Foto Coraggio – archivio Asaps
(ASAPS), 12 febbraio 2011 – E’ un’indagine di vaste proporzioni quella condotta dalla Polizia Stradale di Vicenza contro i cronotachigrafi alterati. L’operazione, durata diversi mesi, ha portato alla denuncia di 112 persone che la procura di Vicenza ha indagato. Nella maggior parte dei casi si tratta di camionisti, ma ad essere coinvolti sono anche i loro titolari consapevoli della manomissione, e alcuni carrozzieri e meccanici che vendevano e installavano gli apparecchi per alterare le registrazioni. Il procuratore reggente dell’inchiesta, sta procedendo con gli stralci che verranno inviati anche ad altre procure, in Veneto e in Lombardia, perchè i presunti reati sono stati commessi in quelle province. Il reato per cui procede il magistrato è di rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Svariati gli strumenti scoperti dagli agenti della Stradale per alterare le registrazioni del cronotachigrafo: il più diffuso è un piccolo apparecchio di pochi centimetri in grado di modificare i dati orari di guida e di sosta dei camion. Come appurato dagli agenti lo strumento veniva venduto e installato, per 2mila e 600 euro, da due officine compiacenti. All’interno delle attività di autoriparazione la Polizia ha sequestrato, fra l’altro, anche i nominativi di clienti che avrebbero acquistato il marchingegno, che disattivava il programma con una sim-card. |
|