L’autostrada A4 da Venezia a Trieste, è uno dei tratti autostradali più trafficati del Nord Est. Su questa infrastruttura confluisce la maggior parte dei veicoli (soprattutto pesanti) in transito da e per l’Austria (attraverso il valico di Tarvisio), nonché in entrata e in uscita verso la Slovenia (attraverso i valichi di Gorizia e Trieste). Un flusso che durante la stagione estiva si intensifica ulteriormente. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, infatti, cresce anche il traffico leggero diretto alle località balneari dell’Alto Adriatico. Nel 2009, sulla rete di Autovie Venete sono transitati oltre 41 milioni di veicoli, con una media giornaliera pari a 112 mila mezzi di cui 82 mila leggeri e 30 mila pesanti. La media giornaliera, nel periodo estivo cresce ulteriormente, superando i 160 mila mezzi. Numeri che si commentano da soli e che confermano l’urgenza di realizzare la terza corsia. Un’urgenza che, dopo la recente apertura del Passante di Mestre, è diventata più impellente, visto che proprio alla confluenza del Passante (a tre corsie) con la A4 (attualmente a due), il traffico si congestiona. Della necessità di costruire una terza corsia, in realtà, si comincia a parlare già a metà degli anni Novanta, ma tra il dire il fare, passano gli anni e solo nel settembre del 2008, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza per la A4 e per il raccordo autostradale Villesse-Gorizia - le competenze connesse alle fasi approvative ed esecutive degli interventi di adeguamento strutturale delle due arterie vengono trasferite a un Commissario delegato (il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo) con pieni poteri operativi, che ridisegna la mappatura dei tempi di realizzazione delle singole tratte, individuando i nuovi obiettivi. L’atto è sottoscritto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo che una analoga richiesta era stata respinta dal Governo precedente. L’ordinanza rappresenta una svolta determinante e imprime un’accelerazione al progetto: nell’arco di 15 giorni vengono nominati i due soggetti attuatori, l’assessore Riccardo Riccardi e l’ingegner Silvano Vernizzi, viene costituito un Comitato Scientifico e una struttura commissariale (organismo snello composto da esperti legati e tecnici) che, nella Concessionaria Autovie Venete ha il suo braccio operativo. Se con la procedura ordinaria ci sono voluti due anni e mezzo solo per l’approvazione del progetto preliminare della terza corsia, grazie alla procedura straordinaria, in due anni (dal 2009 al 2010), sono state espletate tutte le fasi che precedono l’inizio dei lavori, ovvero approvati i progetti, bandite le gare d’appalto per la costruzione, avviate le procedure espropriative. Mercoledì 22 dicembre è stata posata la prima pietra del primo lotto (Quarto D’Altino – Dan Donà di Piave, realizzato da un’Ati composta da costituita da Impregilo Spa (mandataria), Impresa di costruzioni ing. E. Mantovani Spa, Consorzio Veneto Cooperativo S.c.p.a., So.Co.Stra.Mo Srl., e Carron cav. Angelo Spa) dell’infrastruttura, un vero e proprio evento per tutto il Nord Est. Dopo il Passante di Mestre, infatti, questa è l’opera più attesa e necessaria, indispensabile per garantire la mobilità, in sicurezza, di merci e persone. La costruzione della terza corsia su circa 95 chilometri (55 in Veneto e 40 in Friuli Venezia Giulia), dell’autostrada A4, comprende la realizzazione di due nuovi svincoli (Caselli di Meolo e di Alvisopoli) e la ristrutturazione di 7 già esistenti, la riorganizzazione e ricostruzione del nodo di interconnessione con la A23 (nodo di Palmanova); la costruzione di alcuni tratti di viabilità di adduzione (variante alla Strada Statale numero 352 ); la ristrutturazione dei caselli di Portogruaro e Lisert. Quattro i principali lotto in cui è suddivisa l’opera: Quarto d’Altino-San Donà di Piave, San Donà di Piave-Alvisopoli, Gonars-Villesse, Ponte del Tagliamento – Gonars. L’investimento complessivo previsto è di 2 miliardi e 300 milioni di euro. Quarto d’Altino - San Donà (comprensivo del nuovo casello di Meolo) Il primo lotto (18 chilometri e mezzo, larghezza della carreggiata 32 metri e mezzo) risulta sicuramente il più impegnativo, con cinque corsi d’acqua principali da attraversare (Sile, Musestre, Vallio, Meolo e Piave), la presenza di 9 cavalcavia e 4 sottopassi, il tutto in un territorio intensamente urbanizzato e difficile dal punto di vista idraulico. Nell’ambito del primo lotto è compresa anche la realizzazione del nuovo casello di Meolo, a 12 "porte" e un parcheggio. L’investimento, per questo tratto, è di 447 milioni di euro a cui si aggiungono 42 milioni per il casello. |
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