INIZIAMO LA RASSEGNA PROPONENDO AL MINISTRO DEL TURISMO MICHELA BRAMBILLA QUESTA RIFLESSIONE SULLE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA STRADALE SICURAUTO Codice della strada inaudito: in spiaggia permesse le Happy Hour durante le quali si possono bere alcolici per tre ore al giorno 19 Agosto 2010 Rimini -Circa un anno fa, il ministro del turismo Michela Brambilla, al meeting di Rimini, ebbe occasione di scagliarsi contro il divieto di vendere alcolici dopo le 2 di notte. In quella occasione la signora Brambilla ebbe la poca accortezza di affermare: bisogna cancellare questa legge perché altrimenti i turisti e i giovani non verrebbero più qui. Evidentemente la signora Brambilla ha qualche sostenitore nella commissione che ha proposto le modifiche al Codice della Strada. Perché se è vero che il divieto è stato mantenuto, spostato però dalle 2 alle 3 del mattino esteso per fortuna a tutti i locali e non solo a quelli di pubblico spettacolo e intrattenimento, è anche vero che all’art. 54 che parla di "Disposizioni in materia di sicurezza stradale" è stato aggiunto un comma le liberalizza la pratica dell’ Happy hour sulle spiagge dalle 17 alle 20 di ogni giorno "congiuntamente alla somministrazione di bevande alcoliche".
I turisti e i giovani sono salvi, signora Brambilla, possono bere quel che vogliono anche in spiaggia, possono poi andare a casa a cena e, infine, in discoteca dove possono bere fino alle 3 del mattino. Se poi qualcuno, pieno di alcool e magari di coca, non si affoga cadendo da un pattino ma finisce guidando un’auto contro un’utilitaria ammazzando due o tre persone, l’incriminazione è di omicidio colposo. Se fosse uno scherzo, per citare Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, nel leggere le "Disposizioni in materia di sicurezza stradale" ci verrebbe da ridere. Invece no, cara signora Brambilla: ci viene da piangere. Per gli innocenti, e per i colpevoli, che muoiono sulle strade per via degli ubriachi al volante.
fonte - nestoremorosini.myblog.it
RIPORTO QUESTO ARTICOLO PER DIMOSTRARE COME IL PARLAMENTO EUROPEO, A DIFFERENZA DI QUELLO ITALIANO, PER RIDURRE GLI INCIDENTI STRADALI NON LIBERALIZZA LA PRATICA DELL’HAPPY HOURS. CHI AVRA’ SBAGLIATO? SICURAUTO
Unione europea contro gli incidenti
19 Agosto 2010 Nel corso dell’ultima sessione, il Parlamento europeo ha adottato una direttiva per promuove la diffusione dei sistemi intelligenti di trasporto nel settore del trasporto stradale. E si pone altri obiettivi ambiziosi per la riduzione dei sinistri. Decisione importante per la sicurezza stradale da parte del Parlamento europeo che, appena prima della pausa estiva, ha adottato la Direttiva ITS: promuove la diffusione dei sistemi intelligenti di trasporto nel settore del trasporto stradale. La Direttiva, che sarà a breve confermata da un voto del Consiglio e poi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della UE, è frutto di un lungo negoziato fra le principali Istituzioni comunitarie. Sarà istituito un Gruppo consultivo europeo, che dovrà fornire alla Commissione europea pareri sugli aspetti tecnici e commerciali relativi all’attuazione e alla diffusione degli ITS nella UE. La Direttiva individua quattro principali azioni prioritarie per i servizi ITS: raccolta dei dati, informazioni sul traffico, iniziativa eCall (sistema di chiamata d’emergenza) ed aree sicure di parcheggio per i mezzi pesanti. L’obiettivo promuovere ulteriormente e sostenere i sistemi intelligenti per la gestione dei trasporti, sia nell’ambito della ricerca sia dell’applicazione, poiché offrono soluzioni efficaci per combattere la congestione del traffico ed accrescere i livelli di sicurezza. Si vuole ridurre del 40%, entro il 2020, il numero dei morti e dei feriti gravi negli incidenti stradali (rispetto all’obiettivo sicurezza del 2010, oltre al numero di vittime, viene preso in considerazione anche il numero di feriti gravi). Si intende raddoppiare, entro il 2020, il numero dei passeggeri dei bus e dei mezzi su rotaia, per favorire la mobilità sostenibile. E ancora, l’Unione europea punta a ridurre del 20%, rispetto ai valori del 2010, le emissioni di CO2 nel trasporto su strada, grazie all’apporto delle innovazioni tecnologiche. Il nuovo Piano d’Azione è basato essenzialmente sul miglioramento della sicurezza dei veicoli, sul comportamento degli utenti e sulla sicurezza delle infrastrutture, ed è strettamente legato ad alcune iniziative comunitarie di recente adozione, prima fra tutte la Direttiva ITS, di cui si è parlato nella rubrica dedicata al Parlamento europeo. Altri principi fondamentali sono il miglioramento dei dispositivi di sicurezza dei veicoli; la costruzione delle infrastrutture stradali più sicure; lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie intelligenti applicabili alla strada: il miglioramento dell’educazione; il rafforzamento del controllo dell’applicazione delle regole relative alla sicurezza stradale. Altro aspetto interessante: si vorrebbe agevolare l’applicazione transfrontaliera della normativa in materia di sicurezza stradale nei confronti di conducenti che non rispettano il semaforo rosso, guidano in stato di ebbrezza o senza cintura di sicurezza o superano i limiti di velocità in uno Stato membro diverso da quello di immatricolazione del loro veicolo. Ma c’è chi esprime dubbi circa la validità della base giuridica comunitaria per l’adozione della Direttiva, ritenendo la materia di ordine puramente interno e nazionale. Insomma, ogni Stato punisce i colpevoli nei propri confini, seguendo proprie regole. fonte - newstreet.it
UNO STUDIO MOLTO INTERESSANTE PAGINEMEDICHE.IT Alcol, effetti più lunghi del previsto 19.8.10 Non bisogna fidarsi di chi dice di sentirsi abbastanza bene per guidare dopo aver bevuto troppo. Secondo uno studio pubblicato da Experimental and Clinical Psychopharmacology anche quando si pensa che gli effetti dell’alcol sono passati le capacità del cervello necessarie a mettersi alla guida non sono ancora state recuperate. I ricercatori della Brown University americana hanno monitorato il tasso alcolico di alcuni volontari per otto ore mentre veniva portato da zero allo 0,1% e poi veniva lasciato tornare al livello di base. Durante il test sono stati fatti eseguire ai soggetti studiati degli esercizi su un computer, ed è stato chiesto loro se sentivano gli effetti dell’alcol. Secondo i dati raccolti, anche quando i volontari pensavano che la sbronza fosse passata commettevano molti errori negli esercizi, che invece erano eseguiti perfettamente prima di iniziare l’assunzione dell’alcol.
"Dal nostro studio - scrivono i ricercatori - emerge che le capacità del cervello vanno di pari passo con il tasso alcolico, e non con le percezioni personali degli effetti del bere".
AD OGNUNO IL SUO COMPITO
PAGINEMEDICHE.IT Prevenzione e informazione su alcol e sostanze: ci pensa il SERT! 19.8.10 Domenica 22 agosto dalle ore 19.00 in poi il SERT dell’Azienda USL di Forlì sarà presente a “La collina dei conigli” per informare e fare prevenzione su alcol e sostanze. L’intervento si colloca all’interno del progetto “Io non riskio 2” promosso congiuntamente da Azienda USL di Forlì, Croce Rossa Italiana e Prefettura di Forlì-Cesena. Durante la serata sarà possibile effettuare la misurazione del tasso alcolico, in forma gratuita ed anonima, al fine di prevenire il rischio di mettersi alla guida in condizioni di “ebbrezza alcolica”. Conoscere il proprio tasso alcolico in relazione a come e quanto si è bevuto durante la serata, è infatti un fattore importante per la salute e la tutela di tutti e può essere utile per adottare comportamenti adeguati. Durante la serata saranno esposti alcuni dei manifesti, provenienti da tutto il mondo, che fanno parte della collezione del SERT dedicata alla comunicazione su droghe, AIDS e comportamenti a rischio.
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
LA CITTA’ DI SALERNO «Polstrada più vicina ai giovani» 18 agosto 2010 pagina 12 sezione: NAZIONALE Dopo quindici uomini che dal 1946 si sono succeduti al comando della polizia stradale di Salerno, dallo scorso 5 agosto è una donna a occupare per la prima volta l’ufficio della direzione generale ora in via Fuorni. Grazia Papa, dopo tre anni di vicariato alla polizia stradale di Napoli, sua cittá d’origine, da mercoledì scorso ha preso il posto di Pio Russo, alla guida della sezione dal 2004. • Quali gli obiettivi che intende perseguire nel mandato appena ricevuto? • Due gli aspetti che cercherò di privilegiare, seguendo sia le direttive governative che le disposizioni del compartimento Campania-Molise, diretto dal comandante Giuseppe Salomone, di cui la sezione di Salerno fa parte. In primis cercheremo di renderci più visibili e potenzieremo i "servizi mirati" al controllo di caschi, cinture e tasso alcolemico. E’ importante monitorare soprattutto i luoghi dove c’è maggior afflusso di giovani, ad esempio le uscite dalle discoteche, sia per prevenire gli incidenti, purtroppo sempre più frequenti, sia per punire i trasgressori delle norme del codice della strada che mettono in pericolo non solo la propria vita ma anche quella degli altri. • Grande attenzione verso gli utenti più giovani della strada, quindi? • Non solo i più giovani ma anche quelli di domani. Questo infatti il secondo obiettivo. Da tempo la polizia stradale ha attivato nelle scuole della provincia campagne di sensibilizzazione per educare i più piccoli al rispetto delle regole, in modo da far conoscere loro le conseguenze, anche di natura penale, a cui possono andare incontro con atteggiamenti sulla strada superficiali e pericolosi per sé e per gli altri. • La polizia stradale di Salerno ha le forze necessarie per garantire la sicurezza in una provincia così vasta? • Alcuni reparti andrebbero sicuramente potenziati. Parlo soprattutto delle tre sottosezioni autostradali di Sala Consilina, Eboli ed Angri. Ma il personale è quello che è, le conseguenze dei tagli apportati dalla Finanziaria si sono sentiti anche in questo settore. Ogni unitá distaccata cerca però di assicurare almeno una pattuglia per quadrante. • Un’estate, questa, che ha visto nel suo periodo più caldo - e non solo dal punto di vista delle temperature - l’entrata in vigore di un nuovo codice della strada, molto discusso. C’è stato un aumento nel numero delle contravvenzioni elevate? • E’ troppo presto per fare una valutazione precisa. C’è un’attenzione particolare agli articoli 186 (guida sotto l’influenza dell’alcol) e 187 (guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti), che il nuovo codice punisce con più fermezza. Ma ci vorrá almeno un mese per avere i primi dati sull’incidenza del nuovo codice sulle contravvenzioni elevate. L’infrazione più commessa rimane sempre quella legata al superamento del limite di velocitá. Solo a luglio i tutor hanno punito 4137 automobilisti e gli autovelox sulle strade provinciali hanno incastrato 983 trasgressori. Fiorella Loffredo
IL TIRRENO Carabinieri: 150 uomini per i controlli di Ferragosto 18 agosto 2010 pagina 06 sezione: GROSSETO GROSSETO. Importanti risultati nei controlli che i carabinieri del comando provinciale di Grosseto, nel week end ferragostano, hanno effettuato sulla fascia costiera. Le compagnie di Grosseto, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano e Arcidosso hanno intensificato al massimo i servizi per garantire la sicurezza dei turisti che hanno affollato le località turistiche. Sarà facile imbattersi in una pattuglia dell’Arma anche nei prossimi giorni. L’Aurelia è stata l’arteria stradale principalmente controllata, con posti di controllo alle uscite per Follonica, Castiglione e Punta Ala, sino agli svincoli per Orbetello e Capalbio. Il pattugliamento delle coste, condotte con tre motovedette per l’intera giornata del 15 agosto, ha riguardato principalmente le zone a ridosso delle spiagge ove il flusso turistico ha portato a molti interventi richiesti attraverso il 112. Numerose le pattuglie dislocate anche nelle località turistiche collinari del monte Amiata e Pitigliano. Il comando provinciale ha impiegato complessivamente più di 250 uomini, anche in borghese, e 110 mezzi. sono state controllate dai militari circa un migliaio di persone, elevate circa 20 contravvenzioni, tra le quali 5 denunce per guida in stato di ebbrezza, con ritiro della patente e sequestro del mezzo. Nel corso dei servizi perlustrativi sono stati controllati 50 locali ed esercizi pubblici. I controlli hanno rigurdato in particolare i luoghi di aggregazione giovanili, consentendo il sequestro complessivo di 7 grammi di marjuana, 19 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina e 13 di eroina, trovati nelle tasche di 6 giovani a Grosseto e Orbetello, tutti segnalati al prefetto come assuntori. Il comandante provinciale ha coordinato i controlli con l’ausilio dell’elinucleo di Pisa che, con i carabinieri del nucleo operativo ecologico e l’arma territoriale, hanno svolto un monitoraggio della costa da Punta Ala a Ansedonia, anche con l’intento di verificare eventuali sversamenti illeciti da parte di imbarcazioni e strutture ricettive.
IL TIRRENO Ritirate tre patenti di guida 18 agosto 2010 pagina 01 sezione: LUCCA LUCCA. Nuova serie di controlli della polizia municipale sulle strade. 70 i veicoli complessivamnente fermati, sono stati effettuati 20 alcol test e in due casi i conducenti sono stati trovati con valori superiori ai limiti di legge con conseguente ritiro delle patente. Un altro automobilista è stato sanzionato per eccesso di velocità. Controlli sono stati effettuati anche nel centro storico, con oltre 100 violazioni accertate. Proprio nel centro storico ieri pomeriggio i vigili hanno fermato un automobilista, un uomo di mezza età, trovato con un valore compreso fra 0,5 e 0,8 di alcol. In base alle nuove norme del codice della strada l’uomo è stato sanzionato di 500 euro, perderà 10 punti sulla patente che gli sarà sospesa per un periodo da 3 a 6 mesi. Ma se la caverà così, senza conseguenze penali. «I controlli sono proseguiti anche durante il Ferragosto - spiega Elio Cappellini, assessore con la delega alla sicurezza -, dall’inizio di giugno e fino alla fine di settembre il venerdì ed il sabato sera la polizia municipale prolunga le attività fino alle 5 del mattino, mentre la domenica fino alle 3». Intanto i carabinieri hanno denunciato un giovane di 24 anni che ad Altopascio il 13 marzo scorso aveva investito una donna senza fermarsi a portarle soccorso. Era privo di patente, che non ha mai conseguito.
LA TRIBUNA DI TREVISO Passante, «strage» di patenti 18 agosto 2010 pagina 17 sezione: CRONAC Passante decisamente scorrevole, il giorno di Ferragosto. Fin troppo per qualche automobilista che, con il piede sull’acceleratore, ha decisamente esagerato. La Polstrada ha pizzicato ben 30 automobilisti che sfrecciavano a 180-190 km/h, qualcuno addirittura oltre, a sfiorare il muro dei 200 all’ora. Si vedranno recapitare multe salatissime (da 500 a oltre 3mila euro) e sospendere la patente da uno a sei mesi. Il record assoluto è di un motociclista che è sfrecciato a 197 Km/h sotto l’occhio elettronico. Le 30 fotografie che immortalano le super-infrazioni al codice della strada lungo il Passante, nel ponte di Ferragosto, sono state scattate dall’autovelox in dotazione alla Polstrada in servizio lungo il Passante. E gli aspiranti piloti di Formula 1 non sono mancati nemmeno nella canonica domenica 15. I dati saranno analizzati nel dettaglio in questi giorni, negli uffici della Stradale. A ciascun automobilista verrà contestata la misura esatta dell’eccesso di velocità registrato. Almeno 30, comunque, gli automobilisti che non si sono limitati a sforare di qualche chilometro i limiti consentiti, ma si sono spinti fino a incappare nelle sanzioni più pesanti previste dal nuovo codice della strada: da 500 a 2mila euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi, per chi supera di limite di oltre 40 km/h, ma non va oltre i 60; da 779 a 3.119 euro, con sospensione della patente da sei mesi a un anno per chi supera il limite di più di 60 Km/h. E in quest’ultima fascia- dunque fra i 190 e i 200 all’ora - sarebbero compresi almeno 5 dei 30 automobilisti pizzicati: spericolati al volante che hanno fatto davvero schizzare la lancetta sul tachimetro dei loro bolidi. Pessima notizia per chi dovrà pagare, e restare appiedato; buona notizia per la Cav e la Polstrada, che si divideranno i proventi delle sanzioni con l’obbligo di utilizzarli rispettivamente per la manutenzione del Passante e il potenziamento dei controlli sullo stesso. L’impatto degli autovelox, installati da poco più di un mese - due postazioni lungo ogni direzione di marcia, all’altezza di Prgrenaziol e di Spinea - non si è insomma fatto attendere. L’A/4 da Venezia a Milano ha da tempo in funzione il sistema tutor, che presto sarà esportato anche sulla Venezia -Trieste: il Passante, fino a poche settimane fa, era una sorta di «oasi» dove gli amanti della velocità potevano superare il limite canonico dei 130 all’ora. Cav e Polstrada, dopo i recenti incidenti che avevano portato a 6 decessi nel giro di pochi mesi, avevano però deciso di intervenire con decisione sul fronte della sicurezza. Ed erano stati accesi, nel giro di pochi giorni, i 4 autovelox di controllo della velocità nelle due direzioni. Intanto, la Polstrada ha intensificato, anche dopo il ponte di Ferragosto, i controlli su strade e autostrade della Marca e del Veneto: diversi i ritiri di patente, in particolare per guida in stato di ebbrezza. Tra questi ci sono anche due neopatentati, categoria che il nuovo codice della strada punisce piuttosto duramente perché stabilisce la tolleranza zero, in senso letterale. Basta un goccio di alcol, e chi ha la patente da meno di 3 anni finisce nei guai. Dal 13 agosto scorso tutto è cambiato, per i giovanissimi al volante. E per i guidatori professionali (taxisti, conducenti d’autobus e di scuolabus, camionisti). Come dire: se bevi un solo bicchiere e ti sottopongono all’alcol test puoi dire subito addio alla patente. Controlli per la sicurezza della circolazione, lo scorso weekend, anche da parte dei carabinieri. L’impegno, per la sicurezza stradale, è massimo, in un territorio troppe volte colpito da autentiche tragedie della strada. (m.s.)
LA GAZZETTA DI REGGIO Ubriaco al volante fermato in tangenziale 18 agosto 2010 pagina 14 sezione: CRONACA
Continuano i controlli a tappeto in città della polizia municipale per cercare di prevenire gli incidenti causati dall’abuso di alcol e droghe. Anche nel fine settimana di Ferragosto appena passato, i vigili urbani hanno organizzato un posto di blocco lungo la tangenziale, sorprendendo, intorno alle tre del mattino, il conducente di un’utilitaria che aveva nel sangue un tasso alcolico tre volte superiore ai limiti di legge. Nei guai è così finito un 46enne residente in provincia che è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e ha subito l’immediato ritiro della patente. I controlli della polizia municipale continueranno anche nei prossimi giorni: l’obiettivo è sempre quello di prevenire gli incidenti stradali causati da chi si mette alla guida dopo aver bevuto.
SICURAUTO Como - Regina, tolleranza zero Controlli e strage di patenti 19 Agosto 2010 La polizia locale della Tremezzina ha presidiato la statale Regina anche a Ferragosto ritirando diverse patenti e multando decine di automobilisti Ferragosto ed estate di controlli serrati per la polizia locale della Tremezzina chiamata a vigilare un territorio di cinque Comuni (Colonno, Ossuccio, Lenno, Tremezzo e Griante) e una porzione di statale Regina quotidianamente teatro di code e ingorghi. Il tutto con sette agenti, compreso il comandante Massimo Castelli. Il bilancio estivo, sin qui, parla chiaro: lungo questo tratto di litoranea si corre meno, forse proprio a causa dei continui tappi alla viabilità, ma sono lievitate le sanzioni legate all’abuso di sostanze alcoliche. Ben cinque le patenti ritirate a seguito di controlli (una decina quelli sin qui eseguiti, alcuni nell’ambito del Piano di vigilanza integrato predisposto dalla questura) con l’ausilio dell’etilometro. In un caso a un giovane, con più di 21 anni, è stato riscontrato un tasso alcolico nel sangue pari a 2 grammi per litro, quattro volte superiore alla quantitià massima prevista dal Codice della strada. Immediati il ritiro della patente e il sequestro per confisca del veicolo. «Si tratta di servizi mirati in piena sinergia con le forze dell’ordine – conferma Massimo Castelli - non vi è alcun intento repressivo, ma è bene vigilare con costanza su ciò che accade nel nostro territorio, non solo lungo la statale Regina. Il Piano di vigilanza integrato, attuato nei mesi estivi, ci vede impegnati in almeno tre turni la settimana». Nel 2009, statistiche alla mano, erano state quattro le patenti ritirate. La polizia locale della Tremezzina, a Ferragosto, ha presidiato per l’intera mattinata - nel pomeriggio pioggia e temporali hanno contribuito a ridurre sensibilmente i volumi di traffico - la Regina, così da garantire una gita fuori porta tranquilla a centinaia di automobilisti. Da settembre, annuncia il comandante, «daremo corso a controlli mirati con l’ausilio del telelaser. La presenza degli agenti sarà ben segnalata, proseguiranno inoltre i corsi di educazione stradale nei tre istituti scolastici dell’Unione. Questo per sensibilizzare i ragazzi su temi di stretta attualità». Sicurezza e prevenzione restano gli imperativi anche di questo secondo scorcio di 2010. Un discorso a sé riguarda le sempre dibattute fasce orarie per i mezzi pesanti. Dopo l’ordinanza prefettizia del 16 luglio scorso, i controlli sono proseguiti senza soluzione di continuità. Si è trattato, nella stragrande maggioranza dei casi, di una verifica della documentazione che, appunto, non ha portato gli agenti del comando a elevare alcuna contravvenzione. In tutti i casi, infatti, alla guida dei mezzi sono stati trovati autotrasportatori residenti in provincia di Como e diretti verso attività del posto, esattamente come prevede l’ordinanza. È chiaro che qualche ulteriore provvedimento andrà adottato una volta ultimate le ferie agostane. Sindaci e amministratori sembrano muoversi in questa direzione. La situazione lungo la statale Regina, all’altezza in particolare delle strettoie di Sala e Ossuccio resta di massima allerta. Tanto più che la stagione estiva non è ancora stata archiviata e i turisti restano attesi da tutta Europa con roulotte e camper al seguito. fonte – ilgiorno.it
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE
VIOLENZA IL TIRRENO Morta in casa, forse è stata uccisa 18 agosto 2010 pagina 11 sezione: CECINA PISA. Una donna di 47 anni morta nella sua casa a Pisa. Il corpo devastato da ecchimosi. E il convivente in stato di fermo con la pesante accusa di omicidio. «Forse preterintenzionale», specificano i carabinieri che stanno indagando sul caso di una morte dai contorni tutti da chiarire. «Al momento c’è un forte sospetto sull’uomo, siamo in attesa di riscontri», aggiungono dal comando provinciale. La vittima si chiamava Cesarina Boniotti, originaria di Brescia, e viveva in una casa popolare insieme al suo compagno, Graziano Santus, 50 anni, originario della provincia di Cagliari. Una coppia che conviveva da una quindicina d’anni e senza un lavoro. «Vedevamo lei andare dal prete qui, alla chiesa, dove ritirava ogni giorno il pacco della Caritas», dicono alcuni vicini. Quella di Cesarina Boniotti e Graziano Santus era una vita di stenti e di alcol. La coppia litigava spesso e «lei diceva che lui la picchiava» dicono i vicini. E lei - che si faceva chiamare Monica perché quel nome, Cesarina, non le piaceva - mostrava i lividi per fare capire la violenza a cui era sottoposta. Le grida da quel piccolo appartamento al primo piano si alzavano giorno e notte. «Quasi non ci facevamo più caso», dice una vicina. Ma venerdì notte è accaduto qualcosa di strano. «Abbiamo sentito dei colpi sordi, al muro, ripetuti. Una, due, tre volte. E poi ancora. È durato tutto un quarto d’ora, e poi il silenzio. Per tutto il sabato e la domenica, non s’è alzata una voce o un rumore», dice un vicino che sta rientrando. Arriviamo, quindi, a lunedì mattina. È l’inizio del giallo che porterà allo stato di fermo del convivente. Sono le 10 quando Graziano Santus chiama il 118 e racconta che la sua compagna è morta in casa. Il 118, visto il tenore della chiamata, avvisa i carabinieri che vanno sul posto. Il corpo di “Monica” è riverso sul pavimento del soggiorno che confina con un cucinotto, il bagno e la camera da letto. L’appartamento è tutto qui. «Stavo dormendo in camera quando mi sono alzato e l’ho trovata qui, senza vita», racconta il convivente. Ma quel corpo pieno di ecchimosi non convince. Nel giro di qualche minuto arrivano i carabinieri. Le lancette dell’orologio in quella casa sembrano essersi fermate venerdì notte anche se un’amica della vittima crede di avere visto Cesarina Boniotti domenica sera in città. Se questa testimonianza fosse vera, il quadro cambierebbe.
CORRIERE DI RIETI Drogato e ubriaco sequestra per anni la moglie e il figlio. Caso di stalking ad Avezzano, l’uomo è stato arrestato. ROMA19.08.2010
Una storia agghiacciante, da brividi. Consumata dietro l’appparente tranquillità delle mura domestiche, nell’apparente routine quotidiana di una famiglia. Teatro della drammatica vicenda, il paese di Avezzano, alle porte della capitale. Un uomo s egregava in casa la moglie e il figlioletto di appena cinque anni, picchiava la donna e la violentava, la umiliava imponendole di andare in bagno con la porta aperta fino quando la donna non è riuscita a denunciarlo alla polizia. È successo in località Avezzano, a Roma. L’uomo è stato arrestato. Fin dalla nascita, il bimbo è stato costretto a volte per intere settimane a rimanere chiuso in casa, insieme alla madre, addirittura con le finestre chiuse, al buio, mentre l’uomo trascorreva le sue giornate ad ubriacarsi e ad assumere cocaina. Unica fonte di nutrimento l’acqua, i succhi di frutta e le merendine acquistate a scatoloni in previsione di periodi da trascorrere sequestrati in casa. Grazie ad un momento di distrazione dell’uomo, la donna è scappata col figlioletto ed è andata dalla sorella che aveva appena partorito. Ma il marito è riuscito a trovarla e si è recato al Policlinico. Qui ha dato in escandescenze e ha minacciato la donna. Uno dei familiari ha però chiamato il 113 e la polizia è interven uta subito. L’uomo si è scagliato contro gli agenti cercando di fuggire ma è stato bloccato e arrestato per stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, sequestro di persona e detenzione di sostanza stupefacente. All’interno dell’appartamento in uso all’arrestato infatti, è stata trovata cocaina
INCIDENTI LA NUOVA SARDEGNA
Scappa dopo l’incidente, romeno in manette — 18 agosto 2010 pagina 29 sezione: ALTRE OLBIA. Nessuna paura di perdere la patente. Valentin Meran, romeno di 36 anni, non si era mai preoccupato di prenderla. L’autista spericolato è il protagonista di una carambola sulla sopraelevata che porta verso la Costa Smeralda. Scontro e fuga contro un camion della Devizia. Sull’asfalto un operaio ferito e una montagna di rifiuti. Ma il giovane romeno con un tasso alcolico quattro volte oltre il limite di legge, ha scelto una rapida fuga. Meran è stato arrestato dai carabinieri per omissione di soccorso, guida senza patente e lesioni personali. L’uomo guidava un furgone, un Ford Transit giallo. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia locale e dai carabinieri avrebbe fatto una manovra azzardata sulla circonvallazione, all’altezza del bivio per Telti. Forse aveva sbagliato strada e tentava di fare inversione di marcia. Il suo Transit ha centrato in pieno un camion della De Vizia, che si è ribaltato dopo lo scontro. L’operaio alla guida dell’autocompattatore è rimasto ferito. È stato subito soccorso e trasportato dai volontari del 118 al pronto soccorso del Giovanni Paolo II ed è stato dimesso solo il giorno dopo. Illeso il romeno che è riuscito a uscire dal Transit semidistrutto senza un graffio. L’uomo ha prima chiamato una sua connazionale al telefonino, poi con disinvoltura si è allontanato dal luogo dell’incidente prima che arrivassero le forze dell’ordine. Ma qualcuno ha notato la rapida manovra dell’uomo e ha preso nota di colore e modello dell’auto che lo ha raccolto a qualche centinaio di metri dal luogo dell’impatto. I dati sono stati consegnati nelle mani dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile, guidati dal capitano Alessandro Dominici. Subito i militari si sono messi alla ricerca dell’auto in fuga. Hanno perlustrato con attenzione le vie della città e dopo poco hanno stretto il cerchio intorno all’auto in fuga. Dopo due ore hanno rintracciato e fermato la macchina. Alla guida c’era una ragazza rumena. Accanto Meran, non troppo lucido. L’uomo è statto subito sottoposto all’alcoltest. L’etilometro, anche se erano passate più di due ore, segnava 2 grammi di alcol per litro di sangue. Quattro volte oltre il limite massimo consentito. Per chi ha la patente. Ma l’uomo non corre il rischio che gli venga ritirata. Lui la patente non la ha mai presa. Il romeno è stato arrestato per omissione di soccorso, guida senza patente e lesioni personali. La donna che lo ha aiutato nel suo inutile tentativo di fuga è stata deferita in stato di libertà per favoreggiamento personale. - Luca Rojch
CORRIERE DI SIENA Ubriaco e ferito alla testa soccorso da polizia e sanitari. Australiano dà in escandescenze. SIENA19.08.2010
E’ stato necessario l’intervento degli agenti delle volanti della questura di Siena per tenere fermo un giovane australiano di 23 anni, ubriaco e ferito, durante il trasporto in ospedale in ambulanza. Intorno alle 3 di ieri mattina, in seguito ad una chiamata giunta al 113, i poliziotti si sono recati nella centrale Piazza Matteotti dove i sanitari del 118 stavano prestando le prime cure al ragazzo, ferito alla testa e in stato di agitazione probabilmente dovuto alla notevole quantità di alcool assunta. Dato il temperamento particolarmente violento del giovane si è resa necessaria la presenza a bordo dell’ambulanza di due agenti, che hanno tentato di calmarlo mettendolo in sicurezza per evitare che potesse aggravare le proprie condizioni di salute. In seguito alle cure alle quali è stato sottoposto, il giovane straniero è stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di 7 giorni. Dai primi accertamenti effettuati dalla polizia è emerso che lo straniero, completamente ubriaco, era caduto a terra procurandosi una ferita alla testa. Non è la prima volta che avvengono cose del genere in città e per questo la presenza delle forze dell’ordine è sempre più presente. In modo particolare nelle serate estive e anche le vie con maggiore presenza di locali e quindi confusione vengono costantemente controllate e monitorate
BUON LAVORO ALLE FORZE DELL’ORDINE! DOVREBBERO DISTRIBUIRE UN ETILOMETRO PER OGNI PUNTO VENDITA E A CHI SUPERA LO 0,5 NON VENDERE O SOMMINISTRARE BEVANDE ALCOLICHE!
ALTO ADIGE Altstadtfest: piano anti-alcol — 18 agosto 2010 pagina 22 sezione: PROVINCIA
BRESSANONE. Festa e divertimento sì, ma non all’insegna dell’alcol. Giro di vite del Comune in vista della sedicesima edizione dell’Altstadtfest, dal 20 al 22 agosto. Il sindaco Pürgstaller e il patron Helmuth Kerer, nel presentare la festa, hanno preannunciato controlli severi contro gli abusi. Puergstaller ha tenuto a sottolinearlo: «Divertirsi va bene, bere una birra anche, ma non sarà consentita la mescita a minorenni o a chi ha già bevuto abbastanza, perchè quando si eccede nell’alcol anche una festa si può rovinare». D’accordo il presidente del Comitato organizzatore, Helmuth Kerer: «La polizia municipale. in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine, ha elaborato un piano di controllo per prevenire e reprimere ogni abuso di alcol - ha detto Kerer - dunque, controlli anche in borghese negli stand dove vengono servite bevande alcoliche, e controlli tra i visitatori lungo le strade del centro per contrastare l’ubriachezza. Ci sarà severità, saranno elevate multe pesanti, perchè l’Altstadtfest deve essere una festa all’insegna del dialogo, dell’amicizia, del divertimento, ma non dell’eccesso. Esagerare nel bere, infatti, porta spesso guai». Il piano anti-alcol è stato studiato a tavolino dal vicesindaco Gianlorenzo Pedron. «Abbiamo avuto incontri con i rappresentanti delle forze dell’ordine proprio per prepararci ad affrontare questi tre giorni di festa - ha detto Pedron - la nostra polizia municipale farà turni straordinari, anche in borghese, con il compito di verificare che nei numerosi stand non si dia da bere alcol ai minorenni o a chi è già brillo ed anche con l’obiettivo di fermare, sanzionare i trasgressori, quindi gli ubriachi, e di allontanarli dalla festa. Per evitare incidenti stradali, poi, abbiamo istituito il servizio citybus per tre giorni, in modo da permettere ad ognuno di raggiungere la festa senza prendere l’auto». Venerdì mattina, intanto, una commissione costituita da rappresentanti di Provincia, Comune e Questura, verrà a verificare che siano stati predisposti piani di sicurezza e di emergenza ad hoc. «Siamo certi che avremo l’ok, visto che abbiamo pensato veramente a tutto», ha concluso Kerer». Si inizia venerdì alle 17 con il corteo, i discorsi in piazza Duomo e la messa in scena di un’opera prima della compositrice Manuela Kerer. Poi, musica, giochi e gastronomia nei 53 stand distribuiti in tutto il centro. Tra le novità in programma, il festival dei cantautori altoatesini, il corteo di tutte le associazioni, una sfilata di fotomodelle, programmi per bambini. - Tiziana Campagnoli
FORSE DOVREBBERO PROVARE ANCHE LORO A VENDERE POCHE BEVANDE ALCOLICHE L’ARENA Torna la festa con poco alcol e tanta musica
19.8.10 - Tre serate all’insegna della musica giovane dimostrano come sia possibile divertirsi senza abusare dell’alcol. Da domani a domenica torna il Concafest, la grande festa organizzata dalla Pro loco «Concamarise in cammino» che si svolgerà nell’area verde adiacente alla sede dell’associazione. Un appuntamento dedicato ai giovani che anche quest’anno intende diffondere il messaggio legato a un minor consumo di alcol. La manifestazione inizierà alle 19 con l’apertura degli stand gastronomici e proseguirà con un ricco repertorio musicale con diversi generi musicali. Si comincerà con una serata afro animata dal dj Yano, si proseguirà con un tributo a Vasco Rossi della Diapason Band e si concluderà con il rock. Ogni sera funzioneranno gli stand gastronomici, gestiti da Avis e Aido, che distribuiranno piatti tipici, panini e pizze anche da asporto, birra a basso tasso alcolico e cocktail analcolici.L.M.
GENTILMENTE SEGNALATO DALLA DOTT.SSA SPLENDORA RAPINI IL MESSAGGERO (Abruzzo) Prima sbornia a 11 anni, la Asl corre ai ripari Dopo il giro di vite del codice della strada a Pescara vecchia arriva un cocktail a prova di alcoltest di BARBARA SCORRANO Mercoledì 18 Agosto 2010 Per gli operatori del servizio raccolta rifiuti che la mattina, poco dopo l’alba, spazzano via dal lungomare quel che resta della movida pescarese, sono diventati una presenza abituale. Sbucano in piccoli gruppi dalle spiagge, l’asciugamano in spalla a coprire l’umidità della notte appena passata, lo sguardo annebbiato a contrasto con i lineamenti paffuti e incerti dell’adolescenza. Le severe norme sul divieto di vendita di alcool ai minorenni, aggiunte al recente giro di vite del codice della strada (zero alcol o ritiro della patente ai giovanissimi alla guida) dovrebbero preservarli dai tentacoli di Bacco. Ma nessun locale ha modificato le ordinazioni sui quantitativi di alcolici dopo le prime multe e sequestri d’auto della Stradale: infatti i dati del servizio alcologia della Asl di Pescara raccontano una storia diversa. E allarmante. Sono sempre più gli adolescenti che condiscono le loro serate a ritmo di vino, birra e mojito. I dati rivelano che l’età media di chi inizia a bere si è notevolmente abbassata: un giovanissimo su 5, tra gli 11 e i 15 anni, ha già alzato il gomito almeno una volta; tra i 16 e i 17 anni, un adolescente su due consuma bevande alcoliche. Un argine al fenomeno i gestori dei locali hanno cercato di metterlo in vari modi. C’è chi, come gli esercenti del Consorzio “Pescara Vecchia”, che riunisce gran parte dei proprietari di bar e ristoranti del centro storico, ha stilato un vero e proprio decalogo dove si ricorda che non può essere servito alcool ai minori di 18 anni. «Siamo molto severi su questo aspetto - spiega il presidente del Consorzio, Cristian Summa - non ci dimentichiamo di chiedere la carta di identità quando la richiesta di bevande alcoliche viene da ragazzi, anche se non è sempre facile individuare i minorenni». Dall’altra parte della città, nei locali della riviera modaiola, il problema hanno cercato di risolverlo all’origine. I titolari degli stabilimenti balneari, dalla Lampara all’Ammiraglia, ripetono in coro che loro di ragazzini non ne vogliono proprio sapere. A tenerli lontani ci pensano musiche distanti anni luce dai ritmi zippati amati dagli under 18, prezzi non proprio alla portata di tutti, e soprattutto uno stuolo di buttafuori abituati a stanare i ragazzini in libera uscita. «Difficile che nel nostro locale - commenta Aldo Bertoni del Tabacchi jazz - possano bere ragazzi, visto che un drink parte da 10 euro». Il pericolo piuttosto è altrove, nei chioschi lungo la strada e nei baretti improvvisati sulla spiaggia dove un “cicchetto” costa appena 1 euro, al massimo 2. I rimedi? Per Splendora Rapini, a capo del Servizio alcologia della Asl di Pescara, la parola d’ordine è una sola: sensibilizzazione. «Cerchiamo di far conoscere i pesanti e irreversibili danni che l’uso di alcool può provocare, andando nelle scuole, anche in quelle materne ed elementari, e informando i docenti, le famiglie, gli educatori. Ma inutile dire che si tratta di una battaglia difficile perché sull’alcool la soglia di tolleranza è assai elevata».
In autunno i medici della struttura proporranno alle istituzionali locali l’accoglimento di una serie di iniziative che, proprio facendo leva sulla sensibilizzazione e l’informazione capillare, potrebbero porre un freno alla diffusione di alcool tra i giovanissimi. E poi c’è chi avanza una possibile soluzione, tutta contenuta in un bicchiere. «Lanceremo - anticipa Cristian Summa - un cocktail analcolico che contraddistinguerà i locali di Pescara vecchia». Per un cin cin a prova di legge e di alcoltest.
UN UTILE TABELLA PER SAPERE COME LA PENSANO GLI ALTRI STATI EUROPEI SU ALCOL E VELOCITA’.
LA TABELLA E’ VISIBILE A QUESTO INDIRIZZO:
https://www.asaps.it/?url=showpage.php?id=22630&categoria=News&sottocategoria=Notizie%20utili%20per%20la%20guida&pubblicazione=19.08.2010
ASAPS Le notizie utili per la guida in Italia e in tutta Europa I limiti di velocità e quelli alcolemici paese per paese
19.8.10 Siamo assolutamente conviti che il primo contributo alla sicurezza sulle strade debba essere ricercato in una puntuale e corretta informazione all’utenza, e ciò, tanto per riferirsi al famoso proverbio: “uomo avvisato mezzo salvato”. Secondo la nostra chiave di lettura l’antica saggezza, trasfusa nel mondo contemporaneo caratterizzato dalla motorizzazione di massa, può essere così reinterpretata: “automobilista informato totalmente salvato”. Ed è proprio per tale motivo che attraverso la seguente tabella forniamo a tutti coloro che stanno per mettersi in viaggio sulle strade d’Italia e d’Europa, il quadro generale dei limiti massimi di velocità ammessi nei centri abitati, sulla viabilità così detta ordinaria, e sulle autostrade del vecchio continente. Ma non solo. Sappiamo infatti che il rispetto dei limiti di velocità da solo non basta a garantire ampi margini di sicurezza sulle strade, e poiché molto spesso il binomio velocità – alcol innesca reazioni con esiti nefasti, abbiamo aggiunto per ogni Stato un colonna in cui viene indicato il limite massimo di alcolemia ammesso, ed oltre il quale non è consentito condurre alcun veicolo, tenendo ben presente che è sempre meglio mettersi alla guida senza aver ingerito alcuna sostanza alcolica. Facciamo infine notare che i limiti generali di velocità del nostro Paese sono fra i più alti in assoluto. Buon viaggio a tutti.
LEGGETE UN PO’ QUA, CHE PREOCCUPAZIONI HA IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA WINENEWS IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GALAN: “LA CHIUSURA DELLA BOTTEGA DEL VINO È UN’AUTENTICA SCIAGURA CULTURALE PER VERONA, CHE BISOGNA CERCARE DI EVITARE IN TUTTI I MODI”. E ANNUNNCIA DI SCRIVERE AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI BONDI (FONTE: AGI) Verona - 19 Agosto 2010 “La Bottega del vino chiude? Ma state scherzando?”. È incredulo il Ministro dell’Agricoltura ed ex Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, alla notizia della chiusura del “tempio” veronese di Bacco. “Non conosco i termini della questione, ma è indubbio che questa notizia sia un’autentica sciagura culturale per Verona, una cosa davvero ignobile, una iattura che bisogna cercare di evitare in tutte le maniere. Voglio ancora avere fiducia e spero che ci sia un ripensamento, che non si arrivi a tanto. Credo che questo storico locale abbia fatto molto per la cultura cittadina e, insieme al Vinitaly, per promuovere il vino italiano e veronese, oltre che la città scaligera, a livello nazionale e internazionale. La sua presenza è valsa molto più di tante inutili iniziative”. Dopo lo stupore si passa ai ricordi. Galan parte da quella visita in compagnia del premier Silvio Berlusconi sul finire degli anni Novanta.
“Il Cavaliere aveva tutti i crismi per essere ritenuto un ospite illustre e per questo motivo Severino ci ha condotto in cantina, un autentico sancta santorum del vino. Io vado pazzo per l’Amarone e pasteggiammo a Quintarelli e Dal Forno, con bottiglie dal prezzo molto significativo. Al momento di pagare invitai un caro amico a presentarsi alla cassa... credo ci abbia messo anni a saldare il conto”. Il secondo aneddoto di Galan riguarda una cena con Bossi e molti altri leghisti, con lui come unico rappresentante dell’attuale Pdl. “Finita la cena ce ne andammo verso la porta per lasciare il locale. Severino mi corse dietro e gridò: Presidente, ma qui non ha pagato nessuno... . Diciamo che quella fu la prima volta che pagai un conto non dovuto alla Lega...”. Lo spazio per i ricordi finisce. “Questo locale storico non può scomparire. Data l’età del bottegon si può pensare di inserirlo nei siti da tutelare per i 150 anni dell’Unità d’Italia. In proposito, scriverò al ministro per i Beni culturali Sandro Bondi per vedere se, assieme al mio ministero, esista la possibilità di fare qualcosa di concreto. Nel contempo, invito il co-proprietario Severino Barzan a contattarmi, per farmi sapere nel minor tempo possibile se c’è spazio per poter intervenire”.
DUE ARTICOLI ANCORA SULLA NUOVA VENDEMMIA E SUL PROBLEMA DI COME SMALTIRE IL VINO VECCHIO. SOLUZIONE: CHIEDIAMO SOLDI AL GOVERNO!!! LASTAMPA.IT Barbera e moscato, destini incrociati senza mea culpa 18/8/2010 La vendemmia si avvicina con prospettive di buona qualità, ma in certe vigne piemontesi c’è chi spera un aiutino dal cielo, magari con un passata di grandine: meno grappoli e assicurazione da incassare. La la bestemmia dei disperati. E’ il quadro che si sta dipingendo in molte zone: cantine ancora piene delle scorse annate e prezzi divorati dalla speculazione al ribasso, soprattutto per barbere e dolcetti. L’Sos lanciato da 19 cantine sociali di Astigiano e Alessandrino chiede ai politici di Torino e Roma la distillazione di crisi e annuncia una protesta in piazza ad Asti per il 2 settembre. Con chi se la prenderanno coloro che si dicono rappresentanti di 12 mila famiglie? Sarà lo spot di una certa viticoltura pronta più chiedere aiuti pubblici che a domandarsi come mai si è arrivati a questo stato di cose. Difficili i mea culpa, meglio gettar la croce sull’etilometro e la crisi economica. Cambio di scena, ma non di colline e questa volta sono gli industriali dell’Asti spumante a chiedere più produzione di moscato e minacciano di andare al libero mercato senza più prezzo dell’uva prestabilito. Anche qui sullo sfondo fondi pubblici per la promozione e la difficoltà di far prevalere il bene comune sugli egoismi di parte. L’uva matura, speriamo anche i cervelli.
LASTAMPA.IT Tra i filari maturano gli appelli di FIAMMETTA MUSSIO (La Stampa 18/08/2010) ASTI Grappoli e appelli maturano tra i filari. Sarà insieme una buona e cattiva vendemmia. Non c’entra la qualità: l’uva è sana e gli sbalzi termici notturni ne accrescono aromi e potenzialità. Altri timori scuotono il mondo agricolo: da una parte, le cantine sociali che sostenute dai Consorzi di tutela, gridano un sos disperato alle istituzioni per «la grave difficoltà a ritirare le uve dei soci». A rischio reddito e futuro di 12 mila famiglie piemontesi che vivono coltivando vigne di barbera, dolcetto e brachetto. «Troppo vino invenduto che andrebbe smaltito e non arrivano i soldi per la distillazione» dicono.
Hanno chiesto 18 milioni di euro a Roma per «rottamare» quei 220 mila ettolitri di giacenze (180 mila solo di Barbera) delle vecchie annate. In attesa di risposte si scende in piazza: appuntamento il 2 settembre, alle 10, ad Asti. Tensioni anche in paritetica del Moscato: le Case spumantiere non sono più disposte a trattare e lanciano il loro ultimatum. Lo fanno in una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: chiedono di alzare le rese a 100 quintali a ettaro, mantenendo il prezzo del 2009 (0,965 euro a chilo d’uva) per i prossimi tre anni. Prendere o lasciare. Posizione che fa infuriare i viticoltori di Assomoscato (2200 aziende): «È un atto d’arroganza - sbotta il presidente Giovanni Satragno - sono offesi perché abbiamo impedito di riclassificare 12 mila ettolitri da Asti a Moscato. Ci avete già chiesto sacrifici nel 2009 e adesso volete ricattarci con un accordo “suicidio” impendendoci di adeguare i prezzi all’inflazione. Rischiamo di trovarci tra qualche anno con un fardello di vino invenduto». E aggiunge: «Se il presidente Paolo Ricagno continuerà a essere complice del ricatto, usciremo dal Consorzio dell’Asti». Ricagno replica: «Il Consorzio non c’entra. Parlo da produttore e dico che stiamo perdendo un treno e c’è chi aspetta di prenderci il posto. Accettiamo l’accordo oppure ognuno si prenda le sue responsabilità». Tra i due fuochi, l’assessore regionale Sacchetto continua l’opera di mediazione: «Occorre riportare un po’ di serenità e tornare a discutere. Sono ottimista: ricuciremo i rapporti e troveremo la giusta via di mezzo». Anche dalla base, l’invito è moderare i toni e riprendere le trattative: «Contrattazione è discussione, non imposizione - dice Paolo Saracco, vignaiolo di Castiglione Tinella - è un errore non fare l’accordo, ma non deve essere un ricatto. Troviamo un compromesso». Una nota d’ottimismo arriva da Giancarlo Ponte, dell’azienda «Carlin De Paolo» di San Damiano d’Asti: «Il mio idolo è Giacomo Bologna. Sa cosa farebbe lui in questo momento nero? Una festa e io lo imito». Tremila inviti a brindare per clienti, ristoratori e importatori da sabato a lunedì. Li accoglierà un grande cartello: «W la Barbera d’Asti». Big Giacomo docet.
In breve/1
Le Case spumantiere della commissione paritetica hanno pubblicato una lettera aperta rivolta all’assessore regionale Sacchetto. Le loro condizioni: 100 quintali per ettaro di moscato pagati 96.5 euro a q.le per tre anni.
In breve/2
Sono 19 le cantine sociali che hanno lanciato l’Sos in vista della vendemmia, soprattutto per Barbera e Monferrato dolcetto. Appello ai politici per la distillazione e annuncio della protesta in piazza ad Asti il 2 settembre.
ECCO COSA SIGNIFICA DIPENDENZA, ANCHE IL MAIALE NE RISENTE! TGCOM Maiale non dorme senza lambrusco Il vizio di Charlye suino del Cremasco
Charlye è un maiale di 600 chili che vive nelle campagne di Cremona con una grande passione per il Lambrusco. Il suino apprezza a tal punto il vino rosso che non riesce a dormire se prima non ne beve un po’. Ad assecondarlo in questo vizietto il suo padrone, Mario ex costruttore di Casalmaggiore, nel Cremasco, che, dopo aver accompagnato Charlye al suo giaciglio, gli porge la bottiglia con tutta naturalezza. Charlye arrivò a casa di Mario come regalo di compleanno di suo figlio. All’epoca pesava solo sette chili e non fu difficile tenerlo in casa come fosse un cagnolino. Velocemente però Charlye ha raggiunto delle dimensioni considerevoli e così, come riporta il quotidiano Libero, è stato portato in campagna dove si gode la vita e la libertà assieme ad un coniglio bianco e nero e tre caprette tibetane. Esce dal suo recinto quando vuole esplorare la campagna e ci rientra la sera per un meritato riposo. Ma quando Mario lo vede inquieto ed agitato l’unica è andare in casa a prendere la bottiglia di Lambrusco, il vino preferito di Charlye, e dargliene da bere. Soddisfatto, il grosso maiale si sistema la paglia e con espressione serena si mette a dormire.
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