(un’aspirina,
una pomata contro scottature e punture da insetti e persino lo spray
del ghiaccio).
In Italia, purtroppo, questi kit d’emergenza non sono obbligatori
e generalmente vengono proposti a pagamento nelle concessionarie o si
trovano più facilmente lungo le corsie dei supermercati o nelle
farmacie. I più attenti, tuttavia, preferiscono costruirsi da
soli una piccola valigetta del pronto soccorso e personalizzarla secondo
le proprie esigenze ed i propri…rischi!
Naturalmente è importante specificare fin da subito come l’automedicazione,
così si chiama in gergo tecnico, debba essere effettuata soltanto
per lievi ferite ed abrasioni di modesta entità. In caso di ferite
serie è sempre bene consultare un medico o appoggiarsi al più
vicino pronto soccorso ospedaliero.
Generalmente i kit proposti dalle concessionarie automobilistiche, benché
completi, sono un poco più costosi e non posseggono tutte le
medicazioni che potrebbero venirci utili o rapportate alle nostre reali
esigenze. Basti pensare, tanto per fare un esempio, al lavoro di un
fabbro o di un falegname, sempre a contatto con arnesi e strumenti pericolosi
per le mani. Tuttavia, i kit “prefabbricati” risultano più
completi perché affiancano agli accessori anche piccole guide
tascabili, nelle quali vengono illustrate le modalità di medicazione
e le principali tecniche di primo soccorso. In questi casi, occorre
dedicare qualche minuto alla loro lettura ed essere così sicuri
di compiere un intervento corretto quando ne ricorra la sgradita necessità.
Qualora si preferisca costruirselo da soli, allora occorre tenere bene
a mente ciò che può servire. Una indicazione di base può
essere la seguente: cerotti di varia misura e antiallergici, almeno
2 bende elastiche di diversa dimensione, 3 garze di misura 10x10 (cm.),
guanti sterili, 1 flacone di acqua ossigenata o di soluzione disinfettante,
una forbice per tagliare bende e garze, 2 bendaggi per coprire gli occhi,
1 scatola di compresse antidolorifiche, pomata per ustioni, bende elastiche
per gli arti e, per i più scrupolosi, può risultare utile
anche una coperta isotermica.
Il tutto dovrà essere racchiuso in una scatola ermetica idonea
a contenere questo genere di prodotti e ben sistemata all’interno
della propria autovettura pronta per l’uso. Molte persone, infatti,
preferiscono nascondere la valigetta del pronto soccorso nel vano che
ospita la ruota di scorta, dimenticando che in questo modo, in caso
di necessità dovranno prima vuotare il bagagliaio della macchina
e soltanto dopo prelevare il contenuto.
Altri, invece, sistemano il kit in appositi alloggiamenti che si trovano
nel pannello di rivestimento del bagagliaio, anche se non sempre lo
spazio dedicato a questo scopo è sufficiente.
Di norma, il consiglio migliore vorrebbe l’alloggiamento della
cassetta sotto il sedile del passeggero anteriore, così da essere
immediatamente raggiungibile e da conservarne il contenuto in un ambiente
meno esposto ad urti, caldo e sbalzi di temperatura. E’ pur vero
tuttavia, che un simile alloggiamento potrebbe consentire ai passeggeri
posteriori, specie se bambini, di “giocare” con uno strumento
per certi versi pericoloso.
Inoltre, fra le cose da ricordare, occorre segnalare come ogni prodotto
debba essere costantemente controllato, soprattutto se prevede una scadenza.
Non è un caso se alcuni medicinali sono sensibili alle alte temperature
e quando ne ricorre l’uso possono avere controindicazioni ed effetti
collaterali fastidiosi se mal conservati o già scaduti.
Al di là di queste semplici raccomandazioni, la presenza di una
valigetta di pronto soccorso all’interno di ogni autovettura è
da ritenere opportuna ed efficace e non si spiegherebbe altrimenti il
fatto che molti “professionisti della strada”, come ad esempio
gli autotrasportatori, ne posseggono una di dimensioni maggiori e sempre
aggiornata con prodotti e medicinali di immediata utilità.