COMUNICATI-STAMPA.NET BELLUNOPRESS Giurisprudenza di legittimità La Cassazione chiarisce una volta per tutte la questione dei decimali nella misurazione dell’alcolemia con l’etilometro IL SOLE 24 ORE IL GAZZETTINO (Pordenone) Rave Party sulle grave Blitz dei carabinieri Nell’area del poligono sono stati identificati oltre cento giovani Tre i denunciati e indagini per individuare gli organizzatori PORDENONE - Lunedì 6 Settembre 2010, - Ce ne saranno stati almeno 120 - 130. Tutti giovani, parecchi ubriachi, alcuni anche allucinati dalla notte brava trascorsa a ballare all’aperto sulle grave del Cellina corroborati dall’utilizzo di sostanze stupefacenti. Li hanno trovati così i carabinIeri della Compagnia di Spilimbergo diretti dal capitano Francesco Dotto che ieri mattina all’alba hanno iniziato a identificare tutti in ragazzi che hanno partecipato al Rave Party non autorizzato sulle grave del Cellina. Il posto era più o meno lo stesso di quello utilizzato un anno fa. Uno spiazzo tra i comuni di Vivaro e San Quirino, più o meno quattro chilometri lontano dalla strada principale di accesso e infrattato nell’area destinata a poligono militare. Il via vai di auto era già stato notato nella zona verso la mezzanotte. Rumore e musica alta hanno fatto il resto. Tutto fa supporre che il Rave Party sia iniziato verso l’una di mattina e sia proseguito oltre l’alba. I carabinieri verso le sette si sono piazzati sulla strada interna che porta a quella asfaltata e hanno fermato tutti quelli che arrivano dalle grave. Complessivamente sono stati identificati oltre 100 giovani, età media dai 20 ai 25 anni, provenienti oltre che dalla provincia di Pordenone e da quella di Udine anche da Venezia, Padova e Treviso. Ma c’erano anche ragazzi e ragazze che arrivavano da Brescia, Verona e Bergamo. Segno evidente che il tam tam della festa era stato diffuso su internet da tempo. I carabinieri hanno denunciato due giovani per guida in stato di ebbrezza ritirando anche le patenti di guida. Uno, invece, è stato "solo" segnalato. Non sono state trovate, invece, sostanze stupefacenti. A questo punto sono scattate le indagini per cercare di individuare gli organizzatori del Rave Party perchè si tratta di una festa non autorizzata e quindi senza autorizzazioni. Fortunatamente - almeno allo stato - non sono noti ai carabinieri malori o altri problemi accaduti nel corso della notte brava. Loris Del Frate LECCEPRIMA VINO E MARIJUANA, QUATTORDICI PATENTI PRENDONO IL VOLO Undici denunciati per guida in stato di ebbrezza, altri tre si sono visti ritirare la patente dopo essere stati trovati in possesso di droghe, alla guida. I posti di controllo fra Maglie e dintorni MAGLIE, 06/09/2010 – Un ragazzo denunciato per possesso ingiustificato di un’arma bianca e ben quattordici patenti che hanno preso il largo. Chi per essersi messo alla guida in stato di ebbrezza alcolica, chi per aver fatto uso (o aver comunque avuto in possesso, al momento della perquisizione, dopo essere stato fermato al volante) di sostanze stupefacenti. Nonostante l’estate volga al termine, i controlli messi in atto per la sicurezza stradale continuano a porre in evidenza quanto sia ancora lontano un atteggiamento prudente da parte di molti automobilisti, anche in presenza di un’ulteriore giro di vite, dato dalle recenti novità inserite nel codice della strada. I controlli svolti nel fine settimana dai carabinieri della compagnia di Maglie, nel territorio di loro competenza e con l’ausilio delle varie stazioni, ha dunque portato ad una ridda di deferimenti e di provvedimenti vari per gli incauti guidatori. Non aveva né alzato il gomito, né fumato uno spinello, tantomeno aver tirato cocaina o usato altre sostanze, M.L, 22enne, di Melendugno, magazziniere, quando è stato bloccato dai carabinieri, ma ha comunque rimediato una denuncia per possesso ingiustificato di un coltello a serramanico, trovato dopo una perquisizione personale e del veicolo sul quale viaggiava. Caso limite, mentre gli altri sono tutti nella norma dei comuni cittadini con qualche bicchiere di troppo sullo stomaco. Le denunce (ma anche tante segnalazioni per possesso di modici quantitativi di stupefacenti) sono state fatte da pattuglie ferme per posti di controllo nelle zone di Corigliano d’Otranto, Maglie, Carpignano Salentino, Martano, Santa Cesarea Terme, Otranto e Martignano. Va da sé che molti siano stati bloccati proprio a margine della “sagra dellu mieru” che si svolge in questi giorni a Carpignano Salentino. Fra loro, persone di tutte le età e di ogni ceto: disoccupati, studenti, operai, ma anche un agricoltore neopatentato di Otranto e persino un autista di Monteroni. Tutti salentini, di ogni zona, comunque: da Cavallino a Casarano, da Arnesano a Lizzanello. Undici solo le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza (il tasso più alto, quello riscontrato ad un leccese 43enne senza occupazione: 1,47 grammi per litro). Altri tre documenti di guida hanno preso il volo, poi, nel caso di persone trovate con stupefacenti. Mentre sono diciassette i segnalati al prefetto per consumo personale. Molti, fra questi, i turisti: abruzzesi, laziali e campani. Tutti fra Santa Cesarea e Otranto. grammi 13 grammi di marijuana, tre spinelli, quasi 17 grammi di hashish, una dose di eroina.
IL GAZZETTINO (Padova) IL GAZZETTINO (Padova) TGCOM Ubriaco, uccide centauro: arrestato Sassari, in manette un romeno 43enne Guidava ubriaco, e ha travolto e ucciso un motociclista in uno scontro frontale a Caniga, nel Sassarese: l’automobilista, un romeno 43enne, è stato arrestato per omicidio colposo, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, che viaggiava assieme a un connazionale, dopo l’incidente ha cercato di scappare a piedi nelle campagne vicine, ma è stato rintracciato e arrestato poco dopo. A bordo della moto c’erano Stefano Demartis, di 32 anni, e Massimiliano Falchi, 26enne. Falchi è rimasto gravemente ferito ma per Demartis non c’è stato nulla da fare. I soccorsi, con i vigili del fuoco e la polizia stradale di Sassari sono arrivati attorno alle 23.25. Mititellu ha tentato di fuggire ma è stato fermato ed ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest aggredendo i poliziotti, che hanno riportato lievi lesioni, giudicate guaribili in cinque giorni. L’uomo che era con il romeno è risultato completamente ubriaco al punto da non riuscire neppure ad allontanarsi dal luogo dell’impatto. Si tratta del secondo incidente mortale che ha funestato la giornata di domenica in Sardegna. Nel Nuorese, sulla strada Irgoli-Capo Comino, è morta in serata una casalinga nuorese di 66 anni, Mariangela Sedda, che viaggiava su un’auto condotta dalla figlia, scontratasi con un’altra macchina. LA STAMPA Valle d’Aosta Auto sbanda, finisce contro un albero e va a fuoco Schianto nella notte. Muore a 24 anni L’amico alla guida positivo all’alcoltest Gignod. 6 settembre - “Ho sentito un gran botto e poi quella voce straziante, un giovane che urlava - Stefano, Stefano rispondi. Ti prego rispondi -”. Olga Rumiod, 70 anni, ha ancora davanti a sé la terribile scena dell’incidente stradale avvenuto ieri mattina alle 4,30 in frazione Chez-Centin, a Gignod, sulla strada comunale placet che collega la statale 27 ad Excenex, sulla collina di Aosta. Nell’incidente è morto Stefano Di Vona, 24 anni, di Aosta; ferito in modo non grave l’amico, Robert De Antoni, anche lui di 24 anni di Aosta. Di Vona è rimasto ucciso sul colpo per aver sbattuto la testa nell’urto dell’auto, una Citroen C2, contro un albero. “Dalla finestra di casa – racconta ancora Olga Rumiod - non riuscivo a vedere cosa era accaduto. Poi di colpo si sono alzate le fiamme e ho capito. Ho chiamato Walter, il mio vicino, e ho telefonato ai soccorsi”. L’auto dopo l’urto si è incendiata. De Antoni è riuscito a uscire dall’abitacolo subito prima, mentre Di Vona era stato sbalzato fuori ed era sul prato. Walter Vallet, guardaparco, è subito accorso sul posto: “è stata una scena straziante – dice -. Ho cercato di soccorrere quel ragazzo a terra. L’altro era sotto choc, continuava a urlare e a chiamare l’amico”. I due ragazzi stavano tornando a casa. La Citroen, guidata da De Antoni, all’altezza della mezza curva di Chez- Centin è andata dritta nel prato, finendo prima con la fiancata destra contro un albero e poi contro un palo dell’irrigazione. Per Di Vona la morte è stata istantanea. De Antoni è stato portato all’ospedale con qualche ferita: in mattinata è stato dimesso. È risultato positivo al test dell’alcol; i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Aosta hanno aperto un’inchiesta e inviato al Pm Pasquale Longarini un rapporto: potrebbe essere indagato per omicidio colposo. Stefano Di Vona lavorava in un’azienda idraulica in frazione Crè a Gignod. Lascia i genitori Angela ed Ezio, il fratello gemello Massimo e le sorelle Sandra e Giulia. Il funerale sarà celebrato oggi alle 16.215 nella chiesa di Saint-Martin de Corléans di Aosta. Daniele Genco IL SECOLO XIX Un giovane si lancia nella piscina dell’albergo dalla finestra della sua stanza: è il “balconing” Si lancia nel vuoto dopo il droga party: è gravissimo A Genova, un giovane è ricoverato al San Martino dopo essersi buttato ieri sera dal quarto piano di un’abitazione di Marassi in preda a un delirio di cocaina e alcol 06 settembre 2010A Genova, un 29enne è ricoverato in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale San Martino dopo essersi buttato ieri sera dal quarto piano di un’abitazione di Marassi in preda a un delirio di cocaina e alcol. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il giovane, cittadino del Marocco, avrebbe consumato droga insieme con una cilena di 28 anni, conosciuta la sera prima in un locale di via di Francia, nel quartiere di Sampierdarena. I due, successivamente, avrebbero deciso di prendere parte a un festino in una casa di viale Centurione Bracelli. A dare l’allarme sarebbe stata la stessa cilena, che ha visto l’amico precipitare nel vuoto. L’uomo, portato al pronto soccorso dal 118, è in prognosi riservata. LA STAMPA IL CASO "Alla festa birra e spinelli ma lei non era ubriaca" TORINO, 6/09/2010 - La morte di Bianca Cucu, 15 anni, studentessa d’origine romena, caduta dal balcone del suo alloggio al quarto piano di via Rossana 28, zona San Paolo, è stata una disgrazia. Assurda e chiusa in un pugno di secondi. Lei che, durante una festicciola tra amici, si appoggia alla ringhiera del balcone, perde l’equilibrio, cade di schianto all’indietro, strappa i fili per stendere del piano di sotto, che avrebbero potuto salvarla e precipita nel vuoto. Nella casa la polizia ha trovato alcune bottiglie di birra e i ragazzi, rintracciati non senza fatica, hanno detto tra l’altro che qualcuno aveva portato anche uno spinello. Ma la Scientifica non avrebbe trovato traccia di stupefacente nel corso della lunga perquisizione nella casa. Solo i test clinici sul corpo dell’adolescente potranno chiarire questo aspetto. Cioè qual era il suo tasso alcolemico al momento dell’incidente e se, nel suo organismo, ci sono tracce del consumo di sostanze stupefacenti. Ma la sorellina di 12 anni che ha visto tutto, ha confermato alla polizia che, in questa vicenda, almeno un fatto chiaro c’è: «Bianca era solita appoggiarsi alla ringhiera, ha perso l’equilibrio ed è caduta». Nessuno l’ha spinta, nessuno stava giocando con lei in modo pesante. Forse un malore, forse una distrazione, un movimento sbagliato, le ha fatto perdere l’equilibrio. L’impatto con il selciato del cortile è violentissimo. Non le lascia scampo, nonostante l’intervento dell’équipe medica del 118, che ha tentato l‘impossibile per rianimarla. Bianca è morta in ambulanza, mentre al Cto medici e infermieri si stavano preparando ad accoglierla. Anche al pronto soccorso hanno provato a fare il possibile, ma è stato tutto inutile. Resta l’immagine della mamma Mihaela, che fa la badante, accucciata in lacrime, la testa fra le mani, davanti al portone del condominio. La figlia è stata appena portata via, lei spera - assieme agli amici che le si stringono attorno - che ce la possa ancora fare. La notizia della morte arriva a tarda notte, dal Cto. Tutti che si precipitano alle camere ardenti. La notte è passata così, tra gli interrogatori e le lunghe ore segnate dalla disperazione. Alcuni dei ragazzini presenti alla festa, che si ripeteva ormai da parecchi mesi, si era allontanati subito dopo la tragica caduta. Gli agenti del commissariato San Paolo e della volante del 113, coordinati dal dirigente, Alberto Bonzano, sono riusciti a individuarli tutti, uno per uno. Le loro deposizioni confermano la testimonianza della sorellina di Bianca. «Avevamo bevuto qualche birra - raccontano - ma nessuno era particolarmente su di giri. Siamo usciti sul balcone perché faceva caldo... Lei guardava fuori, poi s’è voltata, appoggiandosi alla ringhiera. L’abbiamo vista precipitare». Nel cortile sangue e le tracce lasciate dalla Scientifica. E le sue ciabattine rosse, una lontana dall’altra.Emanuele Russo, pluripregiudicato residente a Bruino (Torino), 41enne, s’è ferito accidentalmente durante una lite con la convivente e il padre di lei. È accaduto l’altra notte invia degli Ulivi, alla Falchera. Sono intervenuti gli agenti della sezione Omicidi, che hanno ricostruito le varie fasi. La lama ha sfiorato il cuore dell’uomo, tuttora ricoverato in prognosi riservata al Giovanni Bosco. Al momento, nessun indagato, mentre le indagini proseguono. La donna, e suo padre, hanno raccontato che era stato Russo ad estrarre il coltello. Durante il tentativo di disarmarlo, il ferimento. IL CITTADINO Causa incidente con feriti e scappa Arrestato, punito da nuovo Codice Brugherio, 6 settembre 2010 - Ha provocato un incidente con feriti e non si è fermato a prestare soccorso, ha fatto resistenza ai carabinieri quando gli è stato chiesto di scendere dall’auto, ha cercato di scappare a piedi e ha rifiutato l’alcol test. Per tutti questi motivi un moldavo dell’82 è stato arrestato nel pomeriggio di domenica a Brugherio. E nel processo per direttissima celebrato lunedì mattina, è stato condannato a nove mesi con confisca del veicolo e revoca della patente in applicazione delle norme del nuovo codice della strada. Una delle prime applicazioni in Italia.§ Tutto è successo in viale Lombardia intorno alle 16. Constantin S. alla guida in stato d’ebbrezza della sua Fiat Stilo color argento ha tamponato una Citroen C3 su cui viaggiavano un milanese, la moglie e la loro figlia di due anni. E, nonostante la botta, non si è preoccupato né di constatare i danni né di informarsi delle condizioni degli occupanti dell’auto. Anzi si è allontanato. Per questo è partita la segnalazione ai carabinieri che, giunti sul posto insieme al 118 (che ha soccorso mamma e figlia, trasportandole all’ospedale di Vimercate dove la bimba è stata tenuta in osservazione), hanno chiesto l’aiuto di un’altra pattuglia per rintracciare il moldavo. Le ricerche hanno dato i loro frutti in mezzora. Quando i militari hanno raggiunto la Stilo, dopo un breve inseguimento, il moldavo si è divincolato ed è fuggito a piedi. È stato ripreso 600 metri più lontano e condotto in caserma, dove ha continuato la sua resistenza rifiutando l’alcol test. E dove ha avuto il tempo di farsi passare la sbronza in vista del processo. BOLOGNA2000 Bologna: ubriachi infrangono vetro di un’auto 06 set 10 - Completamente ubriachi, hanno infranto a pugni il vetro di una macchina parcheggiata. E’ accaduto ieri notte alle 2,35 in via Petroni a Bologna. Responsabili del gesto due giovani che la Polizia, chiamata da 28enne che ha assistito alla scena, ha trovato stesi a terra, ubriachi, con i pugni sanguinanti. Si tratta di due studenti, un 24enne di Campobasso, e di un 25enne di Cosenza. Sono stati per danneggiamento. ROMAGNA OGGI Riccione, ubriaco fradicio al volante. Nei guai un 32enne RICCIONE, 6 settembre 2010 - Viaggiava al volante di un’auto con un tasso di alcol nel sangue sei volte il limite consentito dal codice della strada. Un cittadino romeno di 32 anni è stato intercettato in via Pontresina a Riminida una pattuglia della Volante della Questura di Rimini e sottoposto al test dell’etilometro, scoprendolo con un tasso di 3.10 grammi per litro. Con non poche difficoltà, barcollando, è riuscito a prendere la patente per consegnarla ai poliziotti. A chiedere l’intervento del ’113’ è stata una cittadina preoccupata dall’andamento di un’auto che stava circolando a zig-zag. La signora aveva pensato bene di chiamare aiuto. Sul posto è intervenuta anche la stradale di Riccione. ROMAGNA OGGI Rimini, ubriachi fanno ’festa’ anche in ospedale RIMINI - La notte di baldoria di alcuni giovani, tutti ventitreenni, iniziata in alcuni locali è proseguita al pronto soccorso dell’Infermi di Rimini. E’ successo sabato notte, intorno alle 4. I ragazzi avevano accompagnato un loro amico che aveva bisogno di assistenza sanitaria. In evidente stato d’ebbrezza, si sono resi protagonisti di comportamenti decisamente fuori luogo. Per metter fine al trambusto si è reso necessario l’intervento della Polizia. Uno di loro è stato denunciato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Quando ha visto gli uomini in divisa, infatti, dalla bocca del ragazzo sono usciti insulti di ogni genere. CORRIERE DELLO SPORT Ecuador: ubriaco guida, uccide 15 persone (*) L’ uomo ha travolto gente che stava aspettando un bus (ANSA) - QUITO (ECUADOR), 6 SET - Quindici persone sono rimaste uccise ieri nella città dell’Ecuador di Guayaquil schiacciate da un camion guidato da un uomo ubriaco. Le vittime sono state travolte a una fermata d’autobus, davanti a un negozio di alimentari. Altre dieci persone sono rimaste ferite. Il conducente, arrestato mentre tentava di fuggire, aveva un tasso di alcool di 1,08 grammi: il limite di legge nel paese è 0,3. La folla infuriata ha dato fuoco alla camionetta dell’ investitore portato via dalla polizia. (*) Nota: gli alcolici provocano enormi danni, ma in modo perlopiù silente. Caratteristica che li rende ancora più micidiali. Ogni giorno nel nostro Paese muore un numero di persone a causa degli alcolici come se si verificassero cinque incidenti come quello descritto in questo articolo, e questo tra la quasi totale indifferenza |
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