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Articoli 22/03/2004

Il Kit di automedicazione come compagno di viaggio Consigli utili per l’automobilista

Il Kit di automedicazione come compagno di viaggio
Consigli utili per l’automobilista

di Roberto Rocchi

Quando si viaggia, sia per lavoro che nel tempo libero, raramente si prevede il verificarsi di certi piccoli inconvenienti che, in ragione di talune situazioni, possono apparire ben più gravi di quello che realmente sono.
Un esempio concreto è rappresentato da piccole ferite agli arti o in altre parti del corpo che chiunque saprebbe medicare, ma che possono diventare un serio problema quando si è in viaggio e non si dispone di medicazioni o di un semplice cerotto.
Non è un caso se in alcuni Paesi europei, come la Germania, la legge obbliga tutte le case automobilistiche a dotare i loro modelli di una pratica cassetta per il pronto soccorso, dove all’interno possono trovarsi anche medicinali base di estrema utilità e di facile utilizzo (un’aspirina, una pomata contro scottature e punture da insetti e persino lo spray del ghiaccio).

(un’aspirina, una pomata contro scottature e punture da insetti e persino lo spray del ghiaccio).
In Italia, purtroppo, questi kit d’emergenza non sono obbligatori e generalmente vengono proposti a pagamento nelle concessionarie o si trovano più facilmente lungo le corsie dei supermercati o nelle farmacie. I più attenti, tuttavia, preferiscono costruirsi da soli una piccola valigetta del pronto soccorso e personalizzarla secondo le proprie esigenze ed i propri…rischi!
Naturalmente è importante specificare fin da subito come l’automedicazione, così si chiama in gergo tecnico, debba essere effettuata soltanto per lievi ferite ed abrasioni di modesta entità. In caso di ferite serie è sempre bene consultare un medico o appoggiarsi al più vicino pronto soccorso ospedaliero.
Generalmente i kit proposti dalle concessionarie automobilistiche, benché completi, sono un poco più costosi e non posseggono tutte le medicazioni che potrebbero venirci utili o rapportate alle nostre reali esigenze. Basti pensare, tanto per fare un esempio, al lavoro di un fabbro o di un falegname, sempre a contatto con arnesi e strumenti pericolosi per le mani. Tuttavia, i kit “prefabbricati” risultano più completi perché affiancano agli accessori anche piccole guide tascabili, nelle quali vengono illustrate le modalità di medicazione e le principali tecniche di primo soccorso. In questi casi, occorre dedicare qualche minuto alla loro lettura ed essere così sicuri di compiere un intervento corretto quando ne ricorra la sgradita necessità.
Qualora si preferisca costruirselo da soli, allora occorre tenere bene a mente ciò che può servire. Una indicazione di base può essere la seguente: cerotti di varia misura e antiallergici, almeno 2 bende elastiche di diversa dimensione, 3 garze di misura 10x10 (cm.), guanti sterili, 1 flacone di acqua ossigenata o di soluzione disinfettante, una forbice per tagliare bende e garze, 2 bendaggi per coprire gli occhi, 1 scatola di compresse antidolorifiche, pomata per ustioni, bende elastiche per gli arti e, per i più scrupolosi, può risultare utile anche una coperta isotermica.
Il tutto dovrà essere racchiuso in una scatola ermetica idonea a contenere questo genere di prodotti e ben sistemata all’interno della propria autovettura pronta per l’uso. Molte persone, infatti, preferiscono nascondere la valigetta del pronto soccorso nel vano che ospita la ruota di scorta, dimenticando che in questo modo, in caso di necessità dovranno prima vuotare il bagagliaio della macchina e soltanto dopo prelevare il contenuto.
Altri, invece, sistemano il kit in appositi alloggiamenti che si trovano nel pannello di rivestimento del bagagliaio, anche se non sempre lo spazio dedicato a questo scopo è sufficiente.
Di norma, il consiglio migliore vorrebbe l’alloggiamento della cassetta sotto il sedile del passeggero anteriore, così da essere immediatamente raggiungibile e da conservarne il contenuto in un ambiente meno esposto ad urti, caldo e sbalzi di temperatura. E’ pur vero tuttavia, che un simile alloggiamento potrebbe consentire ai passeggeri posteriori, specie se bambini, di “giocare” con uno strumento per certi versi pericoloso.
Inoltre, fra le cose da ricordare, occorre segnalare come ogni prodotto debba essere costantemente controllato, soprattutto se prevede una scadenza. Non è un caso se alcuni medicinali sono sensibili alle alte temperature e quando ne ricorre l’uso possono avere controindicazioni ed effetti collaterali fastidiosi se mal conservati o già scaduti.
Al di là di queste semplici raccomandazioni, la presenza di una valigetta di pronto soccorso all’interno di ogni autovettura è da ritenere opportuna ed efficace e non si spiegherebbe altrimenti il fatto che molti “professionisti della strada”, come ad esempio gli autotrasportatori, ne posseggono una di dimensioni maggiori e sempre aggiornata con prodotti e medicinali di immediata utilità.
 

PRODOTTO
COSTO INDICATIVO
1 scatola di cerotti di varia misura
3,20
4 bendaggi rapidi 10x5 cm.
3,00
4 compresse sterili di varie dimensioni
2,80
4 garze 15x10
3,20
1 flacone di disinfettante
5,10
2 bende elastiche 5x5
3,60
1 forbice
2,60
1 scatola di guanti sterili
4,60
1 scatola di antidolorifici
4,80
Pomata per abrasioni e scottature
5,10
Copertina isotermica
5,80
Spray ghiacciante
4,50
Totale assortimento n. 12 prodotti
52,90
La cassetta tipo per il pronto soccorso
Cosa deve contenere una cassetta di pronto soccorso da conservare sulla propria autovettura? Diciamo subito che il tutto è molto personalizzabile e qualora non se ne voglia acquistare una già in commercio (in vendita nelle farmacie, nelle concessionarie e nei supermercati), è possibile costruirsela come di seguito viene rappresentato. Naturalmente l’esempio proposto segue i riferimenti standard e ciascuno potrà poi adattarla alle proprie esigenze. Accanto ad ogni prodotto compare anche il costo indicativo che può variare a seconda dell’esercizio commerciale dov’è avvenuto l’acquisto.

di Roberto Rocchi

da "Il Centauro" n. 85
Lunedì, 22 Marzo 2004
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