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Notizie brevi 24/01/2011

Treviso - Truffa alle assicurazioni: 500 persone indagate per rimborsi gonfiati

Dopo due ani si avvia alla chiusura una maxi inchiesta della polizia su quasi 600 incidenti avvenuti nella Marca



TREVISO - Assicurazioni truffate per ottenere risarcimenti gonfiati: quasi 500 persone iscritte nel registro degli indagati. Sarebbe questo l’esito di una mega inchiesta che la polizia è in procinto di chiudere e che riguarda quasi seicento incidenti. L’obiettivo di farsi liquidare danni maggiori di quelli sostenuti per la malattia o per riparare l’auto è un "vizietto" che non ha frontiere. Un malcostume che non è solo italiano, ma che negli ultimi tempi - filtra dalle assicurazioni - sarebbe dilagato anche nella Marca. Le condotte fuorilegge avrebbero emulato, si è appreso, quanto accade negli Stati Uniti dove ci sono avvocati che fanno la fila davanti agli ospedali per trovare clienti vittime di incidenti. «Un nostro medico certificherà una lesione che costringerà l’assicurazione a pagarle migliaia di dollari»: è la frase con la quale il legale di una nota serie tv imbonisce un ferito al Pronto soccorso. Nella Marca fare la cresta sui danni patiti negli incidenti stradali rischia di essersi però trasformato in un vero e proprio business fuorilegge. La soffiata sarebbe partita dal responsabile di un’assicurazione che ha alzato così tanto la voce da farla arrivare alle orecchie delle forze dell’ordine. Essendo obbligatoria l’azione penale, seppur senza individuare responsabili, già due anni fa la procura ordinò accertamenti, ipotizzando l’accusa di truffa ai danni delle assicurazioni. Quell’atto dovuto col passare del tempo ha assunto dimensioni clamorose con quasi 500 iscrizioni sul registro degli indagati. Seppur a vario titolo e con differenti gradi di responsabilità, sarebbero chiamati a rispondere di ipotesi di reato, che vanno dalla truffa alle assicurazioni al falso, moltissime figure professionali che ruotano nel settore: persone legate ad agenzie per la gestione sinistri, medici, esperti di pratiche legali e parecchi automobilisti, comunque i meno colpevoli. Non solo. Secondo una parte offesa ci sarebbero dentro anche esperti nel ramo assicurativo: «Ci siamo coltivati - ha detto - una serpe in seno». L’inchiesta, che è ancora top secret, metterebbe in evidenza i profili di responsabilità dei singoli soggetti coinvolti nella maxi truffa o meglio nella miriade di mini raggiri (da 3 a 15mila euro l’uno) che riguardano poco meno di seicento sinistri. A quel punto toccherà alla Procura decidere se istruire un unico mega processo con 500 imputati o avviare 500 diversi procedimenti penali in ognuno dei quali sarebbero presenti le trenta persone ritenute artefici della truffa che, in 2 anni, avrebbe permesso di incassare indebitamente dalle assicurazioni quasi un milione di euro.


di Roberto Ortolan
da ilgazzettino.it

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Lunedì, 24 Gennaio 2011
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