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Rassegna alcol e guida del 24, 25 e 26 dicembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

 

LA REPUBBLICA

IL RACCONTO
"Io, risultato legalmente sobrio dopo aver bevuto sei bicchieri"
Una tavolata con un  sindaco, il comandante dei vigili urbani e - soprattutto - un etilometro.
al centro grandi vini. Un test da veri gourmet per dimostrare come in un ristorante si può bere alcol con intelligenza e poi guidare

di GIANNI MURA
24 dicembre 2010 - Applauso breve, ma cordiale. Sventolo come un trofeo il bigliettino su cui sono stampati tre numeri: 0,13. È il tasso alcolico rilevato dall’etilometro in cui ho soffiato, uno di quelli veri, in dotazione ai vigili dell’alta Vallagarina, un consorzio di sette comuni in provincia di Trento. Sono loro a fare i controlli, esattamente come li fanno sulle strade di una regione dove si beve spesso e volentieri. Chiedo di ripetere l’esame perché non ci credo. So quello che ho bevuto: 6 bicchieri da 125 cl di quattro vini diversi, praticamente una bottiglia. Come tutti i commensali, ho scrupolosamente annotato il bere (acqua a parte): uno di spumante, quattro di rosso, uno di passito. Risoffio, esce ancora 0,13. La prima a soffiare, la più coraggiosa nel rompere il ghiaccio, è stata Paola, mia moglie. Per non influenzarci, ci siamo seduti lontano una dall’altro, lei ha appena assaggiato il passito e dunque ha bevuto meno: ancora 0,13. Lì era scattato il primo applauso. L’organismo femminile, che sviluppa meno enzimi, in questo campo parte svantaggiato. 
Ci siamo sottoposti a un test serio per avere le idee più chiare e per rispondere ai tanti lettori che ci chiedono: ma voi come fate? Come facciamo da quando ci sono i controlli, ovviamente, quelli che fissano a 0,5 la soglia dell’ubriachezza. Chiaro che chi si occupa da vent’anni di una rubrica di enogastronomia qualcosa o molto rischia. Noi facciamo così: a Milano, dove abitiamo, usiamo solo i mezzi pubblici. Oltre i 100 km da Milano, sia Parma o Torino, si pernotta in albergo. Il problema sono i paesini dell’hinterland, dove non sempre è facile trovare un taxi. In questo caso, uno dei due beve meno (quasi sempre Paola, per la verità), ma si viaggia con la sensazione di stare su una lastra sottile, e in testa ronzano tutte le voci raccolte da amici e conoscenti. Bastano due bicchieri e sei fregato. Basta una birra grande. A Gigi han ritirato la patente e aveva bevuto solo due calici di Prosecco. Occhio al limoncello, agli amari, ai grappini. A noi piace il vino: buono, se possibile, e non troppo. Pensiamo che l’ubriachezza stia al vino come lo stupro all’amore. Pensiamo, ancora, che si faccia terrorismo psicologico mettendo sullo stesso piano i vini e i liquori. Dubitiamo che chi guida velocissimo nel cuore della notte beva Barbaresco o Chianti, e sorvoliamo su altre sostanze che si possono assumere. 
Pensiamo che sia bello un bagno in mare dove non si tocca, però bisogna saper nuotare. Fuor di metafora, non abbiamo mai visto l’etilometro come un nemico. Teniamo alla nostra pelle e a quella altrui. Un limite ci vuole, come per la velocità. Meno ubriachi circolano per le strade e meglio è. Lo 0,13 è nostro e dipende da molti fattori: età, abitudine, corporatura. (*) Ogni organismo risponde in un modo diverso. Quindi, non copiateci, ma testatevi e sappiatevi regolare. Bevete responsabilmente e seguendo una regola fondamentale: mai bere a stomaco vuoto. Bevendo a digiuno, sì che due calici di bianco bastano a sballare. 
Qualche dritta l’avevamo già avuta da Luca Bini che, con la moglie Diletta, guida la Casa del Vino a Isera (Trento). Da quando c’è l’etilometro Luca, prima che l’avventore si alzi da tavola, invece del grappino di una volta gli offre un boccaglio in cui soffiare. E un servizio di taxi è sempre a disposizione. Comunque, lui e il suo staff sono disponibili a tenere aperto fino a che il cliente non rientra nella norma. Anche qui è meglio chiarire: a 0,4 non ci sono sanzioni, ma la lucidità e i riflessi non sono identici a quelli di uno 0,2 o di un astemio. Mentre il mondo del vino piangeva (consumi calati del 30%) Bini faceva qualche calcolo nel suo orticello (un giorno, 70 coperti al ristorante e 15 bicchieri di vino in tutto) e decideva che l’etilometro andava visto come opportunità e non come restrizione, che il ristoratore aveva il compito di informare e, per quanto possibile, prevenire. 
Per questo gli abbiamo chiesto di organizzare una serata, massima libertà sui piatti e sui vini. I vini: Graal Altemasi riserva 2003 Càvit (12 gradi); Pinot nero Vignalet 1997 Cadalora (13 gradi), San Leonardo 2003 Guerrieri Gonzaga (13,5 gradi), Migoletta Moresca Longariva (13, 5 Gradi). Il menù, ideato dallo chef Stefano Rosi da poco rientrato da uno stage al Tantris di Monaco: tasca di polenta con cappesante al tartufo bianco, purea di topinambur con uovo poché al tartufo bianco, ravioli ripieni di cotechino e lenticchie su radici di rafano e rape rosse, filetto di vitello con spinaci e salsa al Porto, tarteletta di cioccolato con rumtopf di piccoli frutti. In un angolo della stanza, salame casalingo e "50 e 50" (formaggio fatto per metà con latte vaccino e per metà caprino) avevano svolto il ruolo di corposi stuzzichini. Al tavolo, molto curiosa sugli esiti, c’è una bravissima chef, Paola Budel, che in un giorno di pioggia ha lasciato il suo piccolo paradiso di Mazzorbo per venire quassù. Ci sono il sindaco di Isera, Enrica Rigotti, e il segretario comunale, Paolo Zaniboni, emiliano con moglie trentina. C’è uno dei produttori storici della regione, il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga. C’è, in borghese, seduto alla mia destra, Nicola Mazzucchi, il comandante dei vigili (in divisa) incaricati dei controlli. 
Questo per dire che non è un raduno di beoni, e neanche un gioco. Mazzucchi si presenta con una massiccia documentazione ufficiale. Spigolando qua e là, apprendo che gli incidenti causati dall’alcol rappresentano il 3 % del totale e che l’obiettivo dell’Ue (dimezzare i morti da incidente stradale rispetto al 2001) sono già stati raggiunti da Lettonia (-54,5) e Spagna (-52,8), mentre Estonia e Portogallo (-49,7) sono quasi al traguardo. L’Italia è al decimo posto, un pelo dietro la Germania (40,5 e 40,3). Per onestà cronistica, il solo a superare la fatidica soglia di 0,5 è il padrone di casa (0,65), anche se ha bevuto solo due bicchieri più di me. Può esserci una spiegazione: da qualche notte dormiva male e poco per via dei pianti della bimba, sofferente di otite. Quindi, anche lo stress e la stanchezza incidono sul test. Piccolo consiglio a chi non si testa, si mette al volante ed è fermato per il test: l’alcol lascia come un alone su lingua e palato, alone cancellato da un bicchiere o due d’acqua che conviene bere prima di alzarsi da tavola, lasciando un intervallo ragionevole (mezz’ora) dall’ultimo bicchiere di vino. Ma il solo segreto, oltre alla moderazione, è il gusto della convivialità, il passare un paio d’ore rilassate apprezzando il cibo e il vino. L’importante è bere mangiando, non importa che il menù ricalchi il nostro, vanno bene anche tre panini al Gorgonzola (naturale, se possibile) o una pastasciutta e una frittata. Guarda caso, la nostra rubrica sul Venerdì si chiama "Mangia e bevi", tra sentimento e presentimento. 

(*) Nota: è un articolo un po’ lungo, ma merita di essere letto, rende l’idea di come sia veramente difficile, anche per chi ha interesse a conoscere e si documenta, avere delle idee chiare. Soprattutto quando lo scopo è sostanzialmente bere il più possibile. Si sta formando e diffondendo una cultura dell’etilometro. Pericolosa e subdola come la cultura alcolica. Entrambe danno l’impressione di essere meno esposti a rischi perché si conosce, o si crede di conoscere, il proprio bere. La convivenza con gli alcolici è pericolosa, se associata a una cultura del bere lo è ancora di più. Entrambi i fattori di rischio potrebbero essere quasi azzerati portando l’alcolemia consentita a zero.


IL RESTO DEL CARLINO

Noi reggiani impegniamoci contro l’abuso dell’alcol
Di Davide Nitrosi

Cara signora Mariani Portioli, le scrivo con dolore perché anche se Simone non era mio figlio in quei 25 anni di età vedo tanti dei nostri figli reggiani. Questi nostri figli che sono la risultante di tanti sforzi mentali e non solo di tutta la società civile che ognuno nel proprio ruolo ha pensato di dare al meglio delle proprie opportunità poi come al solito il Destino fa il resto a Sua immensa discrezione e allora a seconda delle Sue scelte noi piangiamo o ridiamo.
Detto questo a noi mortali rimane comunque la responsabilità morale di proseguire la lotta costante e quotidiana affinché si possa almeno limitare al minimo gli eventi luttuosi e non ho dubbi che l’uso dei prodotti psicotici socialmente accettati (alcolici in primis) siano ancora oggi un reale e gravissimo danno per le nuove generazioni e Simone rimarrà sempre con noi a dirci che questo è dannatamente vero.
Altri popoli scelsero con dogmi irrinunciabili e sacrali che questo “alcol” era davvero figlio di Satana ed era oil 500 dopo Cristo quando il Corano lo affermava e nonostante che di secoli ne siano passati davvero tanti ho la certezza che ancora oggi questa questione sia davvero ancora molto attuale e comunque sia la ragione umana, sia in un modo, sia in un altro, lo ha davvero incorniciato – l’alcol – tra i prodotti assai nocivi alla comunità umana.
Giancarlo Capotti
***
Non c’è molto da aggiungere, purtroppo. Credo che la lotta all’alcol debba essere impegno di tutte le famiglie e tutte le amministrazioni. L’abuso di alcol è una piaga, un’emergenza sottovalutata, che forse provoca più lutti e più dolore (o almeno altrettanto) della droga. Occorre fare uno sforzo culturale per aiutare i nostri ragazzi a distinguere il confine fra l’abuso e il piacere di gustare un bicchiere  di vino a cena. Devo dire che più che le campagne pubblicitarie ha potuto la legge, che ha ridotto drasticamente la tolleranza per chi guida. La legge però senza l’educazione non basta. E questo è l’impegno al quale siamo chiamati come genitori.
(d.n.)



COMUNICAZIONE DELL’ACAT VERSILIA

Camel Ponce a Pietrasanta, qualcosa si muove...
Qualcosa si muove..... nell’ evento del Camel Ponce in scena stasera a Pietrasanta, dobbiamo felicemente segnalare alcune iniziative importanti, da parte di alcuni locali sul tema della prevenzione dall’ alcol.
C’è chi promuove "cioccolata calda e brioche" per la propria serata, con un messaggio quindi che per la prima volta non contiene qualcosa di alcolico.
Riteniamo che queste siano iniziative da incoraggiare, in quanto il cambiamento del ns. stile di vita, per una "sobrietà" non solo fisica, ma anche spirituale, e quindi per vivere meglio, passi non solo attraverso il proibizionismo, ma soprattutto con una maggior sensibilizzazione della comunità, e dei giovani, sui problemi che l’alcol può causare.

IL TEMPO


Abruzzo
Campagna della Croce rossa a Pescara vecchia
«Previeni con un soffio»: in 500 dicono no all’alcol prima di guidare
Oltre 500 persone si sono volontariamente sottoposte al test alcolemico che i volontari della Croce Rossa Italiana hanno diffuso in corso Manthoné e in via delle caserme 24/12/2010 - La campagna di prevenzione della guida in stato di ebrezza «Previeni con un soffio», organizzata dalla Comitato provinciale per combattere il fenomeno degli incidenti provocati dalla guida sotto l’assunzione di sostanze alcoliche. Un’iniziativa concepita e realizzata dal Comitato della Cri che punta responsabilizzare chi si pone alla guida di un veicolo. I volontari hanno distribuito materiale di informazione e prevenzione tra cui specifici opuscoli che illustrano quantità consentite, sanzioni previste e rappresentazione di fotogrammi relativi ad incidenti stradali. Il presidente della Croce rossa, Fabio Nieddu, ha sottolineato l’importanza della prevenzione ricordando che gli incidenti possono avere come conseguenza non solo la morte ma anche l’invalidità fisica permanente. «Un italiano su tre - ha detto - decide comunque di bere prima di mettersi alla guida. Per questo abbiamo messo in campo questa iniziativa». Da parte sua il presidente del Consorzio dei locali di Pescara vecchia, Cristian Summa, ha evidenziato che gli operatori della zona sono già da tempo impegnati su questo fronte. «Grazie a questa sinergia con la Croce Rossa - ha spiegato il presidente - rimarchiamo ancora di più la nostra idea di divertimento sano. I locali aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente un cocktail analcolico a chi, a fine serata, dovrà guidare». L’iniziativa verrà ripetuta successivamente su tutto il territorio provinciale.



CORRIERE ADRIATICO


Con la Croce Rossa un aiuto ai ragazzi
Alcol test in discoteca
Alba Adriatica Alcol test gratuiti e anonimi alla discoteca Il Gattopardo. A valutare, nello scorso weekend, le condizioni di chi guida sono stati i Giovani della Croce Rossa di Alba. I clienti all’uscita, prima di salire in macchina, hanno avuto la possibilità di misurare il proprio tasso alcolemico e di informarsi sugli effetti e i danni provocati dall’alcool.
“Abbiamo organizzato l’iniziativa per i ragazzi che dopo essere stati in discoteca devono rimettersi al volante, ma durante l’attività abbiamo dato la possibilità di misurare il proprio tasso alcolemico anche agli altri clienti, per verificare la consapevolezza sulla propria condizione” dice Alex Cicalè, responsabile del gruppo dei Giovani della Croce Rossa di Alba, che aggiunge: “circa il 60% dei test effettuati, su un totale di 150, ha dato un risultato oltre lo 0,5 grammi per litro, limite consentito dalla legge per mettersi alla guida. Alcuni ragazzi, sorpresi dal risultato, hanno deciso di prendere un taxi oppure di far guidare ad un amico: siamo molto contenti”.

CORRIERE DI MAREMMA

Vomito e cocci di bottiglie, far west in via Montanara.
Vandali in azione anche nei giorni di Natale. Commercianti tra rabbia e rassegnazione.
GROSSETO, 24.12.2010 - Ennesimo episodio di vandalismo nel centro storico, ma a breve dovrebbero arrivare le telecamere di videosorveglianza. Ad andarci di mezzo mercoledì notte è stata via Montanara, dove i negozianti hanno trovato vasi rotti e rovesciati, bottiglie di vino, vomito e urina davanti alle proprie saracinesche. Insomma, a Natale non siamo proprio tutti più buoni, anche se per la via a pochi passi da corso Carducci non è certo la prima volta. “Abbiamo aperto la nostra attività da circa un anno - spiega la titolare di ‘Il blu e il giallo”, Donatella Guerriero - e quasi ogni mattina siamo costretti a dover pulire i ricordini di quelli che la notte non sanno che fare. Rompono le piante, spargono la terra dappertutto e usano la strada come cassonetto per bottiglie e cartacce. I residenti chiamano continuamente la forze dell’ordine per placare gli schiamazzi, ma una volta passate le pattuglie tutto torna come prima. Le persone hanno addirittura paura di portare fuori il cane dopo l’ora di cena”. Una piccola speranza arriva dalla promessa del Comune di montare due telecamere, una all’inizio e una alla fine di via Montanara, per monitorare la situazione: "Per ora i tecnici sono venuti a passare i cavi - dice Guerriero - ed è un primo passo, però per l’installazione delle videocamere si andrà a finire a anno nuovo. Resta il fatto che ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. E’ inutile fare centinaia di incontri e riunioni se poi non vengono messe in atto azioni concrete. Occorre una vigilanza continua, ma non cambierà niente finché non accadrà qualcosa di grave”. In attesa della videosorveglianza la signora Guerriero non sostituirà il vaso rotto davanti al suo negozio: “Lo terrò come monito - afferma - con tanto di bottiglia di vino vuota. Venga il sindaco a vedere dov’è il degrado”. E qualche strada più in là, in via San Martino, c’è un’altra questione che preoccupa commercianti e residenti. La mattina del 13 dicembre, infatti, un lampione si è staccato dal muro portandosi dietro intonaco e calcinacci: “Una commessa è stata colpita dai frammenti di muro - sottolineano gli esercenti - e al pronto soccorso le hanno diagnosticato un trauma cranico e contusioni. E poco prima era passata di lì una mamma con la figlia nel passeggino. Il pomeriggio sono venuti a sistemare il lampione, ma l’hanno attaccato con due viti tuttora sporgenti e legandolo con un filo di ferro. Noi le autorità le abbiamo avvisate, adesso la responsabilità è loro”
Danila Ansaldi



IL CAMPANILE

Enrichetto, per non dimenticare
Enrico Gallo, 55 anni, finito in prigione per guida di bicicletta in stato ebbrezza.
di Massimo Donadi
Alla vigilia di Natale, un giorno che mi sembra particolarmente indicato, voglio portare alla vostra memoria una vicenda che mi sta particolarmente a cuore, perché parla la lingua della realtà, quella grave, dolorosa e ingiusta realtà cui la politica degli ultimi anni ci ha portato. 
Non so quanti di voi ricorderanno il caso di Enrichetto, Enrico Gallo all’anagrafe, “55 anni e un cuore di bambino” aveva scritto di lui Massimo Gramellini portando la questione all’attenzione della stampa. Me ne sono occupato diverse volte, sono andato a trovarlo in carcere, ad Asti, spinto quasi più da spirito umano che politico, tanto è grave l’ingiustizia dell’intera vicenda che lo riguarda. (*)
Per chi non dovesse ricordare, provo a riassumere in breve. 
Dietro le sbarre Enrichetto ci era finito per essere andato a comprare un salamino sotto casa, mentre era agli arresti domiciliari a scontare la pena per guida in stato di ebbrezza. Guida di bicicletta. Ne era uscito qualche settimana dopo la mia visita, con grande sollievo mio e di tutte le persone che gli si sono affezionate all’interno e fuori dal carcere. E veniamo ad oggi. Già, perché la storia continua. Enrichetto non potrà rimanere a casa sua, che oltre tutto mi informano essere un sottotetto senza elettricità e senza vetri alle finestre. Ora dovrà tornare in carcere per scontare quella pena per la quale era evaso dai domiciliari. Una sorta di li semilibertà che lo costringe a passare la notte in carcere, per uscirne la mattina alle 7 ed arrivare a casa non prima di mezzogiorno dopo un viaggio in pullman e un altro in treno, cosa che, per altro, da solo non è in grado di fare. 
Il problema, però, è che il Comune non ha i soldi per provvedere a farlo accompagnare. 
Quest’uomo, in sostanza, condannato prima per esser andato in bicicletta dopo qualche bicchiere e dopo per essere uscito per comprare un salame, ora non è nelle condizioni pratiche di scontare la pena che gli è stata inflitta. 
Questa è l’Italia! 
Il paese di Berlusconi, dei festini e di Ruby rubacuori. 
Il paese del governo ballerino e della giustizia a comando. 
Il Paese dove la bontà d’animo è dettata dall’aurea regola del 90-60-90. 
Ed allora, mi domando, dal momento che il presidente del Consiglio parla tanto di bontà d’animo, perché, per una volta e fino a che è in suo potere, non muove anche solo un dito per questa, che è una giusta causa? Perché non aiuta chi davvero lo merita, in quanto vittima di un ingranaggio infernale che salva i criminali veri e schiaccia le persone deboli?


(*) Nota: conosco molto bene Enrico Gallo. La sua storia si presta bene a rappresentare ingiustizie e discriminazioni. Tuttavia, quando si crede di avere a che fare con un simbolo, c’è sempre il rischio di trasformare una persona in un’immagine, anche per chi, in buona fede, si interessa a lui. Gli articoli di giornale vanno bene per sostenere delle battaglie di principio, ma non sono adatti per discutere e risolvere i problemi delle persone. 


VARESENEWS

Perseguitava la sua ex, arrestato 40enne
Il 40enne da mesi molestava ripetutamente la sua ex convivente con pedinamenti ed appostamenti 
Gallarate, 24/12/2010 - Molestava la sua ex da mesi. Per questo, nella notte fra giovedì 23 e venerdì 24, un uomo di 40 anni è stato arrestato dai Carabinieri. Il 40enne, pregiudicato, da mesi molestava ripetutamente la propria ex convivente 33enne, in particolare con pedinamenti ed appostamenti nei pressi del domicilio e del luogo di lavoro della vittima. L’uomo era già stato oggetto di provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna, emesso dal Giudice per indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio a seguito di attività investigativa del comando compagnia.
Giovedì, in tarda serata, la vittima, dopo aver trovato la propria auto danneggiata dal proprio ex, è salita a bordo e lo ha notato mentre la pedinava. La donna ha subito chiamato i carabinieri.
Mentre lo stalker aveva già tagliato la strada con la propria autovettura alla donna, i militari sono intervenuti e hanno bloccato l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, impedendo altre eventuali conseguenze.
 Il 40enne si trova ora nella casa Circondariale di Busto.



ALCOHOL

Libera traduzione
di Roberto Argenta 
Mercoledì 22 dicembre 2010
Studio sulla capacità di giudizio percettivo a basse concentrazioni di alcol nel sangue
Maschi e femmine mostrano diversi modelli di deterioramento cognitivo quando la concentrazione di alcool nel sangue (BAC) è elevata. 
Per indagare se le differenze di genere persistono a BAC bassa, la compromissione cognitiva è stata testata in 21 partecipanti (11 femmine, 10 maschi) attraverso un breve compito computerizzato che implicava un giudizio percettivo, valutando il tasso di errore e i tempi di risposta.
I partecipanti hanno consumato una dose determinata di alcol (picco medio: femmine: 0,052 g/100, maschi: 0.055). 
Sono stati testati in quattro fasi diverse della curva di BAC, sia nella fase ascendente che nella fase discendente, oltre che prima di aver assunto alcol.  
Confronti sono stati effettuati comparando le prestazioni degli stessi partecipanti nei diversi intervalli di tempo e in condizione di assenza di alcol. 
Sia i maschi che le femmine mostrato una tendenza a rispondere più lentamente e facendo più errori, anche in situazione di leggera intossicazione. 
I dati indicano che le funzioni cognitive possono essere compromessa già a BAC che sono al di sotto del limite legale per la guida in molti paesi.



LA SICILIA

Resistenza: arrestato 42enne
di Zafferana 
Giarre.
Venerdì 24 Dicembre 2010 - Natale in cella per un 42enne di Zafferana, Alfio Di Benedetto, noto alle forze dell’ordine, arrestato mercoledì notte dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Giarre per resistenza a pubblico ufficiale. Nella notte è pervenuta alla centrale dei carabinieri una richiesta di aiuto, da parte di una donna, che accusava il proprio compagno di averla aggredita. Sulla scorta della segnalazione, una pattuglia dell’Arma, in servizio di vigilanza sul territorio, è prontamente intervenuta nei pressi dell’abitazione della donna che aveva richiesto aiuto, in via Turati, nel centro storico, incrociando per strada l’uomo che l’avrebbe aggredita al culmine di una lite, alla guida della propria auto. I militari hanno, quindi, proceduto al suo fermo, constatando che era in evidente stato di ebbrezza. L’uomo, invitato a sottoporsi al test alcolemico, reagiva violentemente, opponendosi all’accertamento, scagliandosi contro i due militari. Assolte le formalità di rito, Alfio Di Benedetto è stato associato nella casa circondariale di Catania.
Ma. Prev.



TRIBUNA DI TREVISO

Guida in stato di ebbrezza condannato il consigliere

MESSAGGERO VENETO


Tempo di cin cin ecco tutte le regole per l’anti-alcol

L’UNIONE SARDA

Giovane ubriaco devasta il paese

IL PICCOLO DI TRIESTE

Camionista al volante con 2.92 di alcolemia

LIBERTA’

Ubriachi sul bus, arriva il 113 e un fuggiasco si rompe una gamba

SETTEGIORNI

Marocchino ubriaco inveisce con la barista e picchia i carabinieri

Rassegna alcol e guida del 25 dicembre 2010

LA REDAZIONE VI AUGURA BUONE FESTE IN SOBRIETA’ E PACE

L’AMORE DI UNA MADRE E LA PERICOLOSITà DELL’ALCOL

LA TRIBUNA DI TREVISO

«E’ un buono, lo rovina l’alcol»
24 dicembre 2010 —   pagina 03   sezione: Nazionale
VITTORIO VENETO. L’amore sconfinato di una madre. Lucia, 75 anni, vedova, ha rischiato di finire bruciata. Per mano del proprio figlio, Giancarlo Zanetti. «Quando beve non si rende conto di quello che fa». L’anziana parla con una dolcezza disarmante. «È buono d’animo, pronto ad aiutare gli altri, ma quando beve - ripete come una dolente litania - perde la testa». Lucia è arrivata a Ceneda tanti anni fa dal Piemonte. Ieri era nella sua casa di via Francesconi ad aspettare l’arrivo di sua figlia e del genero da Bassano. «Giancarlo aveva iniziato a bere al mattino - racconta pacata - è rientrato a casa ma poi è uscito di nuovo. E ha bevuto un’altra volta». La voce comincia a rompersi per l’emozione. «Si è attaccato al telefono con la donna che frequenta - aggiunge - chissà cosa le ha detto. Vuole sempre soldi da lui. Lo sta rovinando. E’ una donnaccia. Non voglio dire di più». Quella donna va e viene dalla casa del suo Giancarlo. Giorno e notte. «Lui si fa trascinare». Non lo fa vedere, ma Lucia ha il cuore spezzato. «So bene cosa combina l’alcol - insiste - ho gestito l’osteria per 33 anni, proprio qui, in questa casa». Fuori c’è ancora la scritta «Osteria all’Arena». Ma a far male sono i ricordi vicini, quelli dell’altra sera. «Dopo la telefonata con la compagna - dice la madre trattenendo i singhiozzi - ha iniziato a battere la porta. Ero in cucina che guardavo la tv. Non era più lui. Chissà cosa aveva in testa. Non mi ha chiesto soldi. Non è vero. Sono tutte bugie». Lucia si fa all’improvviso distaccata. «Era fuori di senno - dice lentamente - è andato di là e ha preso la tanica della benzina. Non voglio dire altro». Il resto lo diranno gli investigatori e il giudice davanti a cui si dovrà presentare il recidivo Giancarlo Zanetti. «Non voleva farmi male - insiste l’anziana - a vederlo con la tanica in mano mi sono preoccupata e sono scappata da una vicina. Dovevo chiamare subito mia figlia. Lo avrebbe calmato. Giancarlo va d’accordo con sua sorella. Anche con mio genero e i nipoti. E’ restato in buoni rapporti anche con l’ex moglie e con la figlia che ormai ha 18 anni. Abitano a Frosinone». A parlare della famiglia a Lucia si accende lo sguardo ed è chiaro che ha già perdonato. «Abitiamo insieme, lui al piano sopra, io sotto - dice con un sorriso - ha i suoi soldi. Al mattino mi fa il caffè e alla sera mi augura la buonanotte. Se c’è una cosa buona da mangiare la offre a me. Un tempo si dava da fare. Ha lavorato alla carrozzeria Sicca con mio marito Giovanni. Non ha mai perso mezz’ora».
- Francesca Gallo

L’ALCOL E’ LA DROGA PIU’ PERICOLOSA E DANNOSA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Alcolismo, allarme per i minori il questore di Foggia:
«Danni non inferiori alla droga»
25 DICEMBRE 2010
Dall’inizio dell’anno sino al 20 dicembre la Polizia ha sequestrato in città e Capitanata oltre 7 chili di sostanze stupefacenti così suddivise: 360 grammi di eroina; 1 chilo e 636 grammi di cocaina; 4 chili e 580 grammi di hashish; 608 grammi di marijuana. I principali blitz eseguiti dalle forze dell’o rd i n e nel corso del 2010 riguardano traffici e giri di droga, che si conferma la principale fonte di introito della criminalità e non solo organizzata. «Però devo anche dire» ha rimarcato il questore Maria Rosaria Maiorino «che la droga non è fortunatamente il fenomeno trainante di altri reati, penso a furti e rapine, che spesso sfociano in tragedie come in altre realtà italiane». Ma il questore invita a guardare con attenzione al fenomeno dell’aumento di minorenni che bevono alcolici: «abbiamo in corso campagne di sensibilizzazione, grazie all’ottimo ufficio minori della Questura, nelle scuole e negli oratori per incontrare i ragazzi e spiegare loro quali sono i danni che causa l’eccesso di alcol, non certo inferiori a quelli provocati dall’uso di sostanze stupefacenti».

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI: DENUNCE, VIOLENZE, OMICIDI, INCIDENTI STRADALI,

LA REPUBBLICA

Padre accoltella la figlia nel Cremonese e poi chiede ai carabinieri se l’ha uccisa
(25 dicembre 2010)  AGNADELLO
L’aggressione durante una lite, l’uomo ha colpito all’addome, al costato e alla schiena
La donna è riuscita  a fuggire ed è stata soccorsa. E’ ricoverata in prognosi riservata
Durante una lite in casa ha ferito la figlia in maniera grave, con quattro coltellate, anche se al momento viene ritenuta non in pericolo di vita dai sanitari. L’uomo, un cittadino marocchino, Mostafa Amani, di 54 anni, è stato arrestato dai carabinieri - ai quali ha chiesto in maniera sconcertante se era riuscita a ucciderla - con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio si è verificato ad Agnadello, centro del Cremonese. L’immigrato, un operaio, vedovo, ha aggredito la figlia di 32 anni, anche lei operaia, colpendola con quattro fendenti all’addome, al costato ed alla schiena. La donna, nonostante le coltellate, è riuscita a scappare in strada dove è svenuta. I militari l’hanno soccorsa insieme al personale del 118: è stata trasportata all’ospedale di Treviglio (Bergamo) dove i medici si sono riservati la prognosi. I carabinieri hanno rapidamente rintracciato e arrestato il nordafricano all’ospedale di Crema (Cremona) dove era stato medicato e dimesso, con una prognosi di 20 giorni, per ferite alla mano che probabilmente si era fatto durante l’accoltellamento. Dopo aver inutilmente tentato di fuggire è stato bloccato nel parcheggio: qui ha chiesto ai militari se era riuscito ad uccidere la figlia. L’abitazione, il coltello ed l’autovettura Fiat Punto del marocchino sono stati sequestrati. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Cremona a disposizione del pm Francesco Verderese. Il padre, ubriaco, rimproverava alla figlia alcune frequentazioni maschili e in particolare, sembra, una relazione sentimentale con un connazionale sposato. In stato di alterazione per l’alcol, l’uomo si sarebbe potrebbe essersi ulteriormente arrabbiato perchè non aveva trovato la cena pronta. Il genitore, da tempo geloso perchè rimasto vedovo temeva di essere trascurato dalla figlia, l’ha prima percossa, procurandole varie tumefazioni, e poi l’ha più volte accoltellata.

OGGI TREVISO

ALCOL E DROGA ALLA GUIDA, QUATTRO PATENTI RITIRATE

Controlli dei carabinieri ieri sera
24.12.10 TREVISO – Quattro patenti ritirate ed altrettante denunce a persone che guidavano sotto l’effetto di alcol o droghe.
Due sono state pizzicate dai carabinieri durante un controllo con un tasso di alcol nel sangue di 1,15 e 2,18 g/l, mentre altre due, appunto, guidavano nonostante avessero assunto sostanze stupefacenti.
Altre tre persone sono state segnalate come assuntori di sostanze stupefacenti per uso personale alla Prefettura (sequestrati 5,5 grammi di marijuana).
Complessivamente ieri sera i carabinieri hanno controllato 85 veicoli ed identificato 154 persone. Controllati - senza riscontrare alcuna anomalia - anche in 40 esercizi pubblici per verificare il rispetto delle normative sanitarie e di lavoro.

LA TRIBUNA DI TREVISO

Vuole bruciare la mamma, arrestato
24 dicembre 2010 —   pagina 03   sezione: Nazionale
VITTORIO VENETO. Sua madre si è barricata in camera per cercare di sfuggire a quella violenza assurda, ma lui ha sfondato la porta a calci. L’ha aggredita, picchiata. L’ha cosparsa di benzina, un atto premeditato con lucida follia. «Ti ammazzo! Ti ammazzo!». Le ha puntato contro un accendino, come un folle boia pronto a colpire. Tutto per soldi, i soldi che voleva per comprarsi la droga.
Eroina, in particolare, il mostro burattinaio che lo ha riempito di istinto omicida. Voleva che sua madre vendesse la casa per “finanziarlo”. La donna è miracolosamente riuscita a scappare dalla furia del figlio e a rifugiarsi dai vicini, che hanno chiamato i carabinieri. Giancarlo Zanetti, 43 anni, è ora in carcere a Treviso. Tentato omicidio, questa l’accusa nei suoi confronti. Un’aggressione folle, terrificante. La donna, L.V., 75 anni, è vedova. Vive con il figlio, Giancarlo Zanetti, a Ceneda di Vittorio Veneto, in via Francesconi. Una convivenza sofferta, piena di dolore. Lui si droga, la picchia. Già nel 2008, in aprile, Giancarlo aveva aggredito selvaggiamente l’anziana madre: anche il quel caso voleva soldi. Lavorava come operaio in una ditta di Colle Umberto, ma il suo stipendio non gli bastava mai in quel pozzo nero e profondissimo della dipendenza. Per quell’aggressione era finito in carcere: tentata estorsione, due anni e sei mesi di condanna. Con un leggero sconto sulla pena, era uscito di prigione da un paio di mesi. Ma i fantasmi della droga lo hanno seguito e perseguitato, fino a trasformarlo in un mostro pronto a uccidere la madre pur di trovare i soldi per le dosi, eroina ma anche cocaina, per non parlare dell’alcol. Mercoledì sera è tornato a casa ubriaco, con la bottiglia in mano. La madre temeva una serata di ordinaria violenza, non sapeva che stava per succedere addirittura di peggio. Lui ha iniziato a insultarla. Devi vendere questa casa, le urlava, e darmi i soldi. Giancarlo non è figlio unico, ha una sorella che però non vive con loro. La madre non voleva cedere al ricatto: la casa è tutto quello che ha. Lui ha insistito, è passato alle mani, l’ha picchiata. Lei si è barricata in camera da letto, al primo piano. Si è chiusa dentro. Lui non ha desistito, anzi. E’ andato in garage. Ha preso la tanica di benzina, gialla, quella che usa per il decespugliatore. Ha salito le scale. Si è diretto verso la camera, e quando ha trovato la porta chiusa a chiave, la sua rabbia è esplosa definitivamente. L’ha sfondata a calci, una scena agghiacciante per la madre, in trappola come nel film Shining. Lui le è piombato addosso, l’ha colpita ancora, ha iniziato a versarle addosso la benzina. «Ti ammazzo! Ti ammazzo!». Le ha mostrato l’accendino, un «bic» nero. Un messaggio più che chiaro: non sto scherzando. Lei ha trovato le forze per scappare, sfuggire alla sua morsa, correre giù dalle scale. E’ andata dai vicini, sconvolta, terrorizzata. Loro hanno capito subito cosa stava succedendo. Hanno chiamato i carabinieri, che in pochi minuti hanno messo fine all’incubo. Anche alla presenza dei militari, però, Giancarlo ha continuato a cercare di aggredire la madre: «Ti ammazzo! Guarda, è colpa tua se adesso ci sono anche i carabinieri». Una tragedia evitata, dicono i capitani dei carabinieri Vincenzo Nicoletti e Giancarlo Carraro. Sperando sia l’ultima, per la povera donna.

 


 

MESSAGGERO VENETO

Investito da un’anziana alticcia
24 dicembre 2010 —   pagina 05   sezione: Udine
Guidava in stato di ebbrezza alcolica l’anziana udinese che ieri pomeriggio ha investito un giovane in via Melegnano, causandogli gravi lesioni al volto, trauma cranico e altre ferite. La percentuale di alcol nel sangue era di poco inferiore al limite per il sequestro dell’auto, una Nissan Micra, ma sufficiente per il ritiro della patente alla 74enne udinese abitante nella zona in cui è avvenuto l’investimento.
È successo verso le 15.10, non lontano dall’incrocio con viale Palmanova. Secondo gli accertamenti della Polizia municipale, che sta ancora vagliando le responsabilità di entrambe le persone coinvolte, la vettura condotta dalla signora ha centrato il pedone che stava attraversando, “caricandolo” sul cofano. Il giovane – un 28enne di origini kosovare e residente a Udine – ha sbattuto la faccia sul parabrezza ed è quindi ricaduto sull’asfalto.
Sul posto, prima dell’arrivo degli agenti municipali, il personale del 118 con una ambulanza ha soccorso il giovane ferito, trasportandolo d’urgenza al pronto soccorso. Nelle ore successive il 28enne è stato sottoposto a una serie di accertamenti anche di carattere neurologico e nella serata non era ancora stata sciolta la prognosi.
Nel frattempo, i vigili urbani hanno provveduto a effettuare l’esame dell’etilometro all’anziana, da cui sono emerse le misurazioni sufficienti per il ritiro della patente di guida. Durante i rilievi, il traffico non ha subìto particolari rallentamenti.


IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE

LASICILIA

Feste di Natale controlli Polstrada contro chi beve
Venerdì 24 Dicembre 2010  Cronaca,pagina 53e-mailprint
Per questa vigilia di Natale la Polizia stradale ha predisposto un servizio di controllo molto capillare. Aumenteranno fino alle prime ore di domani gli alcoltest per combattere chi si mette al volante in stato d’ebrezza. La polizia consiglia di bere con moderazione a chi deve metwersi al volante per rientrare a casa. Ovviamente occhio anche alla velocità. Il traffico s’intensificherà specie sulla tangenziale, sulle autostrade e nella fascia viaria dei paesi etnei. Il compartimento della Stradale di Catania, tramite i 15 reparti fissi dislocati nella Sicilia orientale, ha allertato una settantina di equipaggi, ordinari, straordinari e d’ispezione. I mezzi pesanti anche oggi, domani e domenica non potranno circolare dalle 8 alle 22. Infine i tantissimi soccorsi, che la Polstrada sta effettuando già da qualche giorno, spingono a sollecitare gli automobilisti che si spostano a controllare i veicoli e rifornirsi di carburante per tempo perché molti distributori potranno essere chiusi. Agatino Zizzo

UN RICHIAMO DELLA CONFESERCENTI

MESSAGGERO VENETO

Tempo di cin cin Ecco tutte le regole per l’anti-alcol
24 dicembre 2010 —   pagina 02   sezione: Udine
Locali Tempo di cin-cin, auguri e brindisi. Ma proprio in questi giorni la Confcommercio Udine ricorda agli esercenti che proseguono la propria attività oltre la mezzanotte che sono obbligati a esporre le tabelle e a mettere a disposizione gli etilometri (la sanzione va da 300 a 1.200 euro). Deve inoltre essere sospesa la somministrazione e vendita di alcolici dalle 3 alle 6 (la sanzione amministrativa pecuniaria va da 5mila a 20mila), con la sola eccezione della notte di Capodanno. E’ prevista la sanzione accessoria della chiusura da 7 a 30 giorni alla terza violazione contestata nel biennio. Tabelle e precursori, ricorda ancora Confcommercio, consentono al cliente di affrontare più serenamente la guida ed evitare di incorrere nelle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza.

SENTENZE

LA TRIBUNA DI TREVISO

Alcol alla guida, Bacchiega condannato
24 dicembre 2010 —   pagina 38   sezione: Provincia
MONTEBELLUNA. Tre mesi di arresto, 2 mila euro di ammenda, un anno di sospensione della patente. E’ stata pesantissima la mano del giudice nei confronti di Flavio Bacchiega, consigliere comunale del gruppo Bellona, comparso davanti al giudice ieri per rispondere di guida in stato di ebbrezza. Unica «gioia» la revoca del sequestro della vettura.
Ma sulla sentenza è già annunciato appello. Appena avrà in mano le motivazioni Benedetto Pinto, ieri in tribunale nelle vesti di avvocato difensore del suo collega di gruppo, preparerà il ricorso in appello. «Ovvio che sarà presentato appello - spiega Pinto - perché la ricostruzione dei carabinieri è stata perlomeno singolare. Quella emessa dalla dottoressa Loschi è una sentenza che merita appello, anche perché c’è stata una grave compromissione del diritto di difesa, poiché l’accusa ha presentato un testimone senza che io sapessi su cosa si andava a sentirlo». Quando ha udito il giudice leggere la sentenza di condanna, Flavio Bacchiega è rimasto perplesso, ma poi è andato a fare il suo dovere di consigliere comunale: si è recato in commissione. Ieri quindi in tribunale c’era tutto il gruppo consiliare Bellona: il capogruppo Benedetto Pinto con la toga, il suo collega consigliere Flavio Bacchiega invece nelle scomode vesti di imputato di guida in stato di ebbrezza. Tutto era accaduto circa un anno fa, al termine di una seduta del consiglio comunale che era proseguito fino a mezzanotte e poi parte dei consiglieri era andato a bere qualcosa a Biadene. Tra loro anche Flavio Bacchiega, che al ritorno ha trovato sulla sua strada, o meglio dietro di lui, i carabinieri. Che lo avevano fermato dopo un po’ di strada a colpi di sirene e lampeggianti. E all’alcoltest il consigliere comunale, che è stato in passato anche presidente del consiglio, era risultato positivo, tanto che gli avevano sequestrato la macchina e lo avevano denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. E ieri la sentenza di condanna, che sarà appellata non appena il giudice depositerà le motivazioni, come sentenze di condanna sono state le altre emesse ieri per analoghi processi per guida in stato di ebbrezza. Ai tempi della denuncia Flavio Bacchiega aveva affermato: «Ho sbagliato, ma mi sembra impossibile quel tasso visto quel che avevo bevuto, solo qualcosa dopo il consiglio comunale e basta, non ero stato a una festa». E ieri, dopo la sentenza di condanna, è rimasto della stessa opinione, che cercherà di far valere in appello. (e.f.)

TUTTE LE BEVANDE ALCOLICHE CONTENGONO UNA DROGA CHIAMATA ALCOL. ANCHE IL VINO. NON MI SEMBRA CHE LA DROGA SIA… UN COMPAGNO IDEALE!!!

VIRGILIO NOTIZIE

Scienza/ Vino compagno ideale per le feste di Natale
Nuovi studi: effetti benefici per nutrizione e peso corporeo
Roma, 24 dic. (Apcom) - Alle soglie della stagione natalizia delle grandi abbuffate, due buone notizie - le riferisce ’Wine Spectator’ - per gli amanti del vino. Non solo agevola la digestione - come dimostra uno studio pubblicato sul sito del ’British Medical Journal’ - ma aiuterebbe anche a tenere la linea - lo dice una ricerca di prossima pubblicazione su ’Nutrition’. Il primo studio ha messo a confronto la digestione di un pasto a base di fonduta a seconda che lo si accompagni con tè o con vino bianco. Il risultato è che lo svuotamento gastrico è significativamente più veloce quando la fonduta è consumata con tè, piuttosto che con vino. Il rallentamento del processo garantito dal vino bianco comporta, affermano i ricercatori, un assorbimento più efficiente dei nutrienti. L’altro studio - 6 anni di test condotti in Spagna presso l’Università di Navarra su 9.300 persone - rileva che chi preferisce birra e alcolici tenderebbe a mettere su peso, chi invece sceglie vino no.

ATTENZIONE ALLE FESTE


OMNIAUTO.IT

È festa? Pericolo alcol
Autore: Redazione Tags: Attualità
Ecco le sanzioni per chi sgarra. Per il vostro bene, rispettate le regole del Codice
24.12.10 Dovrebbe essere un periodo di festa, anche sulle strade, ma troppo spesso si trasforma in un dramma: parliamo del Natale. Basti un dato: secondo uno studio realizzato dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale (la onlus delle Assicurazioni), lo scorso esodo natalizio (25 dicembre 2009-inizio 2110) si è registrato un aumento dei sinistri (+4,9%), degli incidenti con esito mortale (35,7%), dei morti (+20,6%) e delle persone con lesioni fisiche (5,6%) rispetto al Natale 2008-inizio anno 2009. Ben 41 decessi e 1993 feriti.

UN MIX MICIDIALE
Quali le cause? La velocità e l’alcol, uniti alla distrazione per il cellulare. E l’andamento delle violazioni contestate dalla Polizia stradale lo confermano. Durante l’esodo 2009, l’eccesso di velocità e la velocità pericolosa (29.586 contravvenzioni, +24% rispetto al 2008) risultano essere le infrazioni maggiormente sanzionate, a cui si aggiungono la guida sotto l’effetto di alcol (779 contravvenzioni) e la guida col telefonino in mano (787).

LE REGOLE PER I NEOPATENTATI
Per arginare il fenomeno delle morti sulle strade dovute all’alcol, il legislatore ha introdotto ad agosto 2010 l’articolo 186-bis del Codice della strada. È vietato guidare dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste per: i conducenti di età inferiore a 21 anni e i conducenti nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B (quella per le auto); i conducenti professionali in genere. Siamo di fronte alla cosiddetta tolleranza zero. Chi sgarra paga 155 euro, più il taglio di cinque punti-patente, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a zero e non superiore a 0,5 grammi per litro. Se, in quelle condizioni, provoca un incidente, la sanzione raddoppia: 310 euro. Vedremo se ci saranno i risultati sperati: solo nel 2009, si sono registrate 950 vittime tra i 18 e i 29 anni; e ben il 42,9% di questi decessi - 408 giovani - è avvenuto tra le ore 22 e le 6 di mattina. Sono statistiche tristi: le stragi del sabato sera.

PER GLI ALTRI
Per gli altri guidatori, cosiddetti esperti, la guida in stato d’ebbrezza è punita con la sanzione amministrativa di 500 euro, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro di sangue (articolo 186 del Codice della strada). Oltre a questo, c’è la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi. Poi, ecco il secondo livello: ammenda di 800 euro, arresto fino a sei mesi e pena accessoria dello svolgimento di un’attività sociale gratuita e continuativa fino a sei mesi, con un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro; più la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Infine, ammenda di 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, per un valore superiore a 1,5 grammi per litro. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata.


DA SOTTOLINEARE IN CALO IL CONSUMO DEGLI ALCOLICI

BLOGLEIWEB.IT

Lo stato di salute degli europei
scritto da: Redazione OK in Il Giornale | Permalink
Gli europei, rispetto al 1980, vivono di più e consumano meno alcol e sigarette. Ma sono anche più obesi e vivono in Paesi in cui non ci sono abbastanza medici e si spende troppo per la spesa sanitaria. La fotografia della sanità in Europa è data dal rapporto dell’Ocse Health al a Glance: Europe 2010. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha preso in considerazione 42 indicatori della salute nei 27 Stati dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Ecco i risultati.
- Vita più lunga: l’aspettativa di vita media è cresciuta di 6 anni rispetto al 1980 ed è di circa 78 anni.
- Meno tabacco grazie a aumento delle tasse, campagne di sensibilizzazione e divieto di pubblicità.
- Meno alcol: il consumo degli alcolici è sceso in media del 13%.
- In 15 Paesi Ue oltre la metà degli adulti è sovrappeso. In media, il 15,5% della popolazione adulta europea è obeso, il doppio di quanto registrato 20 anni fa.
- In molti Paesi c’è preoccupazione per la carenza di medici e infermieri, che in effetti in alcuni Stati (tra cui l’Italia) sono in calo.
- La spesa sanitaria è aumentata in tutta Europa. In media nel 2008 è stato speso l’8,3% del Pil, contro il 7,3% del 1998.

Rassegna alcol e guida del 26 dicembre 2010

VARESENEWS.IT

Castellanza
Ruba alcolici per festeggiare il Natale, in manette pensionato
L’uomo, un 63enne, stava uscendo dall’Esselunga con bottiglie di champagne e whiskey ma è stato fermato all’uscita dai carabinieri, avvisati dal servizio antitaccheggio
I Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio, la vigilia di Natale, hanno arrestato un uomo di 63 anni di Castellanza, pensionato con precedenti per furto. L’uomo si era impossessato di alcune bottiglie di Champagne, vino e whiskey probabilmente per festeggiare un "allegro Natale " a costo zero. Aveva appena guadagnato l’uscita dell’Esselunga di Castellanza quando è stato fermato dai Carabinieri, allertati dal servizio antitaccheggio del supermercato. L’uomo, ancora con la refurtiva in mano è stato arrestato e condotto presso il carcere di Busto Arsizio. In coincidenza delle festività i supermercati e gli esercizi commerciali sono sottoposti ad una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine proprio per garantirne maggiore sicurezza.

SALERNONOTIZIE.IT

Alcol vietato ai minorenni, Sindaco De Luca annuncia pugno duro contro i baristi trasgressori
Giro di vite dell’Amministrazione Comunale di Salerno contro i bar che somministrano alcol ai minorenni. Ad annunciarlo il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca nel corso del consueto appuntamento del venerdì su LIRATV. “Useremo il pugno duro nei confronti di chi somministra alcolici ai minori. In molti bar viene data la possibilità ai ragazzini di bere il classico cicchetto al costo di un euro. Gli alcolici non devono essere dati ai minori e faremo di tutto per evitare che questa cosa assurda si ripeta in futuro”. De Luca annuncia controlli serrati da parte dei Vigili Urbani, provvedimenti durissimi nei confronti dei bar che somministrano bevande alcoliche a quanti non hanno la maggiore età.
«Giusto vietare l’alcol ai minori». I baristi di Salerno si dicono favorevoli ad accogliere una ordinanza di divieto che va in questa direzione. Contestualmente, però, si registra un coro di consensi anche sulla necessità di maggiori controlli, in particolare nel centro cittadino durante le ore notturne della movida.
«Gli alcolici ai minori non devono essere dati», spiega il gestore di un noto bar della movida, «nel mio locale questo è sempre accaduto. A chi non è maggiorenne non do alcolici. Sono d’accordo anche su un’estensione dei controlli da parte delle forze dell’ordine e dei vigili urbani. Così come non ritengo un problema l’eventuale diminuzione dell’orario di chiusura dei locali qualora venisse presa in esame anche questa eventualità».
Dello stesso avviso anche il titolare di un bar nella zona orientale: «Non do da bere ai minorenni. È da sempre una regola nel mio locale. Sulla sicurezza ritengo che faccia bene il sindaco a richiedere maggiori controlli inoltre, una riduzione dell’orario di apertura non mi darebbe noie, visto che di norma chiudo al massimo all’una».
Di diverso avviso un altro gestore di bar nel centro cittadino che concorda su sicurezza e divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni ma sugli orari invita a riflettere. «Tale decisione», secondo il gestore di questo bar, «potrebbe danneggiare alcuni locali». «Non vendo alcol ai minorenni», avverte, «anche i controlli sono necessari. La chiusura? Deve restare alle 4, anche perché se qui chiudiamo prima i giovani si mettono in auto e raggiungono discoteche o altri locali che rimangono aperti. Spero che non vengano modificati gli orari. Verremmo penalizzati. E non poco».

RIVERA24.IT

Ubriaco e armato di coltello cerca di irrompere in casa della ex: denunciato marocchino 21enne
Sanremo - Ha cercato di farsi aprire e di irrompere in casa e la donna, non trovando vie di scampo, ha allertato il 112 dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile, unitamente a quelli della Stazione
di Fabrizio Tenerelli
Un immigrato marocchino di 21 anni che, stamani, armato di coltello e in preda ai fumi dell’alcol ha cercato di irrompere nell’abitazione della sua ex fidanzata, di 43 anni, abitante nel centro storico di Sanremo, e’ stato denunciato dai carabinieri con le accuse di tentata violazione di domicilio aggravata, minacce aggravate e porto abusivo di armi. Erano da poco passate le 9, quando l’uomo ha bussato alla porta di casa della ex.
Ha cercato di farsi aprire e di irrompere in casa e la donna, non trovando vie di scampo, ha allertato il 112 dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile, unitamente a quelli della Stazione. L’immigrato, pregiudicato e irregolare nel nostro Paese, e’ stato ricoverato in osservazione. Considerando il suo stato psichico e la possibilita’ che si abbandoni a gesti di autolesionismo, non si esclude un suo futuro ricovero coatto.

RIVIERA24.IT

Armato di coltello di scaglia contro il figlio e ferisce la moglie a una mano: denunciato un 57enne
Ventimiglia - Un uomo di 57 anni, che nella tarda serata di ieri, durante un’accesa lite di famiglia, si e’ scagliato contro il figlio, armato di coltello, ferendo la moglie a una mano, mentre tentava di difendere il ragazzo, e’ stato denunciato
di Fabrizio Tenerelli
Un uomo di 57 anni, che nella tarda serata di ieri, durante un’accesa lite di famiglia, si e’ scagliato contro il figlio, armato di coltello ed ha ferito la moglie a una mano, mentre tentava di difendere il ragazzo, e’ stato denunciato dalla polizia con le accuse di lesioni gravi e tentate lesioni aggravate. E’ accaduto nel centro storico di Ventimiglia. La discussione, nata per motivi ancora in fase di accertamento, e’ subito degenerata, anche per le condizioni dell’uomo che era visibilmente ubriaco.
Quest’ultimo, dopo aver distrutto alcune suppellettili di casa, si e’ scagliato con un grosso coltello da cucina contro il figlio maggiorenne tentando di colpirlo. In questo frangente la moglie, intervenuta per difenderlo, e’ stata ferita alla mano. Trasportati al pronto soccorso di Bordighera la donna e’ stata giudicata guaribile in trenta giorni, mentre l’aggressore, dopo una medicazione per delle lievi ferite ai piedi, considerate le sue condizioni psichiche, è stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.

SAVONANEWS.IT

Savona: ubriaco si introduce clandestinamente dalla polstrada
Completamente ubriaco ha pensato bene di introdursi nell’area recintata della caserma della polizia stradale di Savona. Protagonista dell’insolito episodio e’ stato un ventinovenne di nazionalita’ ucraina. L’extracomunitario e’ stato immortalato dalle telecamere a circuito chiuso della Stradale e quindi arrestato dagli agenti per introduzione clandestina in luoghi militari, resistenza a pubblico ufficiale e violenza. Il giovane, una volta bloccato, ha tentato di strozzarsi con una maglietta e anche in questo caso e’ stato ripreso dalle telecamere della polizia.

CORRIERE ADRIATICO

L’eccellenza
Due milioni di bottiglie per esaltare Passerina e Pecorino
Velenosi, brindisi divini (*)
di Andrea Fraboni
Ascoli Piceno Un compagno di viaggio, una presenza irrinunciabile non solo a tavola ma nei sentimenti di tutti noi. E’ il vino e soprattutto è il vino come lo intende Angela Velenosi. E siccome Angela il vino lo fa è chiaramente a sua immagine e somiglianza. Un’azienda giovane che muove i primi passi nel 1984 grazie a due giovanissimi imprenditori, Angela appunto ed Ercole Velenosi. Una crescita continua che nel 2005 ha trovato ulteriore conferma e spinta con l’arrivo di un nuovo socio, Paolo Garbini. “Nonostante operiamo nel settore solo da un paio di decenni - conferma Angela Velenosi - la nostra forte passione ci ha permesso di imparare rapidamente, di migliorare le tecniche di produzione e creare una cantina di assolutissimo rispetto dove, attraverso l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia si produce dell’eccellente vino”.
Il cuore di Velenosi è ad Ascoli Piceno, un po’ in collina dove il terreno è prevalentemente argilloso e molto fertile. I poderi si estendono nella splendida valle del fiume Tronto, in una zona da sempre vocata alla coltivazione della vite. Si coltiva l’uva ad Ascoli Piceno, Castorano, Monsampolo e Castel di Lama ma le ramificazioni di Velenosi vanno oltre: un vigneto nella zona di Ancarano in provincia di Teramo e a Marcelli, ad Ancona. “I nuovi impianti - continua Angela - riproducono i sistemi originari caratterizzati da particolare fittezza delle viti. I vigneti realizzati negli ultimi cinque anni sono muniti di sistemi di irrigazione”. L’azienda è composta di 105 ettari di vigneti tra Trebbiano, Pecorino, Passerina, Malvasia, Pinot Nero, Chardonnay, Muller Thurgau, Sauvignon blanc, Montepulciano, Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Schiraz e Petit Verdot.
Attilio Pagli è l’enologo che “controlla” due milioni di bottiglie annue (nove Doc e due Igt) e tra le quali spicca, tra gli altri, il Brecciarolo (Rosso Piceno Superiore e Falerio), il Roggio del Filare e per gli amanti del bere divertente il Villa Angela nelle tre versioni: Chardonnay Marche Igt, Pecorino Offida Doc e Passerina Marche Igt. Visto il periodo vale la pena segnalare anche le bollicine... di stagione: intanto lo straordinario Gran Cuvee (metodo classico, Chardonnay e Pinot nero vinificato in bianco) e ancora l’esaltante The Rose che già dal colore (rosa antico ramato) si fa amare e a chiudere la Passerina Brut (metodo Charmat), giovane e vivace: tre modi giusti per brindare marchigiano.
(*) Nota: l’articolo non dice nulla di particolarmente interessante, ma il titolo è meraviglioso.



 

 

Lunedì, 27 Dicembre 2010
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