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Rassegna alcol e guida del 15 settembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (Padova)
«Estendere l’ordinanza anti alcol anche ai quartieri? Per il momento non mi pare un’ipotesi percorribile».
Martedì 14 Settembre 2010 - Marco Carrai questa mattina porterà in giunta la delibera in cui si stabilisce l’importo (100 euro) delle contravvenzioni che verranno appioppate a chi verrà pizzicato a consumare bevande alcoliche in piazzale Stazione, piazza Mazzini, piazza De Gasperi e nei Giardini dell’Arena.
Un’ordinanza che il capogruppo del Partito democratico Gianni Berno aveva chiesto di estendere anche a Brusegana e alle Cave. (*) Lo stesso Berno che venerdì scorso, assieme al vice sindaco Ivo Rossi, è andato in sopraluogo nei due rioni cittadini in questione. «Credo che per il momento la proposta non possa concretizzarsi - dice l’assessore alla Polizia municipale - In primo luogo si tratta di un provvedimento che è stato pensato per delle aree specifiche della città». «In seconda istanza, l’ordinanza non è ancora entrata in vigore, quindi non sappiamo se sarà in grado - io però credo di sì - di dare i risultati sperati. Quindi ipotizzarne l’estensione mi pare quantomeno prematuro» continua l’esponente del Partito democratico.
«Detto questo - aggiunge - un divieto per essere fatto rispettare necessita di controlli sistematici. Molto realisticamente, non credo che il comune abbia a disposizione uomini e mezzi per garantire l’applicazione del dispositivo su tutto il territorio comunale». Carrai intanto ieri ha dato disposizioni per far predisporre i cartelli di divieto di consumo di bevande alcoliche nelle zone interessate dall’ordinanza. In piazzale Stazione ne verranno piazzati due, uno dovrebbe essere installato nei giardinetti di piazza Mazzini, un altro all’ingresso dei Giardini dell’Arena, un altro ancora in piazza De Gasperi. Salvo imprevisti, tutto dovrebbe essere pronto entro il fine settimana.

(*) Nota: le restrizioni al consumo di alcolici disposte solo in alcune zone e non il altre rischiano semplicemente di spostare il problema da un’altra parte. Sono, del resto, il riflesso di un pensiero molto diffuso: che il problema del bere riguardi specifiche persone, zone o situazioni. Se tutti quelli che auspicano delle soluzioni ai problemi alcol correlati non bevessero, si avrebbe una azione ancor più efficace nel promuovere il cambiamento altrui.



IL GAZZETTINO (Vicenza)
THIENE Polizia Nordest in strada con 6 pattuglie nel week-end
Tanti ubriachi nella retata notturna fra auto impazzite e chi lorda i muri
Martedì 14 Settembre 2010 - Sembra proprio che l’unico divertimento dei thienesi nel fine settimana, sia quello di ubriacarsi. Tale desolante conclusione si trae dall’ultima retata notturna della Polizia Locale Nordest condotta nella notte a cavallo tra sabato e domenica scorsi.
Gli uomini del comandante Scarpellini al solito si sono trovati a combattere contro persone che ubriache fradice o pisciavano sui muri di questa o di quella abitazione o giravano con motorini contromano per sentire l’ebbrezza del pericolo con un tasso alcolico elevato. O peggio ancora utilizzano auto scassatissime, prive di assicurazione, per girovagare per le strade cittadine, tanto poi in caso di incidente, basta scappare.
Episodi che valgono per tutti sono quelli di un marocchino che sabato attorno alle 2,10 al Bosco dei Preti guidava una Fiat Panda coi pneumatici usurati e il parabrezza crepato a ragnatela o dei due thienesi ventenni che, sempre nella stessa notte, orinavano lungo il muro di villa Fabris ubriachi.
Per tentare di frenare questo sfacelo etico, la Polizia Locale nei fine settimana mette in campo per tutta la notte 6 pattuglie con un totale di quindici agenti. Una spesa, anche se indispensabile, notevole per un Comune che piange per mancanza di denaro.
Ma per quale motivo i thienesi per divertirsi bevono? Non è che magari lo fanno perché la città oltre all’alcol non offre nulla altro? (*)
L’Amministrazione comunale sembra presa alla sprovvista dal dilagare di tanti episodi tanto che a questo punto sono parecchi i cittadini che chiedono un’inversione di tendenza di quello che è ormai diventato un malcostume.
Come? Le idee sono tutte buone. Fra l’altro, almeno quelle, non costano nulla.

(*) Nota: sicuramente la mancanza di alternative è una delle motivazioni al bere. Occorre tuttavia anche spezzare il nesso alcolici = guadagno. Se per chi organizza l’intrattenimento la parte più consistente del reddito deriva dalla vendita di alcolici, ci sarà sempre una imprescindibile motivazione a venderli.


ASAPS
Ravenna
Investe ciclista Per l’ottava volta positivo all’alcol-test
Quando l’alcol ti ha catturato non è facile uscire dalle sue spire, lo sappiamo. Positivo al test dell’etilometro per l’ottava volta. Nei guai è finito un 46enne di Bagnacavallo che nella notte tra sabato e domenica ha investito un ciclista bagnacavallese di 75 anni lungo la San Vitale. Il malcapitato è stato ricoverato all’ospedale di Lugo e guarirà in un mese. L’incidente è stato rilevato dagli agenti della Polizia Municipale di Bagnacavallo, Cotignola e Fusignano. L’automobilista aveva un tasso di alcol nel sangue pari ad un grammo per litro.
Gli accertamenti hanno permesso di appurare che in passato era stato ben sette sospensioni alle spalle. Al 46enne è stata ritirata la patente, oltre alla decurtazione di dieci punti dalla patente, mentre il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo. Per l’automobilista anche la denuncia per guida in stato d’ebbrezza.
Ora c’è da porsi solo una domanda. Ma è possibile che dopo 7 risultati positivi all’alcoltest, e quindi dopo altrettanti ritiri di patente un conducente possa tornare a guidare? In questo meccanismo c’è qualcosa che non funziona.

IL TIRRENO
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
I militari ritirano quattro patenti nel fine settimana
Uomo alticcio alla guida i carabinieri confiscano l’auto
PITIGLIANO. Anche l’ultimo fine settimana ha visto i Carabinieri della Compagnia di Pitigliano impegnati in servizi straordinari di controllo, sia per verificare il puntuale rispetto delle norme del codice della strada, ma soprattutto, per contrastare il triste fenomeno delle stragi notturne che aumentano in occasione dei fine settimana, anche perché le ultime statistiche confermano che questi incidenti sono dovuti, in buona parte, alla nuova forma di sballo dei giovani: gli alcolici. Proprio i controlli che sono partiti con la giornata di venerdì, soprattutto nei comuni di Manciano e Pitigliano, ma anche sul territorio comunale di Scansano, hanno permesso ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Pitigliano, coadiuvati anche dai militari delle locali Stazioni, di ritirare complessivamente quattro patenti nelle notti di venerdì, sabato e domenica. Nel corso di ogni nottata, sono state sottoposte ai test preliminari alcune decine le persone: quattro conducenti sono risultati positivi. Si tratta di quattro uomini, di età compresa tra i ventiquattro ed i quarantaquattro anni, residenti nelle province di Roma, Bari, Milano e Reggio Emilia, che, nel corso delle due prove con l’etilometro, hanno fatto registrare valori compresi tra 0,94 e 2,50 g/l. Il livello più alto di alcol nel sangue è stato rilevato a un 43enne imprenditore edile di Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia che ha fatto registrare valori di alcol nel sangue compresi tra 2,50 e 2,57 g/l (la barriera è di 1,50 g/l). Gli è stata sequestrata l’auto, che potrebbe essere confiscata. Agli altri è stata ritirata la patente, in attesa della sospensione della Prefettura, oltre alla contestuale comunicazione alla Procura della Repubblica. Il fine settimana è costato una segnalazione alla Prefettura anche ad uno studente 19enne della provincia di Ravenna e ad una studentessa 28enne di Roma, entrambi sorpresi alle Cascate del Molino a Saturnia con 7 grammi di hashish e marijuana, per uso personale.

LA VOCE DI ROVIGO
PESCHIERA DEL GARDA
Ubriaco annega nel lago
VERONA - Massimo Cioffi, 41 anni compiuti il mese scorso, napoletano di origine e tuttora residente a Napoli, sabato sera verso l’una, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è uscito da uno dei bar che si trovano di fronte al porticciolo di Peschiera ed è quasi stato investito da un’auto. Il conducente della macchina ha inchiodato per evitarlo e ha visto il quarantenne napoletano barcollare e poi finire dritto in acqua dall’altra parte della carreggiata. Non c’è parapetto in quel punto, nessuna protezione. Sono stati allertati i vigili del fuoco. Cioffi è caduto in acqua in un punto in cui dal Mincio si passa nel lago di Garda, all’imbuto. Le ricerche cominciate dopo l’una sono terminate alle 4, quando il cadavere di Cioffi è stato ripescato.


IL TIRRENO
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
Salvo per miracolo studente inglese che cade dalle Mura
LUCCA. Sfiorata un’altra tragedia sul cerchio arborato. Un giovane studente del Regno Unito è precipitato alle prime luci dell’alba dalla piattaforma San Frediano - il baluardo più antico delle Mura urbane - e solo per miracolo è riuscito a sopravvivere ad un volo di quasi 10 metri procurandosi fratture multiple scomposte ad entrambe le gambe. Per sua fortuna nessuna lesione alla testa.
Aveva passato il weekend in città per festeggiare la sorella che si sposava sabato pomeriggio a palazzo Orsetti. L’euforia si è protratta per due giorni tanto che il giovane turista londinese, in compagnia di amici e parenti, si è lasciato andare ad abbondanti libagioni con la contagiosa allegria che lo ha portato a tirar tardi sino a notte fonda trascorsa sulle Mura urbane. E proprio lì, all’altezza del baluardo San Frediano, il turista inglese è precipitato giù dalla parte esterna nel fossato sottostante. Un volo di diversi metri che poteva avere conseguenze ben più drammatiche. Invece Jack Abelson, 21 anni, studente, originario di Londra si è procurato delle fratture scomposte multiple alle gambe ed è stato ricoverato nel reparto ortopedia dell’ospedale Campo di Marte. Non è in pericolo di vita, ma dovrà prolungare la sua permanenza in Lucchesia per diversi giorni.
A dare l’allarme, poco dopo le 5,30 del mattino, sono stati alcuni amici che si trovavano con lui e che hanno avvertito l’ambulanza del 118 e i carabinieri di Cortile degli Svizzeri.
Abelson, dolorante e in stato confusionale, è stato caricato sull’autolettiga e trasferito al pronto soccorso.
Probabilmente lo studente si è messo a camminare oppure si è addormentato sul parapetto noncurante dei rischi che correva. Una costante che si ripete puntualmente ogni anno - specie nei mesi che vanno da giugno ad ottobre - quella dei turisti che precipitano dalle Mura. Nonostante la presenza dei cartelli indicatori, le segnalazioni dell’ente di promozione turistica, le sanzioni amministrative della polizia municipale, il brivido di sporgersi dal monumento cittadino per eccellenza ed ammirare il panorama circostante è praticamente irrinunciabile per inglesi, francesi, americani e tedeschi che decidono di trascorrere una giornata in città.

IL TIRRENO
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
Un pericolo pubblico al volante
Ubriaco, inseguito due volte dalla polstrada
CECINA. Lo avevano già fermato un mese fa, gli avevano tolto la patente per guida in stato di ebbrezza. Niente, lui non voleva saperne di smettere di bere e di guidare. E’ stato fermato ancora una volta (anzi due, dopo un doppio inseguimento) dalla polstrada. Morale? La sospensione della patente è stata prolungata da un anno a due, gli è stato sequestrato il veicolo (della madre) ai fini della confisca, dovrà pagare settemila euro di multa e rispondere di tre denunce penali. Il protagonista è un ventitreenne di Campi Bisenzio al quale il giorno di Ferragosto i carabinieri avevano già ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. Patente che, appunto, gli era stata sospesa per un anno. Domenica mattina è stato intercettato dalla polstrada di Cecina al volante di una Opel Astra, di proprietà della madre, mentre sfrecciava a velocità folle sulla vecchia Aurelia al Palazzaccio. Gli agenti peraltro stavano accompagnando a casa un diciassettenne che guidava senza patente ma con il solo foglio rosa per il motociclo. Il minorenne all’alcoltest era anche risultato positivo (0,45) e si era beccato una sanzione, un anno di ritardo per il conseguimento della patente e il sequestro del veicolo.
Quando la pattuglia ha visto passare la Opel, ha provato a fermarla ma la macchina non si è curata dell’alt e ha proseguito a mille verso sud. E’ così scattato l’inseguimento da parte di un’altra pattuglia, che si concluso in via della Quercia dove l’automobilista è sceso e si è arrampicato sul muretto di cinta di una villa. Qui è stato bloccato e portato in caserma. Identificato, il giovane (che lavora come operaio) all’etilometro ha fornito un valore di 2,02. Quattro volte il limite consentito. «Ero arrabbiato con la fidanzata, l’ho mollata per strada» ha detto agli agenti. Poi è venuta fuori la storia della patente già ritirata. Così la sospensione è scattata da uno a due anni. Quindi è stata avvertita la madre, proprietaria del veicolo. La donna da Campi si è precipitata a Cecina per riprendere l’auto (con i sigilli) e il figlio. Con la madre però il ragazzo è apparso sicuro, strafottente, padrone della situazione. Al punto che il comandante della polstrada, Salvatore Ripa, ha ordinato a un paio di agenti di seguire quei due, in borghese. E ha fatto bene. Perché alla prima tappa mamma e figlio sono entrati in un bar. Poi il figlio è uscito con le chiavi dell’auto in mano, si è seduto al volante ed è sgommato via. La pattuglia ha diramato la segnalazione chiedendo rinforzi e alla fine, dopo altri quaranta minuti di inseguimento sulla Fi-Pi-Li, il giovane è stato affiancato da quattro auto e fermato a Scandicci. L’etilometro indicava ancora 1,3. A quel punto sono scattati il sequestro diretto alla confisca dell’auto, settemila euro di sanzioni e tre denunce penali: due per guida in stato di ebbrezza, una per violazione dei sigilli. Ma non la certezza che il tipo smetta di costituire un pericolo sulle strade

IL TIRRENO
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
Aggrediti tre poliziotti in centro
Intervengono su una lite, finiscono in ospedale con contusioni
LIVORNO. Tre poliziotti feriti in seguito a una violenta lite domenica in piazza Grande. Due africani si sono presi a botte, ma all’arrivo della polizia si sono scagliati contro gli agenti, ferendone seriamente tre. Sono dovute intervenire due volanti e una pattuglia della polmare. In base a quanto emerso, i due stranieri erano sotto effetto di alcol e forse anche di droga. Alla fine sono stati arrestati per violenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale e denunciati per oltraggio, un liberiano di 33 anni residente a Barga (Lucca) e un giovane della Guinea equatoriale di 25 anni, che abita a Pisa. Entrambi sono regolari.
Tutto comincia alle 21.50 davanti al bar Sole, all’angolo tra piazza e via Grande. Al 113 della polizia arrivano diverse segnalazioni di una violenta lite fra stranieri. Subito giunge una prima pattuglia composta da un uomo e una donna. Alla vista delle divise i due smettono di picchiarsi. E il liberiano se la prende con la poliziotta, offendendola e facendola cadere con una spinta. Interviene il collega e nasce un parapiglia. I due si rotolano a terra con l’agente delle volanti che cerca invano di ammanettare il liberiano. Intanto si getta nella mischia anche l’altro africano, mentre la poliziotta chiama rinforzi.
Arrivano la polmare e l’altra volante, ma il match è tutt’altro che finito e via Grande somiglia sempre di più a un ring. I due non si placano e riempiono di pugni gli agenti. Uno di questi ultimi viene morso a un dito, tanto da aver bisogno di punti di sutura. Alla fine, dopo aver danneggiato anche le volanti, i due vengono portati in cella, ma non smettono di agitarsi. Uno di loro dà un calcio a un agente, procurandogli una grave lesione al dito medio e al polso.
L.L.

CORRIERE ADRIATICO
Lite in casa di notte a Villanova
Minaccia i carabinieri con un coltello e viene arrestato
Falconara Litiga in piena notte con la compagna all’interno dell’abitazione della donna e quando arrivano i carabinieri li minaccia di morte con un grosso coltello da cucina. E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica in un’abitazione di Villanova, al civico 642 di via Flaminia, nei pressi della raffineria Api. L’uomo, uno slovacco di 30 anni, Karol Palmaj, ex dipendente dell’Api e attualmente disoccupato, è stato fortunatamente bloccato dai due militari dell’Arma intervenuti e arrestato per resistenza. L’episodio è successo attorno alle 2 del mattino. Lui, leggermente ubriaco, ha iniziato a inveire contro la donna, una quarantenne anche lei slovacca, un lavoro regolare come ausiliaria all’ospedale di Torrette e proprietaria dell’appartamento. Durante il litigio l’uomo avrebbe preso anche a schiaffi la donna, la quale ha così deciso di chiamare il 112. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Falconara, a quell’ora impegnati nel consueto servizio di controllo sul territorio. La donna ha fatto entrare nella sua abitazione gli uomini del tenente Matteo Demartis, i quali hanno cercato di sedare la situazione. L’uomo però continuava a inveire sia contro la compagna che i due militari. Poi, facendo finta di essersi calmato, è andato in cucina. Si è armato prendendo un coltello ed è tornato in sala. Puntandolo contro uno dei due carabinieri, ha iniziato a minacciarli di morte. I due militari sono comunque riusciti a bloccarlo prima che potesse scapparci la tragedia. Inevitabili le manette ai polsi, l’uomo è stato rinchiuso al carcere di Montacuto. Ieri lo slovacco, difeso dall’avvocato Rino Bartera, è comparso al tribunale di Ancona per essere processato di fronte al giudice Lorenzo Falco. E’ stato condannato a un anno di reclusione ma rilasciato a piede libero in quanto incensurato. Il pm onorario Giovanni Centini aveva chiesto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere. Il giudice ha disposto il divieto di dimora nei Comuni di Ancona e Falconara, dove non potrà più soggiornare. In pratica dovrà cercarsi un’altra abitazione e soprattutto stare lontano dalla sua ex compagna.

CORRIERE ADRIATICO
Ventenne bloccato in autostrada: era senza patente per problemi con la droga. Denunciato
Ubriaco, sperona un’auto e scappa
Pesaro Giornata movimentata sulle strade pesaresi dove si sono verificati una serie di incidenti. Il primo nella tarda mattinata lungo la statale Adriatica nel tratto che prende il nome di viale della Vittoria: per cause che sono ancora in corso di accertamento, un’Audi si è schiantata contro il muretto di una villa. Nulla di grave per il conducente che si è fatto medicare al pronto soccorso anche se si sono registrati problemi per la circolazione: accanto all’intervento della polizia municipale è stato necessario anche quello dei vigili del fuoco per liberare il mezzo che ha rischiato di entrare le giardino della villa. Quattro invece i feriti a causa di un tamponamento tra due autovetture avvenuto nel pomeriggio in strada delle Regioni, sulla Montelabbatese. Per tutti però solo leggere contusioni e tnta paura. Più grave l’episodio registrato dalla polizia autostradale l’altra notte . Un automobilista che era stato speronato da un’altra vettura segnalava la fuga di questa, lungo la corsia sud dell’A14 nel tratto tra Pesaro e Fano. Dopo una breve ricerca il conducente fuggito dopo lo speronamento è stato rintracciato al volante della sua Golf nei pressi di Fano. Si tratta di L.A., 20 anni, pesarese, che si era ben guardato dal fermarsi innanzitutto perchè in evidente stato di alterazione alcolica e poichè perchè privo di patente che gli era stata precedentemente ritirata per reati connessi allo spaccio di droga. Per lui, seconda denuncia e una multa salatissima.

IL TIRRENO
MARTEDÌ, 14 SETTEMBRE 2010
Per un fivizzanese 4,3 mg/l
Livello alcolico da record dopo l’incidente
FIVIZZANO. Se non è un record poco ci manca. Ma certo non è un primato di cui andare orgogliosi. Un 35enne di Fivizzano ha infatti avuto un leggero incidente poche settimane fa. Per lui pochi graffi e una visita al pronto soccorso. Come accade in questi casi è scattato il controllo obbligatorio sul sangue. E dopo qualche giorno il responso è stato comunicato ai carabinieri: l’uomo aveva un livello alcolico di 4,3 (con 1,5 arriva già la confiscadel mezzo e con 3 si rischia il coma alcolico).
Insomma quella sbandata contro il muro gli costerà sicuramente cara. Per lui intanto è partita la denuncia per guida in stato di ebbrezza

IL SECOLO XIX
Bimba accoltellata dal padre, resta in prognosi riservata
14 settembre 2010 - La bambina gravemente ferita all’addome dal padre a Genova rimane in prognosi riservata, e le sue condizioni «permangono in stato di stabilità emodinamica, in assenza di emorragie. Si mantiene la sedazione per le prossime 24 ore». Lo si legge nel bollettino medico del Gaslini di Genova.
La bambina è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale genovese, diretto dal professor Pietro Tuo.

CORRIERE DELLA SERA
IL TRIBUNALE DI LONDRA
Alcol e cannabis, 8 settimane di carcere per George Michael
Michael condannato a 8 settimane Il cantante ha mandato in frantumi una vetrina con l’auto. L’accusa: «guida in stato di ebbrezza» da droga
MILANO - Il cantante inglese George Michael è stato condannato a 8 settimane di prigione dal tribunale di Londra per avere spaccato le vetrine di un negozio in auto sotto l’influenza della cannabis. Micheal, 47 anni, lo scorso luglio era stato accusato di possesso di droga e guida sotto l’influenza di droga e alcol. Era stato interpellato, all’inizio di luglio, dopo avere perso il controllo della vettura e mandato in frantumi la vetrina di un negozio di foto. di Hampstead, quartiere chic londinese dove vive. L’autore di «Careless Whisper» è recidivo. In questi anni era stato fermato più volte, sempre per guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti. Nel 2007 gli avevano sospeso la patente per due anni, sempre con l’accusa di guida in stato di ebbrezza.

IL RESTRO DEL CARLINO
Ubriaco, ha rovesciato tutto ciò che ha trovato sulla propria strada: tavoli, seggiole
IL CICLISTA L’hanno beccato ubriaco mentre pedalava di buona lena
Ciclisti ubriachi nei guai «Ma io non lo sapevo...»

© asaps.it
Giovedì, 16 Settembre 2010
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