Foto archivio Asaps
ROMA - Presso il Ministero dell’Interno, il giorno 11 c.m., si è svolto un incontro tra i rappresentanti del CO.MO.ST, guidati dalla portavoce Luisa Bianchi, ed il direttore del Servizio Polizia Stradale Dott. Roberto Sgalla. Presenti anche, per le rispettive parti, Silvano Antonelli e il Dott. Giandomenico Protospataro. L’incontro, svoltosi in un clima di assoluta attenzione e cortesia, è servito al CO.MO.ST per illustrare, ai massimi dirigenti della Stradale, tutte le proposte in materia di sicurezza nelle gare ciclistiche e di miglior gestione degli aspetti specificatamente legati alle scorte tecniche. In un confronto protrattosi per due ore, la Bianchi ed Antonelli hanno quindi potuto spaziare dagli obiettivi di politica sportiva a quelli delle modifiche da apportare al codice della strada, per finire alla questione degli esami di scorta tecnica, dove l’esperienza fin qui acquisita suggerisce l’opportunità di alcuni cambiamenti. E’stato presentato da parte del CoMoST, un video promozionale sul comportamento corretto da tenersi da parte dell’altra utenza della strada quando incontra una gara ciclistica, dopo la visione del quale,il Dott Sgalla ha espresso apprezzamento per gli sforzi fatti per la sua realizzazione.
Su molte questioni c’è stata sintonia di vedute, anche se, come precisato dal Dott. Sgalla, il Servizio Polizia Stradale valuterà in assoluta autonomia se e come tenere conto delle proposte messe a punto del CO.MO.ST, per altro già note agli addetti ai lavori per essere state pubblicate in diversi occasioni, non ultima quella del “Giorno della Scorta” tenutosi a Faenza nel novembre scorso. In particolare, sono state valutate come di comune interesse, le seguenti questioni: -politiche di sicurezza sportiva sempre più unificanti e convergenti; -possibilità di una specifica campagna di informazione sostenuta dagli Enti decentrati e dai Ministeri competenti; -modifica dell’art. 12 del Codice della Strada, con implementazione dei poteri delle scorte tecniche, in modo da farne discendere la possibilità per queste ultime di agire anche senza l’ ordinanza di sospensione temporanea del traffico; l’abolizione della delega per il servizio di scorta tecnica; il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale per chi ne esercita la funzione. -inserimento nei programmi delle scuole guida dell’argomento “transito delle gare ciclistiche”, su cui il Ministero del Trasporti aveva già espresso la propria disponibilità; -definizione formale di chi, all’interno di una gara ciclistica, possa essere esentato dall’obbligo delle cinture di sicurezza; -facilitare la partecipazione agli esami di scorta tecnica, accettando il requisito del domicilio eletto in luogo della residenza ufficiale; -una maggiore equilibrio fra tra le norme del codice della strada e quelle delle gare ciclistiche nei quiz per scorta tecnica; -verifica della possibilità di sostituire gli esami di rinnovo delle abilitazioni a scorta tecnica, con corsi obbligatori di aggiornamento gestiti dagli Enti o Società Sportive; -incentivare accordi locali perché il servizio di scorta tecnica venga direttamente prescritto dall’Ente che autorizza la gara, riducendo in tal modo le incombenze burocratiche degli organizzatori e della stessa Stradale. Questioni, alcune delle quali, già oggetto di elaborazione da parte del Servizio Polizia Stradale e che, prossimamente, porterà alla definizione di un nuovo disciplinare delle scorte tecniche.
Nell’incontro, i rappresentanti del CO.MO.ST hanno fatto cenno anche ad alcune questioni interne ai singoli Enti sportivi, come ad esempio, i limiti di età stabiliti dalla FCI per il tesseramento delle moto staffette, o la richiesta, sempre da parte di questa, di acquisire facoltà esclusive per l’abilitazione degli ASA e delle scorte tecniche. Ma su questo il Dott. Sgalla, ad eccezione della sua personale condivisione di alcuni limiti di età per chi opera in moto, nulla ha aggiunto, se non che il Servizio di Polizia Stradale, per le parti di sua competenza, agirà unicamente di concerto con gli indirizzi stabiliti dal CONI. L’incontro si è concluso con l’espressa riconoscenza del CO.MO.ST per l’opportunità concessa dal Dott. Sgalla, il quale, a sua volta, oltreché esprimere apprezzamento per l’impegno e gli obiettivi del COMOST, ha voluto sottolineare come sia fondamentale che il mondo sportivo, nelle sue articolazioni ed appartenenze, persegua l’obiettivo di autogovernarsi efficacemente anche nell’applicazione delle norme attinenti la sicurezza, dove il ciclismo in particolare, ha conquistato stima e considerazione da parte delle Istituzioni e degli organi di polizia. da ciclismo-online.it
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