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Rassegna alcol e guida del 11 gennaio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

CORRIERE ADRIATICO

Si tratta di una delle azioni di Sicura;-)mente, progetto per la prevenzione dei pericoli della notte
Un analcolico e si entra gratis nei locali
Macerata - Si tratta di una delle azioni di Sicura;-)mente, progetto per la prevenzione dei pericoli della notte attivo dal 2006 grazie all’iniziativa e alla collaborazione della Provincia di Macerata, della Prefettura di Macerata, e del progetto Stammibene (A.S.U.R. Marche z.t. 9 Macerata). I ticket in questione sono inviti per accedere gratis in uno dei 6 migliori locali notturni della nostra zona: Extra Alternative Club, Gatto Blu, Green Leaves, Lola, Much More, Tartaruga. Ma come fare per averli? Ordinare un analcolico in uno dei bar elencati qui di seguito, o - recarsi in uno degli Informagiovani della nostra Provincia e prendere un opuscolo informativo su alcol, droghe o HIV per ricevere un ticket in omaggio.
I bar aderenti all’iniziativa sono: Bar Maracuja Piazza V.Veneto, 8 Macerata, Roxy Bar Via G.Garibaldi, 57 Macerata, Bar mercurio Galleria del Commercio, 3 Macerata Bar Pierino Piazza C.Battisti 5 Macerata, Bar doppiozero Piaggia della Torre, 31 Macerata, Romcaffè P.zza C.Battisti Macerata, Caffè centrale Piazza della Libertà, 4 Macerata, Caffè del Viale Via San Giovanni Bosco, 6 Macerata, Bar Ezio Via G. Garibaldi, 72 Macerata , Perugini bus bar Via Valentini, 18/20 Macerata, Break Time Via Alessandro Manzoni, 101 Macerata, Bar Delizie Via Roma, 194 Macerata, Bar Delizie Corso Cavour, 27 Macerata, Caffetteria da Tiffany Via dei Velini, 41 Macerata, Caffettone Corso Cairoli, 17 Macerata, Bar Duomo Via Don Giovanni Minzoni, 28 Macerata, Acli Santa Maria della pace Via Pace, 124 Macerata , Dolce Vita Gasparrini, 11 Macerata, Miss icf caffè Via Mozzi Macerata, Pasticceria Filoni Via Annibali – Piediripa, Bar It’s Fantasy Via B. Fausto, 13 – Piediripa , Brother’s bar Via G. Natali, 51 – Sforzacosta, Caffè x Caso Via Peranzoni, 84 – Villa Potenza, Caffe’ Novecento Via Peranzoni, 184 – Villa Potenza, Bar Roma Corso G. Garibaldi, 98 – Treia, La cantinetta Piazza della Repubblica – Treia, Bar il grottino Piazza della Repubblica – Treia, Clan caffè Contrada Camporota, 58 – Treia, Bim bum bar P.zza Don Antonio de Mattia, 12 – Chiesanuova, Living caffè Via Grifoni, 13 – Matelica .
I punti Informagiovani, invece, sono: Informagiovani di Macerata – Via Pannelli, 30/32 www.comune.macerata.it Informagiovani di Tolentino – locali della stazione www.informagiovanitolentino.blogspot.com Informagiovani di Loro Piceno www.comune.loropiceno.mc.it Inform@giovani dei Sibillini – P.zza Garibaldi, Camerino nuke.informagiovanideisibillini.it Informagiovani di Matelica – Piazza Enrico Mattei, 1 www.comune.matelica.mc.it
“I ticket - informano i promotori dell’iniziativa - sono distribuiti anche dalla Prefettura di Macerata, che deve trovarvi a posto nella guida, e mediante le azioni di “Alza la testa non il gomito”, progetto di prevenzione della zona territoriale. 8 di Civitanova Marche. Essi saranno validi fino al termine della stagione invernale 2010-2011 e disponibili fino a esaurimento scorte”.
Per maggiori informazioni visita il sito www.stammibene.info,


IL MESSAGGERO (Umbria)

Lo prevede il nuovo codice della strada per chi supera 1,5 grammi/litro. Il varo dei primi provvedimenti
Ubriachi alla guida faranno i lavori utili
Dalla pulitura delle strade all’aiuto in ospedale: parte in Umbria la pena “sociale”
di MICHELE MILLETTI
PERUGIA. Martedì 11 Gennaio 2011 - Lavori forzati? No, consigliati. Liberi cioè di essere scelti, ma sicuramente preferibili rispetto alle tradizionali “pene” cui si va incontro una volta beccati ubriachi al volante. Una volta cioè che l’asticella dell’etilometro tocca quota 1,5 grammi per litro di sangue, o peggio ancora lo supera.
Lavori socialmente utili: la proposta arriva direttamente dal nuovo codice della strada, entrato in vigore a cavallo dello scorso Ferragosto. Lo stabilisce l’articolo 186, secondo cui se l’ubriaco al volante non ha causato sinistri, la pena detentiva (la reclusione) e pecuniaria (la “multa” al posto del carcere) può essere sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità se l’imputato è d’accordo. Mentre, chiaramente, la sanzione economica viene comunque versata. Si tratta dunque di prestare un’attività non retribuita a favore della collettività presso strutture comunali, provinciali e regionali, ma anche nel mondo delle associazioni di volontariato.
Dalla pulizia delle principali arterie cittadine al togliere l’erbaccia intorno ai segnali stradali, passando appunto per il volontariato fino (è la proposta delle famiglie delle vittime della strada) ai «reparti di traumatologia», il lavoro di pubblica utilità ha una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva stabilita e della conversione della pena pecuniaria, ponendo 250 euro a un giorno di lavoro sociale. Provvedimenti iniziano a “sfondare” anche in Umbria, con un forte incremento atteso per il 2011.
Lavoro socialmente utile per tutti i “beccati” al volante ubriachi, con soglie alcoliche da 1,5 grammi per litro di sangue in su: una “variante” alle pene tradizionali proposta dall’articolo 186 del nuovo codice della strada che sta incontrando già applicazioni e favori.
Nell’ultima parte dell’anno appena concluso, in diversi comuni si sono avute tali determinazioni. In Umbria la cosa sta prendendo piede e le previsioni parlano di un 2011 in cui l’applicazione dell’articolo 186 subirà una vera e propria impennata. Pulire le principali arterie cittadine, togliere le erbacce dai segnali stradali, impegni vari nel mondo del volontariato, impegno ancora sulle tematiche della sicurezza e dell’educazione stradale: il tutto ovviamente non retribuito e al fine di ottenere una sospensione della patente più breve o di evitare una multa troppo salata. Al posto della pena da 6 mesi a 1 anno di carcere, per esempio, o di una super sanzione da 1500 fino a 6mila euro.
In caso di svolgimento positivo il giudice fissa una nuova udienza e dichiara estinto il reato, dimezza la durata della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo. In caso di violazione degli obblighi connessi allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, il giudice dispone la revoca della pena sostitutiva con ripristino di quella sostituita e della sospensione della patente e della confisca.
Pareri favorevoli, si diceva, ma anche il sollevarsi di diverse perplessità. Del tipo “ok l’articolo di legge è giusto” ma bisogna valutarne le effettive applicazioni. Anzitutto è necessario che si controlli attentamente e scrupolosamente come la pena venga effettivamente svolta. E poi, dicono le associazioni che tutelano le famiglie delle vittime della strada, «in un Paese di furbetti come il nostro sarebbe facile trovare vie utili solo a evitare il sequestro dell’auto e il pagamento di una multa salata». Ed ecco che proprio dalle famiglie delle vittime arriva una importante e complessa forma di applicazione della pena stessa: «Impegnare i guidatori ubriachi in lavori che li possano rendere consapevoli dei danni che possono essere generati da un comportamento simile, come un impegno nei reparti di traumatologia dove sono ricoverate le vittime della strada». (*)
Intanto, sempre in tema di sicurezza al volante, dimenticatevi il detto “donna al volante, pericolo costante”. Stando almeno alle ultime ricerche, gli uomini avrebbero maggior predisposizione ad adottare comportamenti scorretti alla guida (73% degli intervistati contro 53 fra le donne); a mettersi in macchina dopo aver bevuto (39% contro 22) e ad accelerare col semaforo arancio invece che rallentare.

(*) Nota: sarebbe importante che i lavori socialmente utili avessero attinenza con i problemi alcol correlati e che prevedessero anche l’acquisizione di un intervento di sensibilizzazione sui rischi alcol correlati (come, ad esempio, propone l’Arcat Liguria alle persone che svolgeranno l’attività presso la sua sede). Questo non per una sorta di “contrappasso”, ma perché l’attività socialmente più utile che può fare un guidatore che usufruisca della pena alternativa è smettere di bere.

AFFARI ITALIANI



Stop incidenti: sei sbronzo? L’auto non parte
Martedí 11.01.2011 - Dalla tecnologia, usata dalla Difesa Usa per scovare le bombe dei terroristi, arriva il primo dispositivo per sconfiggere la piaga degli incidenti stradali causati da guida in stato d’ebbrezza. Il futuro automobilistico ci riserva dunque dispositivi sensoriali di serie che bloccano l’auto se il conducente è ubriaco. Questi dispositivi dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in una ventina di secondi e funzionare su ogni auto per almeno 10 anni.
Negli ultimi due decenni, come racconta il Washington Post, sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone a causa dell’alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato di aver guidato da ubriaco almeno una volta nell’ultimo anno.
Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute direttamente alcune case automobilistiche internazionali e diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale che hanno deciso di finanziare lo sviluppo di questi dispositivi sensoriali. Robert Strassburger, vice presidente per la sicurezza di Alliance of Automobile Manufacturers, ha fatto sapere che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni.

CORRIERE DEL VENETO

Stragi al volante
Meno alcol alla guida, velocità killer I nuovi incidenti? Col navigatore
Il bilancio della Polstrada in Veneto. In arrivo altri due Tutor. Anche la tecnologia causa di scontri: distrae
VENEZIA - Anche il navigatore è causa di incidenti, perché come la radio e il telefonino distrae l’attenzione del guidatore. Lo rivela Michele La Fortezza, comandante della polizia stradale del Veneto, che nel 2010 ha rilevato 5896 scontri, funestati da 179 morti (+41%) e 5633 feriti. Il record negativo con 1710 sinistri resta a Treviso benchè, sottolinea il responsabile del corpo, «la Provincia abbia raggiunto l’obiettivo di dimezzarli, attraverso un monitoraggio continuo, interventi strutturali e di sensibilizzazione». Al secondo posto Verona, 1385 eventi, mentre a Rovigo va la palma di realtà più disciplinata al volante: 625 disastri. Trend agli antipodi trattati però con la stessa attenzione dalla Polstrada, che a parità di organico (650 unità, più una trentina di civili) è riuscita a organizzare 800 pattuglie in più, per un totale di 27.811. Potere della tecnologia, che ha consentito di trasferire dall’ufficio all’auto un maggior numero di agenti. I risultati sono le 5585 patenti e le 3644 carte di circolazione ritirate, i 193.670 punti decurtati e le 5414 infrazioni in più accertate rispetto al 2009 (149.290 contro 143.876). Lavoro dal quale emergono due dati fondamentali. Il primo: in Veneto si corre ancora troppo, gli eccessi di velocità sono lievitati da 39.714 a 49.476 (9862 in più), nonostante la presenza dei Tutor, che ne hanno registrato il 14,46% in più. Superlavoro per il dispositivo installato sull’A4 Venezia- Milano, che ha rilevato una media di 3,20 violazioni all’ora, contro le 0,67 segnalate dal «gemello» posizionato sull’A13 Bologna-Padova e a fronte di una media regionale di 1,15 all’ora. Poichè quelli attivi sono pochi, dalla fine del mese altri due Tutor vigileranno sui tratti Quarto d’Altino- Portogruaro (A4) e Portogruaro- Conegliano (A28).
Il secondo dato, è positivo: sono diminuite le guide in stato di ebbrezza, dalle 2584 del 2009 alle 2395 del 2010, con 2395 veneti sanzionati dopo l’alcoltest (sono soprattutto giovani sotto i trent’anni) e 276 veicoli confiscati ai soggetti con tasso superiore a 1,5 grammi per litro di sangue. «Merito del potenziamento dei controlli ma anche delle più severe disposizioni in materia introdotte lo scorso 13 agosto - spiega La Fortezza - prima fra tutte il limite di tasso alcolico ridotto a zero per neopatentati, under 21 e conducenti professionisti. Ci ha inoltre aiutati il divieto di vendita di alcolici e superalcolici dopo le due di notte». Scese di poco - fatta eccezione per Padova, segnata da un preoccupante +54% - le guide sotto l’effetto di droga (da 175 a 168, con 168 denunciati e 24 veicoli confiscati), mentre emerge una significativa riduzione delle violazioni per l’utilizzo improprio del cellulare, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza. «Il bilancio dell’attività è positivo - commenta La Fortezza - certo, con più uomini potremmo fare di più. Ma con il personale in organico e senza alcun rinforzo da Roma siamo riusciti a far fronte anche all’emergenza alluvione e ai compiti di polizia giudiziaria. Per esempio abbiamo sgominato una banda di predatori autostradali impegnata in un traffico di pullman da inviare all’Est. Due sono stati recuperati. Altrettanto importante le verifiche sull’efficienza dei veicoli, variante che contribuisce all’infortunistica, e quelle sul trasporto professionale di merci, necessarie a garantire eque condizioni di concorrenza». In quest’ultimo settore la Polstrada ha condotto 385 accertamenti (l’89% in più rispetto al 2009) su 6261 mezzi pesanti, accertando 7454 infrazioni (+59%), ritirando 66 patenti e 175 carte di circolazione. Massima attenzione anche alle stragi del sabato sera, con 9.038 persone controllate e 412 veicoli confiscati, e al fenomeno dei sassi dal cavalcavia, per fortuna in calo.

ROMAGNA OGGI

Ravenna, si scontra con un’auto. Era ubriaco
RAVENNA 11 gennaio 2011 - E’ stato fermato in viale Europa verso le 4 di domenica da personale della Municipale impegnato nei consueti controlli di polizia stradale finalizzati al contrasto della guida in stato di ebbrezza. L’uomo, un 49enne ravennate, sottoposto alla prova etilometro, risultava positivo, con un tasso alcolemico pari al doppio del consentito. La patente è stata immediatamente ritirata mentre il veicolo, non essendo intestato al conducente, è stato affidato a persona idonea.
Nel corso dell’intero servizio sono state identificate 28 persone e controllati 23 veicoli. Sempre domenica, verso le 4.30, la pattuglia infortunistica è intervenuta per il rilievo di un incidente stradale senza feriti in via Stradone, a Porto Fuori. Due i veicoli coinvolti. Dagli accertamenti effettuati è risultato che uno dei conducenti aveva un tasso alcolico pari a circa 4 volte il limite consentito. Per l’uomo, residente a Ravenna è scattata la prevista denuncia con contestuale ritiro della patente.

IL RESTO DEL CARLINO

Etilometro La Polstrada ha fermato numerosi veicoli in centro città per sottoporre gli automobilisti all’alcol test
Sorpresa al volante ebbra e con patente scaduta
AVEVANO preso la patente da qualche mese, ma non hanno rispettato il codice della strada. L’altra sera la polizia stradale ha ritirato il documento di guida a tre neopatentati perché sorpresi al volante in stato di ebbrezza.
Quella trascorsa, è stata una serata di intensi controlli concentrati prevalentemente in centro città. Le pattuglie della Stradale hanno ritirato, in poche ore, sette patenti ad altrettanti automobilisti sorpresi al volante dopo aver bevuto oltre il limite consentito,
Tra questi, è stata fermata anche una ragazza di 24 anni che non ha potuto mostrare la patente agli agenti perché le era stata ritirata quattro mesi fa. Non contenta di guidare senza documenti, la giovane si era anche messa al volente dopo aver bevuto. Gli agenti, infatti, l’hanno sottoposta al test dell’etilometro, che ha dato esito positivo. pertanto sono state svolte tutte le pratiche per la revoca definitiva della patente.
È andata male anche a tre 19enni che avevano preso la patente da pochi mesi. Sottoposti al test dell’etilometro, hanno infatti fatto registrare un valore superiore al  limite consentito.
Tra l’altro, secondo quanto previsto dal nuovo codice della strada, entrato in vigore proprio quest’estate, i neopatentati non potrebbero bere nemmeno un bicchiere di alcolici prima di mettersi alla guida. Per loro, infatti, l’etilometro non può fare registrare un valore superiore a zero grammi di alcol per litro. In caso contrario scatta la sanzione amministrativa. Stessa limitazione anche per coloro che hanno la patente professionale.

CORRIERE ADRIATICO

Le conseguenze per un minorenne
Ubriaco in motorino Patente slitta a 21 anni
Fano Quattro patenti ritirate e una contestazione a un minorenne alla guida di un ciclomotore. E’ questo il risultato dell’attività di controllo da parte della polizia stradale di Fano nell’ambito dei servizi notturni di prevenzione dell’ormai noto fenomeno delle “stragi del sabato sera”, effettuati nel weekend soprattutto nelle principali arterie stradali della città. Su circa 40 persone controllate ben 5 sono risultate positive. In particolare gli agenti della polizia stradale hanno proceduto alla contestazione nei confronti di un ragazzo minorenne alla guida di un ciclomotore, sorpreso con un tasso alcolemico di 0,96 g/l. Il giovane non potrà così conseguire la patente di guida prima di aver compiuto 21 anni. Pesanti anche le sanzioni di carattere penale, fino a 6 mesi di arresto e multa da 800 a 3200 euro, aumentata di un terzo per aver commesso il fatto in ore notturne e da un terzo alla metà per l’appartenenza ad una delle categorie a rischio (minorenne). Altri due giovani neopatentati sono stati sorpresi con tasso alcolemico di 0,98 g/l e 1,05 g/l. Entrambi oltre alla sospensione della patente di guida per almeno 6 mesi subiranno una decurtazione di 20 punti sul documento, oltre alle sanzioni penali già richiamate. Infine due ragazzi positivi al controllo, in base alla nuova normativa che ha di fatto depenalizzato la prima fascia di merito, hanno subito la sanzione amministrativa di 500 euro con sanzione accessoria della sospensione della patente di guida di almeno 3 mesi.
ma.spa.,

IL CITTADINO DI  MONZA E BRIANZA

Giussano, ubriaco malmena tre vigili e un carabiniere
Giussano 11 gennaio 2011- Fino a quel momento, nonostante l’alcol in corpo, era sembrato tranquillo, ma quando è arrivato a casa è andato su tutte le furie, prendendosela con i vigili che lo avevano soccorso. Un giussanese, dipendente di una società che gestisce alcuni servizi sul territorio comunale, ha preso a botte tre agenti della Polizia locale che poco prima lo aveva fermato mentre, alla guida della sua Y10, zigzagava lungo via Catalani. Il fatto risale a sabato pomeriggio, quando i vigili stavano effettuando un normale servizio di pattugliamento per le vie cittadine. Lungo la strada che unisce Birone a Giussano vedono un’automobile sbandare continuamente. L’autista, un giussanese di 31 anni, è stato subito fermato dagli agenti, ai quali l’uomo non è apparso affatto lucido. I vigili lo hanno convinto a farsi “scortare” fino a casa. Fin qui le cose tutto bene. Ma una volta arrivati all’abitazione, l’uomo ha perso il controllo, si è letteralmente gettato sull’auto dei vigili, cui non ha risparmiato calci e pugni. Il 31enne, a cui gli agenti stavano chiedendo i documenti, è improvvisamente balzato sul cofano della vettura, spaccando a calci il parabrezza. Il giussanese (fermato fuori dall’orario si servizio), indossava scarpe anti-infortunistiche con la punta rinforzata da una placca di ferro. Nel tentativo di fermarlo l’agente Ferdinando Redaelli si è ferito alla schiena. Pugni in faccia e al labbro sono invece toccati al collega Andrea Brignola ma botte ci sono state anche per Antonio Gianola, intervenuto per fermare l’uomo colto da una vera e propria furia. E’ stato subito chiamato il 112 e sul posto sono giunti i carabinieri di Besana, che hanno arrestato il giussanese per oltraggio a pubblico ufficiale. Anche per i militari, comunque, non è stato facile "contenere" il giovane, condotto all’ospedale di Desio per accertamenti. Nemmeno al nosocomio l’uomo si è tranquillizzato e a rimetterci è stato un carabiniere, a cui è ha rotto un dito della mano. L’uomo si è rifiutato di sottoporsi al prelievo del sangue per verificare la concentrazione di alcol nel sangue. Prima è stato trattenuto in cella di sicurezza dai carabinieri, poi in carcere a Monza e quindi, lunedì mattina, è stato processato per direttissima a Desio, rimediando una condanna a un anno (pena sospesa, è già stato rimandato a casa). Della guida in stato di ebbrezza dovrà invece rispondere nel corso di un altro processo. Se l’è vista brutta l’agente Redaelli, dimesso dall’ospedale cittadino con due settimane di prognosi. Tre giorni, invece, per gli altri due colleghi.
Federica Vernò

CORRIERE ADRIATICO

Ubriaco provoca incidente e reagisce
Trento - Resterà una traccia sulla fedina penale della vacanza in Trentino di un quarantenne della provincia di Ancona, che l’altro ieri, dopo aver causato un incidente, ha reagito in malo modo ai vigili urbani intervenuti per rilevare l’incidente e controllare anche il suo tasso alcolemico, risultato poi fuori norma.
Il movimentato episodio, che ha visto protagonista un anconetano in villeggiatura, è avvenuto in via Brennero, a Trento.
L’automobilista, che s’era messo al volante ubriaco, aveva provocato un incidente in cui erano rimasti coinvolto altri tre veicoli. Non pago, ha reagito al controllo della Polizia municipale. La pattuglia, intervenuta per i rilievi, aveva subito notato come l’automobilista fosse sotto l’effetto dell’alcol, impressione confermata dall’alcoltest che ha evidenziato un tasso di 2 grammi per litro, superiore di tre volte al minimo consentito. Il controllo - sottolineano le forze dell’ordine - è stato reso difficile dal fatto che l’automobilista ha dato in escandescenze, danneggiando l’interno del veicolo dei vigili. L’uomo è stato quindi denunciato per guida in stato di ebbrezza e danneggiamento aggravato; gli è stata inoltre ritirata la patente.

SAVONANEWS

Albenga: ubriaco alla guida urta un’auto in sosta, ritirata la patente
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Albenga che dopo aver effettuato i rilevamenti del caso avevano sorpreso l’automobilista con un tasso alcolemico al di sopra la norma
Nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia Municipale di Albenga, ha ritirato la patente di guida al cittadino albanese P.E., 24 anni per guida in stato di ebbrezza. L’uomo, infatti, a bordo di un’Opel Agila, aveva scontrato un Bmw parcheggiata in via Piave che a sua volta aveva urtato una Citroen C3. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Albenga che dopo aver effettuato i rilevamenti del caso avevano sorpreso l’automobilista con un tasso alcolemico al di sopra la norma.

IL GAZZETTINO (Treviso)

Sommelier condannato per guida in stato di ebbrezza al termine di una serata di degustazioni.
Martedì 11 Gennaio 2011 - Sommelier condannato per guida in stato di ebbrezza al termine di una serata di degustazioni. Nonostante la tenacia con la quale la difesa ha perorato la propria tesi, e cioè che il sommelier aveva assaggiato, ma non deglutito i vini della degustazione a cui aveva partecipato, il giudice Vitantonio Giuliani del Tribunale di Conegliano ha inflitto un’ammenda salata al 36enne marenese Mauro Brugnera, sommelier di professione, che ieri si è opposto a un’ammenda inflittagli per guida in stato di ebbrezza dal giudice per le indagini preliminari di Treviso.
I fatti risalgono alla notte del 14 maggio 2009, quando una pattuglia dei Carabinieri fermò per un controllo Brugnera, che era al volante dopo avere lavorato ad una serata di degustazione di vini a Villa Dirce. L’alcoltest a cui il sommelier fu sottoposto fece registrare valori intorno agli 0,9 grammi di alcol per litro di sangue, superiori dunque al limite consentito dalla legge. Ieri in aula hanno testimoniato il proprietario del ristorante di Tezze, secondo il quale Brugnera aveva partecipato alla degustazione ma senza deglutire i vini assaggiati, e un’amica del 36enne, la quale ha riferito che il suo amico dopo il lavoro fece una breve sosta in un bar di Mareno, senza però consumare alcolici.
Il pubblico ministero ha quindi insistito per l’applicazione del decreto penale, mentre la difesa ha sottolineato che l’imputato non è un bevitore, ma una persona che quella sera ha semplicemente svolto il proprio mestiere senza nemmeno deglutire i vini. «La situazione al momento del controllo era dubbia - ha proseguito la difesa - gli agenti di polizia giudiziaria non hanno svolto accertamenti più approfonditi». Il giudice ha condannato Brugnera a pagare (anche a rate) l’ammenda di 2.640 euro e le spese processuali, e a sei mesi di sospensione della patente di guida, se già non scontati.

IL GIORNALE

La Milano da bere non conosce il vero spritz
di Elena Gaiardoni
Bianco. Rosso. Verde. Il Tricolore, che unisce cuori e palati, sventola dal Veneto con la tinta di uno degli aperitivi più noti del Paese. Lo spritz. Ma questo bicchier di vino è bianco, è rosso o è verde? Se ti siedi in un bar di Milano e chiedi: «Uno spritz!» ti arriva rosso, nel suo colore più diffuso, nella sua ricetta più popolare, con tanto di pedegree anche su Internet: 6 cl di prosecco, 4 cl di Aperol, seltz o soda, serviti in un tubler basso. Hai voglia di specificare: «Uno spritz. Bianco, per favore!», ugualmente ti arriva il red. Ma come, nella grande Milano da bere non comprendono come sia il vecchio aperitivo partito con umiltà dalla gemella terra Lombardoveneta?
Non tutti sanno che... nell’antico Veneto questo goto (bicchiere) era bianco. Il nome spritz nasce dal verbo «sprizzare» che significa «tagliare», ammorbidire il vino. All’ombra dei tanti campanili sperduti nella dolce campagna che va alla Laguna era verbo in uso nelle osterie: «Mi sprizza un bianco?» si diceva all’oste, intendendo: mi taglia un vino chiaro con l’acqua minerale gassata? Così se ne poteva bere di più, così ci si «inciuccava» - leggi ubriacare - di meno. Cara Milano, inaugura anche tu lo spritz bianco che insieme al rosso e al verde, con sciroppo di kiwi, salva la bandiera e brinda in alto per questo anniversario della Repubblica.

IL MESSAGGERO (Umbria)

Camionista ubriaco sull’asse attrezzato: fermato dalla Polizia Stradale  

IL GAZZETTINO (Pordenone)

Rifiuta l’alcoltest, donna denunciata

IL GAZZETTINO (Belluno)

Ubriaco cadde col motorino

IL GAZZEETTINO (Vicenza)

Ubriaco sul furgone: 6 mesi e patente sospesa per 2 anni

 

 

Mercoledì, 12 Gennaio 2011
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