Ferrara, 25 novembre 2005 - Lo ha tradito la
passione per lo shopping. E’ bastato uno scontrino per incastrare il
pirata della strada che nell’agosto scorso aveva investito un
giovane sulla via Bondeno, a Cassana.
E quello scontrino è stato l’inizio del filo di una aggrovigliata
matassa che gli investigatori della polizia municipale di Ferrara
hanno dipanato con pazienza certosina. Fino ad arrivare, dopo mesi di
indagine, al responsabile dell’incidente e ai suoi numerosi
complici. Si tratta di un diciottenne cinese, residente in
provincia di Verona. Era lui che guidava, nella notte dell’8 agosto
2005, la Ford Focus che travolse la moto Ktm di un giovane di
Padova. Lui che, assieme alla fidanzata minorenne, anch’essa
cinese, ha abbandonato il centauro al suo destino, mentre lottava fra la
vita e la morte, gravemente ferito.
L’indagine, denominata ‘Operazione Nord Est’ perché ha portato gli
uomini del reparto di polizia giudiziaria della municipale di Ferrara ad
operarare fra Brescia e Verona, è stata lunga e complicata per l’atteggiamento
omertoso della comunità cinese da cui proveniva il giovane. Molti suoi
connazionali hanno infatti tentato di proteggerlo e di occultare
le prove della sua colpevolezza sin dall’inizio della vicenda.
Ma il depistaggio messo in atto dai ‘figli del dragone’ immigrati in
Italia, è fallito per uno scontrino trovato nell’auto abbandonata dopo
l’incidente. Grazie a quello gli agenti sono arrivati fino ad un centro
commerciale di Sona, nel veronese. Il grande negozio ha fornito agli
investigatori le immagini registrate dai circuiti interni. Fra i
tanti clienti c’erano anche dei giovani cinesi. Fra questi una ragazza,
minorenne, che è risultata essere la figlia del proprietario della Ford
Focus dell’incidente e un giovane, che si è scoperto essere il suo
fidanzato.
Da questi elementi, attraverso una serie di intercettazioni e di
interrogatori, la vicenda si è chiarita: il giovane diciottenne era
alla guida dell’auto e con lui c’era la fidanzata. Entrambi sono
stati denunciati per omissione di soccorso e il ragazzo dovrà pagare
una sanzione per guida senza patente; mentre con tutta probabilità
l’assicurazione dell’auto si rivarrà su di lui per il risarcimento dei
danni alla vittima. Il proprietario dell’auto è stato invece
denunciato per favoreggiamento.
Alle indagini hanno collaborato anche gli agenti della Polizia municipale
di Brescia, Sona e Vigasio. «A spronarci in modo determinante verso la
soluzione del caso - ha spiegato il comandante Carlo Di Palma - è stato
soprattutto l’atteggiamento di indifferenza e cinismo dimostrato nei
confronti della vittima dell’incidente da parte delle persone implicate
nel caso». Il comandante Di Palma ha sottolineato che si tratta del
quinto caso di omissione di soccorso in provincia dall’inizio
dell’anno ma anche aggiunto che, in quattro casi su cinque, i colpevoli
sono già stati assicurati alla giustizia.
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