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Rassegna alcol e guida del 3 febbraio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

Mese della Prevenzione Alcologica 2011
10 aprile 2011
I Giornata Nazionale dei Club Alcologici Territoriali
"I Club incontrano la comunità"
Aprile, mese dedicato alla prevenzione alcologica, propone ogni anno un vasto calendario di iniziative mirate all’informazione e alla sensibilizzazione della comunità su rischi e danni legati al bere alcolici promosse da istituzioni (Istituto Superiore di Sanità con l’APD), Servizi (SERT, Centri di alcologia,ecc. ), mondo delle associazioni ( ACAT, singoli Club, altre associazioni ) Amministrazioni comunali .
Anche alla luce di numerose sollecitazioni tese a promuovere una sempre maggiore visibilità del lavoro dei Club Alcologici Territoriali,l ’AICAT nell suo ultimo consiglio direttivo ha proposto di promuovere per domenica 10 aprile 2011 la Prima Giornata dei Club Alcologici Territoriali , finalizzata a valorizzare il lavoro svolto sia per l’accoglienza di famiglie con problemi alcolcorrelati sia per lil coinvolgimento attivo in programmi di promozione della salute nella comunità .
La Giornata cade anche in un momento storico della nostro movimento in cui il Congresso di Paestum ha ridato slancio e vigore al desiderio di una rinnovata presenza delle comunità multifamigliari nel tessuto sociale e culturale del territorio, di cui esse fanno parte a pieno titolo, attraverso il cambiamento globale della cultura sanitaria e generale verso l’alcol favorito dal radicamento nella comunità locale dell’approccio ecologico sociale.
In vista di tale appuntamento, rispetto al quale ogni ARCAT e ACAT si organizzerà attraverso le iniziative più idonee alla presenza nel proprio territorio, l’AICAT intende offrire il suo contributo attraverso alcuni strumenti già a disposizione o in via di realizzazione:
• Spot e manifesto Numero Verde AICAT ;
• Manifesto sull’Approccio Ecologico Sociale (in via di stampa)
• Brochure nazionale dell’AICAT ( in via di realizzazione) .

Altre iniziative di comunicazione sociale promosse a livello nazionale sono in via di definizione ( si accettano suggerimenti !!! ) .
L’importanza di tale iniziativa ci spinga tutti a valorizzare questo appuntamento di presenza identitaria del sistema ecologico sociale nel panorama culturale sociale e sanitario locale e nazionale.
L’AICAT,tramite la segreteria e il sito Web, provvederà a fornire aggiornamenti periodici sugli sviluppi dell’iniziativa.
Aniello Baselice
Presidente AICAT
Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali
(Metodo Hudolin) / Tel. 3474143999


SALERNONOTIZIE

Incidente mortale nel salernitano: arrestato medico ubriaco, nell’impatto muoiono 2 fidanzatini
E’ agli arresti domiciliari M. D’A., 53 anni, medico coinvolto in un incidente automobilistico verificatosi mercoledì sera a Sassano, a sud di Salerno, in via Ischia, nel quale hanno perso la vita Loreto Pippa, 27 anni di Sassano e la sua fidanzata, Nunzia Rinaldi, 23 anni, di Monte San Giacomo.
L’uomo è accusato di omicidio colposo in quanto, al momento dell’incidente, guidava in evidente stato di ebbrezza. L’arresto è stato operato dai carabinieri della stazione di Sassano la scorsa notte a seguito degli accertamenti del caso dai quali, effettuati presso l’ospedale di Polla, il medico è risultato avere un tasso alcolemico di gran lunga superiore ai limiti consentiti dalle vigenti normative.
Intanto, con il passare delle ore, si fa sempre più chiara la dinamica del tragico incidente. La coppia di fidanzati viaggiava a bordo di una Fiat Panda quando la loro auto si è scontrata frontalmente con una Skoda Fabia che, condotta da M.d.A, viaggiava sulla corsia opposta.
Dai primi accertamenti sembra che l’auto del medico abbia invaso superato la linea di mezzadria della propria corsia di marcia andando ad impattarsi violentemente contro la Panda. (*)
Immediatamente soccorsi, i due giovani sono giunti già cadaveri all’ospedale di Polla mentre il medico ha riportato soltanto lievi contusioni ed è ora agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Salerno.

(*) Nota: purtroppo è descrizione comune a molti drammatici episodi di violenza stradale conseguente al consumo di vino, birra o altri alcolici: l’auto condotta dal bevitore sbanda e invade la corsia di marcia sbagliata, trasformandosi di fatto in un proiettile che colpisce e devasta il malcapitato bersaglio, in questo caso due giovani di 23 e 27 anni cui viene negato un futuro.
Mi piace chiamare le cose con il loro nome, per questo non ho utilizzato i vocaboli “incidente” e “alcol”.
Non c’è nulla di incidentale in questo episodio, e nessuno ha bevuto alcol.
Sono convinto che sarebbe bene abituarsi a non utilizzare questi due vocaboli dalla descrizione di questo tipo di tragedie.

Forse parte dell’opinione pubblica rimarrà sorpresa di fronte al fatto che il responsabile di questa strage è un medico, ma per chi si occupa di questo tipo di problemi non c’è nulla di cui stupirsi.


IL MATTINO

Tragedia della strada…
Pasquale Lapadula
Sassano.Tragedia della strada ieri sera, poco prima delle venti, a Sassano, sulla provinciale 78, nel tratto denominato via Ischia, la strada che dalla popolosa frazione Silla porta al centro cittadino. Due i morti, entrambi giovanissimi: Loreto Pippa e la sua fidanzata, Nunzia Rinaldi, rispettivamente di ventisette e ventitrè anni, l’uno di Sassano, l’altra del vicino comune di Monte San Giacomo. Viaggiavano a bordo di una Fiat Panda e venivano da Sassano quando, per cause ancora in corso di accertamento, ma, probabilmente per il fondo stradale reso viscido da una leggera pioggia, la loro auto si è scontrata frontalmente, all’altezza di una semicurva, contro una Skoda che transitava sulla corsia opposta. (*) L’impatto è stato violentissimo. La Fiat Panda, dopo lo scontro frontale, ha terminato la sua corsa sul guardrail, fermandosi, di fianco. L’auto si è praticamente accartocciata. I soccorritori sono riusciti ad estrarre dalle lamiere il ragazzo che era alla guida dell’auto. Loreto Pippa, pur gravemente ferito, è riuscito a pronunziare qualche parola. La sua compagna di viaggio rimaneva, invece, ancora incastrata nelle lamiere dell’autovettura del tutto priva di conoscenza. Sul posto sono immediatamente giunte tre autoambulanze del 118, i carabinieri della locale stazione ed i vigili del Fuoco del distaccamento di Sala Consilina. I soccorritori, fra i quali anche un medico del luogo che era di passaggio in via Ischia, si sono subito resi conto della gravità della situazione. Il ragazzo è stato immediatamente trasportato all’ospedale Luigi Curto di Polla, dove, purtroppo è giunto cadavere, essendo morto durante il viaggio. Per la sua fidanzata, invece, prima del trasporto al Luigi Curto è passato del tempo in quanto non è stato semplice estrarla dalle lamiere dell’auto in cui era rimasta incastrata. I caschi rossi hanno dovuto usare la fiamma ossidrica, e, ovviamente, lo hanno fatto con tutte le accortezze necessarie. Un lavoro eseguito con grande professionalità ma che, tuttavia, non è servito a nulla. Peraltro, molto verosimilmente, la sfortunata ragazza è morta sul colpo, nel momento stesso del terribile impatto con la Skoda. È stata comunque trasportata in autoambulanza anche lei all’ospedale di Polla dove i medici altro non hanno potuto fare che confermarne la morte. Ferito è rimasto pure il conducente della Skoda, un medico salernitano, il dottor Mario D’Angelo, di cinquantatrè anni, che era diretto a Sassano, alla Guardia medica dove doveva prestare servizio in nottata. La sua auto, dopo lo scontro, ha finito la propria corsa ad una settantina di metri dall’incidente. E, a prestargli i primi soccorsi, una famiglia del posto, presso la quale è stato portato su una sedia. Quindi, pure per lui il trasporto in autoambulanza al nosocomio pollese, dove è tuttora ricoverato per ferite non gravi alla testa e contusioni in diverse parti del corpo. Le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione. Non a caso il dottor D’Angelo aveva espresso ai soccorritori l’intento di non essere ricoverato. (**) Ma i sanitari del 118 lo hanno, suo malgrado, trasportato al nosocomio pollese. Per quasi due ore la strada dove si è verificato l’incidente è rimasta chiusa al traffico. Gli addetti ai lavori hanno dovuto faticare non poco per ripulire la sede stradale dai carburanti fuoriusciti dai serbatoi delle due autovetture coinvolte nell’incidente stesso. Intanto in via Ischia si sono portate tantissime persone, molte delle quali in lacrime di fronte al gravissimo sinistro. E quando poi si è saputo della morte dei due giovani fidanzati, in via Ischia è calato un assordante silenzio rotto soltanto dal rumore delle lamiere delle due auto che nel frattempo venivano rimosse dalla strada per essere caricate su di un carrattrezzo. Poi tutti sono corsi verso l’ospedale di Polla.

(*) Nota: va verificato con cura quanto è successo, ma tutto lascia pensare che dare la colpa alla pioggia che ha reso scivoloso il fondo stradale possa essere una grave offesa alla verità, e – se permettete - anche alla memoria dei due poveri incolpevoli ragazzi.
Immagino che quando è stato scritto questo articolo non fosse stata diffusa la notizia del tasso alcolemico del dottor Mario D’Angelo che – a quanto pare – in quelle condizioni stava andando a prestare servizio notturno in Guardia Medica!

(**) Nota: forse in un residuo di consapevolezza sperava di schivare la misurazione dell’alcolemia.
IL MATTINO

La notizia del gravissimo incidente…
Sassano. La notizia del gravissimo incidente si è subito diffusa sia a Sassano sia a Monte San Giacomo. La coppia di fidanzati era molto conosciuta nei rispettivi paesi di residenza. Loreto Pippa era l’ultimo di sei figli. Aveva perso il padre qualche anno fa e viveva con la madre nel centro storico di Sassano. Aiutava i fratelli, Antonio e Michele, nella conduzione di una pizzeria e lo faceva con passione ed impegno. Era un ragazzo molto aperto e disponibile con tutti. Anche per questo gli abituali clienti della pizzeria gli volevano molto bene. Spesso, a lavorare in pizzeria, c’era anche la sua fidanzata, Nunzia. Loreto, sin da piccolo, è sempre stato coccolato da tutti i suoi fratelli soprattutto dal più grande, Mario, sposato ed autista presso un ditta di autotrasporti di Sassano. E a Sassano vive anche una delle due sorelle, Tiziana mentre l’altra, Maria, sposata, vive da anni in provincia di Cuneo. Appresa la tragica notizia, Maria è subito partita ed è giunta a Sassano all’alba di questa mattina. Nunzia Rinaldi, prima di tre figli, viveva a Monte San Giacomo dove era conosciuta ed amata da tutti per la sua cordialità e simpatia. Il padre, originario di Buonabitacolo, da quando si è sposato, vive a Monte San Giacomo, ma lavora a Sala Consilina presso una nota azienda di autodemolizioni. Degli altri due figli sono una ragazza ventenne ed un maschietto di 12 anni che frequenta la locale scuola media. Una famiglia molto serena sulla quale improvvisamente si è abbattuta una immane tragedia. Scioccati i fratelli e le sorelle delle due vittime. In particolare Michele, il fratello di Loreto, non si dà pace. Sul luogo dell’incidente è giunto quando il fratello era ancora tra le lamiere contorte della Fiat Panda. Con le lacrime agli occhi Michele racconta a tutti il dolore che ha provato nel momento in cui Loreto, appena estratto dalle lamiere, gli chiedeva con un filo di voce un po’ d’acqua da bere. «Ho esaudito il suo desiderio bagnandogli le labbra. Un gesto che non dimenticherò mai per tutta la mia vita». Addoloratissimo il medico salernitano, Mario D’Angelo, conducente dell’altra auto coinvolta nell’incidente. I suoi colleghi di lavoro si sono recati all’ospedale per assisterlo e per stargli vicino (*).
pa.lap.

(*) Nota: sarebbe stato pubblicato sul giornale il nome e il cognome di questo medico se si fosse saputo della sua ubriachezza al momento del tragico impatto?
CORRIERE PADANO

Lo sballo facile: bersi la vita a pochi euro
Dall’happy hour, paghi 1 prendi 2 e alcol libero a prezzo fisso.
Ma c’è anche chi con 5 euro al supermercato beve tutta la notte.
In rete le istruzioni per i giochi di gruppo con alcolici.
Galvani: "Responsabilità anche di amministratori e forze dell’ordine"
di Dario Rigolli
La tragedia che si è consumata a San Polo, ha riportato l’attenzione sulla guida in stato di ebbrezza. La morte di tre giovani (16, 18 e 26 anni) è un dramma che necessariamente porta a fare delle considerazioni, per cercare di combattere il macabro fenomeno delle "stragi del sabato sera".
Sull’onda dell’emotività, web e colonne dei giornali sono stati investiti da una raffica di proposte. Tra chi punta sulla prevenzione (la proposta shock di Galvani di mettere al centro di una rotonda le lamiere di un’auto incidentata), chi chiede a gran voce più controlli e norme sempre più severe, e chi vorrebbe predisporre servizi alternativi all’automobile (bus-navetta, pulmini in affitto o taxi a tariffa ridotta).
Aspetto di cui pochi si sono occupati, è quanto possa essere semplice ed economico superare il limite di 0,5 stabilito per legge. Stando alle tabelle ministeriali, se prendiamo in considerazione uno scenario fatto di persone a stomaco pieno, di "corporatura normale" e in locali a fascia di prezzo medio-bassa per una donna a far scattare il divieto di guidare bastano: due bottigliette di birra, tre bicchieri di vino o un paio di superalcolici, circa 5 euro.
Leggermente più costoso per gli uomini, che per diventare "fuorilegge" avrebbero bisogno di un litro di birra, mezzo litro di vino o 3 amari per un costo di circa 7,50 euro.
Va da se che, per passare dal superamento della soglia consentita, all’essere decisamente ubriachi (limite fissato per legge a 1,5) bisognerebbe triplicare le quantità e di conseguenza il prezzo.
Con 15-20 euro dunque, un giovane può essere nella fascia massima della pena prevista per legge, in quella considerata a maggior rischio incidenti (per cui sono previste multe salatissime e il sequestro del mezzo).
Un quadro che potrebbe sembrare allarmante, ma nei fatti risulta essere uno dei meno inquietanti. Infatti dossier nazionali hanno dimostrato come i cosiddetti "binge drinker", bevitori compulsivi alla disperata ricerca dello "sballo a tutti i costi" (stando alle ultime statistiche, un milione e mezzo di giovani), non si accontentino di tariffari economici, ma vadano alla ricerca delle offerte più trendy ed allettanti. E la vecchia legge di domanda e offerta, porta anche i locali piacentini a adeguarsi inventando happy hour particolarmente convenienti (in rapida diffusione la formula del bevi due paghi uno) o puntando su serate in cui pagando una quota fissa (di solito 10-15 euro) si può bere quanto si riesce.
Ultima frontiera di chi cerca una "notte da leoni" è quella di usare la propria creatività per inventarsi sfide in cui lo scopo del gioco non è tanto vincere o perdere, ma bere. Tendenza confermata da due dei siti più cliccati della rete, come You Tube in cui i video delle imprese etiliche diventano quasi medaglie; e Wikipedia con una categoria esplicitamente dedicata ai "Giochi di gruppo con alcolici".
Infine non è una novità che molti giovani alla ricerca dell’ennesimo sabato bagnato dall’alcol si attrezzino prima, facendo spesa al supermercato. In questo caso il costo di una serata tra fiumi di birra, bottiglie di superalcolici e un tasso alcolico da Guinness dei primati; si aggira attorno ai 5 euro. L’equivalente di quattro litri di birra, un paio di bottiglie di vino, mezzolitro di un qualunque superalcolico.
Insomma nonostante le campagne mediatiche e l’inasprimento delle pene (e il conseguente ritiro di un discreto numero di patenti), l’appeal dell’alcol sui giovani non sembra essere affatto diminuito. "Molti danno per scontato che uscire la sera significhi bere con gli amici -esordisce la dott.ssa Anna Negri del Sert di Cortemaggiore- negli ultimi anni si è consolidata la prassi di bere prima o dopo i pasti "all’anglosassone", oggi ai giovani interessa poco -considera- bere un bicchiere di vino con una fetta di arrosto". Un rapporto con l’alcol che diventa progressivamente sempre più "nordico", il problema è che i provvedimenti adottati nei paesi scandinavi o nel Regno Unito, hanno qualche problema ad attecchire: "L’Italia è un paese geneticamente legato al vino -considera l’operatrice Sert- bisogna agire diversamente puntando sulla prevenzione, anche se dovendo far fronte ad un aumento dell’utenza noi non possiamo più farlo".
La soluzione ideale è senza dubbio quella di scegliere un "guidatore designato", ma spesso per farlo bisogna rivolgersi al di fuori della cerchia di amici, noleggiando un pulmino con autista. Per questo forse la strategia più efficace per tutelare vite e patenti di chi la sera ha voglia di esagerare, potrebbe davvero essere quella di dare ai giovani più opportunità di lasciare a casa la macchina, puntando sul "divertimento a Km 0" e fornendo valide alternative all’automobile per chi non ha proprio intenzione dei rinunciare ad una serata di eccessi. (*)

Il commento di Bruno Galvani
Ha fatto parlare di se la proposta del consigliere comunale Bruno Galvani (gruppo misto) di posizionare al centro di una rotonda piacentina, le lamiere di un’auto incidentata. Il presidente dell’Anmil non è certo nuovo a campagne shock (le croci bianche al vallo delle mura per dirne una), ma ci tiene a precisare che queste non possono essere considerate "Una soluzione al problema. Lo shock è il fenomeno -sottolinea- non la campagna". Anche riguardo le responsabilità il consigliere comunale ha le idee molto chiare: "La politica e le forze dell’ordine hanno le proprie colpe. Non basta -dichiara- nascondersi dietro al fatto che i giovani si ubriacano. Il problema è più ampio e include controlli a tappeto solo dopo che la tragedia si è consumata e -conclude- asfalto e segnaletica che spesso non aiutano la sicurezza"

(*) Nota: l’articolo espone la tesi che bere per ubriacarsi costa troppo poco ed è realizzabile troppo semplicemente, ma quando arriva a proporre delle soluzioni non accenna nemmeno a quella che sarebbe la logica conseguenza, con questo presupposto: alzare i prezzi e ridurre la disponibilità delle bevande alcoliche.
Se la strada è quella di diminuire i consumi alcolici, cosa c’entrano automobili e pulmini?
MARKETPRESS.INFO

RIVISITARE SISTEMA VENETO DIPENDENZE. IL 4 FEBBRAIO A VENEZIA 1° CONFERENZA REGIONALE. SERNAGIOTTO: “RICALIBRARE SER.T E COMUNITA’; DA ’91 A 2009 RADDOPPIO UTENZA”
Venezia, 3 febbraio 2011 - Nel 1991 erano 8.484 gli utenti tossicodipendenti assistiti dalla rete dei servizi pubblici della Regione Veneto. Diciott’anni dopo, nel 2009 il numero è quasi raddoppiato arrivando a 15.045. Questo e altri elementi di valutazione del fenomeno delle dipendenze nel Veneto saranno al centro della 1° Conferenza Regionale sulle Dipendenze “Un percorso di rivisitazione del sistema regionale” che sarà aperta dall’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto venerdì prossimo 4 febbraio, a Venezia, Palazzo Franchetti Cavalli (Campo Santo Stefano), con inizio alle ore 9,15. “Dagli anni ’80 in cui si è strutturato il sistema, tarato soprattutto sul consumo di eroina e di alcol – spiega l’Assessore - è la prima volta che la Regione convoca gli stati generali per fare il punto sull’utenza, sui dipartimenti per le dipendenze, sul ripensamento delle Comunità terapeutiche”. Questo il programma dei lavori: ore 10 L’utenza dei servizi, Maurizio Gomma, dipartimento dipendenze Ulss n.20 di Verona; ore 10,30 Dipartimenti per le dipendenze:– stato dell’arte e prospettive, intervento di Davide Banon, dipartimento dipendenze Ulss n.10 di San Donà; ore 11 Comunità Terapeutiche: una proposta di revisione della programmazione regionale, intervento di Marcello Mazzo, responsabile Ser.d Rovigo-lendinara Ulss n.18 di Rovigo, Fabio Ferrari, presidente Co.ve.s.t.(coordinamento veneto strutture terapeutiche); ore 14 prevenzione – minori e adolescenti – doppia diagnosi – gioco patologico – carcere cronicità – reinserimento- alcologia – policonsumo.
ASCA

CROTONE: PDL, PER ENOTECA REGIONALE GUERRA TRA POVERI
(ASCA) - Crotone, 3 feb - ’’Gli interventi, i pareri e le urla di dissenso che si sono levate all’indomani dell’approvazione della Legge Regionale che istituisce l’Enoteca Regionale dimostrano come le guerre fra poveri siano le piu’ cruenti e in piu’ portate avanti senza una vera logica illuminata vuota anche della volonta’ di rimboccarsi le maniche per non perdere e vanificare risultati acquisiti’’. Lo si legge in una nota del Gruppo Pdl del Comune di Crotone.
’’Solo a leggere la presentazione della proposta di legge sull’enoteca ’’Istituzione dell’enoteca regionale ’Casa dei vini di Calabria’’’ si capisce come l’intento sia stato quello di creare - continua la nota - una piattaforma di lancio per il prodotto vino che portasse in risalto non un singolo territorio ma tutta una Regione e bene ha fatto la Giunta Regionale a spingere per la concretizzazione ed attuazione della legge che, si sottolinea, ha anche carattere urgente’’.
’’Gli ’strippitii’ di una certa classe politica e dirigenziale del centrosinistra, - conclude la nota - con a capo il Consigliere Sulla, che accusano il Governo Regionale di un nulla di fatto per l’individuazione della sede legale a Ciro’ e del polo di innovazione a Lamezia, non fanno altro che conclamare una visione piccola e vecchia che privilegia l’interesse del proprio giardinetto per poter dire un giorno che si vuole bene al territorio, ma e’ proprio questa logica che nel corso del tempo ci ha fatto sprofondare nella crisi in cui siamo schiacciati in primis dal cosentino ed in ’primissimis’ (ci venga passato il termine) dal catanzarese che intelligentemente hanno sempre cercato e incassato i risultati proiettandoli in un ambito di sviluppo regionale, vedi Universita’, aeroporto, autostrada’’.
IL TEMPO

Enonozze: il «sì» nel vigneto o in cantina
Sposarsi tra i vigneti di un’antica cantina, questa è la nuova moda che sbarca in Italia e arriva da Napa Valley, zona vitivinicola della California.
La mania del vino in questi ultimi anni ha preso sempre più il sopravvento. Corsi per diventare sommelier, vacanze enogastronomiche e degustazioni tematiche con abbinamenti a cibi raffinati sono un fenomeno in crescita. Fino a pochi anni fa in Europa erano davvero poche le aziende vinicole disposte ad aprire le porte dei loro feudi per consentire la celebrazione di un matrimonio, e rigorosamente a sposi appassionati di enologia. Oggi è diventata una moda e gli enosnob hanno favorito un vero e proprio business. Si stanno diffondendo sempre più, anche in Italia, aziende selezionate che predispongono ricevimenti nuziali nei luoghi sacri del vino. È l’Umbria a farla da padrona, con la cantina Caprai, la sua splendida location ed il suo Sagrantino di Montefalco, meta gettonata dai novelli sposi. Si possono scegliere degustazioni professionali oppure menù studiati per esaltare i vini in mescita. Si può essere sposi ecologici e chic al tempo stesso. Immersi in un’atmosfera resa intima dai colori della campagna, inebriati dagli odori della vigna e dal sapore del vino, circondati da scenari paesaggistici di cui l’Italia offre solo l’imbarazzo della scelta. Prosit! E per chi ha detto basta al solito oggetto costoso e spesso non così gradito, ecco le bomboniere enogastronomiche dell’eccellenza enologica delle Langhe piemontesi. Dal pregiato Barolo e Barbaresco, ai prodotti tipici, dal Tartufo Bianco d’Alba al miele e confetture di maestri artigiani.
CORRIERE DI VITERBO

Tradito, cerca di farle esplodere la casa
I carabinieri lo fermarono ubriaco al volante della sua auto, poi scoprirono la verità Commerciante di Blera rinviato a giudizio per tentato crollo.
Comparirà davanti al tribunale di Viterbo l’11 febbraio, con l’imputazione di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e tentato crollo. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe tentato di far crollare la palazzina in cui viveva la moglie, lasciando aperto il rubinetto del gas, perchè si sentiva tradito. Furono i carabinieri che, insospettiti dalla guida a zigzag dell’uomo, lo fermarono, scoprendo che era ubriaco. L’uomo, un commerciante ambulante di Blera, avrebbe reagito con veemenza nei confronti di tre militari, tanto da essere arrestato. Poco dopo, si scoprì la verità: l’uomo si stava comportando in modo anormale perchè, poco prima, aveva cercato di far crollare la palazzina. Un esperto, visitando in carcere l’uomo, escluse che fosse affetto da turbe psichiche, e ne sancì la piena imputabilità. Non era, cioè, incapace di intendere e di volere nè, tantomeno, qualcosa aveva limitato le sue facoltà al momento del fatto. (*) Di qui il rinvio a giudizio.

(*) Nota: ogni persona mentre è ubriaca ha una ovvia limitazione delle facoltà.
Oltretutto molto spesso la gelosia patologica è una conseguenza del bere.
CRONACAQUI

Corsico: ex pugile geloso uccide il cugino per un bacio
Un’ex pugile bulgaro è stato arrestato dai carabinieri di Corsico con l’accusa di aver ucciso il cugino che aveva tentato di baciare la sua fidanzata. N.K., 38 anni, ha massacrato il parente, E.V.S., 42 anni, a calci e pugni. Poi l’ha finito colpendolo con una sedia. Infine, con un connazionale, ha nascosto il cadavere in un’ala del capannone abbandonato in cui tutti vivevano. La lite tra l’assassino e la vittima è scoppiata al termine di una serata a base di alcol. I bulgari, a quanto pare, avevano bevuto otto bottiglie di grappa. (*)

(*) Nota: anche qui nessuno aveva bevuto alcol. A quanto pare avevano bevuto grappa.
Sempre a proposito dell’importanza dell’esercitarsi a chiamare le cose con il loro nome.
In questo caso il problema non è stato l’alcol, è stata la grappa.
L’alcol è un detergente, un solvente, non una bevanda: pertanto generalmente non comporta alcuna sofferenza.
Il problema è legato al vino, alla birra e alle altre bevande alcoliche: è di queste che si deve parlare, perché è per loro tramite che le persone assumono la molecola alcol (droga, tossica e cancerogena).
ILQUOTIDIANO.IT

Alcolismo. E tu cosa ne sai?
Ascoli Piceno | Parte domani la serie di incontri per ragazzi e genitori organizzati dal cinecircolo Don Mauro e dall’associazione La Corolla per conoscere e prevenire l’abuso di sostanze alcoliche
L’Associazione Culturale "La Corolla" in collaborazione con la Parrocchia dei Ss. Simone e Giuda ed il Circolo di cultura Cinematografica "Don Mauro - Nel corso del tempo" organizza un ciclo di incontri rivolto ai giovani ed agli adulti - genitori, insegnanti ed educatori - sul tema dell’alcol. Titolo: Alcoolismo: "E tu cosa ne sai?" Conoscere per educare e prevenire.
L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio delle Amministrazioni comunale e provinciale e della Casa di Cura S Giuseppe, si articolerà in tre giornate;
nella prima, il 4 febbraio prossimo, è previsto un doppio appuntamento (alle 18 per i giovani ed alle 21 per gli adulti) con il prof Patussi, gastroenterologo di fama internazionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, già Presidente della Società Italiana di Alcologia, grande esperto in Patologie alcol-correlate, che introdurrà, in maniera scientifica ma estremamente chiara ed efficace, al tema dell’educazione dei giovani per prevenire l’abuso di alcol.
Il 17 febbraio è prevista la proiezione del film "Crazy Heart" un film di Scott Cooper del 2009 con Jeff Bridges che per questa interpretazione meritò l’Oscar come miglior attore, nel quale viene raccontata la drammatica storia di un cantante di musica country con una vita distrutta da troppi matrimoni, troppi anni ‘on the road’ e troppi drink.
Ultimo appuntamento il 24 febbraio in cui è programmata alle 21,00 una tavola rotonda "Alcol: focus sul Piceno", con alcuni esperti per approfondire la problematica con particolare riguardo alla realtà picena. Saranno presenti il dott. Nello Giordani, sociologo del Comune di Ascoli; il dott Giovanni Solito, Direttore Sanitario e Primario presso la Casa di Cura S. Giuseppe; il Dott Maurizio Collina, Dirigente della Polizia Stradale di Ascoli Piceno ed un rappresentante degli Alcolisti Anonimi, che porterà la sua testimonianza diretta.
Un appuntamento, dunque, da non perdere per riflettere su vari aspetti legati all’uso ed all’abuso di alcol da parte dei minori (*), aspetti che spesso vengono sottovalutati o non sempre vengono percepiti pienamente nella loro gravità.

(*) Nota: parlano del bere dei minori, ma tra i relatori non c’è nessun minore.
Quindi si parlerà del bere di qualcun altro, il che, di solito, è perfettamente inutile.
Valentino, pensaci tu.
L’ARENA di Verona

Guida dopo aver bevuto, va ai lavori socialmente utili
ALCOL. È stata applicata la nuova normativa
In quattro mesi e sedici giorni potrà «cancellare» il reato
Sentenza pilota quella pronunciata ieri, per la prima volta, dopo l’ennesima modifica del codice della strada nella parte che riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. È stato il giudice Marzio Bruno Guidorizzi a stabilire che per 4 mesi e 16 giorni un trentenne veronese dovrà svolgere lavori socialmente utili e, se adempie regolarmente, potrà in tal modo «cancellare» il reato.
La vicenda riguardava un trentenne che due anni fa venne fermato per un controllo: il tasso alcolemico era 3,50 mg/litro e il conducente risultò positivo anche alla cocaina. L’auto fu sequestrata (ma il sequestro non fu convalidato) e lui rimase in attesa del processo. Ieri mattina il suo difensore, l’avvocato Federico Lugoboni, ha prospettato al giudice la possibilità di applicare la nuova disciplina contenuta nel decreto del 29 luglio 2010, l’ennesima disposizione di legge che disciplina la materia della circolazione stradale, e in particolare nell’articolo 186 9bis.
Nella norma è infatti prevista la possibilità che la pena detentiva o pecuniaria possa essere sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità. La durata dell’occupazione viene calcolata sulla base dell’equazione che un giorno di lavoro socialmente utile corrisponde a 250 euro e il giudice ha ritenuto che la guida in stato di ebbrezza «valesse» due mesi e 8 giorni così come due mesi e 8 giorni il fatto di aver assunto cocaina prima di mettersi alla guida. L’unica condizione per poter convertire la pena è che il conducente brillo non abbia provocato incidenti stradali. Inizierà a lavorare in uno dei cinque enti della Provincia che hanno fatto domanda al Tribunale e il legale avrà un mese di tempo per individuare chi tra Legambiente, il comune di Legnago, quello di Grezzana, quello di Sona e l’associazione volontariato nucleo lupatotino offrirà un’occupazione al suo assistito.
F.M.
GAZZETTA DELLO SPORT

L’alcol contro il freddo? E’ inutile e fa solo danni

IL RESTO DEL CARLINO (Ascoli)

Ubriaco alla guida, muore passeggero Chiesto il patteggiamento della pena per un 50enne di Roccafluvione

ALTO ADIGE

piras: ci sono alcuni genitori che giustificano i figli ubriachi

IL GIORNO (Sondrio)

TRIBUNALE
Ragazza brilla al volante Dovrà seguire i nonni dell’Auser

© asaps.it
Venerdì, 04 Febbraio 2011
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