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Rassegna alcol e guida del 10 gennaio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

ILDENARO.IT

Regione Campania
Enoteca, si riparte dal progetto di Città della Scienza
Riparte il progetto di “Enoteca regionale” per la promozione del vino e della viticultura campana. Lo prevede una delibera della Giunta regionale pubblicata stamane sul bollettino ufficiale. Dopo lo stop di Palazzo Santa Lucia (inserito in un decreto taglia sprechi), arriva ora il via libera definitivo dalla Giunta guidata da Stefano Caldoro al progetto di Città della Scienza che prevede l’apertura di cinque enoteche provinciali per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro. L’atto, però, prevede un’importante modifica: il sistema di gestione delle enoteche “sarà definito direttamente dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campani” e non solo da Città della Scienza.


FARMACIA.IT

PER RESTARE GIOVANI PIÙ A LUNGO SEGUI UNA DIETA ANTI-AGING
http://www.farmacia.it/cgi-bin/dbnews/dnrun.cgi?newsid=rdm926
Quello che mangiamo ha effetti sul nostro benessere fisico e in particolar modo sulla nostra pelle. In natura ci sono cibi cosiddetti antiaging che ci consentano di rimanere più giovani più a lungo.
Ecco quali sono:
Pomodori: ricchi di antiossidanti in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. Il pomodoro protegge da vari tipi di tumore, per esempio quello alla prostata, al seno, alla pelle e all’intestino.
Pesce azzurro: ricco di omega-3 e omega-6, che riducono il livello di colesterolo, e aiutano a rimanere più giovani nel tempo.
Uova: ricche di selenio, in grado di mantenere in forma il nostro cervello.
Olio: con vitamina E (un antiossidante utile nella lotta ai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e capace di proteggerci dalle malattie cardiovascolari), acido oleico e squalene.
Tè verde: le catechine in esso contenute sono efficaci per potenziare le difese dell’organismo e restare giovani. Aiuta a proteggere dai tumori.
Uva e vino rosso: naturali antiaging, contengono resveratrolo che aiuta a proteggere l’organismo dalle patologie legate all’invecchiamento. Rinforza le ossa e agisce contro le malattie cardiovascolari.  (*)
Papaia: ricchissima di minerali e aminoacidi, povera di grassi e di calorie. Contiene vitamina A e betacarotene, che aiutano a prevenire l’invecchiamento della pelle: la papaina permette di rimuovere le cellule morte e detergere in profondità le impurità della pelle.
Kiwi: ricchissimo di vitamina C, efficace nel rinforzare il sistema immunitario. E agrumi: sempre ricchi di vitamina C, che rafforzando le difese immunitarie riducono il rischio di ammalarsi di cancro. La vitamina C svolge una funzione protettiva nei confronti di colesterolo alto, pressione arteriosa e arteriosclerosi.
 
(*) Nota: questo ragionamento è valido soprattutto per il vino rosso, ma non tanta motivo del resveratrolo, presente solo in piccole tracce, ma per l’alcol, nel vino in quantità enormemente superiori. Bevendone parecchio, si ha la quasi matematica certezza di evitare TUTTE le patologie legate all’invecchiamento.
L’effetto è miracoloso: si rimane giovani… per l’eternità.
Chi tra voi intendesse esprimere il proprio parere su questo articolo ai responsabili di questo sito, può scrivere a  redazione@farmacia.it , e per conoscenza ai redattori di questa rassegna stampa.

CORRIERE DELLA SERA

SICUREZZA STRADALE
Sei sbronzo? L’auto non parte
Arrivano dall’antiterrorismo i dispositivi che rilevano il tasso alcolico del conducente e bloccano il motore
MILANO - Dispositivi sensoriali di serie che bloccano l’auto se il conducente è ubriaco. Ci vorrà ancora qualche anno, ma il destino dei pirati della strada alticci sembra essere segnato. Tutto merito di una tecnologia sviluppata nel decennio scorso per scovare le bombe dei terroristi e recentemente riadattata per sconfiggere la piaga degli incidenti stradali causati da guida in stato d’ebbrezza.
EBBREZZA - Negli ultimi due decenni come racconta il Washington Post sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone a causa dell’alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato di aver guidato da ubriaco almeno una volta nell’ultimo anno. Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute direttamente alcune case automobilistiche internazionali e diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale che hanno deciso di finanziare lo sviluppo di questi dispositivi sensoriali. Questa innovativa tecnologia, capace di cogliere il tasso alcolico del conducente in pochi secondi, potrebbe un giorno essere applicata su tutte le automobili. Se la percentuale di alcol rilevato dai sensori supera i limiti consentiti dalla legge, l’auto non parte.
SENSORI - Oggi esistono già veicoli dotati di etilometro anti-avviamento. In questi casi il conducente prima di partire deve soffiare in un tubo che calcola il suo stato di ebbrezza. Anche in questa circostanza se la percentuale rilevata supera quello consentita dalla legge, l’auto non si mette in moto. Tuttavia è molto facile eludere questi test, ad esempio facendo soffiare nell’etilometro una persona diversa dal conducente che non ha bevuto alcol. I sensori installati direttamente in macchina invece dovrebbero essere infallibili: il solo contatto con il conducente permetterà a questi di riscontrare il suo stato di lucidità.
DIFESA - Questa tecnologia è direttamente collegata ai progressi nel campo della lotta al terrorismo. Da tempo infatti la Difesa americana ha sviluppato sensori in grado di rilevare la presenza di sostanze esplosive potenzialmente pericolose: «Se riescono a scovare le sostanze esplosive attraverso una rapida analisi delle sostanze molecolari, perché non dovrebbe essere capaci di rilevare la presenza di altre sostanze, tra cui alcol e droghe?», dice Richard Bloom, esperto di antiterrorismo a capo del Consiglio di sicurezza dell’aviazione civile. «Dovranno passare almeno 5-7 anni prima di vedere su tutte le auto questi dispositivi», dichiara al quotidiano americano Robert Strassburger, vicepresidente per la sicurezza di Alliance of Automobile Manufacturers, società che lavora per le più importanti case automobilistiche internazionali. Stassburger afferma che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni e che il costo medio dei dispositivi non è ancora stato deciso: «Il prezzo dovrà essere ovviamente basso e questi congegni saranno in linea con gli altri standard di sicurezza - taglia corto Strassburger - Vogliamo che la gente capisca la necessità e il vantaggio di questa tecnologia».
VENTI SECONDI - I dispositivi dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in una ventina di secondi e funzionare su ogni auto per almeno 10 anni. Susan Ferguson, esperta di sicurezza stradale che sta guidando le ricerche, è certa che una volta a regime questi sensori ridurranno esponenzialmente il numero d’incidenti stradali: «Velocità, accuratezza e precisione saranno i tre criteri chiave di questa nuova tecnologia».
Francesco Tortora

TRENTINO

«Spritz generation» e il rischio violenza
Centinaia di giovanissimi travolti da eccessi e maleducazione
ROVERETO. Stavolta, se non c’è scappato il morto, c’è mancato davvero poco. La sveglia l’ha data qualche giorno fa il barista Luca Tiecher, suggerendo all’amministrazione comunale di creare un punto d’aggregazione per i giovani fuori dal centro storico, per sua natura poco adatto alle intemperanze alcoliche di chi non ha educazione sufficiente per gestire gli eccessi. Ma che l’atmosfera in città sia cambiata, e che il rischio di finire in una rissa, anche per sbaglio, sia concreto, lo si respira da tempo. I fatti dicono che il rito del fine settimana - perlomeno dove l’offerta post-lavoro e post-studio è limitata ai bar, unica alternativa a un cinema privato e a uno parrocchiale, a una discoteca che non c’è più, un rock club che non c’è mai stato - viene salutato alla sera con fiumi di alcol, che il fenomeno è di massa e che interessa soprattutto i giovanissimi, cioè i meno attrezzati a gestirne le conseguenze. In questo contesto, basta poco per accendere la miccia che fa esplodere la rissa. Parafrasando un imbarazzante campagna pubblicitaria, è la “spritz generation”. I baristi sono l’unico baluardo all’invasività del fenomeno. Più spesso però ne sono le vittime: sono centinaia i ragazzi che ormai si organizzano comprando plateaux di lattine in sconto e vino in brik per poi scolarselo in gruppo davanti ai locali, troppo costosi per loro. Pieni di alcol a buon mercato, spesso si trasformano in vandali senza rispetto. Non sono clienti dei locali, anzi, quelli affezionati se ne vanno appena li vedono. In Inghilterra li chiamano “binge drinkers”, gente che beve fino a schiattare. I genitori quasi sempre sono ignari delle abitudini dei figlioli, spesso anzi li difendono a spada tratta. I gestori dei bar fanno quello che possono. Alcuni tentano di far sciamare altrove i molesti (parecchi) e i pericolosi (qualche decina). Altri anticipano la chiusura. Ma così il problema è solo spostato. Qualche isolato più in là. (gil)

IL GAZZETTINO (Vicenza)

Maranese guidava da 3 anni senza patente
THIENE - (va.ba.) Guidava da tre anni senza patente ed ebbro, ma alla fine è stato pizzicato e ora rischia 9mila euro di ammenda, un anno e mezzo di arresto e l’auto confiscata. Si tratta di B.M. 47 anni di Marano che l’altro giorno verso le 14.30 a causa di una manovra errata eseguita con l’auto, una Fiat Punto, sulla rotatoria di via Lampertico in direzione Malo, veniva notato da una pattuglia della polizia locale nordest. Gli agenti decidevano così di fermare l’uomo che risultava sprovvisto di patene ritiratagli dalla prefettura di Vicenza ben tre anni or sono. Alla prova dell’etilometro poi B.M. risultava con un tasso alcolico pari a 3.44 grammi litro, mentre ricordiamo il massimo consentito è di 0.5 grammi/litro.

MARKETPRESS.INFO

FVG: GIUNTA APPROVA PIANO PREVENZIONE 2010-2012
Trieste, 10 gennaio 2011 - Promozione della salute quale bene individuale ma anche interesse collettivo attraverso un complesso di azioni positive che puntano a migliorare le condizioni di vita della popolazione riducendo i rischi legati ad abitudini e stili di vita potenzialmente dannosi, contrastando gli eventi infortunistici (sulle strade, sul lavoro, a casa) e le patologie professionali, garantendo programmi organizzati di ´screening´. Il tutto in un quadro di forte sinergia e collaborazione non solo tra Regione, Enti locali, imprese, mondo del volontariato, istituzioni scolastiche, ma anche a livello interregionale, e con il supporto di efficaci strategie comunicative capaci di diffondere conoscenze e di incidere su comportamenti e atteggiamenti. Sono questi, come sottolinea l´assessore alla salute Vladimir Kosic, gli obiettivi del "Piano regionale della prevenzione 2010-2012" che la Giunta regionale ha approvato il 29 dicembre in via preliminare, nel pieno rispetto degli indirizzi e delle metodologie indicati nell´analogo documento predisposto a livello nazionale. Il Piano, ben 268 pagine, parte da quello che è il quadro di riferimento in fatto di salute in Friuli Venezia Giulia. In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione e di un basso indice di fecondità, le principali cause di morte sono le malattie cardiovascolari e i tumori, che possono essere apprezzabilmente ridotti sia adottando abitudini di vita sane che grazie a diagnosi precoci. Concetti non ancora radicati negli adolescenti, tra i quali invece fumo e alcolici sono troppo desiderati. Parallelamente il ´profilo salute´ non manca di evidenziare la presenza di infortuni sul lavoro o nell´ambiente domestico, e soprattutto di incidenti stradali (110 morti e 6.459 feriti nel 2008). Da qui sono quattro - spiega l´assessore - le macroaree in cui il Piano della prevenzione è articolato, che si sviluppano in 19 diverse linee progettuali di intervento, per affrontare le problematiche di tutte le età e di tutte le condizioni sociali. Il primo settore è quello della ´medicina predittiva´, rivolta a persone sane o senza patologie evidenti, nelle quali si cercano i segni di fragilità che danno una certa predisposizione a sviluppare malattie molto frequenti come quelle cardiovascolari o i tumori del colon retto. L´area che vede il maggior numero di iniziative è quella della ´prevenzione universale´. Sono comprese in essa i progetti per prevenire gli infortuni sul lavoro, stradali e domestici; per ridurre l´insorgenza di malattie infettive, anche attraverso le vaccinazioni; per migliorare la qualità dell´ambiente riducendo i fattori inquinanti; per garantire la sicurezza degli alimenti; per favorire stili di vita sani, basati su una corretta alimentazione e sulla promozione dell´attività fisica. Alla riduzione dell´incidenza delle malattie cardiovascolari e delle principali forme tumorali (carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto) è dedicata l´area della "prevenzione in popolazioni a rischio". In questo contesto saranno consolidati i programmi di screening, per i quali si punta ad accrescere le percentuali di adesione, che appaiono ancora troppo limitate nonostante la provata efficacia di una diagnosi precoce. Quarto ed ultimo settore di intervento quello della ´prevenzione delle complicanze e recidive´, rivolto alla promozione della salute tra gli anziani, autentica risorsa della società, da preservare da patologie cronico-degenerative. Sono inoltre state individuate altre aree progettuali che si occupano, tra l´altro, di problemi legati alla presenza di amianto, di lavoro agricolo, di broncopneumopatie croniche, di odontoiatria sociale. L´assessore Kosic ricorda infine come la collocazione geografica del Friuli Venezia Giulia costituisce un elemento di vantaggio che favorisce la realizzazione di reti collaborative con regioni dell´Italia settentrionale, con la Slovenia e con il Land austriaco della Carinzia. Proprio in questo senso si sta predisponendo iniziative congiunte con gli assessorati alla salute della Lombardia e del Veneto per un coordinamento dei piani e delle attività di prevenzione.

RADIORTM.IT

Modica. Minaccia con un cacciavite un commerciante. Intervento della polizia
Certo è che i rapporti di buon vicinato sono veramente andati a farsi benedire visto che per chiedere conto e ragione si è presentato al cospetto del contendente armato con un cacciavite. E’ accaduto sabato, intorno alle 17,30, quando un pensionato, residente in Via Santa, una stradina a traffico limitato parallela al centralissimo Corso Umberto, si è presentato nel negozio di un settantenne minacciandolo di morte con un arnese da lavoro. Quest’ultimo, dopo un diverbio verbale scaturito per futili motivi, ma pare per la difficoltà a transitare dall’avventore, ha pensato bene di telefonare al 113. In pochi minuti si è portata sul posto una pattuglia del Commissariato arrivata a sirene spiegate per farsi largo dall’intenso traffico veicolare che c’è nel centro cittadino. L’uomo armato era ancora all’interno dell’esercizio ed è apparso in evidente stato di ebbrezza. Gli agenti lo hanno riportato alla ragione e la situazione sostanzialmente è stata ricomposta. Adesso bisognerà capire se la vittima deciderà di sporgere querela oppure lascerà perdere. Per la controparte potrebbero scattare i reati di minacce aggravate e porto di oggetti atti ad offendere.
CORRIERE ADRIATICO

Un festival per le birre
Omaggio ai prodotti artigianali, l’appuntamento a Villa Baruchello
Porto Sant’Elpidio Dopo il successo dell’estate scorsa, torna il festival della birra artigianale, che da venerdì a domenica prossimi terrà banco a Villa Baruchello. L’iniziativa è stata presentata dagli organizzatori e dal sindaco Mario Andrenacci. “Dont’ worry, beer happy”, il titolo dell’iniziativa, che punta a valorizzare prodotti di alto livello di piccoli produttori artigianali. Per farlo è stata costituita anche l’associazione cultori birra artigianale di qualità, presieduta da Paolo Cannoni, che con Marco Raffaeli, titolare del birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio, propone l’evento.
“Ci accomuna la passione per le buone birre – spiegano gli organizzatori -. Per questo abbiamo voluto proporre un evento che seleziona alcuni produttori da tutta Italia, gestioni spesso a carattere familiare, tutte produzioni naturali, fresche e a breve conservazione, bevande che difficilmente riescono a inserirsi nella grande distribuzione. Il nostro obiettivo è fare di questo festival un appuntamento fisso e un punto di riferimento in tutto il centro Italia. Il sostegno del sindaco e dell’amministrazione sono fondamentali, quello di Villa Baruchello sarà uno spazio ideale per l’edizione invernale. Sarà difficile ripetere i numeri della scorsa estate, ma tenevamo a dare continuità alla proposta”. Tre le serate, con apertura degli stand dalle 18, tutte con accompagnamento musicale. Venerdì 14, dalle 22.30, si esibiranno i fratelli Kronsky; sabato alla stessa ora di scena Storteaux e i Biodegradabili; chiudono domenica alle 18 gli Spaghetti a Detroit. Proporranno le loro birre, oltre allo stabilimento Mukkeller di Porto Sant’Elpidio, Opperbacco di Teramo, Bi-Du, da Olgiate Comasco, Birrificio del Ducato da Parma, Birra del Borgo da Borgorose (Rieti), Almond 22 da Pescara. Non solo bevande: al cibo penserà il Bistrò Nirvana. Spazio anche all’arte, con la mostra fotografica a cura della associazione F64.
CORRIERE ADRIATICO

Respinto dalla discoteca perché ubriaco
Non lo fanno entrare Travolge 5 persone
Biella
Non lo fanno entrare in discoteca, a Biella, e lui, ubriaco, sale in auto e travolge i clienti in fila per entrare nel locale. Cinque restano feriti e lui è arrestato dalla Polizia per tentativo omicidio plurimo aggravato, lesioni aggravate plurime e guida in stato di ebbrezza. Protagonista dell’episodio, avvenuto davanti alla discoteca “Road Runner”, è un italiano di origine marocchina, Boufessas Rachid, di 27 anni, di Cossato (Biella). Il buttafuori del locale, alla luce delle sue intemperanze delle sere precedenti e vedendolo ubriaco, non l’ha fatto entrare e il giovane si è allontanato. Salito a bordo della sua Seat Ibiza ha fatto inversione e, accelerando, si è diretto verso l’ingresso della discoteca travolgendo le persone che erano in fila.
CORRIERE ADRIATICO

Intanto a Penelope prepara un battesimo rock
Gianna Nannini non esclude un secondo bebè
Roma “Penelope voleva nascere, è nata. E mi sono fatta fotografare sulla copertina del disco col pancione perchè mi sentivo bella. Quando sei incinta viene fuori tutta la tua bellezza e la tua espressione”. Gianna Nannini risponde così alle “critiche dei benpensanti” sulla sua gravidanza in una lunga intervista esclusiva a “Tv Sorrisi e canzoni”, in edicola domani, lo stesso giorno in cui esce il suo nuovo album “Io e te”, che sarà presentato oggi a Milano. E annuncia che “Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all’apertura del tour, a Milano il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gente”. La rockstar sottolinea anche: “credo il dibattito che ho suscitato possa aiutare molte donne, sapessi quante mi hanno scritto!” e fa capire di non escludere un’altra gravidanza. Quando ha saputo di essere incinta pensava fosse un maschio: “Fino alle analisi - dice - ne ero convinta. Poi è arrivata Penelope e in un momento quell’immaginazione è svanita. Magari il prossimo sarà maschio”. Per la prima volta dalla nascita della sua bambina, avuta il 26 novembre scorso, la Nannini parla della sua vita e spiega: “va molto bene, l’unica cosa strana è che mi sono dimenticata che facevo la rockstar”. Ha chiamato la figlia Penelope perchè “quando l’ho vista ho capito che era il nome giusto: il nome richiama la scaltrezza e la pazienza della moglie di Ulisse”. Il cognome della bimba è Nannini e quando al padre: “se Penelope ha una mamma, ha anche un padre. Non credo sia necessario - sottolinea - avere per forza una famiglia “normale”, i ruoli padre-madre non sono così vincolanti: è necessario che nella famiglia ci sia molto amore”. La famiglia - dice la Nannini - è importante indipendentemente da come è composta, del resto i problemi ci sono in tutte le famiglie, anche in quelle normali”. La rockstar ribelle racconta poi: “Penelope mi sa che è peggio di me. Ribelle poi, non so più: per esempio sono diventata molto apprensiva, una cosa che non immaginavo: i primi giorni mi faceva paura anche il singhiozzo”. Poi racconta il momento della nascita: “vedevo questo lunghissimo cordone ombelicale fluorescente uscire, ecco Penelope che mi fissa negli occhi. E’ stato un attimo, mi è venuto da piangere e mi viene da piangere anche adesso che lo racconto”. In sala parto è entrata “cantando ”Volare” a bassa voce, e subito gliel’ho cantata appena nata”. La canzone è anche nel suo nuovo disco dove la voce è più limpida del solito. “Per forza, ho registrato il disco durante la gravidanza e la mia voce era ripulita di tutti i miei vizi: niente alcol, fumo, in gravidanza ho smesso tutto. Ed è uscita una voce come non l’ho mai avuta”. (*) Canto per calmarla, ma ormai ho finito il repertorio e devo improvvisare. L’altra sera, ormai senza idee, le ho cantato ”Stranger in the night”!”. Infine, delle critiche alla sua maternità attempata afferma: “me ne sono andata dalla provincia perchè non sopportavo i giudizi e i pettegolezzi, ognuno per me deve fare quello che gli pare”.
 
(*) Nota: poi – a detta del Corriere della Sera – alla nascita della figlia Gianna Nannini ha brindato, bevendo il vino “Baccano”, di sua produzione.
Speriamo si sia fermata lì, per la limpidezza della voce della cantante ma soprattutto per la salute della bimba, considerate le intenzioni della mamma di allattarla al seno.
IL TIRRENO

Tenta un furto in un bar, denunciato
Nella notte a colpi di fioriera voleva sfondare la porta
PORTOFERRAIO.  A colpi di una grossa fioriera stava tendando di spaccare la porta di un bar per compiere un furto. Il tutto a poche centinaia di metri dalla caserma di Portoferraio. Non c’è stato bisogno neanche di far scattare l’allarme che i carabinieri del radiomobile di Portoferraio erano già sul posto.
 C’è voluto veramente poco, per un polacco già noto alle forze dell’ordine, per rimediare una denuncia a piede libero per tentato furto aggravato. Ai carabinieri, infatti, è bastato prestare ascolto ai colpi che l’improvvisato ladro (in preda ad ebbrezza alcolica) stava assestando alla porta di un bar che dista neanche 100 metri dalla caserma di viale Elba e quindi intervenire in pochi istanti. Quasi sorpreso, il reo, che aveva già rotto un lucchetto della recinzione esterna dell’esercizio e che tra le braccia teneva una fioriera con cui stava provando a infrangere la porta del locale, ha subito desistito dall’intento consegnandosi ai militari. Questi, considerata la lieve entità del danno perpetrato e l’evidente stato alcolico lo hanno denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria. Emiliano Zatelli è il comandante della compagnia dei carabinieri dell’Elba. Dice: «Al di là dell’ episodio, quanto meno singolare vista la vicinanza del luogo alla caserma dell’Arma, resta comunque alta la guardia dei carabinieri dell’isola rispetto ai furti e ai reati contro il patrimonio in genere. Sebbene in viale Elba vi sia soddisfazione, per il calo generale della delittuosità sull’isola nell’ultimo anno (-16%) e soprattutto per quello dei furti (diminuiti di circa il 24%), l’Arma, che ha contribuito al risultato, tra l’altro, con un sostanzioso aumento dei controlli del territorio, con centinaia e centinaia di pattuglie in più nel 2010, per l’anno appena iniziato ha in proposito, ovviamente, di migliorare ancora le condizioni della sicurezza della comunità elbana mettendo il massimo impegno nel prevenire e nel reprimere i reati più odiosi come quelli predatori».
L’ADIGE

«Combattiamo l’alcol su più fronti»

IL PICCOLO DI TRIESTE

in fvg un abitante su quattro è un bevitore a rischio

LA GAZZETTA DI PARMA

Prima discoteca senza alcol
Ladri «beoni» in via Castagnola

GIORNALE DI BRESCIA

Guidano ubriachi: ritirate 7 patenti a Desenzano

IL QUOTIDIANO CALABRIA

Reggio, ubriaco aggredisce poliziotti. Arrestato 29enne

CITY

Non paga la birra e minaccia titolare Arrestato nel bar

L’ECO DI BERGAMO

Alcol e guida, il Consorzio dei Colli spiega i rischi

 

 

 

Martedì, 11 Gennaio 2011
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