Foto Coraggio - archivio Asaps
(ASAPS) Dopo i recenti incidenti che hanno visto coinvolte in varie occasioni delle Minicar, da ultimo quello di Bologna del 23 gennaio nel quale un ragazzo di 17 anni ha perso la vita, tutti ad evidenziare il pericolo di queste "macchinette". Allora vediamo di capire con i numeri dei sinistri rapportati al numero delle vittime intese come feriti e decessi qual è il fattore di rischio in rapporto agli altri veicoli. Cominciamo subito col dire che se partiamo dai dati ufficiali dell’Istat (gli ultimi sono del 2009) l’indagine è abbastanza difficile. Perché? Perchè se andiamo a cercare alla voce Veicoli coinvolti, morti e feriti per categoria di veicolo (Prospetto n.21 delle statistiche ISTAT - ACI incidenti stradali 2009) scopriamo un richiamo (a) che testualmente dice: Nel totale della voce "autovetture" sono conteggiati anche i quadricicli. Quindi ne ricaviamo che una scomposizione di quei numeri diventa impossibile. Però l’ACI fortunatamente qualche tempo fa scompose il dato del 2008 e ci informò che in quell’anno le Minicar coinvolte in incidenti stradali sono state 682. In quei sinistri si contarono 18 morti e 558 feriti. Primo punto fermo.
Se andiamo ad analizzare il coinvogimento degli altri veicoli in incidenti dobbiamo analizzare i vari indici. - Indice di mortalita (L’indice di mortalità si calcola come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti, moltiplicato 100) - Indice di lesività (L’indice esprime il rapporto di lesivita stradale ogni 100 incidenti e il numero di feriti). Nel 2009 l’indice di mortalità medio per categoria di veicolo (nel calcolo sono esclusi i pedoni) è stato pari a 0,9. Per le vetture è 0,7 per gli autobus e tram è appena 0,1, per gli autocarri è 0,8 così come per i ciclomotori, mentre per i motocicli e i velocipedi è più che doppio e schizza a 1,9. Il numero dei feriti in rapporto ai veicoli coinvolti è mediamente di 71,3. in particolare è 65,7 per le vetture, 72,1 per autobus e tram, 37,1 per autocarri, 93,3 per i ciclisti, 99,1 per i ciclomotoristi e addirittura 100 per i motociclisti. Cioé pari pari un ferito per ogni veicolo coinvolto. Allora vediamo di estrarre gli indici di pericolosità delle Minicar dai dati forniti dall’ACI. 18 morti possono apparire un numero esiguo come dato generale, anche se deve essere rapportato ad un parco Minicar circolante di circa 80.000 veicoli di questo tipo Ma se andiamo a verificare l’indice di mortalità arrivano le prime conferme sulla pericolosità di queste "macchinette". 18 morti su 682 incidenti segnalati ci danno un indice di mortalità che è pari a 2,63, cioé il più alto in assoluto fra tutte le categorie di veicoli, anche più delle pericolosissime moto ed esattamente il triplo della media generale 0,9. Circa il rapporto fra il numero di feriti e i veicoli coinvolti se ne ricava che 558 feriti, su 682 veicoli coinvolti, ci danno un indice delle lesioni pari a 81,8, certamente molto alto anche se inferiore a quello dei ciclomotori 99,1 e dei motociclisti 100,0.
Si può quindi trarre la conclusione che le Minicar sono certamente pericolose in quanto detengono il primato come tasso di mortalità e raggiungono un rapporto molto elevato anche nel tasso delle lesioni in rapporto ai veicoli coinvolti. D’altra parte è vero che se il veicolo va a 45 km/h, velocità massima consentita per le minicar equiparate ai ciclomotori, si potrebbe stare abbastanza garantiti. Ma non è esattamente così, perché un impatto con un altro veicolo che magari a sua volta viaggia alla limitata velocità di 40 - 50 km/h diventa devastante per gli occupanti delle Minicar. Un mezzo equiparato a un ciclomotore che può pesare al massimo 350 kg e in quanto tale non è sottoposto alle prove di crash test previste per le vetture (un impatto contro un ostacolo fisso a 64 km/h stabilito dal protocollo EuroNCAP le disintegrerebbe) *, non può dare garanzie pari alle aspettative di molti ragazzi e genitori, anche se i costruttori hanno apportato alcune migliorie. In sintesi il mezzo è ideale per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, ma va usato con moltissima prudenza e attenzione. Due connotazioni che molte volte non sono frequenti proprio nei ragazzi (che passano dal volante dell’autoscontro nelle giostre alla giostra della strada) e negli anziani la cui capacità attentiva diminuisce con gli anni. (ASAPS)
Giordano Biserni Presidente Asaps
Scheda con le regole per le Minicar
|