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Era “specializzato” nel furto di automobili di grossa cilindrata eD ha pensato bene di mettere a segno qualche colpo anche a Castelnovo ne’ Monti. Si tratta di El Arbi Rchoki, un cinquantenne di origine marocchina e residente in provincia di Pavia, con numerosi precedenti penali a suo carico.
Entrato nel primo pomeriggio nel cortile di un’azienda castelnovese, si è impossessato di una lussuosa Bmw X3 ed ha cercato di rubarla. Ad insospettirsi di quanto stava accadendo è stata la moglie del titolare dell’azienda, che subito ha iniziato a gridare avvicinandosi alla vettura e cercando di far desistere dal suo intento il malintenzionato. E’ stato a questo punto che il magrebino, incurante del fatto che la donna fosse aggrappata alla portiera dell’auto, ha iniziato una serie di manovre improvvise, facendola cadere a terra e procurandole diverse lesioni. Fortunatamente, le grida della donna hanno attirato alcune persone e subito è partito l’allarme alle forze dell’ordine.
Immediatamente è scattato il dispositivo di controllo da parte della sala operativa della Polizia Stradale, che ha permesso ad una pattuglia nei pressi di Felina di intercettare l’auto rubata che stava fuggendo in direzione Reggio Emilia.
Dopo un inseguimento lungo la strada statale, gli agenti della polstrada castelnovese sono riusciti a bloccare il fuggitivo che stava abbandonare l’auto e fuggire a piedi lungo un dirupo. Tratto in arresto è stato accompagnato presso il distaccamento castelnovese, dove sono stati redatti tutti gli atti di rito.
Il magistrato di turno ha poi convalidato l’arresto ed ha disposto l’immediato trasferimento alla casa circondariale di via Settembrini, dove è stato accompagnato sempre da una pattuglia della Polizia Stradale di Castelnovo ne’ Monti.
Poiché la donna ha riportato lesioni, il reato di furto è stato rubricato in rapina e con tutta probabilità, già nella giornata di domani, potrà svolgersi il processo per direttissima.
Fra le altre cose, il magrebino è risultato privo della patente di guida, mentre gli inquirenti castelnovesi stanno vagliando la sua identità che potrebbe essere diversa da quella dichiarata, al fine di evitare guai peggiori legati allo stato di clandestinità o di provvedimenti coercitivi in atto.
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