Soldati pattugliano le strade di Guadalupe alla ricerca della poliziotta rapita
GUADALUPE (Messico) - Restava solo lei a pattugliare e garantire un minimo d’ordine a Guadalupe, cittadina messicana dello stato di Chihuauha al confine con gli Stati Uniti. E l’hanno fatta sparire: Erika Guandara, l’ultima funzionaria di polizia rimasta in città, è stata rapita di notte da un commando. Hanno fatto irruzione a casa sua e l’hanno sequestrata incendiando poi la sua abitazione, ha riferito l’ufficio del procuratore generale. Ora in città non rimane più nessun poliziotto. La giovane donna, 28 anni, era entrata in servizio a giugno mentre molti dei suoi colleghi più anziani lasciavano: dopo l’omicidio di un funzionario delle forze dell’ordine, diversi agenti avevano rinunciato all’incarico e nessuno si era candidato a sostituirli: Gandara era rimasta sola.
Nella località di circa novemila abitanti, in una zona controllata dai cartelli del narcotraffico a ridosso alla frontiera con gli Stati Uniti, ci sono stati decine di omicidi quest’anno. La poliziotta girava con l’arma in pugno ogni giorno per le strade di Guadalupe. Diceva di aver paura come tutti gli altri, ma continuava a fare il suo lavoro. Ora il governo messicano ha inviato l’esercito in città e sta indagando sulla sua scomparsa. Guadalupe dista solo cinque chilometri dalla frontiera con gli Stati Uniti ed è stata teatro di numerosi episodi di violenza da parte delle bande di narcotrafficanti. Si trova a 60 chilometri da Ciudad Juarez, nel cuore di una delle regioni più violente del Messico. Ed è anche molto vicina al villaggio di Praxedis Guadalupe Guerror, dove in ottobre un’altra ventenne, studentessa universitaria in criminologia, è diventata capo della polizia: Marisol Valles era stata l’unica a far domanda per il lavoro.
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Il numero delle vittime della guerra tra i cartelli per il controllo del narcotraffico in Messico è impressionante: si calcola che negli ultimi quattro anni ci siano stati oltre 30mila morti.
da Repubblica.it
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