatina ed è tutto passato. Il primo folle della serie, ennesima ‘bomba umana’ sulle strade, è stato fermato la notte scorsa alle 23,30: 23 anni, in sella a un’Aprilia 250 dopo esser passato col rosso all’incrocio viale Strozzi – via Ridolfi, è stato inseguito dalla volante a sirene spiegate. Mica si è fermato, l’hanno fermato più avanti, in via Santa Caterina d’Alessandria: nel frattempo aveva <> altri due semafori rossi. Dal controllo è emerso che al giovane era stata revocata la patente fin dal 2006 per uso di stupefacenti. E dopo la performance nella <> ha ammesso agli agenti di essersi fatto poco prima. E’ stato denunciato per guida sotto l’effetto di stupefacenti e con patente revocata. Fermo amministrativo per l’Aprilia. Alle 5.35 invece un’altra volante, la <> ha fermato in via dei Mortali un brasiliano di 21 anni, denunciandolo per guida in stato di ebbrezza. Alla guida di una Bmw è passato col rosso. All’alcoltest è risultato avere un tasso alcolemico di 1.72 e 1.77.
ASCA

ROMA: CONTROLLI CIRCOLAZIONE STRADALE, 16 DENUNCE E 15 PATENTE RITIRATE
- Roma, 9 dic - Sedici persone denunciate a piede libero, 14 carte di circolazione e 15 patenti di guida ritirate, 151 contravvenzioni elevate, 244 punti patente decurtati. E’ il bilancio dei controlli eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma in tutta la Capitale, durante il ponte dell’Immacolata Concezione, nell’ambito dell’operazione ’’Natale sereno’’ predisposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri.
Particolare attenzione e’ stata posta alla circolazione stradale per evitare che dopo i festeggiamenti qualche irresponsabile potesse mettersi alla guida di veicoli non in perfette condizioni psico-fisiche, diventando cosi’ un potenziale rischio per se’ e per gli altri utenti della strada. Le pattuglie dei Carabinieri, dislocate, in via preventiva, nelle principali arterie di stradali ed equipaggiate con gli etilometri, hanno sorpreso 9 persone, di eta’ compresa tra i 22 ed i 48 anni, con valori di alcol superiori a quelli consentiti dalla legge mentre altri 4 sono risultati positivi al drug test: nei loro confronti, oltre alla denuncia, e’ scattato anche il ritiro della patente.
Altri due automobilisti, invece, sono stati denunciati dopo essersi rifiutati di sottoporsi all’alcoltest. Un pregiudicato napoletano, fermato durante un posto di controllo, e’ stato denunciato per l’inosservanza del foglio di via obbligatorio dal Comune di Roma della durata di tre anni emesso dalle Autorita’ Italiane nel 2008 mentre un 41enne romano e’ stato sorpreso alla guida di un’utilitaria sulla quale aveva esposto un tagliando assicurativo falso.
Nei suoi confronti e’ scatta la denuncia a piede libero per uso di atto falso. res-map/cam/alf
VIOLENZA

LA NUOVA SARDEGNA

Ubriaco aggredisce il padre ottantenne che lo tramortisce
la Nuova Sardegna — 07 dicembre 2010 pagina 03 sezione: CAGLIARI
SERRAMANNA. Ubriaco fradicio ha cercato di strozzare l’anziano padre, che con la forza della disperazione è riuscito a liberarsi colpendo il figlio con una paletta. E’ accaduto domenica notte a Serramanna nell’abitazione della famiglia Zaccheddu, in via Turchia, dove il bracciante agricolo Francesco Zaccheddu, 41 anni, una vita segnata dall’uso smodato di alcol, al suo rientro a casa in condizioni visibilmente alterate ha inscenato l’ennesima gazzarra contro il padre Umberto, pensionato di 81 anni, la madre Maria Pintus (di 84) e il fratello maggiore Antonello che gli rimproveravano di aver ancora una volta alzato il gomito. Francesco si è avventato contro il padre seduto vicino al caminetto e gli ha stretto forte le mani al collo. Con la forza della disperazione, il vecchietto è riuscito a impugnare una paletta in ferro utilizzata nel caminetto per spostare la brace e ha assestato due colpi sulla faccia del figlio, procurandogli qualche ferita. La reazione del genitore e il sangue che gli colava sul viso hanno fatto diventare Francesco Zaccheddu una belva e a niente è servito l’intervento del fratello Antonello per placarlo. Le botte sono finite con l’arrivo dei carabinieri del paese, intervenuti a seguito di una telefonata partita da casa Zaccheddu. Immobilizzato e reso inoffensivo, Francesco Zaccheddu è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di San Gavino per essere medicato e qui i medici lo hanno sedato e trattenuto, piantonato dai carabinieri, per l’intera notte. In mattinata è stato accompagnato dal giudice monocratico del tribunale di Cagliari per il giudizio direttissimo. L’imputato ha patteggiato una condanna a un anno di reclusione (con la condizionale) per i maltrattamenti in famiglia. Dopo la sentenza è stato rimesso in libertà ma il giudice gli ha intimato, affidandolo al suo avvocato, di farsi curare per la sua condizione di alcolista. - Luciano Onnis
IL GAZZETTINO

Notte violenta in discoteca
Lucio Piva
Giovedì 9 Dicembre 2010,
Una diciottenne vittima di una violenza sessuale. Un diciassettenne selvaggiamente picchiato a bottigliate. La prima è stata accerchiata dal branco nell’affollata pista di una discoteca. Il secondo è stato aggredito dentro il pullman che rientrava dallo stesso locale. È stato ancora il "Circular", il ritrovo di strada Battaglia a far accorrere le pattuglie dei carabinieri. Pronti ad arrestare, a pochi minuti da un episodio, due giovanissimi marocchini. La notte da "Arancia meccanica", dentro e fuori la discoteca, gremita da giovani accorsi da tutta la provincia e non solo, inizia poco dopo le due. Quando cinque, forse sei giovani nordafricani, adocchiano nel bel mezzo della pista, la studentessa diciottenne residente in un comune della Bassa Padovana, arrivata al "Circular" in compagnia del suo fidanzato ventunenne anche lui della Bassa. La giovane è carina. In pista si muove benissimo. Al punto da eccitare la fantasia, forse già spinta oltre il limite dall’alcool, del branco. Il gruppetto aspetta che il ragazzo della giovane si allontani. Ed accerchia la diciottenne. Nonostante la musica sia al massimo, la ragazza sente prima i complimenti pesanti. Poi le mani di più persone che le si strusciano addosso. Sino a toccarla nelle parti intime. Ha paura e urla. Nonostante la pista sia gremita nessuno interviene in sua difesa. Si accorge però di quanto sta accadendo il suo ragazzo, che interviene per liberarla dal gruppetto. Il branco però non desidera intrusi. Uno di loro sferra quindi un pugno in pieno volto al ventunenne che crolla a terra. Nel parapiglia viene colpita al volto anche la diciottenne che cerca di divincolarsi. La musica non si interrompe, i butta forse non intervengono. Ma qualcuno lancia comunque l’allarme ai carabinieri. Che arrivano in discoteca bloccando tutte le entrate. Troppo tardi per fermare quattro giovani che si sono dati alla fuga eludendo il cordone di sicurezza. Ma in tempo per bloccare il diciannovenne Youssef El Naoumi, pregiudicato. Arriva anche un’ambulanza per portare il ventunenne aggredito all’ospedale di Abano, dove gli viene riscontrata la sospetta frattura del setto nasale. Anche la ragazza è medicata per ecchimosi alle orbite. Ma i due sono restii a parlare. Sotto choc, dicono di temere le ritorsioni dei componenti del branco ancora a piede libero. E proprio mentre stavano accorrendo le pattuglie, parte dal "Circular" il bus navetta per riportare nel Piovese un gruppo di giovani. Fra loro un diciassettenne di Fiesso. Che si accorge in extremis, di essere derubato da un marocchino, pronto a sfilargli delle banconote dalla tasca posteriore dei pantaloni. Il ragazzo reagisce. Ma provoca la violenta reazione del nordafricano. Che lo colpisce in pieno volto con una bottiglia di vetro. La scena, stavolta, la vedono tutti. Compreso l’autista della navetta, che per primo chiama i carabinieri. Dal "Circular", scatta una pattuglia. L’equipaggio dell’Arma gli raccomanda di tenere bloccate le uscite del bus. Qualche istante ed il conducente vede i lampeggianti comparire in fondo alla statale Adriatica, mentre il ragazzo ferito è ridotto ad una maschera di sangue nel panico generale. All’altezza del ponte della Fabbrica, la navetta è fermata anche da un’altra pattuglia accorsa in supporto. Quando salgono i militari tutti i passeggeri puntano il dito contro Abderrazzak El Ssouli, incensurato e disoccupato, residente in via Gramsci 5/3 a Piove. L’arresto è per lesioni aggravate. All’ospedale di Padova, invece il diciassettenne è accolto al reparto di chirurgia plastica. La ferita facciale è profonda e richiede un intervento.
IL TIRRENO

Ubriaco finisce in manette dopo aver ferito due vigili
GIOVEDÌ, 09 DICEMBRE 2010
FIRENZE
Cinque vigili urbani sono intervenuti per fermare un ubriaco durante un parapiglia e due sono rimasti feriti. L’uomo, un romeno di 40 anni, è stato arrestato. L’episodio è accaduto martedì sera in via Tasso a Firenze. Il romeno arrestato aveva già creato problemi due domeniche fa ostacolando nella loro corsa alcuni atleti impegnati nella maratona.
IL CORRIERE ADRIATICO

Mega rissa notturna tra minori in piazza Simoncelli
9.12.10
Senigallia Scazzottata tra minorenni in piazza Simoncelli. Se le sono date di santa ragione diversi ragazzini che, come tutte le sere, si ritrovano nei locali della piazza. La rissa si è scatenata martedì sera intorno alle 22.30. Alcuni dei presenti hanno chiamato il Commissariato, vedendo che la situazione stava degenerando. Ad arrivare alle mani erano stati prima due ragazzi, poi sono intervenuti i rispettivi amici. La Polizia è riuscita a calmare gli animi, prendendo poi le generalità dei protagonisti. Tra loro anche diversi 14enni. Gli agenti del Commissariato hanno effettuato dei controlli tra la gente fuori dagli altri locali. Una volante è intervenuta anche davanti al Gratis in via Bonopera. Nessuno ha riportato lesioni serie.
I ragazzi se la sono cavata con qualche livido e forse senza altre conseguenze. La polizia si è limitata a prendere i nominativi e non sembra intenzionata ad intervenire con una denuncia per rissa.
La scintilla sarebbe scattata per futili motivi. Sembra che alcuni tra i ragazzi fossero già piuttosto alticci, nonostante fossero ancora le 22.30 e la serata fosse appena incominciata. Nel peggiore dei modi. In pochi mesi è la seconda volta che piazza Simoncelli si trasforma in un ring.
Tra risse ed atti vandalici, il centro storico sta diventando di sera un quartiere da evitare, come lamentano molti residenti. Prima era solo la musica ed i decibel di troppo a creare disagi, e lo sono tuttora a giudicare dalle telefonate che vigili e forze dell’ordine continuano a ricevere. Adesso però preoccupano anche episodi ben più seri. Si è reso protagonista della serata di martedì anche un altro senigalliese, andato a fare danni ad Ancona. Un trentenne, insieme ad un’amica coetanea di Fabriano, è stato sorpreso dalla polizia ad Ancona mentre si divertiva a spezzare i tergicristalli della automobili in sosta. Entrambi sono stati denunciati a piede libero.
IL CORRIERE ADRIATICO

Arrestato dopo una lite
9.12.10
Ancona Regola numero uno: mai fare troppo chiasso se ti devi nascondere. L’ha violata clamorosamente, pagando con l’arresto, un nigeriano di 35 anni, ad Ancona senza permesso di soggiorno. L’altra sera, poco prima di mezzanotte, partecipava con un gruppo di connazionali, uomini e donne, a una rumorosa festa privata in un appartamento di via Santo Stefano, in zona Cittadella. A un certo punto, complice l’alcol, i nigeriani si sono anche messi a litigare tra loro in un crescendo di urla e minacce che ha fatto sobbalzare l’intero condominio.
Dopo un po’ i vicini, stanchi della musica e del chiasso, preoccupati che la situazione degenerasse, poco prima di mezzanotte hanno chiamato il 113 per far cessare quella festa fracassona che gli impediva di riposare. I poliziotti della Squadra Volante, accorsi nella palazzina condominiale, hanno subito sedato la lite e poi identificato tutti i partecipanti. Dai controlli è emerso allora che uno dei nigeriani (O.I.C le sue iniziali) era in Italia da clandestino ed è stato arrestato per violazione della legge sull’immigrazione.
L’ALCOL NON GUARDA IN FACCIA A NESSUNO

IL NUOVO

Gascoigne guida ubriaco ma evita carcere
Niente patente per tre anni e trattamento per disintossicarsi
(ANSA) - NEWCASTLE, 9 DIC - Paul Gascoigne non andra’ in carcere per aver guidato con un tasso di alcol nel sangue quattro volte superiore al consentito. L’ex campione, che ha 43 anni, e’ stato condannato a otto settimane di prigione, ma la pena e’ stata sospesa per un anno dalla Corte di Newcastle che lo ha giudicato. Gascoigne, che ha avuto costanti problemi legati all’alcol da quando ha smesso di giocare, non potra’ guidare per tre anni e dovra’ sottoporsi ad un trattamento obbligatorio per disintossicarsi.
I PERICOLI PER LA SALUTE IN EUROPA

GAIANEWS.IT

Obesità, fumo e alcol in Europa nel rapporto dell’OCSE
Scritto da Redazione il 08.12.2010
E’ stato pubblicato il rapporto ‘Health at a Glance Europe 2010′ (Sguardo sulla sanità in Europa 2010) elaborato dalla Commissione europea e dall’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE). Tre le minacce ancora presenti tra la popolazione, tabacco, alcol e obesità, anche se ci sono miglioramenti – anche in Italia.
Fumo. Molti paesi dell’UE hanno raggiunto notevoli progressi nella riduzione del consumo di tabacco, anche se è ancora una delle principali cause di morte precoce. Gran parte di questo calo può essere attribuito alle politiche a livello nazionale e comunitario volte a promuovere campagne di sensibilizzazione del pubblico, divieti di pubblicità e aumento dell’imposizione fiscale. Meno del 18% degli adulti in Svezia e in Islanda ora fuma ogni giorno, in calo di oltre il 30% dal 1980. Tuttavia, quasi il 40% degli adulti in Grecia continua a fumare su base quotidiana. Le percentuali di fumatori sono anche relativamente elevate in Bulgaria, Irlanda e Paesi Bassi.
Alcol. Anche il consumo di alcol è in calo in molti paesi europei nel corso degli ultimi tre decenni. Vincoli per la pubblicità, restrizioni nelle vendite e nella fiscalità hanno dimostrato di essere misure efficaci per ridurre il consumo di alcol. Tradizionali paesi produttori come l’Italia, la Francia e la Spagna hanno visto il loro consumo di alcol pro capite scendere in modo sostanziale dal 1980. D’altra parte, il consumo è aumentato in modo significativo in una serie di paesi tra cui l’Irlanda, il Regno Unito ed alcuni paesi nordici.
Obesità. Più della metà della popolazione adulta totale in tutta l’Unione europea è in sovrappeso o obesa. Questo è vero anche in 15 dei 27 paesi dell’UE. La prevalenza di obesità – che presenta rischi per la salute maggiore del sovrappeso – varia da meno del 10% in Romania, Svizzera e Italia a oltre il 20% nel Regno Unito, Irlanda, Malta e Islanda. In media tra i paesi dell’UE, il 15,5% della popolazione adulta è obesa.
Il tasso di obesità è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte dei paesi dell’UE per i quali sono disponibili dati. Il rapido aumento si è verificato indipendentemente da ciò che i livelli di obesità sono stati due decenni fa. L’obesità è più che raddoppiato in entrambi i Paesi Bassi e Regno Unito tra il 1988 e il 2008, anche se il tasso nei Paesi Bassi è attualmente meno della metà di quella del Regno Unito.
Poiché l’obesità è associata a più alti rischi di malattie croniche, è legato ai costi aggiuntivi significativi per la salute. Un recente studio condotto in Inghilterra ha stimato che i costi totali legati al sovrappeso e all’obesità potrebbe aumentare di ben il 70% tra il 2007 e il 2015, ed essere 2,4 volte maggiore entro il 2025.
IL GIORNALE DI PACHINO.COM

Maggiore collaborazione fra Parlamento Europeo e Commissione sulla nuova strategia Antipendenze.
dic 8, 2010
Gli Eurodeputati del Gruppo PPE – su proposta dell´On. Iacolino – lanciano il dibattito al fine di trovare un approccio più uniforme e deciso per la nuova strategia dell’UE in materia di lotta contro droga e le altre dipendenze (alcol, tabacco, dipendenza da cibo, il doping nello sport, ecc.)
Il Vice Presidente della Commissione per le libertà civili, Salvatore Iacolino, il Coordinatore del Gruppo PPE in seno alla commissione per le libertà civili Simon Busuttil e il Vice-Presidente del Gruppo PPE Manfred Weber, hanno organizzato un’audizione pubblica come primo contributo del Gruppo PPE per la preparazione del nuovo Piano d’azione antidroga 2013 -2020.
“È evidente che l’UE deve fare di più per ridurre l’impatto dei problemi sociali e sanitari causati dall’uso di droga. Un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata ai gruppi vulnerabili e alla prevenzione del poli-consumo (uso combinato di sostanze illecite e lecite, in particolare alcol)” hanno spiegato Iacolino, Busuttil e Weber.
“Il numero totale di persone nell’Unione europea che fa ricorso a droghe – o occasionalmente ne ha fatto uso – è stimato a 75,5 milioni per l’uso di cannabis (22,5% degli adulti europei), almeno 14 milioni fa uso di cocaina (4,1% degli adulti europei), 11 milioni fa uso di ecstasy (3,3% degli adulti europei), e 12 milioni usa anfetamine (3,7% degli adulti europei).(*) Molti giovani, in particolare, sfuggono al trattamento sanitario”- hanno aggiunto Iacolino, Busuttil e Weber.
“Il nuovo Piano d’azione, deve essere mirato a contrastare l´instaurarsi di fenomeni di dipendenza con la prevenzione, la riabilitazione e l´informazione. Per contrastare la produzione e il traffico di droga, dobbiamo sfruttare a pieno le capacità di Europol, Eurojust e delle altre strutture dell’Unione Europea basandoci anche sull´attività di intelligence degli Stati membri e sulla cooperazione internazionale”- hanno continuato Iacolino, Busuttil e Weber.
“Crediamo che la strategia dell’UE debba definire un piano che abbracci tutte le dipendenze, creando nuovi modelli gestionali per un approccio multidisciplinare. Riteniamo che sia fondamentale rivedere l’attuale politica dell’UE, anche attraverso un sistema di coordinamento più efficace e diretto a garantire la circolarità delle informazioni e delle buone pratiche a livello UE e di Stati Membri”- hanno continuato Iacolino, Busuttil e Weber.
“Più prevenzione, informazione e prevenzione per una Strategia Antidipendenze 2013/2020, che tuteli la famiglia e, in particolare, il giovane nel suo processo di crescita sano e consapevole”, conclude l´On. Iacolino che ha voluto affermare che “il contrasto alle droghe rappresenta una priorità del programma politico del gruppo del Partito Popolare Europeo”.

(*)NOTA: 266 milioni di europei consumano bevande alcoliche e 195.000 europei muoiono ogni anno a causa delle bevande alcoliche. NON E’ ORA DI CONTRASTARE LA PRODUZIONE ED IL TRAFFICO DI BEVANDE ALCOLICHE OLTRE ALLA PRODUZIONE ED AL TRAFFICO DELLE DROGHE ILLEGALI?
TUTTE SPESE EVITABILI

ASCA

LAZIO/SALUTE: POLVERINI, 15 MLN PER COMBATTERE TOSSICODIPENDENZE
Roma, 8 dic - Dalla Regione Lazio in arrivo oltre 15 milioni di euro per combattere le tossicodipendenze, non solo da sostanze stupefacenti e da alcol ma, per la prima volta, anche da giochi di azzardo e da internet. E’ quanto prevede la delibera di giunta approvata dall’esecutivo guidato da Renata Polverini che finanzia il ’’Bando per la lotta alla droga 2010-2012’’.
Il bando, si rivolge agli operatori del settore e prevede l’attivazione di differenti tipologie di strutture: ambulatoriali; semiresidenziali; residenziali e sul campo, ovvero delle vere e proprie unita’ mobili per garantire una presenza sul territorio. Tra le novita’ introdotte dal bando, l’attivazione di un centro specialistico ambulatoriale per le cosiddette ’’dipendenze senza sostanza’, ovvero da gioco d’azzardo o da internet e di una comunita’ breve per cocainomani. Prevista anche l’attivazione di un centro specialistico residenziale per alcolisti e di uno specialistico per minori coinvolti nel circuito penale a rischio dipendenza.
’’Con questo provvedimento - dichiara il presidente della Regione Lazio Renata Polverini - si garantisce continuita’ ai progetti gia’ in atto sul territorio e si introducono importanti novita’, soprattutto sul fronte del contrasto alle tossicodipendenze dei minori. Recenti indagini, come il Rapporto sui servizi sociali realizzato dal Censis con la Regione Lazio, indicano l’alcol e la droga tra i maggiori disagi diffusi tra i giovanissimi. Problematiche di cui anche le istituzioni devono farsi carico per fornire gli strumenti piu’ adeguati ad una efficace prevenzione delle diverse forme di dipendenza’’.
Nel dettaglio, degli oltre 15 milioni di euro, quasi 3 milioni sono destinati alla proroga di 5 mesi dei progetti gia’ in atto sul territorio, mentre i restanti fondi sono tutti destinati al finanziamento dei nuovi progetti le cui azioni scadranno a fine 2012 e che vanno a coprire i livelli essenziali di assistenza della popolazione tossicodipendente del territorio.
res-mpd/sam/ss
ORDINANZE COMUNALI

REPUBBLICA

Ordinanza anti-alcol giro di vite in via Petroni
Repubblica — 08 dicembre 2010 pagina 5 sezione: BOLOGNA
PUB e birrerie aperti fino alle 3 solo se limiteranno il disturbo in strada con "buttafuori" e consentiranno l’uso del wca tutti dopo l’una. «Pakistani», pizzerie d’asporto e venditori di kebab aperti dopo le 19 solo a patto che non vendano alcolici. È la stretta antidegrado in zona universitaria del commissario Anna Maria Cancellieri, l’ordinanza che riguarderà via Petroni, piazza Aldrovandi e l’ultimo tratto di via San Vitale verso la porta. I provvedimenti saranno in vigore fino al 31 luglio 2011 e prevedono la sospensione, nelle zone interessate, «della facoltà di apertura continuata 24 ore al giorno prevista nel periodo tra il 22 dicembre e il 6 gennaio». Ai trasgressori una multa da 300 a 500 euro fino, in caso di recidiva, «alla decadenza dell’accordo e all’impossibilità di sottoscriverne uno nuovo per i successivi sei mesi». Per i laboratori artigianali alimentari, come le piadinerie, l’ordinanza prevede «la chiusura dell’attività di vendita non oltre le 3 qualora vendano bevande tramite distributori automatici». Altrimenti la serranda andrà abbassata alle 19, «salva la possibilità di chiudere non oltre l’1 subordinata alla sottoscrizione di un accordo che contenga l’impegno a non detenere, esporre e vendere bevande alcoliche». Questa "clausola" si applica anche alle attività commerciali di vicinato, come i negozi di alimentari gestiti in prevalenza da pakistani e bangladesi. Stop all’una, invece, per pub e birrerie (con la conferma del divieto di vendita da asporto di alcol in vetro o lattina dopo le 22 e di somministrazione nei dehors dopo le 24). Si potrà restare aperti fino alle 3 solo sottoscrivendo un accordo che addossa ai titolari la responsabilità di «adottare misure idonee ad evitare lo stazionamento degli avventori nelle immediate adiacenze del locale» e di «garantire che l’afflusso della clientela non costituisca disturbo della quiete pubblica». Secondo Giuseppe Sisti del comitato Stop al degrado anche l’Arpa «certifica che via Petroni è invivibile a causa del rumore», mentre Confesercenti apre al progetto. «È una zona delicata dice Loreno Rossi dell’associazione - noi siamo disponibili a dare una mano e a far sì che ci sia un presidio e un controllo. Per questo siamo d’accordo che ci sia del personale fuori dai locali».
INIZIATIVE DI PREVENZIONE E DI INFORMAZIONE

IL GAZZETTINO

Corona, l’alcol, i giovani: «Ragazzi, non bevete, leggete e scrivete»(*)
Giovedì 9 Dicembre 2010,
BASSANO - (A.P.) Presso "Vicolo Gamba - Caffè dei libri" - Maurizio Corona ha presentato la sua ultima fatica “La fine del mondo storto”. Sala strapiena.
L’autore parla del benessere come malessere, come perdita di una manualità e di un rapporto con la terra che sta devastando il nostro modo di vivere. Se le prende con i giovani, che spendono i soldi per i vestiti firmati e per le macchine costose, con chi usa continuamente i mezzi pubblici o privati e non sa apprezzare il valore di una passeggiata. Poi si addentra sul valore della letteratura e dello scrivere, come liberazione interiore e come terapia, affermando che tutti dovrebbero scrivere per liberarsi dall’inferno che ci circonda. Cita gli scrittori russi, definisce "gigioni" i critici e attacca chi non sa usare le mani, lui che di gavetta ne ha fatta tanta per sopravvivere a un padre alcolista e ad una madre spesso assente. Del padre ricorda però anche la bravura che gli ha trasmesso durante le scalate in montagna; e della madre la voracità delle letture e le pile di volumi nella sua stanza. Questa eredità Mauro ha plasmato nelle sculture che vendeva per sfamarsi, all’inizio della sua attività di scrittore, subendo pure calunnie, soprattutto dalla sua gente, come quella che ci sarebbe qualcun altro a scrivere i suoi libri.
Corona ama le osterie, la gente e le montagne, si sofferma animosamente sul disastro del Vajont e ribadisce che la memoria è importante. Vorrebbe tornare a Bassano e presentare i suoi libri con un pugno di caldarroste in mano, passeggiando lungo le vie del centro.
Da impavido bevitore affronta il problema dell’alcol, definendolo la piaga più feroce dei giovani d’oggi (*) cui consiglia, oltre al lavoro manuale, di leggere il "Don Chisciotte", il “libro del mondo”. Ancora: "Bisogna saper togliere, sbozzare il troppo, come nelle creazione delle sculture” per vivere e per sopravvivere al mondo della televisione.

(*)nota: è una piaga che ha toccato anche lui che non è più tanto giovane!
IL RESTO DEL CARLINO

Sicurezza stradale: un soffio che può salvare la vita
Anche quest’anno il Carlino mira alla prudenza con un’iniziativa che mette a disposizione nei mesi di dicembre e gennaio diversi kit di alcol test. Tutti gli approfondimenti sul Carlino oggi in edicola
Cesena, 9 dicembre 2010 - Basta un soffio per capire se si è in pieno possesso delle facoltà necessarie a mettersi al volante. Oggi gli strumenti di verifica della presenza di alcol nel sangue sono semplici e facilmente utilizzabile, quindi non ci sono alibi per la prevenzione.
"Considerando il successo dell’iniziativa ‘Se bevo mi controllo’(*) condotta lo scorso anno in collaborazione con il Comune di Cesena, Ausl, Associazione dei Ristoratori, abbiamo pensato – spiegano Daniele, Ivan e Oreste Lungarini, titolari dell’agenzia Allianz Ras Cesena in via Piave 135 — anche quest’anno, attraverso il Resto del Carlino (che punta molto alla sicurezza stradale), di mettere a disposizione nei mesi di dicembre e gennaio diversi kit di alcoltest per sensibilizzare i cittadini alla prudenza mentre si è alla guida. Aggiungiamo il nostro contributo all’iniziativa promossa dal Resto del Carlino al Motor Show, consegnando a tutti i cittadini che ne faranno richiesta, (sia nostri clienti e non), l’alcoltest al fine di promuovere un’ulteriore informazione a tutti".
Si tratta di kit, tascabili, dotati di tre livelli di riferimento, infatti, non misurano solo lo 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, (ovvero il valore limite di legge per poter guidare), ma anche lo 0,2 e lo 0,8. L’utilizzo è molto semplice; per la misurazione basta soffiare nell’ampolla contenente i cristalli gialli che diventeranno di colore verde in presenza di alcol.

(*)Nota: l’alcol modifica il funzionamento del cervello: non è possibile bere e controllarsi! L’unica prevenzione alla sicurezza stradale è non bere bevande alcoliche!!!
REPUBBLICA

Incidenti, campagna choc del Comune
Repubblica — 07 dicembre 2010 pagina 3 sezione: FIRENZE
IL 10 dicembre avrebbe compiuto 18 anni Lorenzo Guarnieri, morto nel giugno scorso in viale degli Olmi, alle Cascine: il suo scooter venne travolto da un altro motorino guidato da un uomo risultato positivo ai test per alcol e cannabis. Per Lorenzo e per i tanti altri ragazzi che perdono la vita in incidenti stradali Palazzo Vecchio sta preparando una "campagna choc" per rendere più sensibili al problema e un tour nelle scuole per parlare con gli studenti delle conseguenze drammatiche che comportamenti troppo disinvolti alla guida possono causare a loro stessi e agli altri. In più l’ assessore alla mobilità Massimo Mattei annuncia «un piano integrato per la sicurezza delle strade fiorentine» e lo fa di fronte ai genitori di Lorenzo, Stefano e Stefania, che presentano la onlus intitolata al figlio che nascerà giovedì sera al Saschall (la serata inizia alle 21). Tra gli obiettivi dell’ associazione ci sono quelli di favorire un’ attività di prevenzione attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e dell’ opinione pubblica sul dramma della violenza stradale e fornire assistenza alle famiglie colpite da incidenti gravi. «Ci siamo accorti sulla nostra pelle che il problema della violenza stradale è sottovalutato dalle istituzioni», dicono i genitori di Lorenzo. «Per un mese non abbiamo sentito nessuno vicino a noi. Abbiamo rivolto 15 domande specifiche alle istituzioni e, tranne il Comune, nessuno ha risposto. La giustizia è lentissima e dopo sei mesi la magistratura non ha ancora rinviato a giudizio l’ assassino di Lorenzo, dopo aver chiuso l’ inchiesta il 6 di settembre. Come accade nei paesi anglosassoni le amministrazioni devono essere valutate su risultati misurabili, non sulle procedure».
IL GAZZETTINO

Serate analcoliche, sfida vinta nel 74% dei casi
Sono stati 300 i giovani bellunesi che hanno scommesso con "Strada facendo"
Giovedì 9 Dicembre 2010,
Dei 300 aderenti al progetto comunale, il 74% è riuscito a mantenere la promessa di bere a zero gradi. È il risultato dei elaborati da "Strada facendo" raccolti nelle 21 uscite tra le 14 feste e sagre svoltesi quest’estate nel territorio comunale.
Il bilancio finale del progetto educativo per sensibilizzare i giovani sul consumo di bevande alcoliche ha coinvolto migliaia di ragazzi ai quali sono stati consegnati gadget e materiale informativo e infine anche una serie di buoni-premio per serate al cinema, il palestra o in pizzeria.
Tutto si basava su una scommessa con i due educatori, Marianna e Marco, di non bere più alcol durante le uscite estive, grazie anche alla possibilità di degustare nei vari bar bellunesi cocktail analcolici a 3 euro. Tra gli scommettitori sono state di più le femmine, 171, che i maschi, "solo" 129. Anche tra i premiati le femmine sono state di più, il 57% ha raggiunto il traguardo (127 soggetti), mentre i maschi si sono fermati ad un 43% (97 persone). Nel 23% dei non tornati troviamo, invece, 40 ragazze e 28 ragazzi. «Una dimostrazione che i giovani bellunesi sono in grado di impegnarsi e iniziano ad avere un certo grado di consapevolezza dei rischi a cui vanno incontro» commenta l’assessore alle politiche Marco Da Rin. I premi in palio sono 224 premi e saranno distribuiti fino al 31. L’Informagiovani è a disposizione.
CORRIERE DI AREZZO

Vigili in borghese contro lo sballo.
Pattuglie “in incognito” sorveglieranno sul rispetto delle norme in giro per la città. Alcolici venduti agli under 16: la Municipale rafforza i controlli.
AREZZO09.12.2010indietro
Controlli per le feste La sala operativa del comando dei vigili urbani in via Setteponti
Contro lo sballo dei ragazzini scendono in strada i vigili urbani in borghese. Il comando di polizia municipale ha deciso di intensificare, in queste settimane che accompagnano al Natale, i controlli in giro per la città. Sotto osservazione, in particolare, il fenomeno dello sballo da alcolici, un allerta costante per le forze dell’ordine specialmente nel fine settimana. Non bastano gli etilometri, posizionati sulle strade o addirittura nei locali come vuole la normativa recentemente entrata in vigore in tutta Italia. Adesso ci penseranno anche i vigili urbani a far rispettare le rigide norme che vietano la vendita di sostanze alcoliche ai minori di 16 anni. Un vero e proprio giro di vite con i controlli che saranno intensificati proprio con l’avvicinarsi delle feste di fine anno. Agenti in borghese pattuglieranno le vie del centro cittadino e non solo per evitare che qualcuno possa vendere alcolici “proibiti” ai ragazzini. Regole che, stando ai risultati dei primi controlli eseguiti in giro per la città, vengono comunque attentamente rispettate. I vigili “anti sballo” sono infatti già entrati in azione da qualche giorno e le verifiche, effettuate nel fine settimana, non hanno portato ad alcuna sanzione. Segno tangibile che gli esercenti mostrano massima attenzione al divieto. Ma qualcosa può sempre “scappare” e allora ecco che il comando di via Setteponti ha deciso di intensificare gli accertamenti, tenendo d’occhio, con maggiore attenzione, chi è troppo giovane per alzare il gomito. Quella dei vigili urbani in borghese non è l’unica novità che i vertici della Polizia municipale aretina hanno pianificato in vista del periodo delle feste di fine anno. Grazie anche ad un potenziamento della pianta organica - che diventerà realtà entro le prossime settimane - potranno essere rafforzati i controlli e la presenza degli effettivi sulle strade della città. Tre nuove assunzioni e il “rinforzo” rappresentato dall’arrivo di un altro ispettore permetteranno un ridispiegamento delle forze in campo, assicura la comandante Valeria Meloncelli. Sotto la lente sono destinate a finirci le zone del centro storico, decisamente molto più affollate in vista dello shopping natalizio, ma non solo. “Sarà potenziata tutta una serie di servizi di controllo sul territorio” conferma la Meloncelli, con una presenza delle pattuglie che sarà estesa anche ad altre aree della città. Un occhio discreto che vigilerà sul Natale. Per renderlo ancora più sicuro. Marco Antonucci
I PRODUTTORI DI VINO PENSANO DI COSTRUIRE UN VINO A BASSO TENORE ALCOLICO PER RICONQUISTARE I MERCATI: FORSE SAREBBE MEGLIO COSTRUIRNE UNO COMPLETAMENTE ANALCOLICO!

WINENEWS

CASTELFIDARDO - 09 DICEMBRE 2010, ORE 00:08
IL FUTURO DEL COMPARTO VINICOLO PASSA ANCHE ATTRAVERSO I VINI A RIDOTTO TENORE ALCOLICO. LO CONFERMA UNA RIFLESSIONE SULL’ARGOMENTO DI ESPERTI NELLA “GIORNATA DI STUDIO” NELLE MARCHE
Per la prima volta in Italia, un incontro con esperti di livello internazionale per approfondire tutti i controversi aspetti della delicata tematica della riduzione del tenore alcolico nel vino. Parte, quindi, dalle Marche il primo confronto in Italia su un tema di scottante attualità, che non manca di riservare importanti implicazioni su più fronti. Il futuro del settore vitivinicolo passa anche per i vini a bassa gradazione alcolica? Quali le ragioni alla base della riduzione alcolica?
Quali sono i reali vantaggi previsti sui mercati internazionali, soprattutto alla luce dell’incerto scenario che caratterizza questo delicato momento storico per il mitico nettare di Bacco? Queste alcune delle domande al centro della riflessione avviata a Castelfidardo, su iniziativa dell’Istituto marchigiano di tutela dei vini, nella giornata di approfondimento su uno dei temi più scottanti e attuali del mondo del vino italiano e non solo.
Coordinati da Marcello Masi, vicedirettore di Rai-Tg2 e curatore della rubrica “Eat parade”, hanno discusso della questione Federico Castellucci, direttore Oiv (Organizzazione internazionale della vite e del vino), Roberto Ferrarini (Università di Verona), Ulrich Fischer (Centro Servizi Rurali Rheinpfalz, Germania), Lucia Bailetti (Centro Italiano di Analisi Sensoriale).
Al di là di valutazioni preconcette, la riduzione del grado alcolico è una realtà prevista dalla normativa vigente e, pertanto, è indispensabile approfondirne la ricerca, in quanto a livello internazionale si stanno sviluppando queste nuove tecniche che già registrano significativi riscontri sui mercati. D’altro canto, basandosi su tecniche puramente fisiche e non chimiche, la dealcolazione consente di mantenere invariato il profilo del vino senza intaccarne caratteristiche e struttura e si presenta come una metodologia particolarmente efficace di fronte a problematiche come quella dei mutamenti climatici in atto.
“Basti pensare - ha sottolineato Alberto Mazzoni, enologo e direttore dell’Istituto marchigiano di tutela dei vini - che, in Australia, nel ventennio tra il 1984 ed il 2004 si è assistito ad un aumento di circa due gradi alcolici e, di conseguenza, la riduzione dell’alcool è una realtà che va presa in seria considerazione, in quanto è orientata ad esaudire la richiesta dei mercati nazionali ed esteri, soprattutto alla luce delle risultanze di questo workshop che conferma la sicurezza del procedimento, paragonabile ad un semplice filtraggio, peraltro già previsto dalle leggi vigenti, e senza implicazioni di carattere salutistico o sanitario. Pertanto, la riduzione alcolica va considerata come
Venerdì, 10 Dicembre 2010
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK