Foto Blaco-archivio Asaps (ASAPS), 29 dicembre 2010 – Sono stati denunciati dalla Polizia Stradale di Modena perché utilizzavano patenti di persone morte per non pagare le multe e soprattutto per non perdere i punti. Autori della truffa padre e figlio, titolari di un’impresa di pompe funebri che secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbero fornito i dati dei deceduti dopo essere stati multati per eccesso di velocità sull’Autosole con il sistema automatico “tutor”. In una dozzina di infrazioni, due delle quali commesse nel tratto modenese dell’A1, i due impresari avrebbero usato questo stratagemma per beffare la Polstrada sfrecciando a velocità elevate nelle loro trasferte di lavoro al volante di carri funebri. Sono però emerse anomalie incrociando le date dei decessi delle persone e quelle in cui le stesse venivano multate. I due uomini dovranno ora rispondere di falso ideologico e materiale, sostituzione di persona e false dichiarazioni. Il tentativo di non perdere i punti e di non pagare la sanzione per chi non comunica chi era alla guida questa volta è andato male. Nell’estrazione è uscito il morto che parla. (ASAPS)
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