Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna alcol e guida del 20 agosto 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

CORRIERE DELLA SERA
Allarme «Le giovani non sottovalutino i pericoli durante le feste»
«Effetto alcol: sono triplicati gli stupri tra i ragazzini»
La Mangiagalli: bevono troppo e perdono il controllo Allarme «Le giovani non sottovalutino i pericoli durante le feste»
MILANO, 20 agosto 2010 - Giovani donne tra i 15 e 20 anni, fermatevi un attimo: questo articolo riguarda voi. Non per mettervi sotto accusa, né per fare il menagramo. «È importante, però, che tutte sappiano», dice Alessandra Kustermann, fondatrice nel 1996 del Soccorso Violenza Sessuale (Svs) della Mangiagalli. La notizia è che negli ultimi dieci anni a Milano sono triplicati gli stupri legati all’abuso di alcol tra le vittime. «Le giovanissime spesso bevono troppo. Così possono perdere il controllo - spiega la ginecologa -. E rischiano di finire loro malgrado nei guai».
L’alcol. Poi la violenza sessuale. In notti da incubo. Nelle cronache di mezza estate i casi si susseguono uno dopo l’altro: «Fatta ubriacare e violentata» (Milano, 5 agosto); «C’è un impasto di alcol e di lingue, nella violenza sessuale avvenuta a pochi passi da via Camerelle, nel cuore ultra-chic di Capri» (9 agosto); «Avevamo bevuto un po’ tutti, eravamo su di giri» (presunto stupro nei bagni della discoteca Maison a Castel Sant’Angelo, 11 agosto). Un fenomeno - quello di una bevuta di troppo cui segue la maledetta aggressione - che i dati dell’Svs della Mangiagalli fotografano con forza: degli stupri avvenuti dal 1° gennaio al 17 agosto di quest’anno, uno su quattro sconta l’effetto ubriacatura (25%). Numeri in netta crescita. Tra il 1997 e il 1999 la percentuale era dell’8%. «Il 70% delle volte l’ubriaca è la donna: non mancano, poi, le giovanissime che hanno fatto uso di marijuana - sottolinea Kustermann -. L’età media delle vittime è tra i 15 e i 20 anni». (*)
Italiane o immigrate, non fa differenza. Pub, locali notturni, casa di amici, giardini pubblici: in compagnia sorseggiare un cocktail o una birra è ormai un’abitudine. «E il rischio di perdere la lucidità è sottovalutato», insiste la ginecologa, tra le prime in Italia a creare un centro con supporto medico, psicologico e sociale a favore di donne e bambini che hanno subito violenza sessuale e domestica.
Nei primi otto mesi e mezzo del 2010 le violenze sessuali con vittime al di sopra dei 14 anni sono state 183. Per 42 le cartelle cliniche della Mangiagalli segnalano l’abuso di alcol tra le giovanissime (nel 5% dei casi anche l’uso di droghe occasionali come la cannabis o la cocaina). «Quando sono tra amici le ragazze spesso si sentono protette - ribadisce Kustermann -. Fidarsi troppo, però, può diventare pericoloso. È sempre meglio, per esempio, farsi accompagnare a casa in auto da più di un amico».
Un allarme eccessivo? «Purtroppo l’alcol è socialmente accettato e non se ne vedono i pericoli - assicura la Kustermann -. Ma le giovanissime devono essere avvisate dei rischi che corrono». Ma non finisce qui. Scriveva Isabella Bossi Fedrigotti sul Corriere di qualche giorno fa: «Il fatto che basti una bevuta, sia pure abbondante, per far saltare completamente i freni inibitori, non induce, forse, a pensare che questi freni non siano mai stati installati veramente?». Allarga le braccia la Kustermann: «Alla base di tutto c’è una questione (irrisolta) di educazione. Quella che deve portare i maschi, sempre e comunque, a rispettare le donne». Anche se c’è di mezzo un bicchiere di troppo.
Simona Ravizza

(*) Nota: l’attenzione verso il problema degli alcolici bevuti dai giovani e associati alla guida ha avuto il grande vantaggio di mettere in evidenza una grave fonte di pericolo. Alcune iniziative tuttavia, come il “Discobus” e i servizi navetta per le manifestazioni alcoliche, hanno distolto l’attenzione da altri grandi rischi, favorendo di fatto il consumo di alcolici.     


IL GAZZETTINO (Pordenone)
Cambiano le regole per bar e locali pubblici aperti dopo la mezzanotte
L’etilometro entra in sagra
Scattano i provvedimenti previsti dal codice della strada
Venerdì 20 Agosto 2010 - Il nuovo Codice della strada debutta alla Sagra dei osei. Gli esercizi pubblici potranno rimanere aperti tutta la notte fra il sabato e la domenica, ma dalle 3 dovrà essere interrotta la vendita e la somministrazione di bevande alcooliche e superalcooliche e non potrà essere ripresa nelle tre ore successive. Dispone un’ordinanza dei vigili, insieme ad altre disposizioni accessorie. In particolare i titolari di locali proseguono la loro attività oltre le 24 devono essere a norma con le disposizioni che prevedono che in almeno un’uscita dal locale ci sia un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida. (*) Devono inoltre essere esposte le tabelle che riproducono la descrizioni dei sintomi correlati ai diversi livelli di alcol, nonchè le indicazioni sulle quantità che determinano il superamento del tasso per la guida in stato di ebbrezza. pronti i titolari dei bar? Nessun problema al Caffè Commercio di Piazza del Popolo. Spiega Tiziana Biscontin: «L’ordinanza non ci ha presi alla sprovvista in quanto siamo attrezzati per tali evenienze dato che nel corso dell’anno organizziamo intrattenimenti musicali nel nostro locale». Per Mara Bravin del ristorante Cavour «l’obbligo scatta solo dopo la mezzanotte e per quei locali che organizzano intrattenimenti musicali che non riguarda noi».
Una disposizione, evidenziano altri titolari di pubblici esercizi, che scatta solo se dopo la mezzanotte vengono organizzati intrattenimenti musicali cosa che nella notte della Sagra dei osei non riguarda uno specifico ambiente, in quanto la musica è un po’ ovunque in tutta la città.

(*) Nota: le iniziative di prevenzione hanno maggiore efficacia se utilizzano più interventi coordinati tra loro. Ad esempio l’etilometro alle sagre, a cui le persone possono sottoporsi volontariamente per testare la loro alcolemia, e molto più efficace se coordinato con lo stesso intervento effettuato dalle forze dell’ordine sulla strada…  


CORRIERE ADRIATICO
Croce Verde contro l’abuso di alcol
Porto Sant’Elpidio Si chiama Sete di rock l’iniziativa che la Croce Verde di P.S.Elpidio ha organizzato per questa sera alla rotonda sul lungomare centro. Una serata di musica, divertimento e prevenzione dell’abuso di alcolici. Saranno alcune tra le più apprezzate tribute band della zona a fare da protagoniste fino a tarda notte, a partire dalle ore 22. Inizieranno i Liga Live con i brani più famosi di Ligabue, si continuerà con i Senza Meta con un tributo ai Nomadi, si chiuderà con i Sensazioni cardioVascolari. Parteciperà anche il cantautore emergente maceratese Gianluca Buresta, vincitore dello storico concorso musicale Cantagiro edizione 2008. Per lui sarà l’occasione di divulgare l’ultimo album, Necessaria partenza. L’idea è nata da un volontario della pubblica assistenza, Roberto Marilungo, fondatore dei Senza Meta. Una serata per collegare musica e sensibilizzazione sull’abuso di alcool.


ASAPS
Bardolino (VR)
Ferito alla mano da un ubriaco al volante Cronaca di una normale serata di servizio di un agente della Polizia Stradale
Cari amici dell’Asaps,
vi scrivo per raccontarvi lo spiacevole episodio che mi è capitato durante una normale serata di servizio.
Temporaneamente sono stato aggregato alla Polizia Stradale di Bardolino, in provincia di Verona, e una sera siamo intervenuti per deviare il traffico da un sottopassaggio invaso d’acqua a Bussolengo (era appena passato un temporale). Avevamo messo delle torce e dei segnali in modo tale che i veicoli non transitassero.
Ad un certo punto, verso le 22,00 un pick up, dall’altra parte del sottopassaggio lo percorre in contromano e viene verso di noi.
Io gli intimo l’alt, questo rallenta dando segno di fermarsi e, mentre mi avvicino ancora con la paletta alzata, mi punta per venirmi addosso. Mi sposto ma non vedo lo specchietto retrovisore del pick up che riesce prendermi la mano.
Saliamo in auto, lo rincorriamo per circa 1 km ma il conducente non accenna a fermarsi. Quando lo abbiamo bloccato e fatto scendere, faceva fatica reggersi in piedi. Lo abbiamo sottoposto all’alcoltest: aveva un tasso di 1,80 g/l alla prima prova e di 1,91 alla seconda.
Dopo circa 10 minuti è sopraggiunta una coppia di giovani con una vettura nuova, i quali poco prima si erano scontrati con lo stesso pick up che aveva percorso la rotonda in contromano, e poi era fuggito.
Morale: sono dovuto andare all’ospedale di Bussolengo, perché mi faceva molto male la mano. prognosi 10 giorni...
Purtroppo la mia aggregazione sono costretto a farla a casa e questo mi dispiace molto per colpa di un.... Comunque questo signore è un recidivo... speriamo che stavolta veramente non veda più la patente. (per notizia il signore ebbro al volante, lavora all’ospedale e va dietro alle salme).
Un caro saluto a tutti
Luca Dal Monte - Polizia Stradale Legnago


LA STAMPA
Le lettere di oggi
20 agosto 2010
Non c’è polvere sul ricordo di un fratello, ucciso da un nomade ubriaco
Una lettrice scrive:
«In riferimento all’articolo di ieri su via Reiss Romoli strada pericolosa, io sono la sorella del ragazzo di cui avete pubblicato la lapide e vorrei portare a conoscenza di quanti hanno letto l’articolo che i crisantemi sono impolverati per lo smog della città, non certo per la nostra dimenticanza nel sostituirli o lavarli regolarmente.
«Non si scorda mai un figlio, un fratello anche se rimane solo una lapide, perché quel luogo è l’ultimo posto che l’ha visto in vita e anche se le circostanze, ulteriormente tristi, della nostra famiglia ci hanno portato lontano dalla città, con regolarità quella lapide viene curata.
«Detto questo, tornando all’articolo vorrei ricordare che la nostra fu un’altra storia e non fu solo la velocità la causa. Fu uno dei primi incidenti mortali, nel gennaio 1989, causato da un nomade ubriaco che viaggiava contromano, piombato sull’auto di mio fratello ferma al centro strada per svoltare a sinistra. L’ubriaco fuggì, fu poi arrestato mentre si faceva medicare in un ospedale, si seppe che aveva già diversi fogli di via mai rispettati, nonostante tutto venne rilasciato il giorno dopo perché l’omicidio colposo non prevede detenzione.
«Io da allora ho sempre pensato che chi guida ubriaco, contromano, causa un incidente mortale e poi fugge debba essere accusato di omicidio volontario e vedo che tanti adesso la pensano come me. Ma nella pratica non è cambiato nulla! Questa è la storia della lapide di Paolo Allara e vi ringrazio per avermi dato la possibilità di ricordarlo e raccontarlo».
MARIA ALLARA


CORRIERE ADRIATICO
Alcol e droga Controlli a tappeto
Fano Proseguono i controlli a tappeto dei carabinieri della Compagnia di Fano guidati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, sia nei confronti di persone già note alla giustizia, che di automobilisti. Negli ultimi giorni 40 contravvenzioni elevate per violazioni al Cds. 5 le patenti ritirate, fra cui due per guida in stato di ebbrezza. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati anche alcuni grammi di hashish a dei giovani della zona.


IL MESSAGGERO
Strade tragiche a Roma: morti due motociclisti. Arrestato pirata
Un romano di 41 anni è deceduto in via Pratica di Mare L’altro incidente mortale in via Nomentana
ROMA (20 agosto) - Scontro frontale stamani alle 7 tra una moto di grossa cilindrata e una Fiat Punto in via Pratica di Mare, poco prima dello svincolo della Pontina, alle porte di Roma. ell’incidente il motociclista ha perso di netto un braccio. In un primo momento l’arto non si trovava, ma poi una pattuglia della polaria, che passava sul luogo dell’incidente, insieme alla polizia stradale, è riuscita a recuperarlo in mezzo ad alcuni rovi. Il braccio è stato trasportato all’aeroporto di Pratica di Mare e caricato su un elicottero della polizia diretto al San Camillo, dove l’uomo era già stato ricoverato grazie ad un’eliambulanza del 118.
Poco più tardi il motociclista romano di 41 anni è morto a causa delle gravi ferite riportate. Nel violento impatto il conducente della Fiat Punto, di 35 anni, residente a Roma, ha abbandonato l’auto e ha tentato di fuggire a piedi nelle campagne circostanti senza prestare soccorso al motociclista. Immediate sono scattate le ricerche del pirata, che poco dopo è stato rintracciato a circa un chilometro dal luogo dell’incidente.
Un successivo controllo eseguito presso l’ospedale Sant’ Eugenio di Roma ha rivelato che l’uomo aveva superato il tasso alcolemico consentito. È stato quindi arrestato per i reati di fuga e omissione di soccorso ed è stato rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli. Sul luogo dell’incidente è intervenuto il personale della polizia stradale di Aprilia, coordinato dal comandante della polizia stradale di Latina, vice questore Francesco Cipriano.
Un altro motociclista è morto stamani in via Nomentana, al chilometro 12,300, all’altezza di via Sant’Alessio, poco prima del Grande Raccordo Anulare. A quanto si è appreso l’uomo, uno straniero, ha fatto tutto da solo: ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro un albero. L’incidente è avvenuto poco prima delle 10. Si occupano dei rilievi i vigili urbani.


APCOM
CRONACA- 20 AGO 2010
Milano,tenta di stuprare 61enne: lei lo mette ko a colpi di judo
Il 41enne vicino di casa ubriaco è stato arrestato
Milano, 20 ago. (Apcom) - Prima lo ha disarmato del coltello torcendogli il braccio e poi è fuggita: un’infermiera di origine filippina di 61 anni ieri sera ha rispolverato le tecniche marziali del judo, di cui è cintura nera, per difendersi dall’aggressione del 41enne vicino di casa cingalese, che completamente ubriaco, aveva tentato di stuprarla. L’episodio è avvenuto intorno alle 23.30 in uno stabile di via Ippodromo a Milano. Quando l’uomo ha assalito la 61enne che stava rientrando in casa e l’ha trascinata nel suo appartamento dove l’ha minacciata con un coltellino pretendo un rapporto sessuale. La donna non si è persa d’animo ed è ricorsa alle sue conoscenze delle tecniche di autodifesa cogliendo di sorpresa il vicino trasformatosi in aggressore e riuscendo a scappare nell’appartamento dove vive con due suoi connazionali che l’hanno soccorsa. Nel frattempo, il trambusto è stato avvertito da altri condomini che hanno chiamato il 112 e i carabinieri del Nucleo Radiomobile intervenuti, hanno arrestato il 41enne, trovato in barcollante in mutande nella sua abitazione, con l’accusa di violenza sessuale.


CITTADELLASPEZIA
Sotto-ufficiale dell’esercito ubriaco alla guida di una Harley Davidson. Confisca e ritiro della patente
La Spezia, 20/08/2010 - La sua Harley Davidson rombava nel cuore della città quando le lancette dell’orologio avevano appena passato le 3 di questa notte. Nel silenzio di una comunità dormiente diversi cittadini della zona del supermercato "Il Faro" si sono svegliati e hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. La potente motocicletta era guidata da un sotto-ufficiale dell’esercito fermato qualche minuto più tardi all’angolo tra viale Garibaldi e Corso Cavour. L’uomo, sottoposto a controllo alcolimetrico, presentava nel sangue un tasso alcolico record: ben 2.13 g/l nel sangue che gli sono costati la confisca immediata del mezzo e il ritiro della patente. La sua andatura era visibilmente sbilenca e il protagonista si stava dimenando con manovre pericolose sia per le poche persone di passaggio sia per le auto in sosta.

IL GIORNALE
Viale Lunigiana Clochard nudo cerca di picchiare il titolare del bar
di Redazione
Ubriaco, si è tolto pantaloni e mutande e ha inseguito il proprietario del bar che si era rifiutato di dargli ancora da bere tentando di picchiarlo. L’uomo, un clochard di 56 anni, è stato arrestato dai carabinieri per resistenza e lesioni. È accaduto mercoledì mattina, intorno alle 11, in viale Lunigiana. In base a quanto riferito dal barista, un italiano di 59 anni, è la prima volta che il clochard si è dimostrato aggressivo. Da tempo infatti l’uomo, originario dell’est Europa, si presentava nel bar perché ogni tanto il proprietario gli dava dei vestiti o gli offriva da bere.

CORRIERE ADRIATICO
Infastidiva clienti di negozi in centro e bagnanti in spiaggia
Polacco ubriaco fermato e multato dai vigili urbani
Falconara Giovane ubriaco infastidisce clienti di negozi del centro e bagnanti in spiaggia, fermato e multato dagli agenti della polizia municipale. Il ragazzo è stato intercettato ieri mattina attorno mezzogiorno lungo la Flaminia, nei pressi della stazione ferroviaria. Da un paio di ore si spostava fra le vie centrali della città e la spiaggia infastidendo la gente, tanto che al comando dei vigili urbani erano giunte diverse segnalazioni da parte di bagnanti, passanti ed esercenti dei negozi. Il ragazzo, accompagnato presso gli uffici della polizia municipale, ha detto di essere di passaggio a Falconara e di arrivare dalla Puglia dove aveva svolto l’attività di bracciante agricolo. Anche se cittadino polacco e quindi non soggetto a restrizioni per l’ingresso in Italia, è stato scortato presso la questura di Ancona per accertare le sue generalità perché sprovvisto di documenti. E’ emerso che il giovane aveva una lunga lista di precedenti, tra cui diversi reati contro il patrimonio e un’aggressione. Poiché era alterato dall’abuso di alcol e avuta certezza della sua identità, è stato sanzionato per ubriachezza manifesta, un reato per cui il codice penale prevede una sanzione pecuniaria compresa fra 51 e 309 euro. “Questo episodio - commenta l’assessore Petri - mette in luce come la polizia municipale abbia prontamente risposto all’appello del sindaco di porre la massima attenzione a piazza Mazzini e il centro, per far si che il salotto della città sia a disposizione dei cittadini falconaresi evitando ogni genere di maleducazione e inciviltà”.

ASCA
CINA: CONDANNATO A MORTE UOMO, UBRIACO UCCISE 4 PERSONE E FIDANZATA 
Pechino, 20 ago - Una corte cinese ha condannato a morte un uomo che ha ucciso la fidanzata e altre quattro persone sotto l’effetto dell’alcol. L’uomo ha anche ricevuto una multa da 280 mila dollari.
Zhang Wei ha commesso gli omicidi lo scorso Capodanno a Pechino dopo essersi ubriacato. L’uomo aveva invitato un amico, soprannominato Shen, a casa sua dopo cena. Dopo che Shen gli ha detto qualcosa che l’ha offeso, Zhang ha tirato fuori da un cassetto un coltello da frutta, pugnalandolo a morte. Poi ha ucciso la fidanzata prima che potesse dare l’allarme.
In seguito, l’uomo ha preso le chiavi della macchina dell’amico e si e’ diretto verso la sua casa, uccidendo la moglie e i genitori.
red/cam/lv

WINENEWS
Roma - 20 Agosto 2010
CON I PREZZI DELLE UVE IN CALO LA FRAMMENTAZIONE DELLA PROPRIETÀ È DESTINATA A SCOMPARIRE. PAROLA DI EDOARDO NARDUZZI, ESPERTO DI
WINE ECONOMY. “PROBLEMA STRUTTURALE, C’È TROPPA OFFERTA. I CONTRIBUTI ALL’ESPIANTO DA SOLI NON BASTANO ...” 
Con i prezzi delle uve in calo la frammentazione della proprietà è destinata a scomparire. Parola di Edoardo Narduzzi, esperto di wine economy. ‘‘Problema strutturale, c’è troppa offerta. I contributi all’espianto non bastano ... ’’ Il mercato del vino italiano, soprattutto all’export, da qualche segnale di ripresa. I prezzi della materia prima, invece, sono sull’orlo del baratro, con quotazioni che, dal Piemonte alla Sicilia, spuntano prezzi che, spesso non ripagano neanche i costi. “È un problema strutturale, c’è troppa offerta rispetto alla domanda, e sarà così anche se la ripresa sarà più decisa”. Ecco l’impietosa analisi di Edoardo Narduzzi, esperto di wine economy, intervistato da WineNews. Senza considerare che “l’anello iniziale della filiera è molto frammentato, perché in Italia la microproprietà è molto diffusa, e continua a spuntare prezzi bassi. Io credo che il pericolo maggiore di ulteriori ribassi sia per le uve destinate a Doc e Docg, che, ad inizio anni 2000, avevano conosciuto i maggiori rialzi e che hanno tenuto un po’ meglio negli ultimi 2 anni, ma che questa vendemmia potrebbero ancora diminuire. Le uve da tavola e gli Igt sono già a livelli tali per cui ed è difficile pensare ad ulteriori diminuzioni”.
In alcune zone, come in Piemonte, molti produttori di uva hanno lanciato l’allarme: la vendemmia 2010 potrebbe essere insostenibile dal punto di vista economico. Cosa si deve fare secondo lei? Aiutare a uscire dal mercato chi non riesce più a starci, o cercare di tenere in vita le piccole imprese in vista della ripresa?
“Anche se ci sarà la ripresa l’eccesso di offerta rimane. E se consideriamo che una parte del Nuovo Mondo, e anche i Paesi Bric, soprattutto Russia, Cina e Brasile, hanno cominciato a impiantare i vitigni per produrre vini di basso costo in maniera significativa, credo che nello scenario di medio termine per i microproduttori diventa veramente difficile che le cose siano remunerative. E se consideriamo anche che la recessione ha creato un effetto, probabilmente permanente, di contrazione dei prezzi, e quindi di erosione dei margini per l’industria del vino nel suo complesso, diventa difficile immaginare un futuro che permetta a tutti i microproduttori di uva di stare sul mercato”.
L’Ocm vino ha puntato sui contributi all’espianto per riequilibrare domanda e offerta. È una misura condivisibile e sufficiente, o servirebbe qualcos’altro?
“I contributi sono condivisibili, anche perché li pagano soprattutto i bilanci di altri Stati membri, come la Germania, più che l’Italia, e quindi per il Paese sarebbe anche un vantaggio finanziario. Ma il problema è che abbiamo un numero di occupati in agricoltura che è leggermente superiore a quello che dovrebbe essere ,visto il livello di sviluppo economico del Paese, e quindi dare il contributo all’espianto risolve solo una parte del problema, perché aiuta la piccola impresa a uscire da un business in perdita, ma non risolve il problema occupazionale dell’agricoltore, che una volta espiantato non ha più nulla con cui tirare avanti il suo reddito. Il contributo all’espianto, o è seguito da un contributo all’impianto di una nuova coltura a seconda delle esigenze dell’unione europea, o lascia un problema di posti di lavoro perduti difficile da gestire”.
Per quello che vede lei, insieme al prezzo delle uve, sta calando anche quello dei terreni in cui sono coltivate?
“Il prezzo dei terreni è correlato, almeno in parte, al rendimento che la vigna riesce a garantire. È anche vero, però, che i terreni di alcune zone di prestigio hanno un valore da “real estate”, ovvero immobiliare, e quindi in parte sono sganciati, nel determinare il loro valore, dalla produzione agricola. Sicuramente i terreni di aziende familiari che non hanno poi capacità di produrre il prodotto finale, imbottigliarlo e portarlo sul mercato, sono destinati a perdere valore, perché chi è in grado di comprarli sono le aziende più grandi della zona che hanno una forza di mercato, non dico tale da fare il prezzo, ma da condizionarlo molto più di prima. I grandi produttori del territorio, in parte, non vedono di malocchio il ribasso del prezzo della materia prima, perché è un modo per riconquistare o ricomporre i margini industriali che hanno perso per la caduta del prezzo del prodotto finale”.
Quindi, al di là delle intenzioni di ognuno, si va gioco-forza verso una diminuzione e una concentrazione delle proprietà?
“È una direzione inevitabile, quella della concentrazione proprietaria e produttiva nella filiera vitivinicola. Altri Paesi, che ormai sono a pieno titolo nella scena internazionale del vino, hanno un’integrazione della filiera completamente diversa dalla nostra, come Australia, Stati Uniti o Cile, che non hanno un frazionamento della proprietà produttiva di base come il nostro. Anzi, normalmente i grandi produttori possiedono anche parecchie migliaia di terreno in cui coltivano direttamente la materia prima. Il caso spagnolo è un po’ a metà strada, però diventa molto difficile la possibilità di conservare le unità produttive di base molto frammentate in un mercato vinicolo globale sempre più complesso per strategie di marketing, di prezzo, di difesa del cliente. E questo già quando il riferimento è nel mercato interno, figuriamoci a livello internazionale”.
Federico Pizzinelli

IL SECOLO XIX
Alcoltest al finanziere, tensione in corsia
Sabato, 21 Agosto 2010
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK