La risposta dell’ANCMA all’Asaps In riferimento all’analisi sull’incidentalità realizzata dall’ASAPS e pubblicata oggi sul sito dell’Associazione (www.asaps.it), Confindustria ANCMA - che rappresenta anche i produttori e gli importatori di quadricicli, - desidera fare alcune considerazioni. ASAPS ritiene impossibile calcolare l’indice di mortalità delle minicar per l’anno 2009, perché il Prospetto riassuntivo pubblicato dall’ACI-ISTAT raccoglie autovetture e quadricicli in un unico dato. In realtà il dato scorporato esiste ed è rintracciabile nelle tavole statistiche elaborate dallo stesso ISTAT. Nel corso del 2009 si sono verificati 709 incidenti con il coinvolgimento di almeno un quadriciclo, che hanno provocato 667 feriti e 10 morti. Escludendo dal calcolo, come fa l’ASAPS, il numero dei pedoni coinvolti in incidenti, l’indice di mortalità dei quadricicli è 1,1 (8 morti/709 incidenti x100) mentre l’indice di lesività è 86,1 (611 feriti / 709 incidenti x 100). Come si vede nella tabella sottostante, l’indice di mortalità dei quadricicli nel 2009 è in linea con quello di autovetture e ciclomotori e molto inferiore a quello di motocicli e biciclette. Indice di mortalità 2009 Auto 0,8 Ciclomotori 0,8 Quadricicli 1,1 Motocicli 1,9 Biciclette 1,9 Ancora più rassicurante il quadro guardano al rapporto tra numero dei feriti e numero di veicoli coinvolti in incidente: è infatti evidente che i quadricicli fanno registrare i valori più bassi dopo le autovetture. Indice di lesività Auto 65,7 Quadricicli 86,1 Biciclette 93,3 Ciclomotori 99,1 Motocicli 100 Ricordiamo, infine, che il numero delle vittime è passato dalle 18 unità del 2008 alle 10 unità del 2009, realizzando un sostanziale dimezzamento dei valori: - 44%, rispetto al -10,3% della mortalità generale su strada. Tra le vittime un solo minorenne. Le minicar sono pericolose come qualsiasi altro veicolo a motore circolante su strada. Se utilizzate nel rispetto dei limiti costruttivi, delle norme del Codice della Strada e, soprattutto, del buonsenso non espongono a rischi maggiori di qualsiasi altro mezzo. L’accanimento degli ultimi mesi distoglie l’attenzione dalle vere priorità della sicurezza stradale: ricordiamo che nel solo 2009 hanno perso la vita 1793 automobilisti, 1249 centauri, 667 pedoni e 295 ciclisti. Fermo restano che tutte le vittime sono uguali ed ogni morto è una tragedia, non comprendiamo l’atteggiamento persecutorio nei confronti di un settore che raccoglie lo 0,3% di tutti gli incidenti stradali. ANCMA
La replica dell’AsapsL’Asaps non ha voluto manifestare nessun accanimento contro le Minicar, tanto che in concomitanza con i tragici fatti che hanno coinvolto giovani alla guida di Minicar, mai ha voluto emettere comunicati alle agenzie con proprie prese di posizione, limitandosi ad esprimere valutazioni in trasmissioni radiofoniche o sul proprio portale. ASAPS |
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