SE E’ UN SUCCO D’UVA NON E’ VINO: PERCHE’ PARLARE DI VINO PER BAMBINI? SOLO PER INCHIODARE NELLE LORO TESTE L’IDEA DEL VINO ED APRIRE NUOVI MERCATI! LEGGETE QUESTA INTERESSANTE CRITICA SUL LIBRICCINO “VINO E BUFALE”. SI PUO’ NOTARE COME L’AUTORE NON VUOL VEDERE LA REALTA’ E NON SI RENDE CONTO CHE ANCHE NEL VINO, COME NEI SUPER ALCOLICI C’E’ UNA DROGA CHIAMATA ALCOL. ACINOPARLANTE.IT Loro dicono che il vino fa male! Noi ci ribelliamo... E’ la solita storia italiana! La demagogia...strategia tafazi di chi, in qualche modo, cerca di definirsi "alternativo" a tutti i costi! E perchè? Per fare un pò di cassetta nelle frange più anarchiche di questo paese e probabilmente alla fine per dire la loro. C’è un libretto che è stato presentato in provincia di Verona scritto da due autori che vengono così presentati nell’articolo che compare su un foglio locale che si chiama Sentiero..."Alessandro Sbarbada, servitore insegnante di club e Enrico Baraldi psichiatra". Titolo del libretto? Vino e bufale. Tutto quello che vi hanno dato da bere a proposito delle bevande alcoliche. Editore Eretica. Vi lascio la lettura delle dichiarazioni forti che vengono riprese dal giornalista che ha scritto il pezzo. Si afferma in pratica che il vino non solo fa male "ma addirittura è davanti alle droghe (eroina, cocaina, cannabis...)". Inoltre secondo uno studio "bere alcolici è la prima causa di mortalità giovanile". Viene presa di punta anche Enoteca Italiana e si afferma, sempre nell’articolo, che "Purtroppo a Vinitaly, Enoteca Italiana, emanazione di un ministero, si leggevano detti inneggianti alle sbronze". E tanto altro ma se cliccate qui vi potete leggere l’articolo integrale che è apparso sul mensile territoriale. Secondo quanto si afferma in pratica i produttori di vino vengono messi alla stregua di produttori di Haschis e Coca. A leggere il libretto si potrebbe desumere che sarebbero dei narcos colombiani che trafficano in uva bianca e nera! E noi giornalisti? Dei marchettari che difendono i loro interessi e spacciano il vino-coca attraverso le righe dei giornali! In pratica sudditi del sistema e sostenitori dei narcos - vignaioli! Allora penso che anche mio padre e prima di lui mio nonno fosse un dipendente reo confesso che ha spacciato droghe con i bottiglioni da due litri nei campi tra una arata coi buoi e una cazzuolata di malta in qualche cantiere... E io? Che faccio annusare il vino a mio figlia? Sono un delinquente che la spinge verso la demolizione cerebrale? Leggete cosa ha scritto Umberto Veronesi nel suo ultimo libro "Dell’amore e del dolore delle donne" (Einaudi 2010). " Sono un sostenitore di un consumo moderato di vino per la protezione della salute (il resveratrolo contenuto nel vino ha un effetto protettivo nei confronti di alcuni tumori) e anche per il suo valore simbolico. Il padre che versa il vino ai figli è una celebrazione dei legami familiari e dei valori che si tramandano, e un atto di condivisione affettuosa insostituibile". Forse Veronesi è un procuratore di morte? Gli studi sono molteplici sul valore del vino nella dieta quotidiana. Molti di essi non sono pagati da strutture enologiche ma vengono da ricercatori indipendenti. Sono d’accordo invece con gli autori quando affermano che sul pericolo dell’abuso d’alcool ci sia molta disinformazione e che si debba fare di più costruttivamente. Mi chiedo se il loro intento fosse quello, perchè, sembra più che altro un attacco antisistema alle lobby di potere enologiche. Ma a questo punto sono proprio le giovani generazioni ad essere prese in mezzo per interessi politici che nulla hanno a che fare con la loro salute! E siamo alle solite... Un amico giornalista che dice sempre pane al pane e vino al vino (per restare in tema), Angelo Peretti, dopo aver letto l’articolo, mi ha scritto così: "Follia allo stato puro. E ancora una volta, demagogicamente, si associano alcol e vino, consumo giovanile (di alcolici) e consumo consapevole (di vino)"...condivido pienamente! In questo paese gli anarchici affermano che non esiste democrazia. Lo penseranno anche gli autori? Bè accettino democraticamente anche questo mio intervento di contrapposizione! E un consiglio...il vino non è solo alcool! Ho frequentato Gino Veronelli al Leonkavallo di Milano per i progetti delle De.Co. ed è stato lui, con la sua anarchica responsabilità, che mi ha fatto cogliere la bellezza del vino! Per lui il vino era "Il canto della Terra". In quel libro ricordo una frase che poi è diventata famosa: "«L’ultimo dei vini artigianali sarà sempre migliore del primo dei vini industriali, perché avrà un’anima». Ecco cari amici autori...non toglieteci l’anima. Chi ama il vino la cerca e a noi comunicatori è dato sempre più di insegnare quel valore. Non di distruggerne l’essenza. Ecco perchè chi crede nel vino come elemento naturale della nostra storia e come valore culturale della nostra terra deve ribellarsi. Cari amici produttori...ribellatevi anche voi! Bernardo Pasquali Se qualcuno vuole scrivere un commento all’autore di questo testo scriva a info@acinoparlante.it e per conoscenza a noi che lo pubblicheremo poi su questa rassegna. PER GLI INCIDENTI STRADALI RICONDUCIBILI ALLO STATO PSICO-FISICO ALTERATO CHIEDE CHE SI ORGANIZZINO MODALITA’ DI RACCOLTA PIU’ ATTENDIBILI. ASAPS Informazioni sicurezza stradale 4 Il come degli incidenti stradali Quali i tipi di scontro più frequenti e quali le cause 20.12.10 Intanto cominciamo col dire che, secondo i dati Aci - Istat del 2009, 3 incidenti su 4, esattamente il 75,2% avvengono fra due o più veicoli. Il resto, cioé il 24,8% vede conivolti veicoli isolati, insomma si tratta di sbandamenti e fuoriscite di strada, Nella prima tipologia di incidenti, il sinistro più comune è il cosiddetto scontro frontale - laterale (due veicoli solitamente provenienti da direzioni diverse), con 76.095 scontri che hanno causato 1.071 morti e 112.165 feriti. Segue in questa graduatoria il tamponamento (classico sinistro autostradale, ma non solo) che ha fatto registrare 38.995 casi nei quali si sono contati 382 morti e 64.706 feriti. Nella seconda casistica, quella che coinvolge singoli veicoli isolati, abbiamo visto che il caso più diffuso è costituito dalla fuoriuscita o sbandamento del veicolo, nel quale entrano in gioco anche motivi spesso riconducibili a fattori legati alla stato psico-fisico dei conducenti da abuso di alcol, sostanze stupefacenti, uso di medicine, colpi di sonno, distrazione. Gli incidenti registrati in questa tipologia che coinvolge veicoli isolati sono stati 20.646, nei quali sono morte 845 persone e 25.750 sono rimaste ferite. Nello specifico l’investimento di pedone rappresenta l’ 8,6% degli incidenti complessivi, con 18.472 casi in cui hanno perso la vita 611 persone (ma vedremo che il totale dei pedoni deceduti è più alto, forse perché si aggiungono poi i decessi conseguenti a scontri fra veicoli) e 20.887 sono rimasti feriti. Se si fa riferimento ai soli incidenti mortali possiamo constatare che i casi più frequanti sono lo scontro frontale - laterale (30,2%), la fuorisuscita (16,7%) e lo scontro frontale (15,4%). Se andiamo ad analizzare l’indice di mortalità delle varie tipologie di scontro possiamo accertare che quella più pericolosa con 4,3 decessi ogni 100 incidenti è lo scontro frontale, segue la fuoriuscita di strada con 4,1 decessi ogni 100 incidenti, dall’urto con ostacolo accidentale 3,8 e dall’investimento di pedone 3,3 morti ogni 100 inicidenti. Gli incidenti sono quasi esclusivamente conseguenza di comportamenti sbagliati alla guida. Infatti il 44,7% degli incidenti è accreditato al mancato rispetto della precedenza, alla guida distratta e alla velocità troppo elevata. E’ stato rilevato poi in 8.097 casi il comportamento scorretto del pedone peri al 3% delle cause totali di incidente. Una importante e delicata novità nella descrizione delle cause di incidenti è costituita dal fatto che nel 2009 non sono stati pubblicati i dati sugli incidenti stradali riconducibili allo stato psico-fisico alterato del conducente e a difetti o avarie del veicolo. Ciò secondo ACI - Istat a causa dell’esiguo numero di circostanze presunte addebitabili alle cause indicate. Infatti il report del 2009 specifica che: Per motivi legati spesso all’indisponibilità dell’informazione al momento del rilievo, inoltre, risulta da parte degli Organi di rilevazione, di estrema difficoltà la compilazione dei quesiti sulle circostanze presunte dell’incidente, quando queste siano legate allo stato psico - fisico del conducente. Il numero degli incidenti nei quali è presente una delle circostanze appartenenti ad uno dei due gruppi sopra citati risulta, quindi, sottostimato. in particolare, nel caso di incidenti stradali con circostazne presunte legate allo stato psico - fisico alterato del conducente si rileva una netta discrepanza con i risultati diffusi da altri organismi internazionali, che hanno condotti studi ad hoc su queste tematiche. Preso atto di questa doverosa precisazione, ci domandiamo però ora quali misure saranno adottate per conoscere in modo non approssimativo il numero degli incidenti e delle vittime riconducibili allo stato psico - fisico alterato del conducente. Ciò in un Paese come il nostro nel quale il tasso di incidentalità grave rimane alto e nel quale negli ultimi 4 anni sono state approvate severe leggi di contrasto all’alcol e alle sostanze e sono state attivate diverse ed efficaci attività di contrasto e rilevazione con etilometri e precursori. Per questo chiediamo fermamemente, come Asaps, di conoscere esattamente qual è la portata del fenomeno. Non ci basta sapere che i dati di oggi sono inattendibili. Lo sapevamo e lo dicevamo da tempo. Ora si organizzino modalità di raccolta più attendibili, e ci facciano sapere i risultati, ma da subito. A CONFERMA DI QUANTO SCRIVEVO IERI IN RASSEGNA QUESTO ARTICOLO SPIEGA COME MOLTE AZIENDE UTILIZZANO L’ETICA COME FORMA PUBBLICITARIA SERVIZIO CIVILE MAGAZINE Parliamone: il forum sul tema dell’alcol creato da Birra Peroni Mercoledì 15 Dicembre 2010 Alcol e giovani. Alcol e responsabilità sociale delle imprese. Questi sono i due aspetti che una delle aziende leader nel settore della produzione di birra, insieme all’Università Lumsa di Roma e con il patrocinio del Ministero della Gioventù, ha coniugato nella creazione del forum on line per combattere l’abuso delle sostanze alcoliche. (Ornella Esposito) Il problema dell’abuso di alcol tra i giovani è una vera e propria piaga sociale, come affermano gli studi di settore in campo nazionale ed europeo. Dall’indagine multiscopo del 2008 condotta dall’Istat, emerge che nel nostro paese: <>. Da tempo ormai si è diffusa tra le imprese (grandi, piccole e medie) il concetto della responsabilità sociale ossia l’importanza di seguire un codice di comportamento etico nel processo di produzione sia dal punto di vista della salubrità e del giusto trattamento dei dipendenti, sia del rispetto dell’ambiente e del non sfruttamento di persone e cose. Alcune imprese non si sono limitate ad assumere comportamenti rispettosi (peraltro imposti dalle recenti leggi o dal boicottaggio dei consumatori) e non lesivi, ma hanno scelto di assumere un ruolo attivo verso alcune problematiche sociali, in questo caso il problema dell’abuso di alcol. Proprio per questo l’azienda Birra Peroni e il gruppo SabMiller di cui fa parte, in collaborazione con l’Università Lumsa di Roma, hanno dato vita ad una piattaforma di comunicazione on line (www.parliamoneforumalcol.it) che affronta il tema del rapporto degli italiani con le bevande alcoliche, e raccoglie informazioni relative alle motivazioni e allo stile di assunzione dell’alcol che verranno poi elaborate dalla cattedra di Psicologia del Lavoro della Lumsa ed i cui risultati saranno messi a disposizione del mondo scientifico. Come si legge sul sito ufficiale, l‘azienda Birra Peroni è consapevole dei danni causati dal consumo irresponsabile dell’alcol, e intende promuovere in maniera concreta la cultura dello stare bene bevendo attraverso il finanziamento di progetti di prevenzione all’utilizzo nocivo delle bevande alcoliche. L’iniziativa è lodevole (come quella di altre grandi aziende come per es:. la Chicco, la Vodafone, la Nestlè,etc), ma sono necessarie alcune riflessioni in merito all’autenticità delle buone intenzioni del mondo profit. La prima è che esistono delle direttive ben precise (tra le più recenti ISO 2600) le quali impongo alle aziende di adeguarsi a determinati standard per così dire “etici”. Sarebbe lecito domandarsi come si comporterebbero le aziende se tale normativa non esistesse (basta studiarne la storia e già avremmo delle prime risposte). La seconda riflessione è che le aziende hanno fatto di necessità virtù, e ciò che è considerato in linguaggio economico un vincolo, è stato trasformato in ritorno di immagine; in poche parole molte aziende utilizzano l’etica come forma di pubblicità per dare una visione positiva di sé il cui scopo ovviamente è quello di aumentare le vendite senza, tuttavia, che l’etica sia la vera sostanza dei comportamenti aziendali. Come discernere le imprese veramente etiche da quelle solo di facciata? Studiando la storia dell’impresa, osservandone i comportamenti sul lungo periodo, la loro coerenza nel tempo e l’investimento continuativo di risorse economiche per cause di carattere sociale e ambientale. Per il momento l’iniziativa di Birra Peroni ci piace, perché investire soldi in progetti di contrasto all’abuso di alcol è sempre una buona iniziativa, nel frattempo osserveremo con occhi vigili e sul lungo periodo i comportamenti aziendali di uno dei colossi nazionali della produzione di birra. ANCHE QUESTA INIZIATIVA VIENE CAMUFFATA SOTTOFORMA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE MA IN REALTA’ E’ UNA FORMA PUBBLICITARIA DEL VINO, TANT’E’ VERO CHE ALLA FINE C’E’ PURE UNA DEGUSTAZIONE DEL VINO LOCALE. VINENEWS VINO=IDENTITA’ CULTURALE PER I GIOVANI CHE STRINGONO AMICIZIE E SCOPRONO TERRITORI, GRAZIE AL VINO: DOMANI, A ROMA, DI SCENA “VINO E GIOVANI”, CAMPAGNA DI EDUCAZIONE DI ENOTECA ITALIANA E MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE. TESTIMONIAL FIORELLO ROMA - 20 DICEMBRE 2010, ORE 12:30 Un veicolo ricco di storia e cultura capace di oltrepassare i confini e raccontare in un sorso il territorio di origine, le tradizioni e le persone che stanno dietro alla sua bottiglia: vino vuol dire identità culturale per i giovani italiani, che grazie ad un bicchiere e al suo essere strumento di convivialità per sua stessa natura, stringono amicizie con i propri compagni, con cui condividono la stessa passione e curiosità per il mondo dell’enologia, e scoprono nuovi territori di altri Paesi. A dare appuntamento ai più giovani è Enoteca Italiana, domani, 21 dicembre, alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che ospiterà “Vino e Giovani”, la campagna di educazione alimentare e comunicazione ad hoc per le nuove generazioni di Enoteca Italiana e Ministero delle Politiche Agricole, in partnership con il progetto europeo “WineInModeration. Art de vivre”: un’intera giornata per incontrare e confrontarsi con i più giovani, di cui l’attore Beppe Fiorello sarà il testimonial (info: www.vinoegiovani.it). Tra le personalità del mondo vino, della cultura, della politica e dell’università e della ricerca che incontreranno i giovani all’Università di Roma nel talk show “Il vino: giovani a confronto su idee e valori” - in collaborazione con Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio e Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - insieme al presidente di Enoteca Italiana Claudio Galletti, ci saranno, tra gli altri, Michele Bagella, preside della Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata”, Paola Paniccia, direttore Master Economia e Management delle Attività Turistiche e Culturali della Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata”, Adriano Rasi Caldogno, capo Dipartimento Politiche Competitive del Mondo Rurale e della Qualità del Ministero delle Politiche Agricole, Angela Birindelli, assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Rosa Bianco Finocchiaro, coordinatrice del Programma “Cultura che nutre”, e Omar Calabrese, docente di Semiotica delle Arti Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena, insieme al vice direttore Tg1 Susanna Petruni, in veste di animatrice-moderatrice. Nell’appuntamento di “Vino e Giovani” a Roma, saranno inoltre svelati i lavori - miglior slogan, immagine, immagine con slogan e spot - vincitori dell’edizione n. 2 di “PerBacco”, il concorso di idee per dare un nuovo volto alla comunicazione del vino, dedicato ai ragazzi tra i 18 e 30 anni di età, promosso da Enoteca Italiana e Movimento Turismo del Vino. Spazio poi a vere e proprie “lezioni” di degustazione dedicate ai ragazzi: una guidata, “Alla scoperta del vino”, in collaborazione con l’Agivi-Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani sezione Lazio, ed una libera con le etichette del Lazio, promossa con l’Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio ed il Movimento Turismo del Vino del Lazio(*). ED ECCO COSA SUCCEDE AD EDUCARE I GIOVANI AL BERE CONSAPEVOLE. IL GIORNALE E i giovani? Nove su dieci a rischio alcolismo di Redazione Nuovo allarme alcol fra i giovani. Secondo la Società Italiana di Alcologia il 90% di loro beve, soprattutto birra e drink ma anche whisky e grappa. E consuma in media otto bicchieri per un ragazzo e quattro per una ragazza. Del resto, nella loro percezione (errata) è proprio questa la soglia di sicurezza oltre la quale è meglio non andare. Un’indagine su 1000 studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori rivela che solo il 2-3% del campione conosce la vera soglia del pericolo, mentre più della metà dei ragazzi (53,2%) e un terzo delle ragazze (30,9%) riferisce, senza difficoltà, di avere praticato il «binge drinking», un «abbuffata di bevande alcoliche», cioè sei o più bicchieri assunti. I giovani non sembrano tenere in conto i «regali» che l’alcol lascia al cervello. Danni irreversibili dovuti alla morte delle cellule cerebrali che avviene perchè il loro organismo non è in grado di spezzare la molecola dell’alcol e questa attacca il cervello. Il numero dei giovani italiani a rischio è pari a circa 1 milione e 200mila, di cui oltre 600mila sotto i 16 anni. FESTA STUDENTESCA FINISCE TRA ALCOL E DENUNCE Polizia e carabinieri sono dovuti intervenire al Mivida per sedare gli animi Lunedì 20 Dicembre 2010, È finiti ancora una volta nel dramma dell’eccesso di alcol. A guastare la festa studentesca svoltasi sabato sera alla discoteca Mivida di Belluno, ci ha pensato un bel gruppetto di minorenni con un eccesso di alcol in corpo. La scintilla è partita su delle banalità, come sempre, ed è finita arrivando alle mani. Per evitare che la rissa dilagasse qualcuno ha prontamente chiamato polizia e carabinieri che hanno inviato sul posto più pattuglie. Ma la presenza delle divise, anziché placare i bollenti spiriti ha aizzato ancor di più gli spiriti più ribelli e così, qualcuno si è pure beccato una denuncia per aver insultato gli agenti. Più verbali sarebbero stati staccati invece per il reato di ubriachezza in luogo pubblico. Tutte a carico di soggetti minorenni. L’intervento delle forze dell’ordine è scattato verso l’una di notte, quando la festa era "appena" entrata nel vivo, ed è andato avanti per circa un’ora, il tempo di rimettere ordine e di identificare i soggetti più scalmanati. Gli eccessi nel consumo di alcol restano così un marchio che, alla fine, danneggia tutti, anche quanti si erano radunati semplicemente per divertirsi in modo normale. Tra i giovani che si ubriacano vi è spesso l’abitudine di portare con sè le bevande. E alla fine, a terra, restano le bottiglie vuote e sul groppone una denuncia. IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE PORTADIMARE.IT Ubriaco da record, ma per fortuna lo bloccano i carabinieri Domenica 19 Dicembre 2010 13:41 SALENTO – Undici patenti ritirate e tredici persone denunciate nell’attività di controllo svolta dai carabinieri della compagnia di Gallipoli nel fine settimana. Tra i fermati,anche un trentenne con un tasso alcolemico di 3,90 g/l, uno dei più alti mai registrati. Il ragazzo ha attirato l’attenzione della pattuglia perché con la macchina procedeva letteralmente a zigzag. Fermato e sottoposto all’alcol test ha destato la sorpresa dei militari per il tasso elevatissimo di alcol nel sangue. Per lui ed altri otto che guidavano in stato di ebbrezza è scattata, oltre al ritiro della patente anche una denuncia penale. A due di questi guidatori brilli è stata anche confiscata la macchina. Patente ritirata, multa di 500 € e dieci punti in meno per un altro giovane che guidava con una birra di troppo in corpo, e denuncia per guida sotto l’effetto di stupefacenti e ritiro della patente per altri due incauti piloti trovati positivi alle droghe, uno agli oppiacei e l’altro ai cannabinoidi. In tutto sono state fermate e controllate 498 persone, grazie all’utilizzo di un apparecchietto che controlla preliminarmente la presenza di alcol nel sangue e che permette così di sottoporre al vero e proprio alcol test solo i guidatori che risultino positivi. Non solo guidatori ubriachi o drogati, i carabinieri hanno anche deferito due persone per detenzione di arma impropria. A seguito della perquisizione personale e dell’auto hanno scoperto un ragazzo di 24 anni che aveva un coltello a serramanico del genere proibito e un uomo di 50 anni con un coltello dalla lama di 25 centimetri, entrambi sequestrati. Denunciata anche una signora di 46 anni, trovata in possesso di un tagliando assicurativo palesemente falso e segnalate al prefetto per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti cinque persone tra i 23 e i 40 anni. In questo caso i carabinieri hanno anche trovato 4 grammi di marijuana e due di hashish. Nell’attività di controllo sono state impiegate 15 pattuglie tra autoradio e veicoli appartenenti alle stazioni della compagnia stessa, per un totale di 30 carabinieri tra militari in divisa e in abiti borghesi. LIBERONEWS.IT Roma: controlli sulla movida, 2 arresti e 80 locali controllati (Adnkronos) - Nel corso delle verifiche un palestinese e un bengalese sono stati arrestati in quanto risultati inottemperanti al decreto di espulsione. Duecentocinquanta le persone e 95 i mezzi in totale controllati, 90 le contravvenzioni al codice della strada accertate e 6 le patenti ritirate a conducenti risultati positivi all’alcol test. La polizia municipale si e’ dedicata, invece, ai controlli degli esercizi commerciali dell’area, verificando da un lato il rispetto delle nuove norme sull’esposizione di tabelle alcolemiche e sulla presenza di dispositivi etilometrici all’interno degli stessi nonche’ le autorizzazioni alla chiusura dopo le ventiquattro: degli 80 locali controllati tutti sono risultati essere in regola con le apparecchiature previste e con le serrande abbassate entro le ore due. Anche i vigili urbani hanno messo in campo dispositivi di controllo per la sicurezza stradale con pattuglie dotate di etilometro, accertando 239 violazioni per sosta in doppia fila ed intralcio alla circolazione, di cui 77 in aree pedonali, e contravvenzionando quattro parcheggiatori abusivi, di cui tre di nazionalita’ turca sono stati portati presso l’Ufficio Immigrazione, in quanto privi di documenti. BRESCIAOGGI Controlli della stradale: via 21 patenti di guida 20/12/2010 «Brindo con prudenza» ha lasciato senza patente di giuda 21 automobilisti, ma ha anche distribuito 10 biglietti omaggio per i «Bob», i ragazzi che scelgono di non bere nulla pper tutta la serata per essere in grado di portare a casa, in totale sicurezza, un gruppetto di amici. NELLE NOTTI tra venerdì e sabato e sabato e domenica è iniziata la campagna di sicurezza stradale «Brindo con prudenza» promossa dalla Fondazione Ania, Polizia stradale e Silb per la sicurezza stradale anche a Brescia, al «Circus» in città e al «Fura» di Lonato. La campagna ha l’obiettivo di diffondere tra i giovani comportamenti di guida prudenti per evitare le stragi del dopo discoteca. L’iniziativa prevede una parte informativa, ma anche una fase di controlli. Durante la fase di controllo gli agenti della polizia stradale hanno trovato non in regola ben 21 automobilisti. Le 12 pattuglie impiegate hanno verificato le condizioni di 223 conducenti d’auto e hanno elevato 21 contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza e ritirato lo stesso numero di patenti, sempre per guida in stato di ebbrezza, mentre sono stati 246 i punti decurtati dai documenti di guida. Non c’è stato alcun ritiro di patente, nè contravvenzione, per guida sotto effetto di sostanza stupefacente. Tra gli autom obilisti trovati non in regola è scattata anche la confisca di due veicoli: i conducenti, intestatari del mezzo, avevano un tasso alcolemico superiore al limite di 1,5 m/l. DURANTE LE DUE serate di controlli sono anche stati distribuiti dieci biglietti omaggio per l’ingresso nei due locali: ne hanno beneficiato dieci ragazzi che sono stati indicati all’inizio della serata come «guidatore designato» e a fine serata, al momento di lasciare il locale, erano ancora perfettamente sobri e hanno superato brillantemente la prova dell’etilometro. La campagna prosegue: controlli anche la sera di Capodanno e il 5 gennaio, l’ultima sera di festa, prima dell’Epifania. W. P. IL RIFORMISTA Roma: controlli Carabinieri a Ponte Milvio, 4 arresti e 2 denunce Roma, 20 dic. - (Adnkronos) - E’ di 4 arresti, 2 denunce, 380 persone identificate e 11 esercizi commerciali, tra pub e bar, sottoposti a verifica amministrativa, il bilancio del controllo straordinario messo in atto dai Carabinieri ieri sera e protrattosi fino alle prime ore di oggi nell’area di Ponte Milvio, a Roma, abituale luogo di ritrovo di giovani soprattutto nel fine settimana. Le operazioni di controllo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale, con il supporto dell’8° Reggimento Lazio, sono scattate dopo le tante segnalazioni dei residenti del quartiere, stanchi di assistere ad episodi di illegalita’ diffusa. In tale ambito 3 cittadini stranieri sono stati arrestati per inottemperanza al provvedimento di espulsione dal territorio nazionale ed uno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quest’ ultimo, in particolare, a seguito di un controllo alla propria auto e’ stato trovato in possesso di 30 g. circa di marijuana suddivisa in dosi e pronta per essere venduta al dettaglio. Sono state altresi’ contestate 9 infrazioni al codice della strada, mentre 2 sono state le patenti ritirate a carico di altrettanti giovani, sorpresi alla guida delle proprie auto in stato di ebbrezza alcolica e segnalati all’Autorita’ Giudiziaria. IL GAZZETTINO THIENE La polizia locale controlla 41 automobilisti: ritirate 4 patenti Alcoltest, notte di fuoco Lunedì 20 Dicembre 2010, Notte impegnativa per il consorzio di polizia locale Nodest l’altra sera che ne corso della nottata ha controllato con l’etilometro 41 conducenti, ritirate 4 patenti e rilevati 2 incidenti. Il primo incidente è avvenuto intorno alle 2 del mattino a Dueville, all’intersezione di via della Repubblica con via Mazzini. Due autovetture Audi si sono scontrate per una possibile mancata precedenza causando danni alla segnaletica verticale ed ai pali dell’illuminazione. Uno dei conducenti è risultato positivo alla prova dell’etilometro e gli è stata, ritirata la patente. Entrambi i conducenti hanno ricevuto una prognosi di 10 giorni. Il secondo incidente, si è verificato intorno alle 4.30 a Thiene, in via Raffaello. D.P., anni 36, di nazionalità serba, residente a Thiene, era alla guida della propria autovettura Renault Laguna quando, a causa della velocità, non riusciva a controllare il mezzo e sbatteva contro 2 pali della luce. Il passeggero, S.M., serbo, di anni 26, residente a Thiene a circa 1 km dal luogo del sinistro, si offriva di aiutare l’amico andando a prendere a casa la propria autovettura per poi trainarla. Così, una delle pattuglie che transitava nella rotatoria del "Sole", si accorgeva che D.P., a bordo della propria autovettura Ford Fiesta, stava trainando il "rottame" della Renault Laguna utilizzando dei cavi elettrici e che la manovra veniva effettuata "contromano" nella rotatoria stessa. Entrambi i conducenti venivano immediatamente bloccati e sottoposti ad etilometro, risultando ampiamente positivi. Infine un’ultima patente è stata ritirata sempre nella stessa notte a Sandrigo sempre a causa di un incidente stradale. ECCO LE CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI: OMICIDI, SUICIDI, VIOLENZA, INCIDENTI STRADALI, RISSE,…. VIVERESENIGALLIA.IT Chester: giudicati colpevoli gli imputati per l’omicidio sulle mura cittadine 20.12.10 Un diciottenne e un diciassettenne dichiarati colpevoli dell’omicidio di Christopher Garwell lo scorso 3 giugno: si conclude così il fatto di cronaca che ha sconvolto la città di Chester durante l’estate. Alcol e droga tra le cause dell’omicidio. Si è concluso venerdì pomeriggio nel tribunale di Chester il processo ai due giovani accusati di aver ucciso Christopher Garwell sulle mura della città. La giuria composta da 5 donne e 7 uomini, dopo 19 ore e 12 minuti di dibattiti ha dichiarato Kieran Cunnah (18 anni) e Jordan Andrews (17 anni) colpevoli di omicidio non premeditato. Tra qualche giorno verranno definiti i termini della pena. Il maggiore, Cunnah ha reagito alla sentenza con un sorriso, mentre Andrews, che ha violato recentemente l’ordinanza di restrizione, è apparso molto più serio e preoccupato. I due imputati si sono da sempre dichiarati innocenti all’accusa di omicidio, ma hanno entrambi dichiarato di aver colpito ripetutamente al volto e alla testa il giovane. La morte di Garwell è stato il tragico epilogo di una giornata trascorsa tra alcol e droga di un gruppo di ragazzi al quale appartenevano i due colpevoli e la vittima. Christopher, che risiede in una cittadina vicino a Chester, era stato introdotto al gruppo di giovani da un amico in comune. Insieme hanno trascorso la mattinata bevendo e fumando cannabis. Alcuni testimoni hanno dichiarato che Garwell, “completamente fuori di testa” a causa dell’alcol e della droga, è stato attaccato e derubato del cannabis che aveva con sé. In seguito all’accaduto, il ventitreenne è stato visto lungo le mura cittadine mentre stava effettuando una chiamata al cellulare. Alcuni testimoni hanno affermato che Garwell stavo urlando e che abbia detto al suo interlocutore di “farsi portare lì quei giovani”. Si pensa che siano state queste parole a scatenare l’ira di Cunnah e Andrews, che giunti sul luogo lo hanno pestato con calci e pugni. Poco dopo le 7.30 della sera, Garwell è stato ritrovato lungo le mura della città privo di sensi. Non ha ripreso più conoscenza ed è morto 6 giorni dopo nell’ospedale di Chester. L’ispettore Chris Warrer, che ha seguito il caso sin dalle prime battute, ha commentato così la tragica fine di Christopher: “questo caso dimostra le conseguenze devastanti del bere eccessivo e dell’uso di droghe”. Tutte le citazioni, i dettagli e i dati sono stati presi dall’articolo “City Wall death trial: pair found guilty of manslaughter” di David Holmes, Chester Chronicle, del 18/12/2010. di Isabella Agostinelli IL CENTRO Escono illesi dall’auto distrutta il Centro — 19 dicembre 2010 pagina 09 sezione: TERAMO CORROPOLI. Guidando ubriaco ha perso il controllo della sua Mercedes, finendo contro uno dei pini che costeggiano la Sp 259 appena superato il bivio per Corropoli, in direzione mare. È accaduto ieri intorno alle 13. A bordo della berlina viaggiavano due romeni. Il conducente è uscito illeso mentre il passeggero che sedeva al suo fianco è stato liberato dalle lamiere grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Nereto. Le operazioni per estrarre l’uomo rimasto bloccato nell’abitacolo della vettura, che si era accartocciato per il violento impatto, sono durate circa mezz’ora. L’uomo è rimasto cosciente prima di essere trasportato d’urgenza in ospedale a Sant’Omero. Le sue condizioni non sono gravi. Sull’incidente indaga la Polstrada di Teramo, che ha accertato la presenza di alcol nel sangue del conducente: gli è stata dunque ritirata l’auto e il mezzo è stato sequestrato. (a.d.p.) LA NUOVA FERRARA Con la stampella danneggia auto in sosta 19 dicembre 2010 — pagina 25 sezione: Provincia CENTO. La polizia municipale è intervenuta ieri con 2 pattuglie alla coop Adriatica di via Bologna per la segnalazione di una persona un po’ troppo su di giri. Un cittadino rumeno, poco dopo le ore 14,30, visibilmente in preda ai fumi dell’alcol, si era scagliato contro alcune auto in sosta attorno al market. L’uomo, 30enne con la stampella ha danneggiato i vetri di un’Opel Agila, di una Citroen e una Mercedes. Gli agenti della polizia municipale si sono subito portati sul posto e poco dopo si è aggiunta una pattuglia di carabinieri delle stazioni di Cento, Renazzo e Vigarano. Gli agenti ed i militari hanno poi condotto il cittadino rumeno in caserma, dove è stato arrestato per danneggiamenti aggravati alle auto. Il pm di turno ha poi convalidato l’arresto e ne ha disposto la scarcerazione. Sempre dai carabinieri di Cento un giovane di Galliera è stato denunciato per furto in un market, dove aveva preso generi alimentari che perl non aveva pagato. I militari vista la natura e l’esiguità del furto, lo hanno denunciato a piede libero. CORRIERE DI MAREMMA Centro storico a ferro e a fuoco. Raid vandalici la scorsa notte contro le auto. Rifiuti sui marciapiedi e pipì sui muri. Ancora una serata di ordinaria follia: la gente è stanca. GROSSETO20.12.2010 ( B. M .) - Auto prese a calci e pugni e gente che guarda da dietro le finestre: una serata di ordinaria follia si è vissuta l’altra notte nel centro storico di Grosseto, neanche fosse il Bronx dei tempi peggiori. Bande di ragazzi, ventenni a caccia di emozioni forti prima di tornarsene al calduccio a casa con mamma e papà hanno creato il panico. Pipì sui muri, auto distrutte, rifiuti (per non dire altro) sui marciapiedi. Complice il buio che regna in alcune vie nelle quali le luminarie fanno tutto tranne quello per cui sono state installate: illuminare, appunto. I lampioni vanno e vengono a loro piacimento e i giovani, spesso di buona famiglia, inseriti, integrati, magari sotto l’effetto di droga e alcol, si sono divertiti a distruggere tutto quello che capitava. Un ordinario sabato sera di sballo. Le vie più colpite sono state via Cavour, via Montanara e via Visaglio, quelle, appunto, nelle quali le luminarie sono spente. Non è la prima volta che capita, spiega una signora, qualche volta, assistendo alla devastazione, abbiamo chiamato i carabinieri. La pattuglia arriva, identifica qualche gruppetto di ragazzi, magari chiama i genitori se ci sono minorenni, ma poi, altro non può fare. E il centro storico per qualche sera torna alla normalità. Ma poi si ricomincia. Ed è quello che è successo la notte tra sabato e domenica, dopo la chiusura dei locali, quando occorre in qualche modo smaltire l’alcol che si è bevuto, nulla di meglio di un raid tra le auto in sosta lungo le vie e le piazze del centro storico. Una signora racconta: “Ero alla finestra e ho visto due ragazzi, uno ubriaco, avvicinarsi alla mia auto e prenderla a pugni, ho gridato e poi ho chiamato i carabinieri. Una volante è arrivata nel giro di pochi minuti, a quel punto è tornato il silenzio. Ma noi - spiega la signora - non possiamo stare alla finestra tutte le notti a fare la guardia. Qualcuno deve intervenire, il questore deve prendere la situazione in mano. In questo modo non si vive più”. Ora, poi, oltre alle auto, i ragazzi prendono di mira gli addobbi che i commercianti hanno posizionato davanti alle vetrine. E c’è chi, esasperato, parla di ronde. Insomma, una sorta di vigilanza privata con la quale i cittadini garantiscono la tranquillità del loro quartiere. Del resto, chi si vede costretto a passare la notte alla finestra per gridare contro quelli che si avvicinano alla propria auto, in qualche modo la vigilanza la fa. Certo è che non è così che si risolve la questione della sicurezza nel centro storico IL CORRIERE ADRIATICO Ruba una Fiat 500 Subito arrestato 20.12.10 Fano Forse sentiva freddo e voleva tornare a casa in fretta; l’alcol che aveva bevuto deve essere stato sufficiente a tenerlo su di giri, facendogli perdere alcuni freni inibitori ma non la lucidità. Così un trentaquattrenne fanese, B.M. le iniziali del suo nome, dopo una notte un po’ etilica alle 7,30 di ieri ha rubato un’auto davanti al Caffè del Pasticciere, in via della Costituzione. Ma gli è andata male perché è stato bloccato dopo pochi minuti dalla polizia di Stato e arrestato in flagranza di reato per furto aggravato. Il giovane evidentemente non era del tutto sobrio, come ha accertato in seguito il test alcolemico a cui è stato sottoposto che ha rilevato nel suo sangue un indice di alcol di 0,62, perché l’auto - una Fiat 500 rossa - l’ha rubata a due passi dalla sede del commissariato della polizia di Stato, che appunto si trova in via della Costituzione. Come se non bastasse si è fatto anche notare dalla proprietaria che ha chiamato subito il 113 il quale ha allertato la pattuglia della squadra volante in servizio a Fano dandole le precise indicazioni ricevute dalla donna derubata. Pochi minuti dopo la Fiat 500 rossa è stata intercettata in via Alighieri, nella zona di Sassonia. Si è scoperto così che al volante c’era una vecchia conoscenza dalla polizia, alla quale dopo l’arresto è stata anche ritirata la patente, con conseguente multa, per guida in stato di ebbrezza. IL CORRIERE ADRIATICO Ubriaco picchia gli agenti 20.12.10 Ancona Torna a casa ubriaco in piena notte, i genitori lo rimproverano e lui reagisce spaventandoli al punto da indurli a chiamare il 113. E quando arrivano gli agenti di una Volante, anziché placarsi, s’avventa anche contro di loro. Finisce con una denuncia per violenza a pubblico ufficiale la notte brava di uno studente di vent’anni, che ieri verso le 5 stava litigando di brutto con i genitori in un appartamento di via Gigli, tra il Piano e la Montagnola. Il ragazzo era rientrato sbronzo e siccome pare non fosse la prima volta suo padre e sua madre l’avevano sgridato. Ne era nata una lite e nel timore che la situazione potesse degenerare i genitori avevano chiesto aiuto alla polizia. Verso le 5 una Volante è corsa in via Gigli. Pareva che gli animi si fossero calmati ma all’improvviso il ragazzo ha aggredito a calci e pugni gli agenti, che a fatica sono riusciti a fermarlo e portarlo in questura per l’identificazione e la denuncia a piede libero per violenza a pubblico ufficiale. Nessuno dei poliziotti comuque ha riportatopo lesioni. IL GIORNALE DI VICENZA Auto esce di strada e abbatte due pali Ritirate due patenti THIENE/2. Anche l’amico è risultato ubriaco Un ritiro tira l’altro. Era corso a casa a recuperare la sua auto per trainare quella dell’amico, uscito di strada mentre guidava con troppo alcool in corpo. Ma proprio in quel momento una pattuglia dei vigili lo ha sorpreso e ha scoperto che pure lui aveva alzato troppo il gomito. Risultato? La patente è stata ritirata ad entrambi e una delle due auto è stata sequestrata. Nella notte, secondo quanto pianificato dalla prefettura, i controlli erano stati potenziati, con tre pattuglie in aggiunta alle due del servizio ordinario. Il singolare episodio è avvenuto intorno alle 4.30 a Thiene. Un serbo di 36 anni, residente in città, era alla guida della propria Renault Laguna quando, all’altezza di via Raffaello, ha perso il controllo dell’auto, uscendo di strada e abbattendo due pali della luce. Il passeggero, suo connazionale di 26 anni che abita lì vicino, si è offerto di andare a casa a prendere la sua auto per trainare quella incidentata. Così ha fatto, ma intorno alle 5 i due sono incappati nel controllo degli agenti del comandante Scarpellini, che hanno sorpreso la Ford Fiesta che trainava la Renault con dei cavi elettrici. Entrambi gli immigrati sono risultati positivi all’alcoltest: il primo con una concentrazione di quasi quattro volte oltre i limiti, l’altro di quasi tre. Patenti ritirate e Renault Laguna sequestrata. Sono quattro, nel complesso, le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. Oltre alle due di Thiene, una a Sandrigo, in via della Repubblica, e un’altra in conseguenza di un incidente rilevato a Dueville, alle 2: all’incrocio tra via della Repubblica e via Mazzini si sono scontrate due Audi, causando danni ai segnali stradali e ai lampioni. I due sono rimasti leggermente feriti e uno di loro era positivo all’alcoltest. IL CORRIERE DI VITERBO Un accoltellamento in via Garbini. Alle 4 scatta l’allarme e entrano in azione i carabinieri. Nell’episodio sarebbero coinvolti degli stranieri. Si indaga sul movente. VITERBO20.12.2010 Un episodio dai contorni ancora oscuri e sul quale indagano i carabinieri è avvenuto nella note tra sabato e ieri in via Garbini. Poche e coperte dal più stretto riserbo le notizie. Vi sarebbe stato un accoltellamento intorno alle 4 e, nell’episodio, sarebbero coinvolti degli stranieri. Per il momento, non si sa ancora nulla nè sul numero dei soggetti implicati nè tantomeno sulle motivazioni. Le conseguenze del ferimento, stando ad alcuni dettagli trapelati, non sarebbero state particolarmente gravi. L’intervento dei carabinieri è stato immediato. Si sa che, nel corso della nottata, vi sono stati degli stranieri che sono stati curati a Belcolle per ferite da punta. L’ennesimo segnale, questo episodio notturno, della turbolenza che, da qualche tempo, sta vivendo la città in occasione del fine settimana. Un fine settimana in cui, peraltro, si accentua un fenomeno che, ormai, sembra rappresentare una costante della vita notturna della città. Ci sono scontri piccoli e grandi, tafferugli, risse, soprattutto in corrispondenza delle aree in cui sorgono bar e locali notturni che, essendo più frequentate, sono anche un punto di raccolta e di ritrovo specie dei più giovani, ma anche degli stranieri. Stranieri che, sempre più spesso, sembrano subire le conseguenze di un uso degli alcolici spesso abnorme. Come dimostrano i numerosi stranieri fermati e controllati mentre guidano e che, spesso, si vedono imporre le sanzioni per guida in stato di ebbrezza(*). Tornando all’aggressione dell’altra notte, va detto che il rischio di questi episodi è che, in qualche misura, rappresentino focolai che, se non controllati, potrebbero divampare in veri e propri incendi e coinvolgere una fascia sempre più larga di persone, arrivando fino alla sfida punitiva e alla faida. Innescando, quindi, una spirale di violenza. Proprio gli scontri tra fazioni, in certi ambienti giovanili, rappresentano un fenomeno particolarmente preso in considerazione dagli investigatori, visti alcuni fatti - come un lancio di rudimentali molotov contro un gruppo di ragazzi avvenuto nei mesi scorsi - che avrebbero potuto avere conseguenze molto gravi e anche irreparabili. (*)Nota: io non farei statistiche simili, si potrebbe essere accusati di razzismo! ORDINANZE COMUNALI E’ BELLO LEGGERE LE VARIE OPINIONI CHE CAMBIANO A SECONDA DELLA FEDE POLITICA O DEL MESTIERE. TUTTI PERO’ SONO D’ACCORDO SU UNA COSA: DIFENDERE LA LIBERTA’ DI BERE. IL MATTINO Ordinanze ad hoc o nuovo proibizionismo? Titti Esposito Castellammare. Le ultime norme del regolamento del sindaco stabiese Luigi Bobbio che vietano il consumo di alcolici in bottiglie di vetro per strada e gli altoparlanti selvaggi, per i locali pubblici, nelle vigilie di Natale e Capodanno, alimentano le polemiche politiche e non soltanto nel territorio. Critiche e consensi crescono, in queste ore, fra i diversi raggruppamenti partitici, mentre i vigili urbani si preparano a una task force da mettere in campo il 24 e il 31 dicembre per tutelare ordine pubblico e vivibilità al centro e in periferia. A fare la parte del leone i più giovani dei diversi schieramenti, che dicono la loro sull’ennesimo intervento del sindaco di Palazzo Farnese. A cominciare da Simone Giordano, coordinatore regionale di Generazione Giovani (movimento giovanile di Futuro e Libertà). «Le vigilie delle feste rappresentano per i ragazzi della nostra città - spiega - un momento di divertimento e svago. Ma anche un’occasione di lavoro per bar ed esercizi commerciali, una boccata d’ossigeno per l’economia. Forse - ha concluso Giordano - la soluzione potrebbe essere fornire i locali di contenitori per plastica e vetro per le due serate». Le restrizioni non sono la strada giusta, a detta di Olimpia de Simone del Pd, la quale crede che vietare i brindisi serva a fare salire la tensione e a nascondere problemi più seri come quello dei rifiuti. «Accendere i riflettori su questioni di questo tipo - dice l’esponente del Partito democratico - significa distrarre l’attenzione pubblica, ci vorrebbe piuttosto un’opera di sensibilizzazione senza mortificare il commercio e il divertimento dei giovani». Festeggerà in piazza, brindando, ma con bicchieri rigorosamente di carta, Rosanna Parisi, presidente di Giovane Italia. «Il sindaco Bobbio non ha vietato il brindisi di Natale o di Capodanno - chiarisce - ma semplicemente i comportamenti scorretti e pericolosi per strada, come l’uso di bottiglie in vetro. Entrambe le vigilie le trascorrerò con gli amici, acquisteremo la bottiglia di spumante, che lasceremo nel locale e poi tutti fuori per il cin cin con i bicchieri di carta. Vorrei - conclude Parisi - rispondere a chi dice che il sindaco non si occupa delle problematiche serie. Non è così». Prendono le distanze dai provvedimenti del sindaco-podestà, come viene definito dall’opposizione, i giovani di Sinistra ecologia e libertà. «Dopo il regolamento anti-minigonne - scrivono in un documento - e l’ordinanza delle ronde, arriva adesso anche il divieto di festeggiare Natale e Capodanno in piazza che mortifica la dignità dei cittadini e dei giovani che da anni lo vivono così, per scambiarsi gli auguri con amici e parenti». Scandalizzato il proprietario del bar Viviani, meta da dieci anni della movida cittadina, che per primo lanciò la moda dell’happy hour pre-festivo. «Sono arrabbiato e non capisco il senso di queste ordinanze - dice - i nostri ordinativi, a una settimana dai nuovi divieti, che fine faranno? E poi, se qualcuno compra una bottiglia al supermercato e viene qui fuori a bere, io che c’entro? E ancora, se mi chiedono una bottiglia da portare a casa ma poi la consumano per strada, di chi sarà la responsabilità? Non è mai successo nulla di sgradevole in questi anni - ricorda il titolare del bar - solo scambi di auguri tra la gente, ragazzi, famiglie e gruppi di amici. A fine serata abbiamo sempre raccolto e pulito tutto quello che è rimasto in strada. I limiti ai decibel li trovo giusti ma per il commercio vietare la vendita di alcolici è un processo all’intenzione che ci metterà in ginocchio». ANCHE CAPRI HA LE SUE ORDINANZE COMUNALI IL MATTINO Nell’attesa dell’ultimo weekend Mariano Della Corte Capri. Nell’attesa dell’ultimo weekend del 2010 Capri vive la sua stagione in versione familiare e si riappropria della sua dimensione di piccola località abitata da poco più di diecimila persone. Sotto l’invisibile regia dell’assessorato al turismo del Comune, Capri tornerà in quei giorni sotto i riflettori e al centro delle cronache mondane. Sono attese all’appuntamento del 31 dicembre migliaia di persone e quindi anche quest’anno saranno rispolverate le storiche ordinanze di divieto come quella di consumare bevande o di somministrare superalcolici o alcolici all’aperto. Com’è vietato anche servire all’esterno dei bar e dei locali di divertimento drink e bevande in bicchieri di vetro. Sarà anche limitato il traffico lungo le strade provinciali e come da tradizione i due sindaci d’intesa con il prefetto e le autorità marittime per la sera del 31 dicembre anticiperanno di qualche ora l’ultima partenza da Napoli del maxitraghetto Caremar, per evitare che possano sbarcare sull’isola persone che non soggiornano in alberghi o nelle case e controllare più agevolmente gli sbarchi. Come da almeno vent’anni, migliaia di persone saluteranno il 1 gennaio all’ombra del campanile in piazzetta. Ancora una volta il salotto del mondo si trasformerà per l’occasione in una maxi discoteca all’aperto, per far vivere in condizioni di estrema sicurezza l’attesa dell’alba accompagnati dalla musica dei dj che per l’intera notte si alterneranno alla consolle, piazzata sul grande palco montato al centro della piazzetta NON TUTTI SANNO CHE…. LASTAMPA.IT Il codice questo sconosciuto MICHELE FENU 19.12.10 Lo sapete che buttare una sigaretta dal finestrino può costarvi fino a 400 euro? Che il conteggio dei punti-patente è cambiato? Ad esempio, chi non dà la precedenza ai pedoni sulle strisce ne perde otto e quattro chi ne ostacola il passaggio da una corsia all’altra. E vi rendete conto che anche un brevissimo «contromano» su una via extraurbana costa la revoca della licenza di guida? Per non parlare di tutto il capitolo relativo ad alcol e droga, ai limiti di velocità, all’uso dei telefonini... E se investite un animale ferendolo? C’è l’obbligo di fermarsi e chiamare un veterinario (sanzione da 389 a 1.559 euro: il caso sciagurato del taxista di Milano non può far testo). Chi pedala di sera fuori dai centri abitati dovrebbe indossare un giubbotto o bretelle autoriflettenti (non per evitare di pagare da 23 a 92 euro ma per salvarsi la vita). Sono piccoli esempi tratti dal nuovo Codice della Strada, entrato in vigore in luglio ma, secondo un’indagine della Fondazione Ania in collaborazione con Ipsos, sconosciuto alla maggioranza degli automobilisti (e non solo). E chi non conosce le regole, neppure le rispetta, se non altro per timore di finire nei guai, perdendo tempo, soldi, patente o rischiando un processo. Dunque, lo studio rileva che tre italiani su quattro (74%) dichiarano di sapere che sì, c’è un nuovo Codice, ma il 63% ammette di avere una conoscenza nulla o scarsa delle norme. Gli uomini, si fa per dire, sono più preparati (82%). Emergono alcuni dati allarmanti. Solo un neo-patentato su due sa che le regole del «gioco» sono cambiate, quasi il 30% delle persone fra i 16 e i 34 anni lo ignora, il 54% di chi ha appena conseguito la licenza non conosce la norma sul tasso alcolemico zero nei primi tre anni di patente. In compenso, il 79% ricorda che essa si applica ai guidatori professionali. E c’è una gran confusione sui limiti di velocità in autostrada. «Li conosciamo bene» proclama il 26% degli intervistati. Poi, se si approfondisce il discorso, si scopre che appena l’1% li sa davvero (rimanendo ai punti, 3 per chi supera il limite da 10 a 40 km/h, 6 oltre i 40, 10 oltre i 60). Le conclusioni? Sconfortanti, considerando che 8 incidenti su 10 sono causati da comportamenti scorretti alla guida. Ci vorrebbero più conoscenza e rispetto delle regole e, magari, ancora più controlli e sentenze severe. SENTENZE PER GUIDA IN STATO DI EBREZZA IL GAZZETTINO Provocò incidente con tasso alcolico alle stelle: 2 anni senza patente Lunedì 20 Dicembre 2010, BASSANO - Per il serio incidente avvenuto il 17 gennaio scorso, che provocò quattro feriti, di cui uno grave, ieri, in Tribunale, Angelo Petarlin, 30 anni, di Rosà, ha patteggiato 4 mesi di arresto e 2800 euro di ammenda, con la "condizionale": aveva (assai) bevuto. Alle 4, in tangenziale, in territorio di Cassola, si urtarono con grande violenza la Peugeot 106 di M.Z., 24 anni, e di F.S., 40, entrambi di Bassano, e la Peugeot 206 del Petarlin, che aveva con sè L.V., 31, di Bassano. Per effetto dell’impatto i due occupanti della prima vettura furono scagliati fuori dell’abitacolo e riportarono gravi lesioni; in particolare M.Z. fu ricoverato in prognosi riservata. Sul posto intervennero uomini della Polstrada di Vicenza e i pompieri di Bassano. Gli agenti sottoposero al test alcolimetrico Angelo (quasi illeso) e scoprirono un tasso di 260 mg./dl., cinque volte il consentito. Il trentenne avrà anche la patente "congelata" per 2 anni.
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