Forlì - Indagine della Polizia Stradale sull’uso degli autovelox sulla E45

Foto Blaco – archivio Asaps

(ASAPS), 7 gennaio 2011 – Abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali. Sono questi i reati contestati a trentotto dalla Polizia Stradale di Forlì e Bologna nell’ambito dell’operazione “Alto Savio”. Gli agenti hanno messo sotto sequestro “per gestione irregolare” alcune apparecchiature per il rilevamento della velocità (Autovelox) installate sulla S.G.C. E/45 da parte dei comuni di Roncofreddo e Verghereto attraversati dall’arteria stradale. L’inchiesta vede coinvolti alcuni amministratori fra i quali il sindaco di Roncofreddo e l’ex sindaco di Verghereto e alcuni e gli operatori della Polizia Municipale, nonché gli amministratori delle ditte che si sono aggiudicate gli appalti per l’esecuzione dei servizi di rilevamento della velocità. In particolare, è emerso che l’attività di accertamento delle violazioni alle norme del Codice della Strada, avveniva in maniera irregolare “mediante l’occultamento delle postazioni in modo da non poter essere viste dagli utenti in transito”. La successiva gestione dei proventi delle contravvenzioni e la ripartizione delle somme riscosse avveniva, secondo l’accusa, in violazione delle previsioni di legge di cui all’art.208 del Codice della Strada, con distrazione di fondi dalle destinazioni obbligatorie, in particolare per quelle da destinare alla tutela dell’utenza debole. (ASAPS)