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Rassegna alcol e guida del 10 agosto 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

E’ TERRIBILE COME INTERESSI MOLTO DI PIU’ IL BUON NOME DI CAPRI CHE NON LA VIOLENZA SUBITA DA UNA PERSONA.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Lembo: «Cocaina, alcol e notti da sballo»
Il lato oscuro della luna caprese
Il figlio del patron dell’«Anema e Core»:
«Certe volte pure i bravi ragazzi diventano criminali»
9.8.10 - NAPOLI— Gianluigi Lembo, il volto pulito del popolo della notte. Mancava solo una ragazzina violentata, a Capri?
«È una cosa che mi rattrista. Provo dolore per quella turista».
Sì, ma...
«Ma poteva accadere dovunque».
E invece è accaduto a Capri.
«Circostanza che ovviamente non mi fa piacere. E che lascerà sicuramente il segno».
Il segno che neppure l’isola del glam può sfuggire alla violenza?
«L’isola felice non esiste, impossibile trovare nel mondo un posto dove non accade nulla. E poi qui parliamo di ragazzi cosiddetti perbene...».
Dice che sono i «ragazzi perbene» il problema di Capri? «No, dico che c’è una piaga sociale che non risparmia nessuno. E attenti alle solite storie sulla
Capri pericolosa di notte. Ché qui se uno beve troppo in un locale viene buttato fuori immediatamente».
Cos’è, una (auto)difesa della categoria?

«Non voglio tirarci fuori dalle responsabilità, ma la gente qui si ubriaca per strada. C’è chi compra una bottiglia in salumeria e inizia a bere alle sei del pomeriggio. E poi diciamoci la verità, quando accadono episodi violenti c’è sempre dell’altro. E quell’altro si chiama cocaina, male da combattere».

Gianluigi Lembo, 33 anni, è qualcosa in più del semplice figlio d’arte di papà Guido, l’uomo dell’Anema e Core, il menestrello alla guida di una Taverna dove le differenze sociali s’annullano ballando sul tavolo uno accanto all’altro, il presidente della Ferrari e lo studente sbarbatello fuori sede, il signor Tod’s e l’operaio «ricco» per una notte. Gianluigi Lembo è l’uomo che lotta contro la droga nei locali, quello che t’accompagna alla porta se hai svuotato
più bicchieri del dovuto.
Insomma, a voler fare del leghismo al contrario, è uno di quei tipi che all’Hollywood di Milano non vorrebbero. E che oggi difende Capri («Non è l’isola della violenza») e attacca chi ci viene per morderla e poi fuggire, non senza aver prima creato qualche casino: «Il problema sono i flussi, non la qualità».

Be’, visto quello che è accaduto il problema della qualità c’è.
«Fino a ieri si raccontava di una Capri che non era mai stata così pulita, di un livello di turismo elevato come poche volte era accaduto. Ci vantavamo anche di poter lasciare le finestre aperte e le chiavi attaccate alla porta di casa. Nessun furto, nessun reato».
Violenza sessuale a parte...
«È una vicenda che paga innanzitutto la povera ragazzina. E che pagherà anche Capri». Il sindaco promette più controlli, è d’accordo? «I controlli ci sono».
E allora qual è il male di quest’isola?
«Capri si trova di fronte a realtà difficili. E movimenta turismo da quelle direzioni».

Quali?
«Napoli. Sorrento. Castellammare».
Lei non li vuole quelli che vengono da lì?

«Io sono per l’isola a numero chiuso».

Come si fa?
«Limitando l’accesso a chi resta almeno per due notti».

E chi vuol farsi un giro in piazzetta e via?
«Il diritto di visitare Capri non deve calpestare quello del quieto vivere dei turisti che risiedono sull’isola».
Sì, ma un giretto come lo si fa a negare, per breve che sia?
«E allora continuiamo così».
Così come?
«C’è gente che la sera prende l’ultima nave da Napoli alle 21.10, arriva qui, passa la nottata a Capri e riparte con il traghetto dell’alba».
Sarà contento, tutta gente che affolla i locali...
«Macché, è un fenomeno che andrebbe arginato. Il branco della nave sull’isola porta solo cocaina, alcol e notti da sballo. Non lascia nulla, se non i danni».ù
Messa così sembra che ogni sera cali sull’isola un’orda di barbari...
«No, bastano poche persone per disturbare. Quando ci fu la rissa davanti al Number Two, l’isola finì su tutti i giornali. Nessuno, però, che abbia mai detto che la colpa fu di due persone. Due».
Che facciamo allora, fermiamo gli aliscafi?

«Sì. Io non capisco perché le compagnie di navigazione debbano pensare sempre ai loro interessi e mai ai nostri. Aboliamo le corse serali e ridurremo queste presenze. O, se proprio si devono fare...». Vede che alla fine non è convinto?ù
«No, dicevo che se proprio si devono fare quelle corse, almeno gli aliscafi partano da Fiumicino, piuttosto che da Napoli. E poi investiamo meglio».

Che c’entrano gli investimenti?
«Qui s’è sbagliata l’area di intervento. S’è puntato tutto sul porto commerciale invece che su quello turistico. E invece di creare dei campi boe per ormeggiare le barche s’è preferito incrementare infrastrutture che portano qui persone da una notte e via».
E con quel ragazzo che a Capri non c’è venuto solo per una notte come la mettiamo?
«Non so cosa sia accaduto nel caso specifico, ma io ragazzi di buona famiglia a Capri li ho visti. Alcol, cocaina, ancora alcol. Certe notti anche i bravi
ragazzi diventano criminali. È un problema dell’isola o dei genitori poco attenti?». Gialuca Abate


ANCORA UNA VOLTA E’ SOTTOACCUSA LA MOVIDA ED IL RELATIVO CONSUMO DI ALCOLICI. MA CHI HA INVENTATO LA MOVIDA? 
IL MATTINO
E sull’isola una sola accusa: troppo alcol facile per i giovani
CAPRI (9 agosto) - Lo descrivono di fisico mingherlino e aspetto pulito. Ma soprattutto tranquillo, mentre si imbarcava per essere portato al Centro di accoglienza per minori a Napoli. Tanto tranquillo, come se non avesse ancora ben metabolizzato cosa stava vivendo. Nella piazzetta dai quattro storici bar, crocevia di pettegolezzi, siparietto di umanità e racconti di vita vissuta, l’argomento del giorno è lo stupro, vero o presunto, di cui è accusato G. F. Un minorenne napoletano di 17 anni. La vittima, una ragazza francese, è sua coetanea.
«Sono i genitori che dovrebbero tenerli d’occhio meglio, altro che divieti di legge o altre storie», commenta una signora che divora un quotidiano aperto sul tavolino del bar. Ma, nella ricerca di cause lontane o nascoste dello stupro, l’indice principale viene puntato sull’abuso di alcolici. E sulla loro vendita senza problemi ai minorenni. Cinque locali notturni sull’isola, con tre monopolizzati dai Lembo e due di cui è socio Peppino Di Capri, un via vai dall’una del mattino continuo. Il «giro per locali» è lo sport preferito della movida caprese. Un refrain abituale, con antipasto la piazzetta e i suoi bar, poi la camminata su via Camerelle, le entrate e uscite nei locali. Si beve, ma si comincia ben prima di andare nei locali dove si ascolta musica.

In piazzetta, ad esempio, con sette euro e cinquanta si prende un bicchiere di whisky, dieci un «professore» che è l’unione di Campari e gin. Cifre accessibili anche per i ragazzi minorenni in vacanza a Capri. Passano sciami di comitive organizzate: cinesi, veneti, inglesi. Dalla funicolare di Marina grande, molti transitano per i gabinetti pubblici ben tenuti. Cinquanta centesimi e la pipì è permessa. Pagamento anticipato all’ingresso, naturalmente.

Nulla di nuovo: è la Capri di sempre.
Da «Buonocore», la signora al bancone dei gelati scrolla le spalle: «Storia di ragazzi, se ne sono sentite tante». E continua a sfornare coni da due e tre euro e cinquanta o brioches da sei euro e cinquanta. Ma qui, uno dei luoghi di cui tutto il mondo conosce l’esistenza, ogni vicenda fuori le righe diventa notizia: le aggressioni dei bulli locali ai danni di turisti coetanei, il furto in appartamenti compiuto da due immigrate romene subito prese, lo spaccio di cocaina sull’isola gestito da tre uomini arrestati dalla polizia. Dall’inizio dell’estate, il commissariato diretto da Stefano Iuorio ha segnalato una trentina di reati. La tipologia è ricorrente: abusi edilizi, spaccio di droga, lesioni per risse, tentata violenza.

Spiega proprio il vice questore Iuorio: «D’estate, c’è un potenziamento di agenti per l’aumento di presenze sull’isola. Ma la sorveglianza c’è». Una quarantina di poliziotti, una volante in servizio 24 ore, incrementi a luglio e agosto. E poi le videocamere di commercianti e alberghi nelle vie più trafficate. Eppure, Sergio Gargiulo, presidente della Federalberghi, chiede un potenziamento delle videocamere sull’isola. E aggiunge: «Non c’è privacy che tenga di fronte al deterrente per risse e altri reati sull’isola». G.D.F.


 CORRIERE ROMA
«Alcol e violenza, fermiamo le bevute»
Il delegato alla Sicurezza: «Pub e discoteche allontanino i ragazzi ubriachi»

09 agosto 2010  ROMA - Le indagini ancora non hanno portato all’identificazione dei ragazzi accusati. La vittima è chiusa in hotel sotto choc. Il sindaco Gianni Alemanno, convalescente dopo l’intervento alla tibia, è preoccupato dal nuovo allarme stupri in città - oltretutto in piena estate, ora che gli organici delle forze dell’ordine sono ai minimi termini - e si tiene costantemente informato.
«Aspettiamo il lavoro degli inquirenti - dice in sua vece Giorgio Ciardi, delegato alla Sicurezza - ma una prima valutazione si può fare. Le nostre campagne per un divertimento sereno e responsabile non sono frutto di un’arcigna posizione perbenista, ma colgono un problema reale: in gioco c’è la tutela della comunità cittadina, e soprattutto dei ragazzi». Una prima birra e via con le danze. Una seconda e poi di nuovo in pista. Una terza, una quarta, una quinta, e ogni freno inibitorio cade... Il problema spesso, quasi sempre, è tutto lì: l’abuso di alcolici tra giovanissimi. Lo stesso che, per ricordare il caso più eclatante, portò alla violenza bestiale che a Roma diede il benvenuto al 2009, durante la festa di Capodanno «Love09» alla Nuova Fiera. Anche lì successe tra un ballo e l’altro. Anche lì sotto i fumi di troppi mojito. E anche lì in un bagno.
«Di tavoli tra le varie istituzioni - aggiunge Ciardi - ne sono stati fatti tanti. E gli interventi, sia sul piano repressivo che della prevenzione, penso ad esempio agli incontri nelle scuole, non sono mancati. Oggi, dunque, è il caso di rivolgere un appello...». Un appello a chi? «É necessaria - ragiona il delegato del sindaco - maggiore responsabilizzazione. Da un lato delle famiglie, sul tema droghe e alcolici, e dall’altro degli operatori del settore. I titolari di bar, pub e discoteche devono essere più rigorosi: se vedono un ragazzo ubriaco, non possono servirgli birre o altro.(*) Devono dirgli di smettere, allontanarlo dal bancone. Magari creando nei locali delle aree di decompressione, in cui far bere un caffè o dell’acqua minerale, prima di uscire e mettersi al volante».
Tribù giovanili, alcol, sesso. Bulli, scazzottate. Sull’emergenza è intervenuto anche il consigliere regionale Verde Angelo Bonelli. «Ormai Roma è insicura, nonostante le promesse. Da oltre un anno non uso l’auto e viaggio sul treno Roma-Ostia, dove accade di tutto. Bande di maleducati che pretendono di fumare, borseggi, insulti agli anziani. E violenza alle donne: sotto i miei occhi, tempo fa, tre balordi hanno accerchiato una ragazza romena, denudandosi, e se non fossi intervenuto io l’aggressione avrebbe avuto conseguenze molto serie». Rimedi? «I reati vanno prevenuti, c’è poco da fare. Per questo occorre potenziare le forze di polizia, che invece l’ultima finanziaria ha tagliato. O si cambia - conclude Bonelli - o Roma sarà governata dal più forte. Anzi, dal più violento». Fabrizio Peronaci
(*)NOTA: gli articoli del Codice Penale 690 (Determinazione in altri dello stato di ubriachezza) e 691 (Somministrazione di bevande alcoliche a persona in stato di manifesta ubriachezza) parlano chiaro!


L’ALCOL NON SCATURISCE SOLO VIOLENZA SESSUALE, MA QUALSIASI TIPO DI VIOLENZA 
TRENTINO

Notte brava e rissa in piazza
09 agosto 2010   pagina 15   sezione: PROVINCIA
TORBOLE. Botte da orbi, nella notte seguita all’allegro sabato sera sul lungolago torbolano. C’è stato il Beach Party, con centinaia di ragazzi a far festa fino a tardi, e qualcuno inevitabilmente ha ben pensato di carburarsi a dovere con l’alcol. E’ sicuramente una concausa della violenta lite scatenatasi attorno alle tre all’imbocco della piazza, tra la pelletteria e il negozio Mandelli. Un’aggressione, più che una confusa rissa, con un ragazzo a prenderle di santa ragione, tra strepiti che hanno scosso chi cercava di dormire nelle case e negli alberghi tutt’attorno.  Sono arrivati l’ambulanza, i carabinieri, la polizia: un gran trambusto e un fuggi fuggi, con un ferito per fortuna non grave. Sui cubetti di porfido, ieri mattina c’erano ancora le tracce evidenti di sangue, memoria della notte folle. Episodi che capitano, in località turistiche, certo.  Ma a spiegare che evidenziano anche un problema serio e strutturale è l’ex sindaco di Torbole, Ennio Bertolini, titolare del vicino hotel Centrale.  «Cose da matti - ci ha voluto dire ieri - perchè il finimondo notturno è accaduto in pieno centro paese senza che un solo vigile urbano circolasse a tener d’occhio gli spazi più trafficati dai tiratardi della notte. Questa latitanza è semplicemente scandalosa, perchè quando Torbole aveva il proprio corpo di polizia municipale, c’erano sette agenti in servizio e si riusciva a garantire un controllo anche a queste ore piccole, come si conviene a un centro turistico estivo come il nostro. Ora con il corpo comprensoriale, di fatto Torbole a un certo punto diventa terra di nessuno o comunque devono occuparsene carabinieri e poliziotti. Lasciamo finire la stagione, poi ci metteremo in moto sul piano politico: è meglio che Torbole esca dalla gestione consorziata del servizio e ritorni al passato».  Lo sfogo ha davvero una sua ragion d’essere, sono forti le perplessità anche in altri centri altogardesani riguardo all’efficacia di un sistema centralizzato della vigilanza urbana, che garantisce magari economie di scala ma rischia di perdere il contatto con la periferia e la reattività ai problemi tipica di una struttura municipale.  «Qui a Torbole - incalza Bertolini - ci sono anche locali che danno da bere pure agli ubriachi ed eludono l’orario di chiusura girando la chiave ma continuando la nottata all’interno. La carenza di controlli si fa sentire ed è ora di dirlo e prendere provvedimenti».


LA MOVIDA NON GENERA SOLO VIOLENZA MA E’ PERICOLOSA ANCHE PER LA NOSTRA SALUTE!
ASCA
SALUTE: HAPPY-HOUR E APERITIVI RADDOPPIANO IL RISCHIO DI ICTUS ISCHEMICO

Roma, 9 ago - Meglio stare alla larga da aperitivi e happy hour: bere una quantita’ eccessiva di alcol in un’unica soluzione raddoppierebbe infatti il rischio di incorrere in ictus nelle ore successive al consumo perche’ farebbe aumentare i livelli di pressione arteriosa e comprometterebbe la capacita’ del sangue di coagulare. A sostenerlo uno studio pubblicato su Stroke dai ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston guidati da Murray Mittleman.

I ricercatori hanno intervistato un gruppo di pazienti tre giorni dopo aver avuto un ictus ischemico (la forma piu’ comune di ictus che si verifica quando il flusso di sangue al cervello viene bloccato da un coagulo di sangue): 14 persone hanno affermato di aver bevuto una bevanda alcolica nel giro di un’ora prima dell’ictus, 104 hanno dichiarato di aver consumato almeno un drink nelle ultime 24 ore e 248 hanno detto di aver bevuto alcolici nel corso dell’ultimo anno.
Dallo studio e’ emerso che, tra le cause potenziali di ictus, il rischio era 2,3 volte superiore nei soggetti che avevano consumato alcol nell’ora precedente all’evento, ed era piu’ alto del 60% nelle persone che avevano bevuto fino a due ore prima: l’alcol diventava non piu’ considerabile come causa una volta passate le 24 ore dal consumo. noe/sam/alf 


ALCOL E GUIDA 
IL CORRIERE DELLE ALPI
«Diecimila morti sulle strade nelle stragi del sabato sera»
09 agosto 2010   pagina 07   sezione: CRONACA
BELLUNO. Carlo Giovanardi fa la sua comparsa verso l’1 di notte, davanti al Comando dei vigili urbani di Belluno. Arriva da Corvara, dove aveva in programma un incontro istituzionale.  Ha fatto un giro lungo, passando da Cortina, colpa, a quando pare, del navigatore satellitare. Al ritorno, gli viene indicata la strada più veloce, attraverso l’Agordino. E’ arrivato a Belluno per vedere di persona come funziona il progetto contro l’abuso di alcol e droga di cui è promotore sul territorio nazionale.  Comincia subito mettendo in fila i dati della «mattanza»: 10.000 morti in venti anni nelle cosiddette «stragi del sabato sera», centinaia di migliaia di feriti e miliardi di conto sanitario.  Morti che, dice Giovanardi, sono diminuiti del 30 per cento negli ultimi due anni. Ma purtroppo da gennaio in poi sono tornati ad aumentare i decessi nel fine settimana, a dimostrazione che la strada per arrivare ad una maggiore sicurezza è ancora lunga.  «Alcol, stanchezza e droga: sono questi i motivi delle tragedie sulla strada. In tanti casi di incidenti non si trovano segnali di frenata. E anche se si va a 60 all’ora, l’incidente può essere fatale».  Il dipartimento di Giovanardi si occupa in particolare della droga. Anche qui i dati sono discordanti: 500 morti all’anno per overdose in Italia, ma nello stesso tempo i controlli effettuati nelle fognature di Milano hanno dimostrato un calo del 30 per cento nella presenza di sostanze stupefacenti.  Il sottosegretario annuncia per settembre una prima valutazione dei dati del progetto contro alcol e droga che si sta attuando in 30 città in Italia, tra cui Belluno.  E si augura arrivi presto il giorno che ai posti di blocco non ci saranno patenti ritirate. A Belluno bisognerà ancora attendere.


VEDIAMO CHE  ANCHE  IN ALTRE  LOCALITA’ CI SARA’ ANCORA MOLTO DA ATTENDERE 
BRESCIAOGGI

«Positivi» all’alcol-test, via 15 patenti
SICUREZZA. Maxi controllo della polizia stradale nella zona della Franciacorta, in campo cinque pattuglie. Trovati sobri i giovanissimi. Per i neopatentati il codice è stato inasprito: non possono toccare alcol
09/08/2010 Brescia. La cultura della «guida sobria» si diffondede a fatica tra gli automobilisti bresciani.

Anche la scorsa notte la polizia stradale ha trovato non sobrio quasi il dieci per cento degli automobilisti controllati.
Dall’una alle 7 di ieri mattina gli agenti della polizia stradale hanno effettuato una serie serrata di controlli nella zona della Franciacorta, soprattutto in prossimità dei locali notturni e delle discoteche. E come capita ogni fine settimana il dieci per cento degli automobilisti è dovuto tornare a casa a piedi, non potendo rimettersi alla guida del veicolo perchè aveva sforato il limite di concentrazione alcolemica nel sangue imposto dal codice della strada.

In campo la polizia stradale ha messo cinque pattuglie. I dieci agenti, in un turno di sei ore, hanno verificato le condizioni di 167 persone: quindici non hanno superato il controllo. La stradale ha decurtato dalle patenti di guida 155 punti. Quasi il dieci per cento dei controllati aveva esagerato con le bevande alcoliche. E il controllo con l’etilometro non ha dato scampo: il livello di tasso alcolemico superava lo 0,5 imposto dal codice della strada. Senza patente di guida sono rimasti 3 giovani tra i 23 e i 27 anni, 6 tra i 28 e i 32 e 3 con più di 32 anni. Positive anche tre donne, due con età compresa tra i 28 e i 32 anni e una sopra i 32 anni.
Nessun giovanissimo è stato trovato non in regola. Tutti sobri i giovani tra i 18 e i 22 anni, così come le ragazze. L’inasprimento del codice che impone un tasso alcolemico pari a zero a chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, quindi i giovanissimi se la patente viene fatta non appena si compiono 18 anni, ha spinto i ragazzi a stare molto attenti. Chi è giovane e neopatentato quando è alla guida dell’auto non può nemmeno avvicinarsi a una bevanda alcolica, la minima traccia di alcol nel sangue fa scattare il ritiro immediato della patente.

Gli agenti nel controllo notturno non sono nemmeno incappati in «super ubriachi»: nessuno superava il tasso alcolemico di 1,5 che fa scattare anche il sequestro della vettura e il rischio di sospensione della patente di guida da uno a due anni. W.P.


LIBERONEWS
Roma: controlli carabinieri, 2 denunce per guida in stato di ebbrezza
Roma, 9 ago. - (Adnkronos) - La scorsa notte due persone sono state denunciate dai carabinieri della compagnia di Tivoli per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per i denunciati e’ scattato l’immediato ritiro della patente di guida ed il sequestro dell’auto.

Uno dei due automobilisti, in particolare, non si e’ fermato all’alt e ha anche rischiato di investire i militari per sfuggire al controllo. L’uomo e’ stato fermato dopo qualche chilometro da una pattuglia di carabinieri, che ha riscontrato al fermato un tasso alcolemico di gran lunga superiore (3,2) a quello consentito per legge.
Nell’ambito degli stessi controlli, inoltre, sono state applicate le nuove norme urgenti in materia di sicurezza stradale, entrate in vigore pochi giorni fa: un giovane e’ stato contravvenzionato perche’ trovato positivo all’alcol test per un valore entro i limiti legali, ma per lui, che aveva conseguito la patente di guida da meno di tre anni, ormai vige il divieto assoluto di assumere alcolici e di mettersi al volante.


SAVONO NEWS
Andora: alla guida ubriachi, 8 denunciati da stradale
Martedì 10 Agosto 2010 ore 08:45

Servizi di controllo straordinari da parte della polizia stradale la notte scorsa all’uscita del casello autostradale di Andora da sempre considerato punto di transito per coloro che rientrano dopo aver trascorso la notte in una nota discoteca della zona

Il bilancio dei controlli è di 50 veicoli controllati, 6 violazioni per guida in stato di ebbrezza, 5 uomini ed una donna, con tassi alcolici tra 0,6 e 1,5 g/l, 2 violazioni per guida in stato di ebbrezza commesse da neopatentati, con tassi alcolici attorno a 0,30 g/l e 6 patenti ritirate.
"Il servizio si è reso necessario sia per contrastare il fenomeno della guida in stato ebbrezza, anche alla luce delle nuove diposizioni normative, sia per garantire la sicurezza sulla tratta autostradale di competenza e nelle relative aree di servizio, al fine di prevenire gli incidenti stradali", spiega il vice questore aggiunto nonché comandante della Stradale di Imperia Andrea Frumento.


IL TEMPO
Primo neopatentato "pizzicato"
10/08/2010 -  Tivoli, raffica di controlli dei carabinieri contro ubriachi e drogati al volante. Sedici contravvenzioni. Nelle vene il ventenne aveva 0,32 di tasso alcolico ma non conosceva le nuove norme.
Etilometro Il tasso alcolemico era nei limiti di legge, ma non per la sua età e nemmeno per l’anzianità della patente. E così un ventenne di Palestrina è incappato nella mannaia della nuova normativa «tasso alcolemico zero» per i neopatentati. La prima vittima dell’hinterland romano a dover pagare 155 euro di sanzione pecuniaria, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente per aver bevuto drink prima di mettersi alla guida. L’alcoltest aveva indicato un tasso di 0,32, quindi ben dentro i limiti.
Il giovane infatti è rimasto sorpreso dalla contestazione dei carabinieri della Compagnia di Tivoli perché non conosceva il divieto introdotto dalla nuova normativa (ormai è assolutamente vietato assumere alcolici prima di mettersi al volante per le matricole con meno di tre anni d’esperienza) e ha ritirato il verbale borbottando. Ma il maxi-pattugliamento sulla Tiburtina e la strada provinciale 48, fra Tivoli e Guidonia, non ha sanzionato solo i neopatentati. Sedici le contravvenzioni elevate al termine di un monitoraggio che ha visto controllare 50 autovetture e 90 persone: denunciati due automobilisti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Il più «sballato» non si è neppure fermato all’alt e ha rischiato di investire i militari per sfuggire al controllo. L’uomo, senza precedenti penali, è stato fermato dopo qualche chilometro da una seconda pattuglia, che ha riscontrato un tasso alcolemico di 3,2 grammi per litro. Di gran lunga superiore al limite consentito dalla legge. I militari del capitano Emanuela Rocca hanno anche ritirato quattro patenti (specialmente per eccesso di velocità e per guida senza copertura assicurativa), con il conseguente sequestro del veicolo. Antonio Sbraga


CORRIERE DELLE ALPI
Belluno, ritirate nove patenti
sotto gli occhi di Giovanardi
di Marcella Corrà

(09 agosto 2010) BELLUNO. Nove patenti ritirate, due macchine confiscate (i proprietari non le rivedranno mai più). La quarta uscita della polizia locale, insieme a carabinieri, Sert, ambulanze, Croce rossa e volontari, ha un bilancio decisamente in rosso. E tutto alla presenza del sottosegretario Giovanardi.

Si chiama «Drugs on street» il progetto per i controlli contro l’a buso di alcol e droga a cui partecipa, insieme con altre 29 città, anche Belluno. Promotore del progetto è il sottosegretario del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Giovanardi. Sabato notte il sottosegretario è arrivato a Belluno per vedere come procede in città l’iniziativa che gli sta a cuore.

Prima un incontro con la stampa (all’1 di notte) nella sede del Comando dei vigili, presente il sindaco Antonio Prade, il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’ e il responsabile del Sert dell’Usl De Sandre. Poi un sopralluogo al posto di blocco interforze, istituito in via Tiziano Vecellio, di fronte al Midiva.
E qui, immediata, arriva la sorpresa. Il bilancio delle precedenti nottate di controlli era stato decisamente positivo: poche patenti ritirate, poche persone con limiti superiori al consentito. Ma sabato notte è andata diversamente. Fin da subito sono cominciati a fioccare i valori sopra la norma, cioè oltre 0.5 grammi. E in due casi oltre 1.5 grammi. Le nuove norme, entrate in vigore dal primo agosto e contenute nel nuovo codice della strada, dicono che se si viene beccati tra 0.5 e 0.8, si paga al Comune una sanzione di 500 euro (minimo), con sospensione della patente da 6 mesi ad un anno (decide la prefettura). Nessun risvolto penale, solo guai amministrativi. La macchina resta al proprietario ma non può essere guidata, occorre affidarla ad altri.

Sopra 0.8 e fino a 1.5, la questione finisce in procura, l’ammenda sale e viene aumentata anche dal fatto di essere stati fermati tra le 22 e le 7 del mattino. La patente viene sospesa, minimo per sei mesi, ma la macchina è salva. Sopra 1.5 la macchina viene confiscata e lo Stato la mette all’asta. La patente viene sospesa da uno a due anni, l’ammenda diventa davvero elevata. Insomma una botta incredibile.

E sabato notte, questo è capitato a due automobilisti.
«Va sottolineato - commenta il comandante dei vigili Dalla Ca’ - che tra le nove persone fuori regola non ci sono giovani sotto i 21 anni o neo patentati. E’ comunque un aspetto positivo».

C’erano bellunesi e turisti, anche una ragazza. C’è chi ha fatto registare 0.52 e chi è arrivato a 1.61. In totale sono state 140 le auto fermate e controllate. E nessuno è stato trovato fuori legge al test anti droga (ne sono stati effettuati solo alcuni).

Il giorno dopo, Dalla Ca’ e il sindaco Prade ringraziano il personale della polizia locale, ma anche delle altre istituzioni coinvolte, per la disponibilità ad effettuare il servizio. Complimenti sono arrivati anche da Giovanardi.
«L’importanza è di questi posti di blocco - spiega Dalla Ca’ - è soprattutto legato alla prevenzione, non alla repressione. Per questo a settembre cominceremo una nuova fase del progetto, andando nelle scuole a parlare con i ragazzi».
E Prade sottolinea come Belluno sia all’avanguardia tra i comuni che hanno messo in atto il progetto «Drugs on street»: «I nostri giovani devono sapere che chi sta alla guida non può bere», sottolinea il primo cittadino.
I giovani forse lo stanno capendo, quelli sopra i 25 anni ancora no.


IL MATTINO DI PADOVA
STRAGE DI PATENTI.
09 agosto 2010   pagina 14   sezione: CRONACA
La Polstrada del Veneto ha ritirato 19 patenti ad altrettanti automobilisti sorpresi a guidare ubriachi. I controlli, svolti nelle due precedenti notti e ad una settimana dall’entrata in vigore dal nuovo codice della strada, hanno interessato le province di Padova, Venezia, Verona e Vicenza. Su 137 persone controllate, 102 erano uomini (74%) e di questi 18 sono risultati positivi al test (17,6%); 35 le donne controllate ma una sola positiva, con un tasso compreso tra 1,01 e 1,05 g/l, alla quale è stata ritirata la patente di guida (rischia una sospensione da 6 mesi ad un anno, la decurtazione di 10 punti dalla patente e una denuncia). Due i veicoli sequestrati, un’autovettura ed una motocicletta che, una volta confiscati, potranno essere assegnati alla polizia che ne farà richiesta, per essere utilizzati, prioritariamente, in attività finalizzate a garantire la sicurezza stradale. UBRIACO IN SCOOTER. E’ uscito dal Pride Village poco dopo le 3 di notte. Ha inforcato lo scooter nonostante avesse bevuto come una spugna e, poiché non conosceva bene Padova è passato proprio davanti al Comando provinciale dei carabinieri mentre usciva una pattuglia. Che gli ha fatto l’etilometro vedendolo procedere a zig-zag. Risultato? M.F., 47 anni, residente a Dolo aveva 2,25 grammi per litro di alcol ne sangue. Lo scooter gli è stato sequestrato.


IL CORRIERE ADRIATICO
Task force sulle strade contro alcol e velocità
Nel weekend una strage di patenti

10.8.10 - Mondolfo Sono i giorni caldi dell’estate e per questo continua sulle strade della provincia pesarese la campagna sulla sicurezza stradale “un soffio per la vita” per la prevenzione contro l’uso smodato di alcol durante la guida.
Nelle nottate dell’ultimo weekend sono stati predisposti servizi di controllo a Pesaro sulla Strada Interquartieri e in località Marotta di Mondolfo con la partecipazione di personale della Questura, della Polizia Stradale di Pesaro, della Polizia Municipale di Pesaro e dei Carabinieri.
Sono state controllate complessivamente 143 persone e 76 veicoli. Sono state effettuate 118 prove tramite precursore etilometro tra volontari; sono state denunciate 6 persone e ritirate altrettante patenti per guida in stato d’ebbrezza. Sono state elevate 10 contravvenzioni al Codice della Strada. La campagna di prevenzione, visti i positivi risultati, continuerà per l’intero periodo estivo al fine di educare i giovani ad essere più responsabili nella guida con conseguente serenità per i genitori e per tutti coloro che circolano nella strade di questa provincia durante le ore notturne dei fine settimana.

In attesa della Notte bianca di Marotta oggi iniziativa nell’ambito del progetto Litorale sicuro. Il progetto voluto per la stagione estiva 2010 dalla direzione anticrimine del dipartimento della polizia, ha fra i suoi obiettivi, oltre al controllo del territorio, anche iniziative di “prossimità” con una serie di incontri con la popolazione, mirati ad illustrare le finalità del progetto stesso nonché volti ad affrontare alcune delle tematiche a più alta sensibilità quali, alcool e circolazione stradale, devianze giovanili e tutela delle fasce sociali più deboli, anziani e giovani.
Quindi, oggi pomeriggio con la collaborazione della polizia municipale di Mondolfo, si effettuerà un controllo coordinato del territorio di Marotta di Mondolfo, nella fascia pomeridiana che va dalle ore 13 alle ore 19, ed inoltre sarà organizzato un incontro con la popolazione, sul tema “Riflessi dell’abuso di sostanze alcoliche sulla circolazione stradale”. L’incontro si svolgerà dalle ore 18 alle 19 a Villa Valentina, in viale Carducci.


LA NUOVA SARDEGNA
Alcol, droga e alta velocità nella prima tranche dell’estate la polstrada ritira 167 patenti
09 agosto 2010   pagina 15   sezione: NAZIONALE

NUORO. Pare che quando li fermano al posto di blocco, sfoderino un campionario di scuse da competizione. Dal banale «Non mi ero accorto di essere veloce», al timido «Ho bevuto solo l’alcol del cioccolatino». I più furbi, invece, si appellano alla clemenza della “corte”. Ma il codice parla chiaro. E sulle strade del Nuorese, da giugno a oggi, costa il ritiro di una media di due patenti e mezzo al giorno.  I numeri forniti dalla polizia stradale nuorese - che per l’estate ha potenziato mezzi e pattuglie in tutta la provincia - la dicono lunga: in questa prima grossa fetta del periodo caldo, le patenti che hanno preso il volo, causa alcol o droga, sono ben 167. In media, due e mezzo ogni giorno che passa. E di queste 167, circa la metà, 85, vengono ritirate in modo immediato, soprattutto di notte, perché i loro legittimi possessori sono beccati in flagrante mentre guidano in stato di ebbrezza. Dopo aver superato il fatidico limite alcolico consentito. L’altro problema, per gli automobilisti che si muovono sulle strade di Nuoro e provincia, è la velocità. Evidentemente sono tanti quelli ai quali piace pigiare il piede sull’acceleratore. Tanto che gli agenti della polizia stradale nuorese, sempre nel periodo da giugno a oggi, a causa della eccessiva velocità, sono costretti a ritirare ben 82 patenti. Il ritiro immediato scatta quando chi viene fermato ha appena superato di 40 chilometri orari il limite consentito.  Il comandante della polstrada nuorese, Antonio Pigozzi, rivela, tuttavia, che qualche provvedimento nel territorio barbaricino è scattato anche sulla base di quanto prevedono le nuove norme. «Per i neopatentati, per gli under 21, e per chi, per mestiere, conduce grossi mezzi, vale il principio del tasso alcolico zero. Ebbene, dal primo giugno a oggi, abbiamo già rilevato alcuni di questi casi ed elevato le relative sanzioni. Ritengo che l’effetto deterrente di queste nuove norme si farà presto sentire, avrà in un certo senso un grande effetto educativo». In vista del Ferragosto, e del maggior traffico, il comandante annuncia che i servizi di controllo saranno potenziati ovunque. «Siamo dotati di tutte le attrezzature necessarie - spiega - ogni giorno ci sono tra le 25 e le 30 pattuglie che girano. Ci auguriamo che gli automobilisti siano disciplinati». - Valeria Gianoglio


L’ADIGE
«Pecora nera» alla guida a Calavino
SARCHE  – 10.8.10  Nella serata in cui in 60 guidatori - tra cui molti giovani - hanno superato indenni la prova dell’etilometro, c’è stata pure una pecora nera. E questa volta non è il solito ragazzo che ci dà sotto col bere e poi corre in macchina: a beccarsi una denuncia per guida in stato di ebbrezza è stato un operaio cinquantenne di Calavino. Nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando nei pressi delle Sarche le forze dell’ordine varavano l’operazione Flags («Frana l’abuso, guida sicuro») con una raffica di controlli, il cinquantenne viaggiava ben carburato in direzione di Calavino sulla strada che proviene da Lagolo. E qui veniva fermato da una pattuglia dei carabinieri di Calavino. Dopo aver consegnato i documenti, l’uomo all’improvviso ingranava la marcia e fuggiva in auto rischiando di investire i militari. Questi saltavano sulla loro auto e poco dopo intercettavano e fermavano il fuggitivo. L’uomo veniva quindi accompagnato alle Sarche dove c’era la pattuglia del radiomobile con l’etilometro. Sottoposto al primo esame, il guidatore risultava positivo: tasso di 1,24, dunque ben oltre il limite di 0,5 stabilito dalla legge. Ma a questo punto il guidatore si allontanava ancora, «per andare ad ossigenarsi». Ma non basta l’aria buona per eliminare l’alcol dal sangue. E infatti quindici minuti più tardi l’uomo otteneva un altro risultato positivo dall’etilometro: 1,12. Non contento, prendeva a male parole i carabinieri che lo riaccompagnavano a casa e, oltre alla guida in stato di ebbrezza, si è beccato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Ironia della sorte: su 60 controlli fatti quella sera, lui è l’unico risultato "fuorilegge".


L’ADIGE
Cinquanta controlli e nessun ubriaco
10.8.10 - TORBOLE - Saranno gli effetti del «giro di vite» innescato dalla nuova normativa o sarà soltanto il caso. Ma se vogliamo essere positivi potremmo leggerlo anche come un segnale di speranza, di lento cambiamento di cultura, di educazione e consapevolezza che non vale la pena giocarsi la vita per un bicchiere di troppo. Dopo la positiva esperienza di Sarche, anche da Torbole arriva una buona notizia sul versante della guida in stato di ebbrezza. Sabato sera a Torbole c’era il Beach Party, occasione di ritrovo e di festa sino a notte fonda per migliaia di ragazzi provenienti da tutto il comprensorio ma anche dalla vicina provincia di Verona e da Rovereto. I Carabinieri di Riva del Garda hanno organizzato un capillare servizio di controllo allestendo, con l’ausilio di due etilometri ed un precursore (in pratica un etilometro portatile), due posti di controllo all’altezza dell’incrocio con il Linfano in direzione Riva e alla Conca in direzione Malcesine. Una cinquantina le prove effettuate e dai risultati non è emerso nemmeno un guidatore con un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti dalla legge. Anzi, come osservano con piacere dal comando Carabinieri di Riva, la stragrande maggioranza aveva un tasso ben al di sotto dello 0,50. Un dato positivo, ancor di più se si pensa che i controlli sono stati svolti su utenti che provenivano da una festa dove non si può certo dire che non ci fosse alcool. E altrettanto positivo è stato il fatto che tantissimi giovani, all’uscita dal Beach Party, hanno voluto sottoporsi spontaneamente alle verifiche dei Carabinieri. Unica nota stonata della serata tre giovani (uno di Dro, gli altri di Riva) segnalati al commissariato del governo perchè trovati in possesso di pochi grammi di hashish. P.L.


CORRIERE DI COMO
Ritirate 26 patenti, confiscate 5 auto        
Martedì 10 Agosto 2010
NEL WEEKEND
Mai così tante. Mai tutte assieme. Ben 26 le patenti sequestrate sulle strade del Comasco nell’ultimo fine settimana da parte delle forze dell’ordine: polstrada, carabinieri, finanza ed alcune polizie locali assieme al dipartimento dipendenze Asl ed all’ufficio sanitario (mobile) della polizia. Ben 700 le vetture fermate e controllate tra Regina ed Erbese. Complessivamente ritirate 26 patenti di guida ad altrettanti giovani: 23 trovati con tasso alcolico superiore al limite, tre sotto l’effetto di droga. Cinque le vetture confiscate.


QUI CE N’E’ PER TUTTI I GUSTI

IL TIRRENO
Alcolici, semaforo verde fino alle 3 in discoteca «Qui non ci si ubriaca»

09 agosto 2010   pagina 02   sezione: GROSSETO

GROSSETO. Smettere di vendere gli alcolici in discoteca alle 2 non ha avuto alcun senso.(*) Parola di Antonio Degortes, presidente regionale di Assodivertimenti e patron della Capannina di Castiglione della Pescaia. Il governo l’ha capito, e la somministrazione di alcolici in discoteca, ora, si allunga di un’ora. Tutto vero, scritto nero su bianco nel nuovo decreto sulla sicurezza stradale.  Che inasprisce le sanzioni per chi viene trovato ubriaco al volante, ma concede alle discoteche la possibilità di vendere alcolici fino alle tre.(**) Un successo per l’associazione dei gestori di locali notturni che fa capo a Confindustria. «Anche perché - dice Degortes - in discoteca non ci si ubriaca, ci si arriva già ubriachi a volte. Segno che l’alcol viene acquistato altrove»(***).
La normativa quindi dice oggi che si può bere alcolici in discoteca fino alle 3. Ma che i bar e i ristoranti devono smettere di vendere cocktail con qualche grado in più a mezzanotte. «Ora sono necessari i controlli - aggiunge Degortes - perché le regole ci sono. E riguardano anche gli stabilimenti balneari, dove la somministrazione deve interrompersi alle 20». A meno che, aggiunge il numero uno dell’Assodivertimenti, non abbiano un ristorante o un locale “autonomo”, di quelli che appunto sono dotati di licenza per la somministrazione indipendentemente dalla stagionalità dell’attività balneare(****).  La questione è seria. Perché i dati parlano da soli. Le città toscane, Grosseto e dintorni compresa, negli anni hanno perso locali e discoteche. Chiuse, mangiate dalla crisi. «I locali sono diminuiti del 70% negli ultimi 10 anni - spiega il patron della Capannina - portandosi dietro una crisi che ha coinvolto interi settori, turismo in testa». Qualcosa deve cambiare. «La Maremma però non può diventare Rimini - aggiunge - anche se i giovani devono avere dei luoghi dove divertirsi in sicurezza». Perché se è vero che ora in discoteca si beve fino alle 3 è anche vero che i ragazzi non si ubriacano lì.(*****) «Il giro è sempre lo stesso - spiega - prima c’è l’aperitivo, poi la cena, spesso un’altra bevuta o due fuori. Arrivano in discoteca e i soldi sono finiti.(******) Non resta loro che una consumazione al massimo». Degortes si è divertito a buttare giù una statistica per vedere quanto bevono i giovani in Capannina. Risultato: le ragazze meno di un drink a testa, i ragazzi invece a una media di 1,20. Dieci anni fa la media era 1,82. - Fra.Go.
(*) NOTA: da quando era entrato in vigore il divieto di vendita di alcolici alle due, gli incidenti erano diminuiti.
(**)NOTA: altro controsenso della riforma del codice della strada!
(***)NOTA: se in discoteca non ci si ubriaca e l’alcol viene comperato altrove, perché fare una battaglia per prolungare l’orario di vendita degli alcolici?
(****)NOTA: nemmeno l’azzeccacarbugli di manzoniana memoria riuscirebbe a capirci qualcosa in questa ingarbugliata legge italiana.
(*****)NOTA: le discoteche non si possono toccare!
(******)NOTA: se nessuno ha più soldi da spendere perché tenere aperte le discoteche? 
DOPO AVER VISTO LO SPOT SI POTREBBE ANCHE DIRE CHE GLI AMICI NON OFFRONO VELENO AGLI AMICI


ASAPS
Indonesia, campagna choc contro l’alcol al volante

Quando le immagini colpiscono duro, come la quotidianità sulla strada
(ASAPS) Forlì, 10 agosto 2010 – Il contesto è quasi fin troppo prevedibile: sai che si tratta di uno spot per prevenire i rischi della guida in stato di ebbrezza e da qualche parte hai già letto che si tratta di un video choc. Quindi, quando vedi la donna incinta e quando osservi suo marito che si tracanna l’ultimo bicchiere prima di salire in macchina, alticcio, per tornare a casa, ti immagini un motore che romba, una curva che la macchina non prende e uno schianto contro un muro, un palo, un’altra auto. Invece c’è solo la chiave di un motore il cui rumore è coperto dal tonfo sordo di una calibro 45, che spara prima alla ragazza, incinta, e poi allo stupitissimo protagonista del cortometraggio, che muore all’istante, mentre l’uccisore, l’amico che gli ha riempito il naso di alcol, rientra tranquillo in casa. Friends don’t let friends drink and drive: gli amici non lasciano che gli amici bevano e guidino. Fine del messaggio e fine dello spot. Scioccante ma pieno di significato. Per vederlo non serve essere duri di stomaco: è molto più dura la realtà. In ogni caso, cliccate qui.


INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE
(ASAPS),

Viaggiare sicuri: “La vita è una cosa meravigliosa”
Convegno organizzato da Fondazione Ania il 24 agosto nell’ambito del Meeting di Rimini

Rimini -  10 agosto 2010 – Per il secondo anno la Fondazione Ania parteciperà al Meeting di Rimini in programma dal 22 al 28 agosto nei padiglioni fieristici. Il 24 agosto la Fondazione organizzerà un convegno dal titolo Viaggiare sicuri: “La vita è una cosa meravigliosa”. Parteciperanno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, Sua Eccellenza Monsignor Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro, Sandro Salvati, Presidente Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale. All’incontro, moderato dal giornalista Mauro Tedeschini, sarà presente anche il gruppo degli “Zero assoluto”. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, sarà presente uno stand istituzionale al Padiglione C1 della Compagnia delle Opere, dove saranno presenti alcuni simulatori di guida. All’ingresso ovest della Fiera, invece, sarà allestita "Cittadella della Sicurezza Stradale" dove la Fondazione organizzerà prove di guida sicura gratuite su pista. In particolare, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 24.00 gli istruttori della scuola “GuidarePilotare” proporranno esercizi che dimostreranno la pericolosità della guida distratta. Dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, per i giovani che vogliono conseguire il "patentino", gli istruttori della scuola fondata da Siegfried Stohr, con gli scooter messi a disposizione dalla Piaggio, terranno dei corsi teorici e pratici di educazione alla sicurezza alla guida delle due ruote.

Per accedere alle prove è possibile prenotare la partecipazione al seguente link:

http://www.fondazioneania.it/Fondazione_Ania/Meeting_di_Rimini_2010.html


SICURAUTO
Carpignano Salentino: Serata di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale
10 Agosto 2010

Sicurezza stradale: oggi la presentazione dell’iniziativa che si terrà a Carpignano Salentino promossa dall’Associazione "Gigi e Stefy, Angeli fra cielo e terra"
Domani, oggi 10 agosto, alle ore 12, a Palazzo Adorno, si terrà la conferenza stampa per presentare la "Serata di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale", che si terrà a Carpignano Salentino mercoledì 11 agosto, in occasione del II anniversario della scomparsa di Gigi e Stefy Moschettini e in ricordo di tutte le vittime della strada
L’iniziativa è promossa dall’associazione "Gigi e Stefy Angeli fra cielo e terra", in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Carpignano Salentino, della Provincia di Lecce, del club Unesco di Otranto e dell’associazione "Figli in Paradiso: Ali fra cielo e terra".

Ad illustrarla interverranno l’assessore provinciale alle Politiche giovanili e ai Trasporti e mobilità Bruno Ciccarese, l’assessore alle Attività produttive, Marketing e Polizia municipale del Comune di Carpignano Salentino Pierluigi Colavero e il presidente dell’associazione "Gigi e Stefy Angeli fra cielo e terra" Adriano Santo Colavero.


SICURAUTO
Castiglion Fibocchi (Arezzo) - Notti sicure in discoteca: prevenzione degli incidenti stradali con "Happy Night"
08 Agosto 2010
Prevenzione degli incidenti stradali: un sabato sera in sicurezza a Castiglion Fibocchi.

Gestori delle discoteche, Dipartimento delle dipendenze della Asl 8 e associazioni fanno fronte comune per prevenire comportamenti a rischio il sabato sera.
Una capillare opera di prevenzione e informazione si è tenuta proprio sabato scorso 31 luglio a Castiglion Fibocchi.
Qui grazie anche alla grande sensibilità dimostrata dalla gestione della Discoteca Dolce Verde si sono concentrati e uniti gli sforzi di numerosi operatori dando continuità all’opera di informazione e prevenzione fin dal momento di partire per dirigersi alla discoteca.
Questo è stato possibile perché al progetto Happy Night che ha compiuto 10 anni e prevede interventi degli operatori di strada dell’Associazione DOG e degli operatori del Dipartimento delle Dipendenze della zona aretina si è aggiunto in questa occasione il progetto "Happy Night & Good Lucky Day" del SerT zona Valdarno che prevede viaggi di andata e ritorno dal Valdarno verso la discoteca a bordo di autobus con fermate nelle principali località.
Di fatto gli operatori dell’Associazione Valdarnese di Solidarietà hanno operato all’interno del DISCOBUS durante i viaggi, mentre i colleghi aretini dell’Associazione DOG hanno proseguito l’azione di sensibilizzazione e prevenzione, come di consueto nel periodo estivo, all’ingresso del locale con una postazione informativa, un camper, l’etilometro monouso e quello elettronico fornito gratuitamente.(*)
Il DISCOBUS è una iniziativa della discoteca Dolce Verde che è partita in questa stagione e che prevede un servizio di trasporto per i clienti valdarnesi Da non dimenticare che a questo si aggiunge il Progetto Disco Taxi del Comune di Arezzo in collaborazione con la Cooperativa Taxi che sta riscuotendo un successo sempre crescente.
La sinergia tra istituzioni, associazioni e gestori ha in questo caso consentito di allargare l’azione di prevenzione in una vasta porzione del territorio della provincia comprendendo sia la zona aretina che quella valdarnese.
"È ovvio che iniziative come queste non possono risolvere in maniera definitiva i problemi che ci sono relativi all’uso di alcool e sostanze - ha dichiarato Mauro Travaglini responsabile del Progetto Happy Night - ma è indubbio che le azioni hanno lo scopo aumentare la consapevolezza e di limitare i rischi di incidente stradale e quando un ragazzo si sottopone al test dell’etilometro prima di montare in macchina per riportare a casa i suoi amici questo testimonia già un grande successo."
Una cosa è certa il lavoro deve essere costante e dovrà coinvolgere sempre di più il mondo degli adulti in una riflessione sulle responsabilità che ha in questo tipo di comportamenti giovanili. fonte - viaroma100
(*) NOTA: auspicabile che il progetto preveda anche una prova per verificarne la validità in termini di diminuzione dei consumi!!!


SICURAUTO
Porto Cesareo (Lecce) - Mingo ’Per la sicurezza stradale un inno alla vita’
10 Agosto 2010
Un inno alla vita per la sicurezza stradale. Continua con un grande successo di adesioni, la campagna di comunicazione sociale dell’associazione Campus Giovani, che vede protagonista volontario e gratuito, l’inviato speciale di “Striscia la Notizia” Mingo De Pasquale.
Tanti le testimonianze in eventi party feste e manifestazioni per l’attore barese che proprio nei giorni scorsi ha presentato in conferenza stampa la sua campagna di comunicazione al fianco della Provincia di Lecce assessorato ai trasporti, di tanti comuni del Salento, della discoteca “Riobò” di Gallipoli, del “Sindacato Italiano Balneari”, dello stabilimento “Bahia del Sol” di Porto Cesareo e della “Display” società editrice e di comunicazione.

«Sono soddisfattissimo e felice per il successo dell’iniziativa sociale –racconta Mingo- . “La vita non è uno scherzo … prendila sul serio” -questo il claim della campagna- inizia a funzionare.
Credetemi non riesco a rispondere a tutti i cittadini ed amministratori che vogliono aderire ed invitarmi nei loro comuni. Dopo Leverano al Birra e Sound festival continuiamo ad incontrare giovani e parlare con il loro stesso linguaggio di sicurezza stradale e rispetto delle regole.
Sarò in giro sulle spiagge di Porto Cesareo anche per la giornata di San Lorenzo, poi in piazzetta a Castro, a Melendugno e nelle sue marine, nei più bei party del Riobò di Gallipoli, nella movida della città Lecce, a Novoli per l’Estate Novolese ed in tanti altri posti.

Voglio essere in ogni angolo del salento per parlare di sicurezza e di vita. E’ emozionate sapere che ci siano tante persone di buona volontà che abbiano voglia di fare e cercare di salvare almeno una vita in più”.
Il segreto di questo successo? “Il nostro inno alla vita tratto da una poesia di Nazim Hikmet, nasce da una formula di semplicità estrema che riesce ad attrarre soprattutto i giovani e le loro famiglie. E’ un’immagine questa, che credo sia capace di colpire più di qualsiasi lamiera, di qualsiasi schianto, del sangue, delle lacrime, di qualsiasi sermone.
Immaginare che nei luoghi di villeggiatura ci siano dei megacartelloni con una frase così semplice, sono convinto che è azione visiva e mentale, capace di entrare nel cuore delle persone, prima ancora che nella testa. Ne sono convinto oggi più che mai, una poesia può spostare una montagna ”.

Ma l’iniziativa di Mingo come annunciato non si ferma ai sei per tre ed alle serate in giro per il Salento. Presto infatti come annunciato dallo stesso Mingo proprio a Palazzo Adorno, riguarderà anche la produzione di un cortometraggio. “Tutta l’idea comunicativa nasce da una produzione televisiva che girerò a fine agosto nel Salento e che parla proprio di sicurezza stradale. E’ un corto della durata di dieci minuti prodotto da me, e nel quale per la prima volta, debutterò in regia con la “Oz Film” di Bari. Accanto a me ci sarà Serena Garitta, la vincitrice del Grande Fratello 4.
Una ragazza sveglia ed intelligent che ha un grande appeal fra i giovani. Ci sarà anche un cameo del mio amico di Striscia Moreno Morello. Il tema del corto è comunque una storia assolutamente lontana dal tema della sicurezza stradale e degli incidenti. Solo nel finale a sorpresa si capirà il messaggio che vogliamo dare. Messaggio che spero arriverà ai ragazzi quando andremo a presentarlo nelle sale, nei licei e ovviamente in tv ” . fonte - puglialive.net


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Tutti in campo per la sicurezza stradale
10 Agosto 2010 |
Tutti in campo per la sicurezza stradale. Come ogni anno in occasione delle grandi partenze per le vacanze estive che vedranno milioni di automobilisti mettersi in viaggio sulle nostre strade, si moltiplicano le iniziative per invitare tutti alla massima prudenza.
Al coro si unisce anche Piero Angela, il volto noto dalla Tv lancia un appello alla saggezza per prevenire il più possibile le tragedie stradali.

"Non accendete solo il motore, mettete in moto anche la testa" dice uno dei personaggi più amati del piccolo schermo che, nel suo appello diffuso su anche sul canale video internet Yuotube e su tante televisioni locali, ricorda che sulle strade si continua a morire perché "in tanti non rispettano le regole".
Analizzando le cause degli incidenti si scopre infatti che troppe tragedie non dipendono dal caso e dalla fatalità ma sono il frutto amaro dell’irresponsabilità di chi guida.
Di tutti quelli che si mettono alla guida nonostante la stanchezza oppure, peggio ancora, dopo aver bevuto alcolici, e poi di chi guida senza allacciare le cinture di sicurezza e lascia liberi i bambini in auto, di chi non rispetta i limiti di velocità e le distanze di sicurezza, assume medicinali che inducono sonnolenza, effettua sorpassi azzardati o usa del cellulare mentre guida.
Insomma tutti comportamenti irresponsabili che mettono a repentaglio non solo la propria vita ma anche quella degli altri incolpevoli malcapitati. L’appello di Piero Angela rientra nella campagna estiva per la sicurezza stradale "Vacanze coi fiocchi" promossa a livello nazionale dal Centro Antartide con la collaborazione dell’Osservatorio per l’Educazione Stradale e la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Ancora una volta quindi l’invito è rivolto a tutti, al rispetto delle regole, alla massima prudenza affinché sulle strade venga lasciata scia una scia di civiltà al posto di quella di sangue. fonte - gazzettadimantova.gelocal.it


SICURAUTO

Latina - "Sicurezza stradale, un ringraziamento alle forze di polizia"
10 Agosto 2010

"Vogliamo ringraziare pubblicamente gli appartenenti alle forze di polizia che in questo periodo estivo stanno eseguendo centinaia di controlli sulle strade provinciali.
L’azione posta in essere da queste istituzioni rappresentano il modo migliore per prevenire incidenti e guide inconsapevoli e vanno intensificate - afferma il coordinatore provinciale dell’Ugl giovani Flavio Di Lascio - anche se sappiamo che il fenomeno è difficile da debellare. Troppo spesso, soprattutto i giovani, si trovano nelle condizioni di guidare in stato di ebrezza o alterati da sostanze stupefacenti, e ciò va condannato senza se e senza ma. E a volte sembrano non bastare le grandi campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sull’alcol, sulle droghe, e sull’eccesso di velocità.

Per questo è giusto sentire la presenza dello Stato, in particolar modo, nelle ore notturne. Come sindacato siamo quotidianamente impegnati affinchè le nuove generazioni capiscano i pericoli della strada ed è nostra intenzione ribadire

Mercoledì, 11 Agosto 2010
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