Foto Coraggio – archivio Asaps
(ASAPS), 29 gennaio 2011 - Nell’ambito dell’attività investigativa delle Fiamme Gialle spezzine nel settore delle truffe a danno delle compagnie assicurative, sono stati eseguiti quattro provvedimenti di interdizione temporanea dall’esercizio delle rispettive attività professionali o imprenditoriali, a carico di un avvocato, un medico di base, un fisiatra ed il titolare di una carrozzeria. Tra i reati contestati dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza della Spezia ci sono l’associazione per delinquere, la commissione di più truffe ai danni di compagnie assicurative nonché i reati di falso ideologico in atto pubblico o in certificati di esercenti la professione sanitaria e falso in scrittura privata. Secondo gli inquirenti il fine dell’associazione era quello di istruire pratiche legali simulando incidenti stradali mai avvenuti, o sinistri con modalità più gravi di quelle realmente accadute dove figuravano persone non presenti al momento dell’incidente o presenti ma alle quali venivano attribuiti danni fisici mai subiti. L’indagine si è sviluppata nel solco della maxi-inchiesta sulle truffe alle assicurazioni che circa due anni fa era stata denominata “Assicuropoli” e il modus operandi era del tutto simile a quello già rilevato nel precedente filone investigativo. Il sistema truffaldino prevedeva la compiacenza del titolare della carrozzeria che reperiva i clienti, predisponeva i moduli Cid recanti la descrizione degli incidenti mai avvenuti o accaduti con modalità differenti e teneva i contatti con l’avvocato e il medico. Quest’ultimo redigeva a sua volta certificati falsi, attestando accertamenti mai compiuti o ferite inesistenti mentre l’avvocato otteneva il risarcimento dei danni da parte delle assicurazioni, tenendo i contatti con i clienti, e con medici compiacenti tra cui il fisiatra che predisponeva ricevute di pagamento per prestazioni fisioterapiche mai avvenute e perizie medico-legali false. (ASAPS)
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