Foto Coraggio - archivio Asaps
Assago - Blitz della Polstrada all’alba. Recuperate in un capannone della zona cinque delle sei auto di grossa cilindrate rubate in un colpo messo a segno alla sede meneghina delle Mercedes Benz. Gli agenti sarebbero sulle tracce della banda di ladri per ora sfuggita alla cattura. Nella notte tra mercoledì e giovedì sono state recuperate dalla polizia stradale cinque auto Mercedes del valore di circa mezzo milione di euro che erano nascoste in un capannone dell’hinterland milanese. Il furto risale al mese di ottobre dello scorso anno quando una banda di specialisti era riuscita a violare la sede milanese della Mercedes Benz. I ladri, probabilmente una squadra formata da almeno quattro persone, erano riusciti a portare via sei auto nuove che ancora non erano state immatricolate. Un colpo da professionisti che però deve avere avuto degli intoppi almeno nello smercio dei mezzi. Grazie alle meticolose indagini condotte dalle squadre di polizia giudiziaria del compartimento della polizia stradale di Milano congiuntamente agli agenti della sottosezione di Milano Ovest hanno portato all’individuazione di un capannone in cui erano state nascoste le autovetture. Una volta avuta la certezza che le auto erano dentro gli agenti hanno fatto irruzione e sono riusciti a recuperare cinque delle sei auto rubate tra cui un Mercedes ML suv, 3 modelli SR350 e una CL 500. Il capannone intestato ad una persona, pare incensurata, è stato posto sotto sequestro. E proprio dal capannone gli inquirenti sperano di risalire alla banda di ladri che per ora è riuscita a sfuggire ai poliziotti. La sesta autovettura potrebbe essere stata già immessa sul mercato clandestino. I veicoli sono stati restituiti alla sede milanese della nota casa automobilistica e proseguono le indagini della polizia stradale per individuare i colpevoli. Spesso le auto di grossa cilindrata, soprattutto Mercedes e Bmw, sono soggette a furti in quanto richiestissime sui mercati dell’est europeo. Già in passato sono state smantellate organizzazioni criminali che rubavano le auto in Italia e le portavano a destinazione. E ancora auto di lusso venivano acquistate da privati cittadini consenzienti (e remunerati) poi portate nei Paesi dove venivano richieste e dove erano modificate targhe e numeri di identificazione vari. Poi il proprietario rientrava in Italia e denunciava il furto della vettura incassando anche i soldi dall’assicurazione.
da ilgiorno.it di Massimiliano Saggese
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