Un alcolock istallato di serie sui camion Volvo. In Belgio è “accessorio” alla condanna (foto dalla rete)
(ASAPS) VERVIERS (BELGIO), 10 febbraio 2011 – Il Tribunale di Verviers, città francofona del Belgio situata nella regione della Vallonia, in provincia di Liegi, ha condannato un uomo di 38 anni a istallare un dispositivo “Alcolock” sulla propria autovettura. L’Alcolock, lo ricordiamo, è un congegno che impedisce l’avviamento del motore se il conducente non soffia dentro un etilometro collegato alla centralina del motore: il dispositivo è da tempo utilizzato negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Svezia e nel Regno Unito. In Belgio, però, è la prima volta che un tribunale emette un provvedimento di questo tipo: il condannato dovrà tenerlo a bordo per almeno un anno, pena la perdita del diritto di guidare. La decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione della condizione professionale dell’imputato, che durante il processo ha dimostrato di dipendere interamente dalla possibilità di guidare e spostarsi: il 38enne è agente di commercio e l’IBSR, l’Istituto Belga per la Sicurezza Stradale, è stato chiamato dai giudici ad esprimere una valutazione sulle potenzialità di questa innovativa soluzione. Si tratta, anche sotto questo aspetto, di un aspetto molto nuovo: l’autorità giudiziaria belga, prima di esprimere la propria decisione, ha chiesto agli specialisti della sicurezza stradale se il ricorso ad una sanzione più morbida avrebbe consentito al condannato di espiare la propria pena e, al contempo, di tutelare la società dal rischio di una recidiva. L’Alcolock è consigliato dall’Osservatorio Europeo per la Sicurezza Stradale (European Road Safety Observatory) proprio in caso di recidiva specifica o per conducenti con ebbrezze significative. Il suo utilizzo consentirebbe, secondo le statistiche più recenti, di far scendere il tasso di recidiva dal 65 al 90% : il condannato, che aveva provocato un incidente senza feriti lo scorso 20 marzo, dovrà pagare un’ammenda di 1.100 euro e potrà rientrare in possesso del permis de conduire, a condizione che installi il dispositivo (a proprie spese, valore 2.200 euro, deducibile dalle tasse) e lo sottoponga a verifiche periodiche di funzionamento. La violazione di una delle prescrizioni imposte, comporterà l’immediata perdita dei benefici concessi. L’Asaps saluta l’iniziativa con estremo favore e ricorda che sistemi simili sono già esistenti e collaudati anche nel nostro Paese, si pensi al progetto “Angel”, il nuovo computer “di bordo” che fa rallentare l’auto fino a fermarla in caso rilevi che il conducente non sia in grado di guidare, già presentato in varie manifestazioni, animazioni e dimostrazioni pratiche che hanno fatto conoscere il funzionamento di questo dispositivo ideato dall’ingegnere Antonio La Gatta, manager padovano e dal professor Gianfranco Azzena, chirurgo ferrarese. A quando una sperimentazione ufficiale di questo tipo anche in Italia? (ASAPS)
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